Si tratterebbe di una ragazza e tre ragazzi, tutti poco più che ventenni e incensurati
Sono stati identificati dai carabinieri i quattro presunti responsabili dell'aggressione omofoba avvenuta nel quartiere dell'Eur a Roma ai danni di due ragazzi. Si tratterebbe di una ragazza e tre ragazzi, tutti poco più che ventenni e incensurati.
"Grazie alle numerose segnalazioni ricevute che abbiamo fornito agli inquirenti siamo riusciti a far identificare i 4 aggressori. Le numerose segnalazioni di testimoni arrivate a Gay Help Line, hanno reso possibile in poche ore di arrivare a questo risultato". Così Alessandra Rossi, coordinatrice Gay Help Line 800 713 713. "Continuiamo a incoraggiare chi ha visto qualcosa a dare la propria testimonianza, che sarà utile per chiarire il quadro dei fatti e le responsabilità individuali".
"Lasciamo ora che il sistema delle tutele faccia il suo corso, facendo attenzione a ricordare che nel nostro Paese non è ancora prevista una legge specifica per atti di odio omotransfobico - sottolinea Rossi - Questo vuol dire che in sede giuridica non si terrà conto delle ragioni che hanno scatenato e determinato la violenza, quella violenza che ci ha fatto indignare. Significa che, pur stabilite le responsabilità penali, questo episodio non potrà essere registrato e annoverato in un sistema di monitoraggio istituzionale dei crimini d'odio omotransfobici".
"Per questa ragione - aggiunge - la risposta pubblica generata da questo episodio ha grande valore: la cultura del rispetto e della solidarietà tra tutte le comunità può concretamente cambiare le cose, ispirando azioni concrete. Con questo obiettivo invitiamo tutti alla partecipazione al presidio di attivazione contro la violenza, mercoledì 24 luglio ore 19 un sit-in nel luogo della aggressione" all'incrocio tra via delle Tre Fontane e viale di Val Fiorita.
Spettacolo
Sabrina Salerno, il mito degli anni ’80 e il tumore...
Regina dell'italo-disco, icona della musica pop anni '80, in questi giorni Sabrina Salerno ha affrontato una sfida delicata una operazione per la rimozione di un nodulo maligno al seno.
Spettacolo
Sophia Loren compie 90 anni: la festa a Roma dove “è...
L'attrice insignita oggi di un prestigioso e inedito riconoscimento a lei dedicato dal MiC, Cinecttà e Archivio Luce
Per festeggiare i suoi 90 anni Sophia Loren ha scelto Roma. "Amo questa città, dove tutto è iniziato. Sono arrivata a Roma con mia madre che avevo 15 anni e ho cominciato a lavorare come comparsa. E' stata una scelta che ha cambiato il corso della mia vita", confida la diva. Così nella Capitale arrivano oggi, nel giorno del suo compleanno, i suoi figli Edoardo e Carlo Ponti, le nuore, i quattro nipoti, che si ritroveranno con sua sorella Maria Scicolone e le sue nipoti, Alessandra ed Elisabetta Mussolini per una festa familiare.
I 90 anni della Loren verranno festeggiati anche dal ministero della Cultura, Cinecittà e Archivio Luce con un evento speciale strettamente privato al The Space Cinema Moderno di Roma. L'attrice italiana tra le più amate di sempre viene insignita di un prestigioso e inedito riconoscimento a lei dedicato. A consegnarlo saranno il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà. Nel corso della serata, organizzata in collaborazione con la famiglia, sono previsti interventi di amici dell'artista giunti da tutto il mondo.
L'evento fa parte della serie di iniziative che Cinecittà sta organizzando per celebrare i novant'anni di Sophia Loren, tra cui il Lincoln Center di New York e il già annunciato omaggio al Museo Academy di Los Angeles in programma a novembre.
Ultima ora
Fasce portabebè sulle statue: la protesta creativa dei papà...
E' accaduto nel centro di Londra: dagli ingegneri agli attori, tutti si battono per i diritti dei papà
L'ingegnere Isambard Kingdom Brunel, i celebri volti del teatro e del cinema, Laurence Olivier e Gene Kelly, i calciatori Thierry Henry e Tony Adams: tantissimi uomini importanti, di tutte le professioni, hanno protestato per chiedere che il congedo parentale britannico venga esteso. O per lo meno lo hanno fatto le loro statue.
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In questi giorni a Londra sui monumenti dedicati a questi personaggi sono state fissate delle fasce portabebè con dei bambolotti. Una protesta creativa che permette di guardare gli uomini, anche quelli più noti, sotto un differente punto di vista: quello della paternità: "Vogliamo porre l'attenzione sull'importanza che la paternità gioca nella vita di un uomo e perché il governo britannico ha bisogno di un miglior congedo parentale".
L'iniziativa è del gruppo 'The Dad Shift' che vuole comunicare l'importanza della presenza dei padri nella vita dei figli già nelle prime settimane di vita e chiedere direttamente al primo ministro britannico Keir Starmer di 'portare il congedo parentale nel ventunesimo secolo". "Ad oggi - si legge nella lettera aperta al premier - il Regno Unito ha la peggior offerta di congedo parentale in tutta Europa, con soli due giorni di paga piena. Un padre su tre non prende alcun congedo quando arriva il bambino, mentre uno su due che lo fa dichiara di aver avuto difficoltà economiche a sostenerlo". "Un giusto congedo parentale - si legge ancora - è buono per i padri, per le madri, per i bambini e per la società. I Paesi che hanno sei o più settimane di congedo parentale hanno anche un gender pay gap inferiore del 4%". E così da Paddington station a Leicester square, alcuni dei luoghi più noti di Londra si riempiono di bambolotti e di fasce portabebè.