Spettacolo
Sull’isola di Vulcano in scena la solidarietà, sei...
Sull’isola di Vulcano in scena la solidarietà, sei artisti sul palco per i meno fortunati
Il Premio organizzato dall'Associazione Culturale Hierà per portare speranza e aiuto alla popolazione locale con progetti concreti di sostegno alimentare e con borse di studio
Maria Grazia Cucinotta, Enzo Decaro, Antonello Costa, Cristian Medda e Aldo Dominici e Morena Monaco. E’ il sestetto di protagonisti della tredicesima edizione del 'Premio Solidarietà' organizzato dall’Associazione Culturale Hierà nell’Isola di Vulcano. Due serate, il 20 e 21 luglio, a ingresso gratuito, per testimoniare e ribadire il valore dell’impegno sociale e la forza trainante della solidarietà. Confermata la linea programmatica degli organizzatori: portare un messaggio di speranza e aiuto reciproco a tutti con la forza dell’esempio, in un ambito di divertimento, di spensieratezza e di spettacolo. Impegno e risate, storie e testimonianze. Il 'dovere' di donare. Come sempre. Come nelle 12 edizioni scorse, organizzate nell’incantevole scenario dell’isola siciliana.
"La mission di quest’anno - spiega Gilberto Iacono, presidente dell'Associazione Hierà - consiste nel sostegno alimentare delle famiglie più fragili e in difficoltà dell’arcipelago e nella messa a disposizione di due borse di studio per la frequenza gratuita di un Master a scelta all’interno dell’offerta formativa dell’Università Telematica Pegaso e Università ECampus per permettere la frequenza anche a distanza per i giovani eoliani”. Tre gli obiettivi principali per il gruppo dei volontari che anima Hierà: dare un sostegno pratico alle persone in difficoltà, donare alla comunità un qualcosa di tangibile per lo sviluppo di Vulcano e offrire ai ragazzi e alle ragazze delle isole delle possibilità di studio e lavorative senza eguali in maniera gratuita.
Madrina dell’evento, Maria Grazia Cucinotta. L’attrice ha sposato da tempo la causa che è alla base del Premio Solidarietà. "Riesco sempre a ritagliarmi un po' di tempo per prendere parte a questa festa - dice l’attrice - perché di festa si tratta. E’ bello donare, è bello dare qualcosa di se per il bene di tutti, è bello portare un esempio, per quanto piccolo sia, di impegno. Dare qualcosa - prosegue l'attrice siciliana - ti riempie la vita e ti fa sentire meglio. Tutti dovrebbero farlo. Sono sempre in prima fila a Vulcano perché credo che questo gruppo incredibile di volontari di Hierà, ha veramente portato qualcosa di innovativo nel campo della solidarietà. La formula del divertirsi e divertire facendo qualcosa di bello e importante per i giovani e per le persone meno fortunate è la via da seguire. il messaggio è veramente grande”.
Sul palco di Vulcano, quest’anno salirà anche Enzo Decaro. Attore, protagonista di moltissime fiction di successo, sceneggiatore e indimenticabile cabarettista con il gruppo 'La Smorfia' a fianco di Lello Arena e Massimo Troisi. A trenta anni dalla morte del protagonista de 'Il Postino', sarà l’occasione per ricordare questo straordinario personaggio entrato di diritto nel gotha dello spettacolo italiano. Nella seconda serata, il 21 luglio, la scena sarà tutta per Antonello Costa, ineguagliabile mattatore della comicità e dell’intrattenimento: "Torno con una gioia infinita a Vulcano - dice l’artista siciliano - anche noi dobbiamo dare l’esempio e veicolare questi messaggi importantissimi. Nessuno deve essere lasciato dietro. E poi è superfluo sottolineare che ridere e donare fa bene alla vita…molto bene".
La prima serata (20 luglio) vedrà protagonista Cristian Medda. Un talento innato, una voce inconfondibile una carica umana unica. Il palco di Vulcano ha sempre ospitato numeri uno dello spettacolo italiano e anche in questa edizione la tradizione verrà rispettata. Cristian è al fianco di Milly Carlucci in 'Ballando con le stelle', 'il Cantante Mascherato' e l’'Acchiappa Talenti', in 'Tale e quale show' con Carlo Conti, 'Affari Tuoi' con Insinna, 'Sogno o son desto' con Massimo Ranieri. Ad aprire la kermesse Morena Monaco, finalista a Sanremo giovani nel 2021, la cantante ha al suo attivo tante partecipazioni a trasmissioni cult come Amici e X Factor Confermato anche per il 2024 il sostegno per le famiglie in difficoltà.
"Negli anni passati abbiamo aiutato oltre 40 nuclei famigliari con oltre 2.000 Kg di generi alimentari e di prima necessità - sottolinea il parroco dell’isola Padre Lio - e quest’anno contiamo di ripetere e superare questo obiettivo che per la nostra Comunità rappresenta veramente un baluardo contro l’indifferenza e la solitudine".
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‘Sono Lillo 2’, Guzzanti: “Io Aldo a metà...
La seconda stagione della serie di Lillo Petrolo debutta il 19 settembre su Prime Video
"Interpreto Aldo, è una specie di Elon Musk che ricorda anche Funari e Califano". Così Corrado Guzzanti all'Adnkronos racconta il personaggio che interpreta nella seconda stagione di 'Sono Lillo', dal 19 settembre su Prime Video. Scritta da Lillo Petrolo, con la regia di Eros Puglielli, "questa stagione torna sul tema dell'identità e sulla spinta narcisistica a fuggire dai propri problemi e da se stessi", racconta il regista. "Quello che mi fa piacere e che a dispetto del titolo, questo è un prodotto corale: spesso mi ritrovo a fare da spalla agli altri, ed è proprio quello che volevo", dice Lillo.
I nuovi sei episodi raccontano, ancora una volta, un'assurda avventura. Grazie a Posaman, Lillo gode ormai di enorme popolarità. Ma sul set americano del suo prossimo film, scopre che il suo agente Sergio (Pietro Sermonti) ha ceduto tutti i suoi diritti d’immagine per un kolossal su Posaman, supereroe camorrista. Disperato, cercherà in tutti i modi di svincolarsi dal film che finirebbe per distruggere la sua carriera. "Dal mio agente non accetterei proposte che riguardino reality 'isolani'", dice Katia Follesa, new entry nel cast, in accordo con Sara Lazzaro. "Io sono nella situazione opposta - dice Guzzanti - perché quando mi propone delle cose io dico sì e lui mi risponde 'ma tu stai scherzando?'".
Nei nuovi episodi, a complicare la vita dei personaggi si aggiungeranno problemi di identità e di cuore con il ritorno dell'ex fidanzata di Lillo, Marzia (Lazzaro), dal Giappone con il nuovo fidanzato Aldo (Guzzanti). Ma anche maledizioni e multiversi. Posaman, supereroe e 're' delle pose. Alla domanda 'siete tipi da posa o scegliere la naturalezza', Follesa ammette: "Io sempre 'strike a pose' (come canta Madonna in 'Vogue', ndr.). Sono molto vanesia, mi piace mettermi in posa. Poi sdrammatizzo perché non sono figa, non riesco fare quella roba lì e la butto in caciara". Secondo Guzzanti "stiamo andando verso l'artefatto, mettici pure l'arrivo dell'intelligenza artificiale. Stiamo assistendo alla vittoria del falso su tutto: false persone e falsi atteggiamenti", conclude.
Spettacolo
Rai: variazioni programmi tv di domani
Queste le variazioni Rai dei programmi tv di domani:
RAI 1
Nessuna variazione
RAI 2
11:05 TG Sport Giorno
11:20 TV MOVIE Un'estate sul Lago di Garda Romantico (2002) Regia di Stefanie Sycholt. Con Pia-Micaela Barucki, Stefano Bernardin. Breve sinossi: Nell è un'appassionata di parapendio che scappa dal suo passato tragico in cerca di libertà e divertimento ed approda con il suo camper sul Lago di Garda...
(Il Programma I Fatti Vostri previsto alle 11:10 non andrà in onda)
19:40 Telefilm S.W.A.T.: “Lo Zodiaco” (anziché l’episodio: “Per sempre”)
RAI 3
Nessuna variazione
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‘Per un pugno di dollari’ compie 60 anni: nato...
Per festeggiare l'importante anniversario, il film torna in sala in versione restaurata in 4K
'Per un pugno di dollari', capolavoro di Sergio Leone compie 60 anni. Era il 12 settembre 1964 quando il film che lanciò Clint Eastwood, facendolo diventare una superstar cinematografica, uscì per la prima volta. Prima a Firenze, poi a Roma e nei successivi anni in tutto il mondo.
Ispirato da 'Yojimbo - La sfida del samurai' del maestro giapponese Akira Kurosawa, 'Per un pugno di dollari' fu un successo straordinario che non cambiò completamente i connotati del cinema italiano, inventando il genere dello 'spaghetti western'. Sergio Leone scelse Clint Eastwood, che fino a quel momento non aveva mai girato un film da protagonista, per interpretare 'l'Uomo senza nome', un antieroe schivo e rude che gli resterà cucito addosso per tutta la carriera. Le musiche iconiche e indimenticabili le scrisse Ennio Morricone, che di Sergio Leone era stato compagno di classe alle scuole elementari. Questo sodalizio resta invariato per l’intera Trilogia del Dollaro di Sergio Leone e cambià le carriere di tutti loro.
Per festeggiare questo importante anniversario, la Cineteca di Bologna riporta sul grande schermo una versione in 4K del film, restaurata dalla stessa Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation e Hollywood Foreign Press Association. E lo fa, come parte del progetto 'Il Cinema Ritrovato. Al cinema', insieme al film che lo ispirò, 'Yojimbo'. Dal 16 settembre sarà possibile vedere il capolavoro di Leone, mentre dal 30 settembre quello di Kurosawa.
“Il 12 settembre ricorrono i 60 anni dalla prima proiezione, al Supercinema di Firenze, di quello che avrebbe dovuto essere solo un film di serie C, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson e che, invece, è diventato un monumento della storia del cinema”, ricorda il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. "'Sergio Leone aveva 34 anni, - continua Farinelli - una carriera da aiuto regista, un esordio, 'Il colosso di Rodi', che lo aveva portato in un vicolo cieco. Fu la visione in un cinema romano di 'La sfida del samurai', distribuito in Italia dopo la presentazione alla Mostra di Venezia, dove Toshiro Mifune ottenne la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, che gli fece balenare la possibilità di trasformarlo in un western. Leone, che aveva adorato 'I sette samurai', conosceva bene il successo che John Sturges nel 1960 aveva ottenuto con il remake in chiave western del capolavoro di Kurosawa, 'I magnifici sette', e capì immediatamente che 'La sfida del samurai' sarebbe potuto diventare un western a basso costo, perché la gran parte delle scene si potevano svolgere in un’unica location. Leone studiò il film di Kurosawa inquadratura per inquadratura. La storia dell’arte è fatta di intuizioni e di una continua trasmissione da un autore all’altro. Quello che riesce a Leone è però qualcosa che solo i grandissimi artisti possono fare, perché 'Per un pugno di dollari' deve molto, a livello di ispirazione, al suo originale ma, nello stesso tempo, ne è completamente diverso, per le infinite variazioni e invenzioni che lo trasformano nell’archetipo della nuova stagione del western. Un film che cambiò la vita di Sergio Leone, quella di Clint Eastwood e quella di Ennio Morricone. Ora i due film esistono in versioni restaurate e ci è parso il momento di presentarli assieme al pubblico”.