La Cina punta forte sul green. Quali saranno le conseguenze per l’Europa
Il plenum guidato da Xi Jinping ha messo la politica climatica al primo posto. Aspettiamoci una più assertiva "diplomazia climatica" cinese
Mentre a Strasburgo Ursula von der Leyen conquistava il suo secondo mandato, a Pechino si concludeva la riunione plenaria del Comitato Centrale del Partito. I programmi per il futuro dei due blocchi convergono almeno sulla decarbonizzazione.
Tanto il discorso della presidente della commissione, quanto il comunicato finale del plenum cinese, hanno confermato che la transizione ecologica è ora il quadro e il motore degli investimenti e della politica industriale ed economica.
Nel dibattito, il presidente dei popolari europei Weber ha definito il Green Deal "fondamentale", Valerie Hayer, a capo dei liberali, ha affermato che il sostegno del gruppo dipendeva dall’ dall'agenda verde. I socialisti dicono di puntare a una transizione giusta.
Arvea Marieni, partner e board member di Brainscapital, nonché una degli esperti di Europe Direct alla Rappresentanza permanente d’Italia a Bruxelles, spiega all’Adnkronos: “Nel contesto della decarbonizzazione accelerata del sistema globale, sarà il Green Deal a stabilire il sistema di norme che accompagano e facilitano lo sviluppo delle grandi e piccole imprese europee, cui si promette come contropartita uno sforzo di semplificazione. Il tema della competitività verde è al centro dell'agenda della nuova Commissione. Intanto Pechino consacra la politica climatica al più alto livello di indirizzo politico. Per la prima volta nel comunicato finale del plenum è scritto che lo sviluppo cinese passa ormai dalla costruzione della “civiltà ecologica” messa da XI Jinping in costituzione nel 2018”.
“Di fronte a un ambiente internazionale grave e complesso e a compiti interni impegnativi e onerosi di riforma, sviluppo e stabilità”, si legge, la Cina persegue il consolidamento di un nuovo modello di sviluppo ecologico che diventa caratteristica chiave della modernizzazione del paese e mira a promuovere, atraverso la riduzione delle emissioni e dell'inquinamento, la crescita verde e la lotta contro il cambiamento climatico. Per la prima volta, l’agenda ambientale ha un ruolo così prominente, con resilienza e clima che diventano esplicitamente elementi della sicurezza nazionale.
Secondo Marieni, “si apre per Bruxelles una fase nuova, che vedrà una più assertiva diplomazia climatica cinese. Accanto all’elettrificazione, Pechino non mancherà di accelerare la ridefinizione delle regole di commercio internazionale, destinate a integrare stringenti standard tecnici e ambientali, così avviando una competizione verso il miglioramento delle tecnologie, dei prodotti e del consumo sui mercati globali. Così facendo, la Cina si predispone a rispondere colpo su colpo alle pressioni di USA e UE sulle tecnologie verdi. Un conflitto a tutto campo non conviene a nessuno”.
Ma la partita si giocherà su come i due blocchi finanzieranno il grande pacchetto di investimenti infrastrutturali e sociali necessari. Di certo gli sforzi cinesi verso la transizione si intensificheranno, e ciò potrebbe tradursi in un ulteriore rafforzamento del vantaggio delle grandi aziende statali cinesi nei nuovi settori.
“Le sfide sono le stesse per entrambi”, prosegue Marieni, “l’integrazione digitale, lo sviluppo dei servizi, la costruzione di infrastrutture moderne, migliorare la resilienza e la sicurezza delle catene industriali e di approvvigionamento. Le risposte si trovano nel miglioramento dell’istruzione, nella scienza, tecnologia, talenti, innovazione. E per entrambi, la sicurezza nazionale passa anche dal rafforzamento di eserciti e difesa. Ma l’innovazione corre nel paese asiatico, la nuova flotta di taxi elettrici a guida autonoma di Wuhan è attiva 24 ore al giorno e costa solo la metà di quelli con autista. Un modello di utilizzo dell’intelligenza artificiale per l’abbattimento delle emissioni nel trasporto”, conclude l’esperta.
Economia
Salone Nautico Internazionale di Genova, al via la 64esima...
Ha preso il via oggi a Genova il 64° Salone Nautico Internazionale, in svolgimento fino al 24 settembre e intitolato ‘We are made of sea’. Numerose le istituzioni intervenute alla giornata d’apertura.
Economia
Ferrero, ok accordo premio legato ad obiettivi esercizio...
Lo comunicano in una nota congiunta la Ferrero e i sindacati
Il 19 settembre la Direzione Aziendale Ferrero si è incontrata con le Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e con il Coordinamento sindacale Ferrero delle Rsu e delle Rappresentanze Sindacali della Rete Commerciale. L’incontro, previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, ha consentito alle Parti di analizzare gli andamenti di mercato, le prospettive produttive aziendali, i programmi di investimento e le tendenze occupazionali nonché lo stato di applicazione del vigente Accordo Integrativo Aziendale. Lo comunicano in una nota congiunta la Ferrero e i sindacati.
Con riferimento al Premio legato ad obiettivi (Plo) che, per l’esercizio 2023/2024, prevede un importo massimo di 2.450,00 euro lordi, le parti hanno preso in esame i fattori che concorrono a determinarlo: il risultato economico (30% del premio), unico per tutta l'azienda, e il risultato gestionale (70% del premio) legato all'andamento specifico di ogni stabilimento/area. I premi risultano quindi differenti nelle varie sedi e precisamente: Alba 2.387,85 euro lordi, Aree e depositi 2.207,78 euro lordi, Balvano 2.379,28 euro lordi, Pozzuolo 2.416,44 euro lordi, S. Angelo 2.382,14 euro lordi, Staff 2.372,72 euro lordi. Le somme saranno erogate con le competenze del mese di ottobre 2024, come stabilito dall'Accordo Integrativo Aziendale attualmente in vigore.
Inoltre sarà possibile convertire una parte del Premio Legato agli Obiettivi in servizi alle persone (flexible benefits) tramite apposita piattaforma on-line già operativa. L’Azienda e le Organizzazioni sindacali esprimono congiuntamente piena soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando i percorsi sviluppati in questi anni di valorizzazione delle persone e del loro benessere in azienda, resi possibili anche grazie a solide e positive relazioni industriali.
Economia
Salone Nautico, Bucci: “Orgoglio, passione e visione,...
Il sindaco di Genova, alla giornata d’apertura del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova: “È un salone molto diverso rispetto a 10 anni fa”.
“Direi che è un Salone molto diverso rispetto a 10 anni fa. Questa mattina un cittadino genovese mi ha mandato quello che si leggeva sul giornale nel 2014. Si diceva che il Salone era in recessione, due anni prima la gente manifestava dicendo che era roba per ricchi. ”. Così Marco Bucci, sindaco di Genova, in occasione della prima giornata del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova, in svolgimento fino al 24 settembre e intitolato ‘We are made of sea’. Il sindaco di Genova ha individuato tre parole chiave: “Orgoglio, passione e visione sono le tre parole del messaggio che vogliamo mandare. Passione per il mare, orgoglio di essere arrivati in cima come industria, come città, come Regione e visione perché dobbiamo guardare al futuro. Come i marinai che sanno gestire le onde bisogna abituarsi a quello che sarà il futuro. La tecnologia, il modo di fare business e la capacità imprenditoriale di intravedere il futuro e sapere come gestirlo. Il successo di questi anni è il successo di questo modo di pensare”.