Insetti più aggressivi con il caldo, come difendersi da morsi e punture
Ogni anno in Italia muoiono fino a 20 persone a causa delle punture di vespe e calabroni. Medici Ambiente: "Danni per 1 miliardo"
Il caldo, "con temperature medie sempre più alte in Italia non solo fanno proliferare gli insetti, aumentandone la popolazione, ma li rendono sempre più aggressivi sia verso l'uomo che verso l'ambiente, creando habitat ideali per specie aliene che sempre più rapidamente si diffondono sul nostro territorio". Lo afferma in una nota la Società italiana di medicina ambientale (Sima), che ha diffuso oggi una guida pratica per difendersi da morsi e punture e aiutare i cittadini ad intervenire correttamente in caso di contatto.
"Stanno aumentando in questi giorni gli episodi di punture di vespe e calabroni, un trend direttamente legato alle ondate di caldo che hanno interessato il nostro Paese - spiega il presidente Alessandro Miani - Le temperature più elevate rendono particolarmente irritabili tali insetti, che difendono i loro nidi con maggiore aggressività. Il caldo accelera lo sviluppo degli insetti, che hanno quindi bisogno di più cibo e acqua, portandoli sempre più spesso a contatto con l'uomo e incrementando il numero di casi di punture e aggressioni. E' bene ricordare che ogni anno in Italia muoiono fino a 20 persone a causa delle punture di vespe e calabroni, e ben 2 persone su 100 sviluppano reazioni allergiche a seguito di puntura di imenotteri. L'aumento delle temperature medie, poi, unitamente alla globalizzazione del commercio, causa la diffusione di nuove specie animali come cimici asiatiche, cavallette africane, scarabei giapponesi, formiche rosse, che trovano nel nostro territorio sempre più caldo l'habitat ideale. Insetti che devastano le coltivazioni generando un danno stimato in oltre un miliardo di euro all'anno".
Per aiutare i cittadini a proteggersi da morsi e punture, intervenendo correttamente in caso di contatto con insetti, la Sima ha realizzato una guida con consigli, specie per specie. Ecco le principali voci.
ZECCHE - Il loro habitat è rappresentato da luoghi ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva, dove il clima è fresco e umido. L’anidride carbonica emessa dal corpo umano attira questi parassiti che possono attaccarsi alla nostra pelle per succhiare il sangue. Le zecche possono essere vettori di malattie trasmissibili all’uomo quali la borreliosi di Lyme, l’ehrlichiosi, le febbri bottonose da rickettsiae, la tularemia, la febbre Q, la babesiosi, l’encefalite virale ed anche la febbre emorragica Crimea-Congo. Come difendersi: indossare abiti chiari che rendono più facile l’individuazione delle zecche, coprire braccia e gambe, evitare di strusciare l’erba lungo il margine dei sentieri, non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta. Utilizzare prodotti contro le zecche sugli animali domestici. Cosa fare in caso di puntura: non utilizzare mai alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati. La zecca deve essere rimossa dolcemente con una pinzetta, prestando la massima attenzione a non schiacciare il corpo della zecca, per evitare il rigurgito che aumenterebbe la possibilità di trasmissione di agenti patogeni. Dopo la rimozione disinfettare la zona, evitando di toccare a mani nude la zecca. In caso di comparsa di sintomi di malattia (febbre, mal di testa, debolezza, dolori alle articolazioni) rivolgersi subito al proprio medico curante.
ZANZARA TIGRE - Nel nostro paese le specie di zanzare sono circa 60, a fronte delle oltre 3000 presenti in tutto il mondo. Tra queste la più temibile è la zanzara tigre, che prolifera nei luoghi dove vi sono raccolte d’acqua (secchi, annaffiatoi, sottovasi, caditoie, tombini, eccetera). Tra le malattie trasmesse all’uomo da queste zanzare, ve ne sono alcune molto gravi, come i virus dengue (DENV), chikungunya (CHIKV) e febbre gialla (YFV). Come difendersi: eliminare il loro habitat, evitando accumuli di acqua in sottovasi, annaffiatoi, bidoni, eccetera; innaffiare giardini e piante direttamente con le pompe; trattare ogni 7-10 giorni con prodotti specifici a uso domestico le parti esterne delle case dove si raccoglie l’acqua; utilizzare repellenti contro la zanzara tigre a base di principi attivi tra i quali deet e icaridina. Nei luoghi al chiuso usare vaporizzatori elettrici contro le zanzare, tenendo ben arieggiati i locali. Cosa fare in caso di puntura: non grattarsi, in modo da evitare di espandere l’urticante presente attorno alla puntura iniettato dalla zanzara; utilizzare prodotti specifici che alleviano il prurito, facilmente reperibili in commercio; apporre un cubetto di ghiaccio sulla puntura. In caso di gonfiori particolarmente importanti, consultare il farmacista o il medico.
API, VESPE E CALABRONI - Le punture di api, vespe e calabroni provocano, nella maggior parte dei casi, una reazione locale dovuta al veleno iniettato dall'imenottero, con una manifestazione cutanea di pochi centimetri di diametro, dolore, rossore e gonfiore. Le più aggressive sono le vespe, il cui habitat naturale è rappresentato da alberi, spazi del tetto, cataste di legna, ristagni d'acqua, cespugli, raccoglitori per i rifiuti. Circa il 10% delle persone punte da tali insetti ha importanti reazioni come orticaria generalizzata, nausea, vomito, dispnea e difficoltà respiratoria, calo di pressione. In alcuni casi può manifestarsi un vero e proprio shock anafilattico con grave calo della pressione arteriosa che può portare anche al decesso. Come difendersi: installare zanzariere su porte e finestre; provvedere ad una corretta gestione dei rifiuti e degli alimenti; evitare l’abbandono incontrollato di sostanze organiche (in particolare zuccheri, carni, e altre sostanze proteiche) fortemente attrattive per api, vespe e calabroni; mantenere la calma e non tentare mai di scacciarle con gesti bruschi della mano, che possono indurre l’insetto a pungere. Cosa fare in caso di puntura: in caso di puntura d'ape è necessario togliere subito il pungiglione, aiutandosi con una pinzetta; per tutte le punture, applicare del ghiaccio per ridurre l'infiammazione prodotta dal veleno; non grattarsi per evitare di introdurre batteri che possono causare un'infezione; se la reazione è estesa utilizzare subito un cortisonico e un antistaminico. Se la reazione è grave è necessario chiamare tempestivamente il pronto soccorso.
Cronaca
Meteo, torna il sole nel weekend: ma ancora massima allerta...
Da oggi pomeriggio il tempo sarà di nuovo sereno quasi ovunque ma resterà l’allerta per il rischio idraulico
Ultime piogge: nel weekend del 21-22 settembre torna il sole, ma resta massima allerta per i fiumi che continuano a scorrere impetuosi e gonfi e per i terreni saturi che restano instabili per settimane con rischio frane.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma che da oggi pomeriggio il tempo sarà di nuovo sereno quasi ovunque ma resterà l’allerta per il rischio idraulico (esondazioni ed alluvioni) e quello idrogeologico (principalmente colate di fango e frane in generale).
Intanto, ci saranno ancora dei temporali sulla fascia adriatica, più probabili sulla Puglia ma diffusi un po’ su tutto il territorio orientale del nostro Paese; altrove troveremo ampie schiarite e solo un po’ di vento forte da nord su Liguria ed Alto Adriatico. Dal pomeriggio la situazione migliorerà ulteriormente, ovunque. Il weekend sarà buono e dunque vivremo una tregua importante: nelle zone allagate e colpite dal maltempo i soccorsi potranno lavorare a pieno regime senza nuovi rischi meteo.
Il tempo sia sabato sia domenica è previsto in prevalenza soleggiato e con temperature di nuovo gradevoli, se non addirittura calde: le massime saliranno fino a 26-27°C a Roma, oltre i 30°C in Sicilia, e anche in Pianura Padana toccheremo nuovamente i 25°C. In Emilia Romagna e nelle Marche, dopo le piogge torrenziali da record, il sole scalderà fino a 24 gradi mentre al mattino la minima sarà intorno ai 15 gradi.
Purtroppo, già tra domenica e lunedì, un’altra perturbazione raggiungerà il nostro Paese. Al momento sono attese piogge sin dal mattino della domenica in Sardegna, poi dal pomeriggio anche su Piemonte e Ponente Ligure ed in serata su tutto il Nord-Ovest. Si tratterà di una perturbazione atlantica (quindi da ovest) diversa dal ciclone Boris che ha colpito Emilia Romagna e Marche, scendendo dalla Mitteleuropa e portando tanta aria fredda in quota.
Nonostante i connotati diversi della nuova perturbazione, le piogge saranno però ancora intense su tutto il versante occidentale del Paese, specie sulle coste tirreniche, in Liguria e in Piemonte; dal pomeriggio-sera poi le piogge purtroppo raggiungeranno un po’ tutta l’Italia.
Seguiremo la traiettoria di questa nuova perturbazione atlantica in ingresso tra domenica e lunedì, ma intanto prestiamo massima attenzione, come detto, al rischio idraulico ed idrogeologico nonostante un cielo sempre più soleggiato.
NEL DETTAGLIO
Venerdì 20. Al Nord: ultime piogge in Romagna, tante nubi altrove. Al Centro: ultime piogge sulle Adriatiche. Al Sud: a tratti instabile.
Sabato 21. Al Nord: sole e temperature in aumento. Al Centro: soleggiato e mite, salvo nubi sui rilievi. Al Sud: bel tempo prevalente.
Domenica 22. Al Nord: peggiora dalla sera al Nordovest. Al Centro: soleggiato e caldo, peggiora in Sardegna già dal mattino. Al Sud: soleggiato e caldo.
TENDENZA: nuova perturbazione atlantica con piogge lunedì e martedì poi migliora specie al Centro-Sud.
Cronaca
Sciopero dei mezzi pubblici: oggi 24 ore di stop a bus,...
Come sempre ci saranno delle fasce di garanzia
Venerdì nero per i mezzi pubblici. Oggi, 20 settembre, si fermano in tutta Italia bus, tram e metropolitane per uno sciopero congiunto delle organizzazioni sindacali Usb lavoro privato, Cobas lavoro privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti.
A causa della grave situazione meteo che ha causato alluvioni e inondazioni nella regione Emilia Romagna, lo sciopero è stato revocato nei bacini Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna.
Orari e fasce di garanzia
Ventiquattro ore di sciopero nazionale, con astensione dalle prestazioni lavorative dalle ore 8:30 alle ore 17:00 e dalle 20:00 a fine servizio, garantendo quindi le fasce protette della prima mattina fino alle 8.29 e della fascia 17.01-19.59. Il servizio sarà garantito durante le fasce di legge, precisamente da inizio del servizio diurno fino alle ore 8:29 e dalle 17:00 (comprese) fino alle ore 19:59.
CUB Trasporti, Cobas Lavoro Privato, ADL Cobas e SGB hanno dichiarato che le motivazioni dello sciopero sono "l'indisponibilità delle controparti datoriali ad aprire un confronto sulle questioni poste dalla categoria riguardanti: l’aumento salariale di 300 euro; riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario, e riduzione periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti; l’adeguamento tutele in tema di sicurezza e salute sui luoghi lavoro e per gli utenti del TPL; il blocco privatizzazioni e relative gare di appalto per il TPL". Mentre per USB Lavoro Privato è il "mancato riscontro alla richiesta di convocazione per il negoziato del rinnovo CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori 2024-2027”.
Roma
A Roma l'agitazione di Cobas, Adl, Sgb, Cub Trasporti e Usb lavoro privato interesserà sia la rete Atac sia le linee periferiche gestite da RomaTpl, Autoservizi Troiani/Sap, Autoservizi Tuscia/Bis. Il servizio sarà regolare fino alle 8,30 e poi dalle 17 alle 20. Parallelamente, sempre venerdì 20 settembre, uno sciopero di quattro ore, dalle 8,30 alle 12,30, proclamato da Usb Lavoro Privato e Orsa, interesserà la sola rete Atac. Il servizio sarà garantito durante le fasce di legge (da inizio del servizio diurno alle ore 8.29 e dalle ore 17.00 alle ore 19.59.
Milano
A Milano, fa sapere l'ATM lo sciopero potrebbe avere conseguenze sulle linee dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18 fino al termine del servizio. Mentre sulla Funicolare Como-Brunate gli orari sono leggermente diversi con conseguenze sul servizio dalle le 8:30 alle 16:30 e dopo le 19:30 fino al termine del servizio.
Cronaca
Maltempo Italia, ancora pioggia da lunedì: cosa dobbiamo...
Un'ennesima saccatura atlantica si avvicinerà rapidamente al Nord e, successivamente, si sposterà verso le regioni centrali tirreniche, infine a parte del Sud
Ancora pioggia sull'Italia nella settimana dal 23 settembre. Dopo una breve pausa nel weekend, con molte città dell'Emilia-Romagna e delle Marche che contano i danni delle alluvioni, le previsioni meteo confermano che già a partire da lunedì un'ennesima saccatura atlantica si avvicinerà rapidamente al Nord e, successivamente, si sposterà verso le regioni centrali tirreniche, infine a parte del Sud.
La perturbazione provocherà un graduale peggioramento delle tempo, con precipitazioni significative soprattutto al Nord e sulla Toscana, accompagnate da un nuovo calo delle temperature che scenderanno in maniera progressiva. Non è escluso, purtroppo, che le piogge, accompagnate da venti forti, possano causare locali allagamenti e disagi, specie in Lombardia e poi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
LA SECONDA PARTE DELLA SETTIMANA
Dopo il passaggio della perturbazione, a partire da mercoledì 25 settembre la pressione tornerà ad aumentare al Centro-Sud, regalando giornate via via più soleggiate e anche più calde. Diversamente, il Nord sarà ancora condizionato da un flusso instabile proveniente dall'Oceano Atlantico e sarà così almeno fino a venerdì 27 settembre, con delle piogge e alcuni temporali che potranno interessare buona parte delle regioni settentrionali, risultando tuttavia più diffuse e più forti sui settori montuosi e sulle alte pianure.
Ci sarà un contrasto termico dopo metà settimana. Se le temperature saliranno infatti in maniera importante al Centro-Sud, riportando un clima praticamente estivo su queste zone, al Nord sarà ancora abbastanza fresco.