Russia: “Missili Usa in Germania? Non escluso dispiegamento armi nucleari”
Il vice ministro degli Esteri Ryabkov: "Decideremo con calma cosa, dove e quando"
La Russia non esclude il dispiegamento di missili nucleari in risposta alla decisione Usa di sistemare missili a lungo raggio in Germania a partire dal 2026, ha annunciato il vice ministro degli Esteri, Sergei Ryabkov. "Non escludo nulla", ha affermato, rispondendo a una domanda specifica.
"Se le autorità tedesche credono che sia ragionevole portare avanti attività incendiarie sulla base, come dicono, di quello che abbiamo noi a Kaliningrad, allora risponderemo con le misure di rappresaglia che riterremo opportune", ha aggiunto. La Russia deve calibrare la sua risposta senza "vincoli interni", su quale sistema dispiegare, dove e quando. "Abbiamo una vasta gamma di opzioni. Non si tratta di minacciare nessuno, ma di trovare il modo più efficace per rispondere alle nuove sfide, in particolare in termini di costi. Nulla è predeterminato e ulteriori tensioni non sono predeterminate. Malauguratamente, a questo punto l'Occidente ha deciso di percorrere la strada dell'escalation, perseguendo inverosimili pretesti per accusarci di violare la sua sicurezza".
Peskov: "Russia non minaccia nessun Paese europeo"
''La Russia non è mai stata una minaccia per nessuno all'interno dell'Unione europea e in Ucraina stiamo difendendo semplicemente i nostri interessi in una situazione in cui i Paesi della Ue si sono rifiutati di avere un dialogo aperto con la Russia, sulle sue preoccupazioni'', ha detto dal canto suo, nel corso di una conferenza stampa, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha annunciato di voler creare una difesa della Ue, anche per proteggersi dalla minaccia russa. ''La politica estera della Russia si adeguerà di conseguenza'', ha commentato Peskov come riporta la Tass.
L'annuncio di von der Leyen che "serve un'Unione della difesa" dimostra una ''militarizzazione della Ue'' che in questo modo ''si prepara allo scontro'', ha aggiunto sottolineando: "Ciò conferma ancora una volta l'intenzione dei Paesi europei di militarizzare, alimentare le tensioni, arrivare allo scontro e ricorrere a metodi di confronto nella loro politica estera".
''A quanto pare, von der Leyen ha parlato di un cambiamento di priorità e di questa Unione che assume un approccio militare", ha affermato quindi. "E' difficile fornire interpretazioni esaustive, ma è ovvio che questo lavoro avrà a che fare con l'interazione dei paesi dell'Ue nel quadro dell'Alleanza Atlantica", ha concluso il portavoce di Putin.
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Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.