Connect with us

Published

on

Gaza, per la Cia il leader di Hamas si nasconde nei tunnel di Khan Younis

"Sinwar subisce pressioni crescenti dai suoi perché accetti l'accordo per la fine della guerra"

Il leader di Hamas Yahya Sinwar - Afp

Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, sta subendo crescenti pressioni da parte dei suoi stessi comandanti militari affinché accetti un accordo di cessate il fuoco e ponga fine alla guerra con Israele. Lo riferisce la Cnn, secondo cui sabato scorso si è tenuta una conferenza a porte chiuse alla quale ha partecipato il direttore della Cia, Bill Burns. Sinwar, l'artefice principale del massacro del 7 ottobre in Israele, non è "preoccupato per la sua mortalità", ma sta subendo pressioni per essere accusato dell'enormità della sofferenza a Gaza, ha affermato Burns nel corso della riunione. L'intelligence statunitense ritiene che Sinwar si nasconda nei tunnel sotto la sua città natale, Khan Younis a Gaza, e sia il decisore chiave per Hamas sull'accettazione o meno di un accordo.

Parlando al ritiro estivo annuale della Allen & Company a Sun Valley, nell’Idaho, Burns – che per mesi ha condotto trattative febbrili come persona di riferimento dell’amministrazione Biden – ha affermato che spetta sia al governo israeliano che ad Hamas approfittare di questo momento, a più di nove mesi dall’inizio della guerra, per raggiungere un cessate il fuoco. Secondo il direttore della Cia, la pressione interna che Sinwar sta ora affrontando da due settimane a questa parte, con chiamate dei suoi stessi comandanti senior che sono stanchi di combattere, è del tutto inedita.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Continue Reading

Cronaca

Alpinisti dispersi sul Gran Sasso, oggi riprendono ricerche...

Published

on

Verrà impiegato anche un dispositivo Sonar Recco capace di individuare anche il segnale di un cellulare spento

Soccorso alpino - Fotogramma

Riprendono nella mattinata di oggi, 27 dicembre, le ricerche di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti romagnoli di 42 e 48 anni dispersi da domenica pomeriggio sul Gran Sasso, a 2.700 metri.

"Il nostro lavoro è quello di andare a cercare le persone e portarle a casa vive". Oggi "riprendiamo le ricerche. Le condizioni meteo dovrebbero essere buone e dovremmo risolvere... Avremo le ricerche con gli elicotteri e in quota ci saranno almeno venti soccorritori", ha detto all'Adnkronos il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, Daniele Perilli.

"Non me la sento di dire altro - afferma Perilli - In questi momenti non si può azzardare nulla" e poi aggiunge che in questi giorni, nella zona dove sono concentrate le attenzioni, "ci sono state raffiche di vento a 140 chilometri orari e pesanti e abbondanti accumuli di neve, mentre le cime sono pulite".

L'impiego del sonar Recco

Oggi si tenterà un primo sorvolo dell'area, anche con l’ausilio di un dispositivo Sonar Recco già utilizzato nel febbraio 2021 sul Monte Velino per la ricerca di un gruppo di escursionisti dispersi. Il sonar è in grado di individuare anche il segnale di un cellulare spento.

Deboli sono dopo 5 giorni e con queste temperature le speranze di trovare ancora vivi i due alpinisti. Ma si spera che i due abbiano potuto trovare un anfratto dove ripararsi.

Ieri l'avvicinamento via terra

Ieri una squadra di soccorritori della Guardia di Finanza ha tentato un avvicinamento via terra alla Valle dell'Inferno, la zona ormai individuata in cui dovrebbero trovarsi i due scalatori di Sant'Arcangelo di Romagna. I quattro soccorritori sono riusciti ad avvicinarsi moltissimo alla zona da cui è partito l'ultimo segnale dai due dispersi. Tuttavia, in una situazione estremamente difficile per il tempo, non hanno trovato tracce. Neve altissima e raffiche di vento hanno costretto il gruppo a tornare indietro.

Continue Reading

Esteri

G7, presidenza 2025 al Canada: Trudeau in crisi...

Published

on

Il più longevo tra i leader delle sette potenze mondiali rischia ora di cadere, ecco perché

Justin Trudeau - Afp

Il Canada si appresta a raccogliere dall'Italia il testimone della presidenza di turno del G7 nel mezzo di una crisi politica che non ha precedenti nella storia recente del Paese nordamericano, da tempo un esempio di stabilità, e che vede pesantemente vacillare il governo di Justin Trudeau, il più longevo tra i leader delle sette potenze economiche a livello mondiale. Il momento per il premier canadese è talmente critico che i sette capi di governo attesi al summit in programma a Kananaskis, nello Stato di Alberta, dal 15 al 17 giugno, potrebbero trovare un nuovo collega ad accoglierli.

Secondo la Cnn, infatti, il 53enne Trudeau - al governo da nove anni - potrebbe dimettersi all'inizio del 2025, aprendo le porte alla nomina di un nuovo premier liberale o a elezioni anticipate che, con molte probabilità, metterebbero fine alla leadership del suo Partito Liberale, che i sondaggi indicano indietro di 20 punti rispetto ai conservatori. Non solo, Trudeau - oltre a quella della maggioranza dei canadesi - ha perso la fiducia anche di molti membri del suo stesso partito.

Le bordate di Trump contro il premier

Sulla popolarità del governo pesano le preoccupazioni per l'inflazione e l'immigrazione, ma la crisi politica canadese è stata accelerata senza dubbio dalle minacce di dazi del 25% sulle merci importate negli Usa fatte dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che negli ultimi tempi non ha risparmiato vere e proprie 'bordate' al suo vicino, lamentando il deficit commerciale di Washington e con il quale ebbe forti frizioni già ai tempi del suo primo mandato presidenziale.

In un recente post ha definito Trudeau - con cui ha avuto una cena a fine novembre nella sua tenuta a Mar-a-Lago, in Florida - un "governatore", alludendo all'ipotesi - che Trump ha giudicato "un'ottima idea" - di far diventare il Canada il "51esimo Stato" americano. Il presidente eletto, tuttavia, non si è fermato qui. In un altro post è entrato a gamba tesa nella politica interna canadese attaccando Chrystia Freeland, la ministra delle Finanze nonché braccio destro di Trudeau, che lo scorso 16 dicembre ha rassegnato le dimissioni denunciando un disaccordo con il primo ministro sul modo con cui affrontare queste minacce.

L'addio della ministra dell'Economia

"Dopo aver riflettuto, ho concluso che l'unica via onesta e fattibile per me è quella delle dimissioni", ha dichiarato Freeland - che era al governo, con diversi incarichi, dal 2015 - in una lettera in cui non ha nascosto l'esistenza di disaccordi con Trudeau sul modo di affrontare "la grave sfida" costituita dalla "politica di nazionalismo economico aggressivo, con la minaccia di dazi al 25%" che Trump intende adottare.

"Nelle scorse settimane, non ci siamo trovati d'accordo sul modo migliore di procedere per il Canada", ha scritto ancora Freeland, il cui posto è stato preso da Dominic LeBlanc, che - in qualità di ministro della Pubblica sicurezza, quindi titolare del dossier confini - aveva accompagnato Trudeau a Mar-a-Lago.

"Il suo comportamento era totalmente tossico e non utile per raggiungere accordi positivi per gli altamente scontenti cittadini del Canada, non ci mancherà!", ha detto Trump, commentando sui social il passo indietro di Freeland, che aveva avuto un ruolo centrale durante la sua prima amministrazione nei colloqui per rinegoziare il Nafta. Allora il presidente eletto disse pubblicamente di non aver gradito il suo stile negoziale.

Le peggiori settimane della sua vita

Secondo la Bbc, queste che sta vivendo sono tra le peggiori settimane della carriera politica di Trudeau, che vede crescere contro di lui una forte opposizione all'interno del suo stesso partito. Anche il suo alleato chiave, il leader del Nuovo Partito Democratico, Jagmeet Singh, ha espresso pubblicamente l'intenzione di votare a favore di una mozione di sfiducia nei confronti del governo annunciata dai conservatori che, tuttavia, non potrà essere presentata fino alla riapertura della Camera dei Comuni, al momento in pausa invernale, il 27 gennaio. Se le opposizioni voteranno compatte la sfiducia, per Trudeau ci sarà ben poco da fare se non convocare le elezioni.

Il primo ministro, nonostante tutto, non ha finora mandato alcuna indicazione di volersi dimettere anche se, a quanto si dice, avrebbe comunicato al partito di voler usare le vacanze invernali per riflettere sul suo futuro. Gli osservatori ritengono che Trudeau nei momenti di massima pressione riesca sempre a tirare fuori il meglio di sé come ha dimostrato in questi nove anni di fronte a ogni battuta d'arresto. Ma sebbene abbia superato molte tempeste, ci sono segnali che il suo tempo potrebbe essere scaduto.

Continue Reading

Politica

Manovra, oggi riprende l’iter al Senato. Opposizioni:...

Published

on

Approdo in Aula alle 14. Calandrini (Fdi): "Iter blindato? Da anni è così, serve modifica della legge su regolamento contabilità e pareggio di bilancio"

Aula del Senato - Fotogramma

Dopo la pausa natalizia riprendono oggi, 27 dicembre, i lavori della legge di bilancio che passa all'esame del Senato per la seconda lettura. La manovra da circa 30 miliardi di euro, la terza del governo Meloni, sarà licenziata dalla Commissione Bilancio di Palazzo Madama che tornerà a riunirsi alle 11, mentre l'approdo in Aula è previsto per le ore 14.

Il numero complessivo delle proposte emendative delle forze di opposizione è orientativamente di 800. Visti i tempi contingentati, è possibile che l'ok al testo arrivi senza mandato al relatore e che il governo ponga la questione di fiducia, con il voto finale che dovrebbe arrivare intorno alle 14 di domani, 28 dicembre.

Opposizioni all'attacco

Le opposizioni unite hanno criticato aspramente l'iter blindato della legge di bilancio, parlando di "Parlamento umiliato" e "mortificato" da un "monocameralismo di fatto" che, secondo le minoranze, sarebbe ormai diventata una "patologia" delle Camere. La capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga attacca: "Da domani un inutile tour de force al Senato per approvare la legge di bilancio. Inutile - spiega - perché non si potrà cambiare una virgola a una legge ingiusta che scontenta tutti: chi vive tra mille difficoltà e chi vuole fare impresa". Secondo l'esponente dem "si umilia il Parlamento" perché "di fatto solo una Camera ha esaminato ed è potuta intervenire sulla principale legge dello Stato. Il Natale è passato - chiosa Braga - ma la festa per un governo arrogante e indifferente si problemi del paese continua".

Luigi Marattin di Orizzonti liberali osserva: "Ampio spazio sui media natalizi al fatto che il Senato si lamenta perché non potrà realmente esaminare la legge di bilancio. Tra due giorni non se ne parlerà più". Il deputato ex Iv invoca dunque "una riforma costituzionale che abolisca la Camera (400 membri) e il Senato (200 membri) e crei un'unica Assemblea Nazionale di 600 membri".

Il malcontento anche nella maggioranza

Ma il fatto che una delle due Camere abbia margini più che risicati per intervenire sulla manovra e discutere nel merito i provvedimenti è un tema sentito anche all'interno della maggioranza. Interpellato dall'Adnkronos sulle proteste delle opposizioni, il presidente della Commissione Bilancio del Senato Nicola Calandrini (Fratelli d'Italia) dice che "questa non è una novità, ma qualcosa che accade da molti anni, ed è auspicabile che questo approccio possa cambiare. In Commissione nei giorni scorsi abbiamo valutato che si può tranquillamente tornare alle due letture piene da parte dei due rami del Parlamento. Per ottenere questo, serve approvare due ddl per la modifica di alcune leggi: una legata al regolamento di contabilità e l'altra relativa al pareggio di bilancio". Al momento, però, "occorre farsene una ragione", conclude il senatore di Fdi.

Continue Reading

Ultime notizie

hotel di lusso Lago di Lugano hotel di lusso Lago di Lugano
Salute e Benessere7 minuti ago

Aria Retreat & Spa: un hotel di lusso sulle rive del...

Il territorio che si estende dal Lago di Lugano al Lago di Como è uno dei più affascinanti del Nord...

Cronaca54 minuti ago

Alpinisti dispersi sul Gran Sasso, oggi riprendono ricerche...

Verrà impiegato anche un dispositivo Sonar Recco capace di individuare anche il segnale di un cellulare spento Riprendono nella mattinata...

Esteri1 ora ago

G7, presidenza 2025 al Canada: Trudeau in crisi...

Il più longevo tra i leader delle sette potenze mondiali rischia ora di cadere, ecco perché Il Canada si appresta...

Politica8 ore ago

Manovra, oggi riprende l’iter al Senato. Opposizioni:...

Approdo in Aula alle 14. Calandrini (Fdi): "Iter blindato? Da anni è così, serve modifica della legge su regolamento contabilità...

Esteri12 ore ago

Finlandia, cavo sottomarino danneggiato da petroliera:...

La polizia indaga per sabotaggio aggravato. Nato: "Pronti al supporto" La polizia finlandese sta indagando sulla petroliera "Eagle S" proveniente...

Cronaca16 ore ago

Non reggono il dolore per il suicidio della figlia: marito...

I due, un medico e una farmacista, sono stati trovati privi di sensi nel loro garage a Orbassano. La ragazza...

Ultima ora17 ore ago

Milano, dal 1 gennaio divieto di fumo in tutte le aree...

Il divieto riguarda solo i prodotti del tabacco, mentre è ammesso l'utilizzo di sigarette elettroniche Dal 1 gennaio divieto di...

Spettacolo18 ore ago

Morto Hudson Meek, attore di ‘Baby Driver’:...

Per i postumi di un incidente avvenuto in Alabama: sarebbe caduto da un'auto in movimento Hudson Meek, l'attore adolescente apparso...

Cronaca19 ore ago

Giubileo, prefetto Roma: “Coniugare sicurezza e...

Giannini all'Adnkronos: "Sinergia tra istituzioni è modello da esportare. Grazie ai romani per la loro pazienza, ora continui collaborazione" Sicurezza...

Esteri19 ore ago

Siria, la moglie di Assad gravemente malata: “Ha la...

Lo riferisce The Telegraph, secondo il quale l'ex first lady di origine britannica è stata isolata per ridurre al minimo...

GR Audio (Giornali Radio)20 ore ago

GrAudio edizione delle 12:30 del 26 dicembre

GR Audio (Giornali Radio)20 ore ago

GrAudio Flash delle 11:50 del 26 dicembre

Esteri21 ore ago

Ucraina, Lavrov: “Una tregua ora sarebbe...

Il ministro degli Esteri russo: "Abbiamo bisogno di accordi giuridici definitivi" La Russia gela le speranze di una tregua in...

Cronaca21 ore ago

Torino, papà dona parte del suo fegato e salva la figlia di...

L’intervento all’ospedale Molinette della Città della Salute Come regalo di Natale un papà greco di 31 anni ha donato parte...

GR Audio (Giornali Radio)21 ore ago

GrAudio edizione delle 11:30 del 26 dicembre

Spettacolo21 ore ago

MasterChef Italia 14, al via stasera la Masterclass: le...

18 i concorrenti pronti a tutto per tenersi allacciato il grembiule bianco conquistato nelle selezioni delle scorse settimane. Più due...

GR Audio (Giornali Radio)21 ore ago

GrAudio Flash delle 10:50 del 26 dicembre

GR Audio (Giornali Radio)22 ore ago

GrAudio edizione delle 10:30 del 26 dicembre

Cronaca22 ore ago

Il maltempo si sposta, sole almeno fino a Capodanno: le...

Grazie all'espansione dell’anticiclone delle Azzorre Il maltempo si sposta. Dopo le nevicate di Natale che hanno colpito gran parte delle...

GR Audio (Giornali Radio)22 ore ago

GrAudio Flash delle 09:50 del 26 dicembre