Monica Baldassarre: una visionaria dei processi tributari italiani
Roma, 22 Luglio 2024. Il mondo dei processi tributari in Italia è stato arricchito da figure di spicco che hanno contribuito in modo significativo a plasmare il panorama legale del paese. Tra queste, Monica Baldassarre emerge come una personalità di rilievo, grazie alla sua straordinaria competenza e visione innovativa. Giurista affermata e consulente con un’approfondita conoscenza del diritto tributario, Baldassarre ha saputo costruire una carriera impressionante, caratterizzata da un approccio analitico e una forte dedizione alla professione.
un percorso accademico e professionale eccezionale
Monica Baldassarre ha intrapreso un percorso formativo solido e articolato. Laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Roma La Sapienza, ha successivamente conseguito un master in Diritto Tributario, consolidando una base teorica robusta che le ha permesso di affrontare con competenza le complessità del settore. La sua carriera è iniziata in alcuni degli studi legali più prestigiosi d’Italia, dove ha avuto l’opportunità di approfondire le sue conoscenze e acquisire una vasta esperienza pratica.
Nel corso degli anni, Baldassarre ha assunto ruoli di crescente responsabilità, fino a diventare un punto di riferimento nel campo del diritto tributario. Ha collaborato con istituzioni governative e organizzazioni private, offrendo consulenza su una gamma di questioni fiscali e contribuendo alla formulazione di strategie legali efficaci. La sua reputazione è costruita sulla capacità di interpretare e applicare le normative fiscali con una precisione e un rigore che pochi possono eguagliare.
L'innovazione nei processi tributari
Monica Baldassarre non si è limitata a seguire le pratiche esistenti; ha sempre cercato di innovare e migliorare i processi tributari. La sua visione strategica si è dimostrata cruciale nell'affrontare le sfide del sistema fiscale italiano, caratterizzato da una complessità che spesso crea difficoltà sia per i contribuenti che per le autorità fiscali.
Baldassarre ha sviluppato metodologie avanzate per l'analisi e la risoluzione delle controversie tributarie, promuovendo un approccio più efficiente e trasparente. Una delle sue innovazioni più rilevanti è stata l'introduzione di strumenti tecnologici che facilitano la gestione dei dati fiscali, migliorando la capacità di previsione e la gestione del rischio. Grazie a queste innovazioni, è stata possibile una riduzione significativa dei tempi di risoluzione delle dispute e una maggiore chiarezza nei procedimenti.
Contributi alla formazione e alla ricerca
Oltre alla sua attività professionale, Monica Baldassarre è impegnata nella formazione delle nuove generazioni di giuristi. Ha tenuto numerosi seminari e corsi universitari, condividendo la sua vasta esperienza e il suo approccio analitico. Questo impegno nella formazione dimostra il suo desiderio di trasmettere conoscenze e di preparare i futuri esperti del diritto tributario alle sfide del domani.
La sua attività accademica non si limita all'insegnamento; Baldassarre ha anche pubblicato articoli e studi su riviste specializzate, contribuendo alla ricerca nel campo del diritto tributario. Le sue pubblicazioni offrono approfondimenti su tematiche chiave come l'ottimizzazione fiscale, la gestione delle controversie e le politiche di compliance. Questi contributi sono stati ampiamente riconosciuti e citati da colleghi e ricercatori, confermando il suo ruolo di autorevole voce nel dibattito sul diritto fiscale.
Riconoscimenti e impatto
Il lavoro di Monica Baldassarre è stato ampiamente riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua eccellenza professionale e il suo contributo al miglioramento dei processi tributari. Questi riconoscimenti riflettono non solo la sua competenza tecnica ma anche la sua capacità di influenzare positivamente il sistema fiscale.
Baldassarre è spesso invitata a partecipare a convegni e tavole rotonde, dove offre la sua prospettiva su questioni fiscali cruciali. Le sue analisi sono apprezzate per la loro chiarezza e la loro capacità di fornire soluzioni pratiche a problemi complessi. La sua opinione è considerata autorevole in vari circoli accademici e professionali, rendendola una delle voci più rispettate nel settore.
Un'eredità di eccellenza
La carriera di Monica Baldassarre rappresenta un esempio di come la dedizione e l’innovazione possano portare a risultati eccezionali. La sua capacità di coniugare teoria e pratica, innovazione e rigore, ha lasciato un segno indelebile nel campo del diritto tributario italiano. La sua eredità è fatta di contributi tangibili che hanno migliorato l'efficacia dei processi tributari e hanno offerto soluzioni a problemi complessi.
Guardando al futuro, è chiaro che la sua influenza continuerà a farsi sentire, ispirando nuove generazioni di giuristi e contribuendo al progresso del sistema fiscale italiano. Monica Baldassarre rimane una figura centrale nel panorama del diritto tributario, la cui opera ha gettato le basi per un approccio più efficiente e trasparente alla gestione delle questioni fiscali.
La sua storia è una testimonianza del potere della conoscenza e della passione nell’ottenere risultati che fanno la differenza. Il suo percorso professionale e i suoi contributi innovativi continueranno a essere un punto di riferimento per chiunque operi nel campo del diritto tributario.
Per maggiori informazioni
Monica Baldassarre
monica.baldassarre@vi-mb.com
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Suicidio medicalmente assistito, a Bologna il convegno...
Sabato 16 novembre nella sede AVIS di via dell’Ospedale 20, la direttrice Alice Spiga: “Esperti a confronto su un tema tanto dibattuto, affrontandone aspetti medici e legali, ma anche le evoluzioni culturali, comportamentali, religiose e antropologiche”
Bologna. 21 ottobre 2024. “Oggi parliamo di suicidio assistito” è il titolo del convegno organizzato da SO.CREM Bologna in programma nel capoluogo emiliano-romagnolo sabato 16 novembre, con orario dalle 10 alle 12:30, nella sede AVIS - Casa dei Donatori di Sangue, via dell’Ospedale 20. Un convegno che si inserisce nell’acceso dibattito sulla libertà di autodeterminazione di chi si trova alla fine della propria vita.
“In Italia – evidenzia Alice Spiga, direttrice di SO.CREM Bologna e organizzatrice dell’evento – il problema principale su questo tema è il vuoto normativo. La legge sul suicidio medicalmente assistito è stata approvata dalla Camera, ma non è mai stata discussa in Senato, creando un gap tra i desideri espressi dalle singole persone e condivisi dalla gran parte della società civile e il legislatore. Secondo il 57° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2023 pubblicato dal Censis, infatti, per il 74% degli italiani è giusto che i medici possano, su richiesta del paziente, aiutare a morire una persona affetta da malattia incurabile, che vive con gravi sofferenze fisiche”.
Un parere, quello emerso dal sondaggio del Censis, che trova il suo corrispettivo nella storica sentenza n. 242 del 2019 della Corte Costituzionale, nella quale sono stati individuati i casi in cui è ammissibile l’adozione del suicidio medicalmente assistito: una persona che sia «(a) affetta da una patologia irreversibile e (b) fonte di sofferenze fisiche o psicologiche, che trova assolutamente intollerabili, la quale sia (c) tenuta in vita a mezzo di trattamenti di sostegno vitale, ma resti (d) capace di prendere decisioni libere e consapevoli».
“Le Associazioni che lottano per i diritti dei malati terminali – continua Alice Spiga – hanno dovuto attendere molto a lungo per arrivare a questa sentenza, ma non è sufficiente. La nostra Associazione è da sempre in prima linea per garantire l’autodeterminazione del singolo e per fare in modo che il passaggio dalla vita alla morte sia dignitoso e senza dolore. A tal fine, abbiamo organizzato due convegni: uno sulla Legge 22 dicembre 2017, n. 219 ‘Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento’ (quello che una volta era il Testamento Biologico) e uno sulle cure palliative, la terapia del dolore e la sedazione palliativa profonda. E sabato 16 novembre facciamo il punto sul suicidio medicalmente assistito”.
Una iniziativa che SO.CREM Bologna – una delle più antiche società di cremazione in Italia, che ha esteso l’assistenza fattiva e la sensibilizzazione culturale anche a temi quali anche la donazione del corpo post-mortem e, appunto, il fine vita medicalmente assistito – organizza in collaborazione con Associazione Rivivere e Associazione Luca Coscioni, e con il patrocinio di Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e Federazione Italiana per la Cremazione.
La direttrice di SO.CREM Bologna spiega le finalità del convegno: “Vogliamo prima di tutto fare chiarezza e mostrare a che punto siamo in Italia sul fronte normativo e delle libertà civili in materia di morte assistita. Inoltre, intendiamo mettere in luce le evoluzioni culturali, comportamentali, religiose e antropologiche che hanno portato la nostra società a concepire la possibilità del suicidio medicalmente assistito. E infine, grazie alla collaborazione con l’Associazione Rivivere, entreremo nel merito di come elaborare il lutto per la morte di una persona cara che sceglie consapevolmente di porre fine alla propria vita, mentre l’Associazione Luca Coscioni ci racconterà storie di disubbidienza civile”.
I relatori coinvolti nel convegno sono in prevalenza professori dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, appartenenti a differenti dipartimenti: Scienze Mediche e Chirurgiche, Italianistica, Scienze Politiche e Sociali, Antropologia, Scienze Giuridiche, così da poter affrontare l’argomento da molteplici punti di vista. Inoltre, ci sarà la partecipazione di un sacerdote dell’Arcidiocesi di Bologna, di un tanatologo esperto nell’elaborazione del lutto e di un’attivista per i diritti civili.
SO.CREM Bologna sta già lavorando anche ad altre iniziative per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi che coinvolgono tanto il fine vita, quanto la morte e il post-mortem: “Per il prossimo anno - anticipa Alice Spiga - stiamo progettando un evento dedicato alle cerimonie funebri laiche, ancora molto poco conosciute in Italia e con ampie possibilità di sviluppo e diffusione. Anche in questo caso restiamo nell’ambito delle libertà civili, visto che chiunque – conclude - dovrebbe poter ricevere un funerale in linea con il proprio orizzonte valoriale”.
Contatti: https://www.socrem.bologna.it/news/invito-al-convegno-sul-suicidio-assistito/
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Chiara Alzati, come andare al punto nella presentazione di...
Esporre un progetto a un pubblico di C-Level in modo efficace può aumentare significativamente le possibilità di successo. È quanto insegna il Metodo Parlare Chiaro® di Chiara Alzati, Corporate Effective Communication & Public Speaking Trainer.
Milano, 21 ottobre 2024. Presentare un progetto a un dirigente di livello C (CEO, CFO, CTO, ecc.) è un tema molto sentito nelle aziende Corporate. Riuscire a padroneggiare la comunicazione può essere impegnativo e l’idea di fallire diventa spesso fonte di disagio per molti. I dirigenti C-Level, infatti, hanno aspettative elevate e tempi ristretti per gli incontri. Per presentare i progetti in modo chiaro, sintetico e coinvolgente è importante sapere chi sono i membri del pubblico, comprendere le loro priorità e focalizzarsi sui dati che contano. Diventa quindi importante conoscere tecniche comunicative professionali per essere più efficaci. Uno strumento che sta prendendo sempre più forza e interesse è il Metodo Parlare Chiaro® ideato da Chiara Alzati, Corporate Effective Communication & Public Speaking Trainer e fondatrice della Chiara Alzati S.r.l.
«Comunicare efficacemente con questi leader di alto livello – sottolinea Chiara Alzati –richiede impegno e preparazione, ma può aumentare la propria influenza in azienda e offrire nuove opportunità. Ci sono tre punti di partenza che consiglio sempre: cambiare la propria posizione percettiva, facendo ricerche sulle attuali priorità e sfide aziendali prima della presentazione, personalizzare il messaggio in base al dirigente (il CFO sarà più interessato agli aspetti finanziari, mentre il CTO alle implicazioni tecnologiche). Altrettanto importante è mostrare empatia verso le responsabilità e pressioni cui i C-Level sono soggetti, evitando di inserire troppe informazioni nella presentazione, di divagare e di esprimersi in modo confuso, senza seguire un filo logico limpido e chiaro. In questo modo si può costruire un rapporto di fiducia e aumentare la propria credibilità».
Il Metodo Parlare Chiaro® spiega nel dettaglio come pianificare in modo accurato una presentazione rivolta ad un C-Level e come creare una struttura chiara e concisa. I dirigenti hanno un tempo limitato e devono prendere decisioni rapide. «Per ottenere l'approvazione per un nuovo progetto – sottolinea Chiara Alzati – è bene stabilire chiaramente gli obiettivi e strutturare efficacemente il messaggio. La presentazione deve avere una struttura logica divisa in sezioni, con un'introduzione forte che catturi subito l'attenzione e con una conclusione incisiva e concreta. Il corpo deve sviluppare idealmente al massimo 3 punti chiave con dati concreti, esempi pratici e visualizzazioni chiare, eliminando tutte le informazioni superflue, nonché usando frasi brevi e dirette. Rimanere entro i limiti di tempo prestabiliti per l’esposizione della presentazione è fondamentale per trasmettere professionalità, attenzione all’interlocutore e autorevolezza».
Nel Metodo Parlare Chiaro® l’attenzione al detto e al non detto è cruciale. «Quando parliamo in tempi stretti – sottolinea Chiara Alzati - dobbiamo essere ca¬paci di andare dritti al punto, di farci capire e non perderci in mille preamboli e giri di parole. Per questo, non mi stancherò mai di dire che nel Public Speaking conta ogni singola parola. Quello che si scarta nel discorso non andrà perso: si potrà utilizzare per un prossimo intervento oppure in una email di approfondimento. I miei consigli sono: non affezionarsi a quanto scritto, semplificare e piuttosto potenziare il discorso dal punto di vista emozionale, ad esempio prendendosi il tempo di fare delle pause ogni qual volta si vuole sottolineare l’importanza di una parola, di un numero o di un concetto. Un altro aspetto psicologico importante è rompere gli schemi. La mente umana è pro¬grammata secondo uno stratagemma salva-tempo, chiama¬to “imperativo categorico”. Per attirare l’attenzione nelle vesti di speaker, si deve fare qualcosa di STRA-ordinario, ovvero qualcosa che esula dall’ordinario. E, al di là della tecnica e della consapevolezza, non deve mai man¬care la passione».
Il Metodo Parlare Chiaro® ideato da Chiara Alzati si presenta come uno strumento utile e innovativo. Si sviluppa in tre fasi: strategia, preparazione e allenamento. Chiara Alzati è anche autrice di sei libri declinati per target specifici. In particolare il volume "Public Speaking per Executive" è pensato per C-Level che vogliono distinguersi anche grazie alle loro competenze comunicative. «I miei libri sono delle vere e proprie guide pratiche, pensate per contesti differenti – sottolinea Chiara Alzati – dalle riunioni alle video interviste, dai convegni medici alle convention aziendali. A prescindere dal contesto, si deve essere consapevoli del valore di quanto si vuole esprimere e allenarsi a trasmetterlo con presenza emotiva, autorevolezza e autenticità».
Chiara Alzati ha conseguito anche diversi premi ai Campionati Europei e Nazionali di Public Speaking. Lavora in Italia e all'estero, di persona e online, in tre lingue: italiano, inglese e tedesco.
•CONTATTI: www.parlarechiaro.com
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CorriBicocca, più di 2mila runner sfidano la pioggia per...
Leo Paglione e Nicole Svetlana Reina vincono la gara. Donati 5mila euro al progetto “TAKE CARE-Unimib”, per migliorare la vita delle giovani pazienti oncologiche
Milano, 21 ottobre 2024 – Sono Leo Paglione e Nicole Svetlana Reina i vincitori della settima edizione della CorriBicocca, la gara podistica organizzata dall’Università di Milano-Bicocca, da CUS Bicocca e CUS Milano, e che questa mattina ha animato le vie e le piazze del campus dell’ateneo. Con un tempo di 30’34’’, Leo Paglione ha dominato la distanza di 10 chilometri della competitiva maschile, mentre Nicole Svetlana Reina guadagnato il gradino più alto del podio fermando il cronometro sui 34’08’’.
Con loro, più di 2000 tra studenti, docenti, dipendenti di Milano-Bicocca, sportivi e appassionati, che si sono ritrovati questa mattina al Bicocca Stadium , sfidando la pioggia e percorrendo i 5 o 10 chilometri della gara, tra le vie del quartiere. Arrivano da tutta Italia i corridori e anche da altre parti del mondo, tra cui Regno Unito, Francia, Spagna, Finlandia, Marocco e Turchia.
È di 6 anni l’età del partecipante più giovane, 82 quella del runner più maturo. La scuola di Scienze dell’ateneo ha conquistato il trofeo per il dipartimento più numeroso. L’edizione 2024 ha attribuito anche quest’anno il titolo universitario regionale, riconosciuto dal CUSI Lombardia. Per il secondo anno consecutivo, è stato assegnato il “Manager Trophy”, che ha premiato l'azienda partecipante che, sommando i tempi dei primi 20 classificati, ha totalizzato il tempo migliore. Se lo è aggiudicato PwC Italia.
Quest’anno CorriBicocca ha scelto di sostenere, con un contributo di 5mila euro, il progetto TAKE CARE-UniMiB, che mira a diffondere e sviluppare programmi di cura e attenzione dedicati alle giovani pazienti oncologiche in trattamento chemioterapico. Al Bicocca Stadium era presente uno stand dedicato al progetto. A Marina Cazzaniga, professoressa di Oncologia medica all’Università di Milano-Bicocca e responsabile di TAKE CARE-UniMiB la consegna dell’assegno da 5mila euro, alla presenza della rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, della delegata per lo sport universitario, Lucia Visconti Parisio, della vice presidente del CONI, Claudia Giordani, del presidente regionale FederCUSI, Vincenzo Sabatini, del presidente di Cus Bicocca, Giuseppe Calbi, e del presidente del CUS Milano, Alessandro Castelli.
Risultati e tempi
Vincitori 10 km competitiva
Leo Paglione (Gruppo Sportivo Virtus) – 30’34’’
Nicole Svetlana Reina (CUS Pro Patria Milano) – 34’08’’
Vincitori categoria universitari 10 km
Mattia Grifa (Azzurra Garbagnate Milanese) – 31’43’’
Margherita Melossi (CUS Pro Patria Milano) – 39’39’’
Scarica le immagini di CorriBicocca 2024 (in aggiornamento)
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