Trump, archiviato processo per ‘carte segrete’: “Ora stop caccia alle streghe”
L'ex presidente: "E' solo il primo passo, dovrebbero archiviare tutti i processi"
La giudice Aileen Cannon ha chiuso il caso relativo alla vicenda dei documenti classificati, con l'accusa a Donald Trump di essersene impossessato in modo illegale.
Secondo Cannon, che era stata nominata da Trump quando era presidente, lo special counsel Jack Smith è stato nominato illegittimamente nel suo ruolo, in violazione della Costituzione.
"L'incriminazione viene archiviata perché la nomina del procuratore speciale Jack Smith viola la clausola delle nomine della Costituzione degli Stati Uniti", si legge nella sentenza di 93 pagine della giudice federale della Florida.
La decisione arriva due giorni dopo il tentato assassinio dell'ex presidente e nel primo giorno della convention repubblicana che incoronerà Trump candidato alla Casa Bianca per la terza volta. Smith era stato nominato nel novembre del 2022 dall'attorney general Merrick Garland per guidare le due inchieste federali a carico di Trump, sia quelle sulle carte segrete che l'ex presidente si sarebbe portato illecitamente dal Casa Bianca e poi trovate nella sua residenza a Mar a Lago, e quella sui suoi sforzi per rovesciare i risultati delle elezioni presidenziali.
La decisione della giudice Cannon costituisce una nuova importante vittoria legale per Trump, dopo quella ottenuta il primo luglio scorso quando la Corte Suprema ha deciso di riconoscere il diritto di Trump di invocare l'immunità per gli atti ufficiali.
Immediata la reazione di Trump. "Mentre andiamo avanti nell'unire la nostra Nazione dopo i fatti orribili di sabato, questa archiviazione dell'accusa illegale in Florida dovrebbe essere solo il primo passo, seguito dalla rapida archiviazione di tutta la caccia alle streghe", si legge in un post sul social Truth con un riferimento esplicito al tentato assassinio dell'ex presidente e ai diversi casi che lo vedono coinvolto.
"Il Dipartimento della Giustizia democratico ha coordinato tutti questi attacchi politici, che sono un complotto per un'interferenza elettorale contro l'avversario politico di Joe Biden, il sottoscritto", incalza, insistendo con lo slogan 'make America great again!'.
Esteri
Elezioni Usa, cresce vantaggio di Harris: avanti di 6 punti...
Secondo un sondaggio pubblicato oggi da Morning Consult la vice presidente è al 51% dei favori, il vantaggio più ampio registrato dalla sua 'discesa in campo' il 21 luglio scorso
Ad una settimana dal dibattito in cui è apparsa la chiara vincitrice, Kamala Harris continua a veder crescere il suo vantaggio su Donald Trump, ora distanziato di 6 punti a livello nazionale. Secondo un sondaggio pubblicato oggi da Morning Consult la vice presidente è al 51% dei favori, il vantaggio più ampio registrato dalla sua 'discesa in campo' il 21 luglio scorso, con l'ex presidente al 45%. C'è poi un 2% di indecisi ed un 2% di elettori che preferirebbero altri candidati.
Il rilevamento poi conferma che la netta maggioranza, il 61%, degli elettori che hanno seguito il dibattito trasmesso la scorsa settimana da Abcnews, ritiene che Harris abbia vinto il duello. Una conclusione condivisa anche da un repubblicano su 5. Mentre appena il 33% afferma che il vincitore è stato Trump.
Tra i punti di forza di Harris ci sono gli elettori più giovani, tra i quali ha il 56% contro il 41% di Trump, e gli afroamericani che in stragrande maggioranza, il 78% contro il 18%, la sostengono. Inoltre un altro sondaggio, pubblicato oggi da Human Rights Campaign registra che il 77% degli elettori che appartengono alla comunità Lgbtq voteranno per Harris, contro appena l'8% che sostiene Trump.
Harris in vantaggio su Trump in Pennsylvania
In Pennsylvania, uno dei sette stati chiave che appare cruciale nelle elezioni del 5 novembre per la Casa Bianca, Harris ha un vantaggio di 3 punti su Trump, emerge da un sondaggio Usa Today/Suffolk University, secondo il quale la vice presidente è al 49% contro il 46% dell'ex presidente.
Il vantaggio della democratica cresce ancora tra gli elettori indipendenti, con una forbice tra i due candidati di 5 punti, il 43% contro il 38%. Il punto di forza del repubblicano rimangono gli elettori maschi bianchi, tra i quali Trump raccoglie il 53% dei favori contro il 41% di Harris, che però ha un vantaggio ancora maggiore, 17 punti, tra le elettrici, con il 56% contro il 39%.
Infine la democratica può contare in Pennsylvania su tasso di popolarità più alto, al 49%, rispetto a quello di impopolarità, al 47%. Cosa su cui non può contare Trump, con il 45% che ha un'opinione positiva su di lui, contro il 54% che ne ha una negativa.
Mobilitazione per registrare i giovani americani
Harris intanto lancia una mobilitazione per registrare i giovani americani, base elettorale cruciale per i democratici, al voto. E la campagna parte proprio nel giorno in cui si celebra negli Stati Uniti il National Voter Registration Day, istituito nel 2012 per aiutare milioni di americani a registrarsi per esercitare il diritto al voto.
"La posta in gioco questo novembre non potrebbe essere più alta e la vice presidente Harris sa che la nostra democrazia è più forte quanto tutti votiamo", dice il manager della campagna di Harris, Juilie Javez, sottolineando che "siamo concentrati ad incontrare giovani americani" per registrarli dal momento che "quando noi votiamo, vinciamo". Secondo un recente sondaggio, Harris negli stati chiave ha un vantaggio di 8 punti su Donald Trump tra gli elettori più giovani, tra i 18 e i 29 anni.
Tim Walz, il candidato dem alla vice presidenza, guiderà una serie di eventi negli stati chiave di Georgia e North Carolina, mentre la moglie Gwen incontrerà in Nevada i giovani che saranno esortati non solo a registrarsi ma anche a votare in anticipo. Vi saranno eventi in università di altri stati chiave, come la Penn State dove sarà presente il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, e l'University of Michigan dove l'attrice Jane Fonda parteciperà ad un evento sul clima.
Economia
Acqua: Palermo (Acea): “E’ strategica, servono...
"L'acqua è strategica per lo sviluppo sociale ed economico in settori come l'agricoltura, l'industria, l'hi-tech e anche l’intelligenza artificiale, ma gli impianti sono vetusti e pieni di detriti. Serve una regia centralizzata, con una visione d’insieme, anche a livello europeo. In Italia manca una cultura delle risorse". Lo ha detto l'amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, nel suo intervento alle celebrazioni per i 115 anni dell'azienda.
Inoltre, ha continuato, "bisogna cambiare il quadro normativo. Il modello pubblico-privato è vincente ma bisogna far nascere gruppi di grandi dimensioni anche con aggregazioni di vari operatori. Inoltre - ha concluso Palermo - vanno creati operatori quanto meno regionali" così come "serve valutare il prolungamento delle concessioni”.
Esteri
Usa, Donald Trump lancia una piattaforma di criptovalute
Permette transazioni dirette tra utenti, senza intermediari come le banche
Mentre prosegue la campagna elettorale per le presidenziali Usa, Donald Trump lancia una nuova piattaforma di criptovalute chiamata World Liberty Financial che permetterà transazioni dirette tra utenti, senza intermediari come le banche.