Attentato Trump, chi è Kimberly Cheatle: la guida del Secret Service nella bufera
Nominata da Biden nel 2022, è la seconda donna direttore del corpo preposto alla protezione di presidenti ed ex presidenti
E' stata nominata da Joe Biden nel 2022 alla guida del Secret Service, Kimberly Cheatle, la direttrice del corpo preposto alla protezione di presidenti e di ex presidenti finita nella bufera dopo il fallito attentato a Donald Trump sabato scorso in Pennsylvania. Andata in pensione nel 2019 con 27 anni di carriera all'interno del corpo alle spalle, Cheatle ha lasciato un incarico dirigenziale per la sicurezza alla PepsiCo North America, per accettare di ritornare al Secret Service, diventando la seconda donna direttore.
"Non mi sfugge il senso di questo risultato in un settore dominato dagli uomini" disse in un'intervista al momento della sua nomina. "Io conservo sulla scrivania una foto delle prime cinque donne diventate agenti, per ricordarmi che queste donne hanno creato le opportunità per me e che io posso aiutare altri a crescere e guidare".
Nel nominarla alla guida dell'agenzia, Biden ricordò che lui e la first lady Jill Biden avevano avuto modo di conoscere ed apprezzare Cheatle come responsabile della loro protezione quando era vice presidente. "Lei ha la mia completa fiducia", disse ancora il presidente.
Come spiega il sito del corpo diretto da Cheatle, la donna "è il 27° direttore dei servizi segreti statunitensi, insediatosi il 17 settembre 2022. È responsabile dell'esecuzione con successo della missione integrata di protezione e indagini dell'agenzia guidando una forza lavoro diversificata composta da oltre 7.800 agenti speciali, divisione in uniforme Ufficiali, funzionari tecnici delle forze dell'ordine e personale amministrativo, professionale e tecnico".
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.