Connect with us

Published

on

Attentato a Trump, quali sono le leggi per acquistare armi negli Usa?

L’attentato a Trump è l’ennesima occasione per riflettere sulla liberalizzazione delle armi negli Stati Uniti d’America. Certo, di occasioni non ne sono mancate, a partire dalle numerose stragi nelle scuole e in altri luoghi pubblici degli Usa, ma nonostante alcuni proclama dei democratici contrastare l’uso delle armi negli Usa è molto complicato.

Anzi, proprio poche ore prima dell’attentato in Pennsylvania è iniziata a circolare in Italia una notizia per noi sconvolgente: in alcuni punti degli Stati Uniti è possibile acquistare i proiettili delle armi nei supermercati dai distributori automatici. Inutile strabuzzare gli occhi, è la realtà.

Distributori automatici di proiettili

Negli ultimi anni, alcuni Stati del Sud degli Usa, come Alabama, Oklahoma e Texas, hanno iniziato a installare distributori automatici di munizioni nei negozi di alimentari. Questi distributori, chiamati Automated Ammo Retail Machine (AARM), utilizzano tecnologie avanzate come il riconoscimento facciale e la scansione delle carte per verificare l’età e i precedenti penali degli acquirenti. Per ora non si tratta di una opzione molto diffusa, ci sono sei distributori operativi in Alabama, Oklahoma e Texas, ma sono già pronti dei piani di espansione in Colorado.

Uomo acquista da distributore automatico di proiettili negli Usa

Le leggi sulle armi negli Stati Uniti

Ma da dove nasce il diritto di possedere e portare delle armi negli Stati Uniti?
Per rispondere bisogna risalire al 1791, anni in cui è stato ratificato il Secondo Emendamento della Costituzione americana. Nel 2008 la Corte Suprema ha stabilito, nel caso District of Columbia v. Heller, che questa norma protegge il diritto individuale di possedere armi da fuoco per uso personale. Più ampiamente il Secondo emendamento è stato interpretato come un diritto individuale di possedere armi a scopo di difesa personale e per tutelare la proprietà. La storia avrebbe detto che l’utilizzo delle armi sarebbe stato ampiamente distorto.

Il Bipartisan Safer Communities Act del 2022

Il governo Biden ha provato a porre un argine all’uso delle armi con il il Bipartisan Safer Communities Act, ma il successo di questa iniziativa stato molto modesto. Gran parte della società americana è ormai abituata all’idea di poter possedere un’arma per difesa personale, e la consolidata lobby delle armi è quasi impossibile da scardinare.

Il BSCA è stato firmato in legge dal Presidente Joe Biden il 25 giugno 2022 in risposta a tragici eventi di sparatorie di massa, come quelle avvenute a Uvalde, Texas, e Buffalo, New York.

Il Bipartisan Safer Communities Act include una serie di misure volte a migliorare la sicurezza delle comunità e a ridurre la violenza armata. Ecco i punti principali:

Controlli di background estesi: estende i controlli di background per gli acquirenti di armi sotto i 21 anni, includendo una revisione dei registri giovanili;
Leggi sulle armi e traffico di armi: introduce nuove leggi federali contro il traffico di armi e gli acquisti di paglia (straw purchases), che sono acquisti effettuati da una persona per conto di un’altra che non può legalmente acquistare armi;
Leggi “Red Flag”: fornisce finanziamenti agli stati per implementare e rafforzare quelle leggi che permettono alle autorità di confiscare temporaneamente le armi a persone ritenute pericolose per sé stesse o per gli altri;
Chiusura del “Boyfriend Loophole”: la legge estende il divieto di possesso di armi da fuoco a individui condannati per violenza domestica contro partner con cui non sono sposati o conviventi;
Sicurezza nelle scuole: alla luce delle numerose stragi negli istituti scolastici, il Bipartisan Safer Communities Act stanza fondi per migliorare la sicurezza nelle scuole, anche prevedendo programmi di prevenzione della violenza e interventi di crisi;
Salute mentale: in via correlata al punto appena visto, la legge fornisce finanziamenti per servizi di salute mentale nelle scuole e nelle comunità, inclusa l’assunzione e la formazione di professionisti della salute mentale.

Armi negli Usa, cosa sono i controlli di background

Oltre al BSCA, tanti altri riferimenti legislativi intervengono sui controlli di background, rafforzati con la legge del 2022. Prima di vederli da vicino, capiamo cosa si intende con questo termine.

I controlli di background sono verifiche effettuate per determinare se una persona è idonea ad acquistare un’arma da fuoco. Questi controlli sono progettati per prevenire che armi finiscano nelle mani di individui che potrebbero rappresentare un pericolo per sé stessi o per gli altri.

Quando una persona desidera acquistare un’arma da fuoco da un rivenditore autorizzato, deve compilare un modulo chiamato ATF Form 4473. Questo modulo richiede informazioni personali come nome, indirizzo, data di nascita e risposte a domande su precedenti penali e condizioni di salute mentale. Il rivenditore invia poi le informazioni del modulo al National Instant Criminal Background Check System (NICS), gestito dall’FBI.

Il NICS verifica i dati contro tre database principali: il National Crime Information Center (NCIC), che contiene informazioni su persone ricercate e ordini di protezione; l’Interstate Identification Index (III), che contiene informazioni sui precedenti penali; e il NICS Index, che contiene informazioni su persone inabilitate a possedere armi da fuoco per motivi specifici, come condanne per violenza domestica o dichiarazioni di incapacità mentale.

Il controllo può avere tre esiti: approvato, negato o in sospeso. Se il controllo è approvato, l’acquirente può procedere con l’acquisto. Se è negato, l’acquirente non può acquistare l’arma. Se è in sospeso, il controllo richiede ulteriori verifiche. Se non viene risolto entro tre giorni lavorativi, il rivenditore può decidere se completare la vendita.

I controlli di background sono fondamentali per prevenire che armi da fuoco finiscano nelle mani sbagliate, ma sono tutt’altro che infallibili.

Le critiche ai controlli di background

Le principali critiche ai controlli di background riguardano diverse problematiche. Una delle più significative è la presenza di lacune nelle vendite private di armi, come quelle tra individui o alle fiere di armi, che in molti Stati non richiedono controlli di background creando una significativa falla nel sistema. Inoltre, la qualità e la completezza dei dati nei database possono variare, influenzando l’efficacia dei controlli. Nei casi più gravi, informazioni incomplete o non aggiornate possono permettere a persone non idonee di acquistare armi. Individui che poi diventano delle mine vaganti per la popolazione americana. Infatti, nonostante i controlli di background, ci sono stati casi in cui persone con precedenti penali o problemi di salute mentale sono riuscite ad acquistare armi, portando a tragici eventi di violenza armata.

Un’altra critica ai controlli di background riguarda il periodo di attesa di tre giorni per i controlli in sospeso, considerato troppo breve da alcuni, poiché può permettere la vendita di armi prima che il controllo sia completato. Ci sono proposte per estendere questo periodo fino a dieci giorni.

La legislazione federale sulle armi

Se il Secondo Emendamento è il pilastro della liberalizzazione delle armi in America, altre leggi regolano il possesso e l’uso delle armi da fuoco a livello federale:

National Firearms Act (1934): regola la produzione, il possesso e il trasferimento di armi da fuoco particolari come mitragliatrici e fucili a canna corta;
Gun Control Act (1968): stabilisce chi può acquistare armi da fuoco, vietando la vendita a criminali condannati, persone con disturbi mentali e altre categorie specifiche. È evidente, però, che sia impossibile tenere traccia di tutte le situazioni patologiche, che in troppi casi vengono scoperti solo in seguito alle stragi;
Brady Handgun Violence Prevention Act (1993): introduce controlli di background per gli acquisti di armi da fuoco da rivenditori autorizzati.

Armi in Usa, come cambiano le leggi tra gli Stati

Come la cultura e l’orientamento politico tra democratici e repubblicani, anche le leggi sulle armi variano notevolmente tra i cinquanta Stati degli Usa. Di seguito una panoramica delle principali differenze.

In Texas

In Texas, enclave del partito repubblicano, le leggi sulle armi rimangono tra le più permissive degli Usa. Dal 2021, i residenti possono portare armi senza bisogno di un permesso. Questo significa che chiunque abbia almeno 21 anni può portare un’arma da fuoco in pubblico senza dover ottenere una licenza o completare un corso di formazione;

In California

La California, roccaforte dei democratici dopo una prima fase repubblicana, continua ad avere alcune delle leggi più restrittive. Lo Stato richiede controlli di background rigorosi per tutti gli acquisti di armi, compresi quelli effettuati nelle fiere di armi e nelle vendite private. Inoltre, la California vieta molte armi d’assalto e limita la capacità dei caricatori a 10 colpi.

In Florida

In Florida, le leggi sulle armi sono diventate più restrittive dopo la sparatoria di Parkland nel 2018: lo Stato ha aumentato l’età minima per l’acquisto di armi da fuoco da 18 a 21 anni e ha introdotto un periodo di attesa di tre giorni per tutti gli acquisti di armi. Inoltre, la polizia ha ora maggiore autorità per confiscare armi a persone ritenute pericolose.

In Oregon

Anche l’Oregon ha implementato leggi più severe dopo la sparatoria di Parkland. Lo Stato vieta l’acquisto e il possesso di armi da fuoco da parte di persone con precedenti per violenza domestica o stalking, indipendentemente dal loro stato civile. Inoltre, l’Oregon ha introdotto un programma di addestramento e armamento per gli insegnanti, finanziato con 67 milioni di dollari.

New York

Infine, lo Stato di New York ha leggi molto restrittive sulle armi. Qui è richiesto un permesso anche per possedere una pistola e vengono imposti controlli di background rigorosi. Inoltre, New York ha una legge “red flag” che permette alle autorità di confiscare temporaneamente le armi a persone ritenute pericolose per sé stesse o per gli altri.

Le leggi sulle armi in Pennsylvania

Concludiamo questa analisi con lo Stato della Pennsylvania, scenario dell’attentato a Trump.

In questo Stato le leggi sulle armi sono meno restrittive rispetto alla California, ma più restrittive rispetto al Texas. Ecco una panoramica aggiornata al 2024:

In Pennsylvania, per acquistare un’arma da fuoco, è necessario passare un controllo di background tramite il Pennsylvania Instant Check System (PICS), che è gestito dalla polizia di stato. Per portare un’arma nascosta, è necessario ottenere un permesso di porto d’armi nascosto (Concealed Carry Permit). Questo permesso richiede un controllo di background e, in alcuni casi, un corso di formazione sulla sicurezza delle armi.

Anche la Pennsylvania, come lo Stato di New York, ha implementato e rafforzato negli ultimi anni le leggi “red flag” che permettono alle autorità di confiscare temporaneamente le armi a persone ritenute pericolose per sé stesse o per gli altri.

Anche le vendite private di armi da fuoco, intese come scambio tra persone fisiche, richiedono un controllo di background effettuato da un rivenditore autorizzato o un ufficio dello sceriffo.

Lo Stato vieta il possesso di armi da fuoco per persone con condanne per reati gravi, violenza domestica o con ordini di protezione attivi e prevede dei limiti all’acquisto e al possesso di armi d’assalto, oltre alle restrizioni sui caricatori di alta capacità, in grado di compiere stragi su vasta scala.

Nel 2022, la Pennsylvania ha approvato leggi che aumentano i finanziamenti per la sicurezza nelle scuole e per i servizi di salute mentale, in linea con il Bipartisan Safer Communities Act.

Intanto le armi continuano a uccidere. Due spettatori, raggiunti dai proiettili del 20enne Matthew Crooks, sono in condizioni “gravi ma stabili” ma l’attentato a Trump, rimasto lievemente ferito all’orecchio destro, ha già strappato la vita a Corey Comperatore. L’uomo, 50 anni, ex capo dei vigili del fuoco e di origini calabresi, è morto facendo scudo alla sua famiglia, presente insieme a lui al comizio di Butler.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Demografica

Salta la Champions per assistere alla nascita del figlio,...

Published

on

Sta facendo discute l’attacco di Zvonimir Boban a Walter Benitez. Nel pre-partita di Juventus-Psv Eindhoven, Boban ha criticato duramente la scelta del portiere ospite, ‘reo’ di aver saltato il match per raggiungere in ospedale la moglie che stava per partorire.

“Ma cosa è ‘sta roba che parti e vai da tua moglie per la nascita del figlio?”, ha detto l’opinionista di Sky Sport prima della partita di Champions League. Poco prima, l’estremo difensore classe ‘93 aveva lasciato all’ultimo minuto Torino per tornare in Olanda e assistere alla nascita del figlio. Una decisione condivisa con il club, come si legge in un comunicato del Psv Eindhoven: “Walter Benítez non sarà parte della nostra squadra questa sera. Questa mattina ha lasciato l’hotel dei giocatori a Torino a causa della nascita di suo figlio. È stato concordato di comune accordo che tornerà dalla sua famiglia”.

Benítez non gioca per assistere alla nascita del figlio

L’allenatore ospite Bosz ha quindi schierato il secondo portiere Drommel, uscito dall’Allianz Stadium con tre gol subiti nel 3-1 finale. Forse le cose non sarebbero cambiate molto con il portiere titolare tra i pali, ma per Boban la sua scelta è stata clamorosamente sbagliata: “Magari non sarò moderno io, ma queste cose non le capisco: giochi una partita di Champions, non puoi mancare”, ha detto l’ex attaccante del Milan, che ha proseguito “È il tuo lavoro, giochi e poi scappi. Sarebbe potuto scendere regolarmente in campo per poi abbracciare la moglie e il bambino al suo ritorno”. Nel suo discorso Zvone lascia implicito l’allusione ai contratti milionari dei calciatori, che per alcuni giustificherebbero il suo richiamo. Le nuove generazioni, però, credono in un sistema di valori molto più umano, che predilige l’aspetto umano a quello professionale.

E così, il riferimento ai “compagni da aiutare” non ha salvato l’ex calciatore croato dalle critiche degli utenti sui social, che hanno trovato un “maschilismo” intrinseco nel suo ragionamento.
Di sicuro, ‘Zorro’ ha ragione quando dice di non essere moderno, perché negli ultimi anni il ruolo del padre sta cambiando velocemente.

Il ruolo dei papà sta cambiando

L’era del papà che porta il pane a casa e la mamma che stira è destinata a scomparire. Le mansioni di casa sono distribuite ancora in maniera diseguale, ma le nuove generazioni vogliono un sistema più inclusivo di quello ereditato dai propri genitori. Un sistema dove sia la madre che il padre possano far carriera liberamente, senza che la cura della famiglia imbrigli la donna e i suoi sogni.

Sia chiaro: non sono solo le donne a chiedere un profondo cambio di paradigma, anche i papà “moderni” vogliono avere più tempo per stare con i propri figli. Basta parlare con qualcuno di loro per capirlo, o leggere i numeri per avere un quadro ancora più chiaro. In Italia, ad esempio, il tasso di congedo di paternità è triplicato tra il 2013 e il 2022, come emerge da un’elaborazione di Save The Children su dati Inps. Essendo aumentata l’età media degli italiani che scelgono di avere un bambino, non sorprende che a richiedere il congedo siano gli uomini nelle fasce d’età comprese tra i 30 e i 39 anni (65,4%) e tra i 40 e i 49 anni (65,6%). Età in cui in Italia sei ancora considerato ‘giovane’, ma questo è un altro discorso.

Sono in costante aumento i papà-lavoratori che chiedono più tempo e flessibilità per essere coinvolti attivamente nella vita dei loro figli. Secondo un’indagine condotta da Pew Research Center, il 63% dei padri americani desidera una maggiore flessibilità lavorativa per bilanciare meglio famiglia e carriera. Anche in Italia si sta assistendo a un cambiamento culturale: un sondaggio Istat del 2022 ha rilevato che il 45% dei padri italiani vorrebbe poter trascorrere più tempo con i propri figli, ma spesso è ostacolato da dinamiche lavorative rigide e da una cultura che ancora percepisce il lavoro come prioritario rispetto alla famiglia. Un’indagine condotta da Manageritalia in collaborazione con Ipsos ha rivelato che l’85% dei manager under 45 in Italia vorrebbe avere la possibilità di trascorrere più tempo con i propri bambini, dicendosi d’accordo sul rendere obbligatorio anche il congedo parentale.

I congedi di paternità

Nonostante le richieste di mamme (nel 2022, il 63% delle dimissioni delle donne italiane è stato provocato dalla neo maternità) e papà, le norme non sono cambiate. In Italia, il congedo di paternità è di 10 giorni obbligatori e uno facoltativo solo per i padri lavoratori dipendenti, sia pubblici sia privati, retribuiti al 100%, utilizzabili tra i due mesi precedenti e quelli successivi al parto. Il congedo di maternità, invece, è di 5 mesi che possono essere distribuiti in vari modi tra i mesi prima del parto e quelli successivi.

Ci sarebbe anche il congedo parentale, che, però, spesso è un congedo di maternità mascherato, perché viene usato soprattutto dalle mamme perché, nonostante i progressi degli ultimi anni, la cura della casa e della famiglia è ancora fortemente sbilanciata a loro sfavore.
Il congedo parentale spetta ai genitori entro i primi 12 anni di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) per un periodo complessivo, tra i due genitori, non superiore a dieci mesi secondo le nuove norme, elevabili a undici se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo, continuativo o frazionato, di almeno tre mesi.

I mesi di congedo parentale possono essere utilizzati anche non consecutivamente ed essere ripartiti non equamente dalla coppia, ma nessuno dei due genitori può usufruire del congedo parentale per più di 6 mesi. I genitori possono usufruire il congedo parentale anche contemporaneamente.

La scorsa Manovra ha aumentato l’indennità del congedo parentale 2024. Con queste modifiche, l’indennità del secondo mese è salita dal 30% al 60%, che diventa 80% per il 2024. La legge di Bilancio, infatti, ha inserito una nuova norma che porterà i primi due mesi di congedo parentale a un indennizzo dell’80%.
Dal 2019 l’Unione europea ha adottato una direttiva specifica che prevede linee comuni sui congedi di paternità, stabilendo che alla nascita di un figlio o una figlia i padri hanno diritto a 10 giorni lavorativi di congedo. Una nullità rispetto al congedo obbligatorio previsto per le madri, una conferma della gender-gap che inizia tra le mura di casa e ricade su ogni aspetto della vita privata, a partire dal lavoro.

Insomma, anche le norme sul congedo sono “poco moderne” come Zvonimir Boban, ma il diritto è specchio della società, di cui segue i cambiamenti e gli stimoli. E fa sempre in tempo ad ammodernarsi.

Continue Reading

Demografica

Georgia, arriva legge contro Pride e diritti Lgbtq+

Published

on

Prosegue la campagna di censura e limitazione dei diritti in Georgia. I legislatori del Paese hanno approvato la terza e ultima lettura di una legge sui “valori della famiglia e protezione dei minori” che ha severe limitazioni ai diritti Lgbtq+.

La legge prevede il divieto degli eventi del Pride e delle esposizioni pubbliche della bandiera arcobaleno, nonché la censura di film e libri che trattano temi Lgbtq+. E le polemiche non sono tardate ad arrivare.

Cosa c’è dietro il provvedimento

Il provvedimento è stato ampiamente sostenuto dai leader del partito al governo, Sogno Georgiano, che hanno ritenuto la legge necessaria per mantenere gli standard morali “tradizionali” in Georgia. Nel Paese, la Chiesa ortodossa profondamente conservatrice esercita una notevole influenza.

E non è un caso, quindi, che questo provvedimento arrivi a poco più di un mese prima dalle elezioni parlamentari del 26 ottobre. Il partito al governo sembra, infatti, cercare di consolidare il sostegno conservatore attraverso programmi che tutelino la famiglia tradizionale e i valori della Chiesa stessa.

Critiche e opposizioni a confronto

A commentare l’accaduto è Tamara Jakeli, direttrice del gruppo di attivisti Tbilisi Pride, che a Reuters ha descritto il disegno di legge come una delle più gravi minacce mai affrontate dalla comunità Lgbtq+ in Georgia. Jakeli ha dichiarato che “questa legge è la cosa più terribile che sia mai capitata alla comunità in Georgia. Molto probabilmente dovremo chiudere i nostri centri. Non c’è modo per noi di continuare”.

Il disegno di legge non solo ribadisce il divieto sui matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma proibisce anche gli interventi di riassegnazione chirurgica del sesso.

Ad opporsi ad esso c’è anche la presidente georgiana Salome Zourabichvili che, pur essendo critica dal suo stesso partito e avendo poteri principalmente cerimoniali, ha dichiarato che si opporrà al provvedimento con un veto. Veto che, tuttavia, con la maggioranza parlamentare del partito, è probabile che venga superato.

Georgia: adesione europea e diritti a rischio

In Georgia, il tema dei diritti all’autodeterminazione e sessualità è particolarmente sentito. I sondaggi nazionali rilevano una diffusa disapprovazione delle relazioni omosessuali. La costituzione vieta matrimonio e adozione tra persone dello stesso sesso e le marce del Pride a Tbilisi sono spesso oggetto di contromarce o attacchi dagli anti-Lgbtq+.

Il Paese vorrebbe, inoltre, entrare a far parte dell’Unione europea e le elezioni di ottobre sarebbero decisive in tal senso. Ma la campagna contro i diritti sociali e civili e i profondi legami con la Russia del partito di maggioranza (candidato per un secondo mandato consecutivo), potrebbero rallentare il procedimento di adesione. Votare in controtendenza resterebbe l’unica alternativa possibile.

Continue Reading

Demografica

La sfida demografica secondo Orsini: un’emergenza per il...

Published

on

La sfida demografica non può essere rimandata. Lo ha sostenuto con chiarezza, durante l’Assemblea di Confindustria 2024, il presidente Emanuele Orsini che ha posto l’accento su una delle questioni più critiche per il futuro dell’Italia: l’emergenza che la denatalità sta creando nel nostro Paese.

In un discorso che ha toccato temi economici e industriali di rilevanza globale, Orsini ha sottolineato come l’invecchiamento della popolazione e il basso tasso di natalità rappresentino una minaccia per la competitività e la stabilità nazionale.

“L’Italia sta affrontando un enorme deficit demografico”, ha affermato Orsini, spiegando come la diminuzione della popolazione attiva stia già avendo un impatto negativo su settori cruciali, frenando lo sviluppo industriale e aggravando la situazione economica, specialmente nel Mezzogiorno. Senza interventi strutturali, il trend non potrà che peggiorare, mettendo a rischio la sostenibilità del sistema sociale e produttivo.

Il nodo della natalità e le migrazioni regolari

Orsini ha sottolineato che uno dei maggiori problemi legati alla questione demografica è il basso tasso di natalità. Per far fronte a questa emergenza, ha proposto interventi volti a favorire la crescita della popolazione giovane, evidenziando che la scarsa attrattività del Paese per le professioni qualificate sta spingendo molti giovani laureati a cercare opportunità all’estero. “Vogliamo riportare a casa i nostri giovani“, ha detto il presidente, facendo riferimento alla necessità di trattenere i talenti italiani, così come di attrarre giovani professionisti stranieri.

Un altro aspetto affrontato è stato il tema dei flussi migratori regolari, che Orsini vede come una parte fondamentale della soluzione. La migrazione può colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro in settori in cui le imprese italiane faticano a trovare manodopera qualificata. Per questo, è necessaria una riflessione più ampia sulla gestione delle migrazioni, sia in termini di formazione che di inclusione nel mercato del lavoro.

L’impatto sul sistema economico e sociale

L’invecchiamento della popolazione non solo riduce la forza lavoro disponibile, ma aumenta anche la pressione sui sistemi di welfare e sanità pubblica. La crescita della popolazione anziana richiede un adeguamento delle infrastrutture sociali e sanitarie, e Orsini ha invitato le istituzioni e il governo a elaborare politiche di lungo termine che possano affrontare questa sfida complessa.

Inoltre, Orsini ha ricordato che il declino demografico va di pari passo con la crisi del mercato immobiliare e dell’occupazione giovanile. Una delle iniziative proposte, il Piano Straordinario di Edilizia per i lavoratori neoassunti, mira a risolvere uno dei problemi centrali per i giovani: la difficoltà di accedere a una casa a prezzi accessibili. Questo piano, accolto positivamente dal governo, dovrebbe contribuire a creare le condizioni necessarie per incentivare la natalità e garantire un futuro più stabile alle nuove generazioni.

Il discorso di Orsini ha lanciato un chiaro segnale: l’Italia non può permettersi di ignorare la questione demografica. Solo attraverso politiche di sostegno alla natalità, una gestione efficace delle migrazioni e un rinnovato impegno per attrarre e trattenere i giovani talenti, il Paese potrà garantire un futuro prospero e competitivo. La demografia, ha concluso Orsini, non è solo una questione numerica, ma un tassello fondamentale per la crescita economica e sociale dell’Italia

Continue Reading

Ultime notizie

Cronaca40 minuti ago

Giubileo, Pompei (Deloitte): “Occasione per...

"Le grandi sfide che abbiamo cercato di enunciare vanno da quelle storiche della povertà, della fame nel mondo, dei flussi...

Cronaca40 minuti ago

Piogge torrenziali e fiumi in piena, maltempo flagella...

Le temperature resteranno autunnali con massime sotto i 22-24°C, con picchi oltre i 30 solo in Sicilia Maltempo estremo su...

Cronaca42 minuti ago

Giubileo, monsignor Fisichella: “I segni concreti...

"Stiamo ricevendo migliaia di iscrizioni dai pellegrinaggi nazionali, la macchina che già era in movimento adesso diventa più dinamica. Nelle...

Cronaca43 minuti ago

Giubileo, Gualtieri: “Non potevamo perdere...

"Stiamo lavorando pancia a terra per terminare tutti gli interventi nei tempi previsti, a partire da quelli che devono essere...

Immediapress45 minuti ago

Per i 40 anni di Grafical, un open house da ricordare

L'azienda tipografica della Valpolicella celebra quattro decenni di successi con un evento unico nel suo genere, il 20 settembre 2024...

Esteri1 ora ago

Mo: ex funzionario Mossad, ‘Israele si prepari a...

Israele deve prepararsi alla rappresaglia di Hezbollah: lo ha dichiarato l'ex vice capo del Mossad Ram Ben Barak, esortando Israele...

Cultura1 ora ago

A ottobre la nuova edizione di ‘Libropolis’,...

A Pietrasanta dall'11 al 13 ottobre, dibattiti e presentazioni di libri, con ospiti ed editori d'eccezione Si aprirà a Pietrasanta,...

Economia2 ore ago

Immediapress/TerraMaster presenta 9 nuovi modelli di NAS...

TerraMaster, un marchio leader nelle soluzioni di archiviazione per la casa e per le imprese, ha recentemente annunciato il lancio...

Moda2 ore ago

Milano Moda Graduate, i vincitori della decima edizione

L'iniziativa è dedicata alle eccellenze delle scuole italiane Camera Nazionale della Moda Italiana annuncia i vincitori della decima edizione di...

Ultima ora2 ore ago

Cercapersone esplosi in Libano, Nyt: “Li ha prodotti...

Il quotidiano Usa: "Nasrallah ha raccomandato per anni uso cercapersone". Azienda giapponese: "Walkie-talkie esplosi ritirati 10 anni fa". Media: "Numerosi...

Sport2 ore ago

Daniele De Rossi, una vita alla Roma, dalle giovanili...

Ha sempre considerato la Roma “una seconda pelle”. Romano e romanista, Daniele De Rossi vede concludersi, dopo appena 8 mesi,...

Cronaca2 ore ago

Allerta meteo in Emilia-Romagna, situazione critica a...

Scuole chiuse a Bologna. A Castel Bolognese la situazione "sta molto lentamente migliorando". Preoccupano i fiumi Lamone e Montone Emergenza...

Esteri10 ore ago

Ucraina, attacco-terremoto: distrutto arsenale Russia, cosa...

Oltre 100 droni colpiscono un deposito di munizioni, armi e missili: colpo durissimo per Mosca Un attacco paragonabile a un...

Cronaca10 ore ago

Rigopiano, ‘l’ultimo sopravvissuto’...

Giampaolo Matrone è stato estratto vivo, ma con pesanti menomazioni, e lo strazio di aver perso la moglie e madre...

Spettacolo10 ore ago

Agatha All Along, tutto quello che c’è da sapere...

Trama, cast e quali serie tv e film vedere per capire al meglio questo nuovo titolo Arriva una nuova serie...

Esteri10 ore ago

Libano, esplodono walkie talkie. Hezbollah promette...

Nuovo attacco con 20 morti e centinaia di feriti Un nuovo attacco contro Hezbollah in Libano. Dopo i cercapersone esplosivi,...

Esteri10 ore ago

Elezioni Usa, lo spettro di un altro 6 gennaio in caso di...

Forse meno violento di quello di quattro anni fa, quando migliaia di sostenitori di Trump assaltarono il Congresso, ma con...

Cronaca10 ore ago

Allerta meteo rossa in Emilia Romagna, oggi chiuse le...

Ancora piogge e nubifragi nella Regione con l'arrivo del ciclone Boris. Il Comune di Bologna invita aziende ed enti a...

Cronaca11 ore ago

Stop a cellulari in classe, Valditara: “In 50mila non...

Il ministro dell'Istruzione parla del provvedimento che vieta l'uso dello smartphone nelle classi elementari e medie Il provvedimento che vieta...

Sport11 ore ago

Champions League, Manchester City-Inter 0-0

I nerazzurri reggono sul campo dei campioni d'Inghilterra Prova autorevole e di grande maturità da parte dell'Inter che pareggia 0-0...