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“RA TA TA”, il nuovo singolo di MAHMOOD, è certificato...
“RA TA TA”, il nuovo singolo di MAHMOOD, è certificato DISCO D’ORO
“RA TA TA”, il nuovo singolo di MAHMOOD, è oggi certificato DISCO D’ORO. Disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali, la canzone conta più di 20 milioni di streaming. Questo nuovo successo va ad aggiungersi a “TUTA GOLD” decretata la canzone più venduta in Italia nel primo semestre del 2024.
Dopo aver conquistato i club d’Europa con il suo EUROPEAN TOUR (17 date in 10 Paesi, quasi tutte sold out), è ora in corso il SUMMER TOUR nei più suggestivi festival estivi italiani, in attesa della tournée nei palasport italiani, prevista per ottobre 2024.
“RA TA TA”, scritto da MAHMOOD e prodotto da Katoo e Madfingerz, è un racconto in cui si susseguono immagini scolpite dallo stile unico dell’artista. Giovani che vivono una quotidianità di disagio, fra insulti e compagnie sbagliate, in cui gli elementi tipici dell’infanzia – i giochi, il succo di frutta – si mischiano in un ossimoro fatto di abbandono e difficoltà, dove la bocca a mitraglia che spara parole a raffica diventa l’unica arma per difendersi dalle ingiustizie.
Il videoclip vede alla regia Attilio Cusani e lo stesso MAHMOOD, con la produzione di Borotalco.tv in collaborazione con +216/Capsul. Girato in una calda estate tunisina, ha come protagonisti ragazzi e ragazze di tutte le età che alternano le loro giornate fra momenti di noia e scene di aggregazione. Viaggi in motorino e ritrovi serali, con le luci della città a fare da sfondo e la speranza di poter creare insieme nuovi orizzonti. Guarda il video a questo link.
Nei mesi di luglio e agosto MAHMOOD farà tappa nei principali festival con il suo SUMMER TOUR, prodotto da Friends & Partners: partito da Termoli (CB) il 3 luglio, farà ora tappa il 27 luglio all’Arena Musa di Benevento, il 30 luglio al Sottomarina Sound Beach di Sottomarina di Chioggia (VE), il 12 agosto al Sunset Festival di Lignano Sabbiadoro (UD), il 14 agosto al Bertelli Live di Forte dei Marmi (LU), il 18 agosto all’Oversound Music Festival di Gallipoli (LE), il 20 agosto al Sotto il Vulcano Fest di Catania, il 21 agosto al Teatro di Verdura di Palermo (sold out), il 23 agosto al Roccella Summer Festival di Roccella Jonica (RC), il 24 agosto al Krimi Sound di Cirò Marina (KR) e il 31 agosto al Todays Festival di Torino.
Info e biglietti: www.ticketone.it e www.friendsandpartners.it.
Questa tournée sarà l’occasione per ascoltare dal vivo “RA TA TA” e i brani dell’album “NEI LETTI DEGLI ALTRI”. MAHMOOD infatti, accompagnato dalla sua fidata band – che vede Francesco Fugazza alla chitarra, Marcello Grilli alla tastiera e Elia Pastori alla batteria – e dalle coriste Arya Del Gado e Debora Cesti, proporrà una scaletta con le sue canzoni più intime come “COCKTAIL D’AMORE” (disco d’oro), “NEL TUO MARE” e la commovente “STELLA CADENTE” fino alle più irriverenti “NEVE SULLE JORDAN” e “PERSONALE”. Non mancheranno anche i successi meno recenti, che con un tuffo nel passato ci regalano nuovi arrangiamenti di “INUYASHA”, “BRIVIDI”, “RAPIDE” e molti altri, oltre alle attesissime “SOLDI” e “TUTA GOLD”.
Il nuovo album “NEI LETTI DEGLI ALTRI” è uscito su tutte le piattaforme il 16 febbraio e nei formati fisici l’8 marzo, con tre nuovi brani e due collaborazioni eccezionali: “PERSONALE” con Geolier (disco d’oro), “OVERDOSE” e “SEMPRE/JAMAIS” con la cantante belga Angèle. Con più di 440 milioni di stream e certificato DISCO DI PLATINO, ha debuttato al #1 in FIMI con solo le copie digitali nella settimana di uscita, risultato replicato anche con le copie fisiche, conquistando il #1 posto delle classifiche degli album e dei CD, vinili e musicassette più venduti della settimana. Si è inoltre posizionato al #5 posto della Top Albums Debut Global di Spotify (del weekend 16-18 febbraio). Leggi qui la cartella stampa.
Il disco contiene al suo interno “TUTA GOLD”, il brano più venduto in Italia nei primi sei mesi del 2024, certificato QUADRUPLO DISCO DI PLATINO e che conta oltre 315 milioni di stream globali su tutte le piattaforme. La canzone ha mantenuto salda la #1 posizione nella classifica FIMI dei singoli più venduti per tre settimane di fila e ha raccolto grandi successi anche all’estero: nella settimana di uscita ha infatti debuttato nella Top 50 Global ed ha conquistato il #2 posto nella Top Songs Debut Global (9-11 febbraio), oltre a essere stato il #7 testo più cercato al mondo su Genius.
Autore e cantante stimato nella scena italiana e internazionale, MAHMOOD conta oggi 31 dischi di platino e 9 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero ed ha oltre 3,5 miliardi di stream totali all’attivo.
Il 2024 è per lui un anno all’insegna dei live, infatti dopo il successo dell’EUROPEAN TOUR e il SUMMER TOUR nei festival in corso, sarà la volta in autunno della tournée nei palasport: due date all’Unipol Forum di Milano, il 21 (andato sold out in 24 ore) e 22 ottobre, il 25 ottobre al Nelson Mandela Forum di Firenze, il 27 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma e il 31 ottobre al Palapartenope di Napoli.
PALASPORT
- 21 ottobre 2024 – Milano, Unipol Forum (SOLD OUT)
- 22 ottobre 2024 – Milano, Unipol Forum
- 25 ottobre 2024 – Firenze, Nelson Mandela Forum
- 27 ottobre 2024 – Roma, Palazzo dello Sport
- 31 ottobre 2024 – Napoli, Palapartenope
CALENDARIO “SUMMER TOUR 2024”
- 3 luglio 2024 – Termoli (CB) – Arena del Mare 42° 15′
- 5 luglio 2024 – Perugia – L’Umbria Che Spacca – Giardini del Frontone (SOLD OUT)
- 8 luglio 2024 – Marostica (VI) – Marostica Summer Festival Volksbank – Piazza Castello
- 11 luglio 2024 – Mantova – Mantova Summer Festival – Piazza Sordello
- 13 luglio 2024 – Genova – Live in Genova Festival – Porto Antico
- 19 luglio 2024 – Bologna – Sequoie Music Park – Parco Caserme Rosse (SOLD OUT)
- 20 luglio 2024 – Cervere (CN) – Anima Festival – Anfiteatro dell’Anima (SOLD OUT)
- 27 luglio 2024 – Benevento – Arena Musa
- 30 luglio 2024 – Sottomarina di Chioggia (VE) – Sottomarina Sound Beach
- 12 agosto 2024 – Lignano Sabbiadoro (UD) – Sunset Festival – Arena Alpe Adria
- 14 agosto 2024 – Forte dei Marmi (LU) – Bertelli Live – Villa Bertelli
- 18 agosto 2024 – Gallipoli (LE) – Oversound Music Festival – Parco Gondar/Pineta
- 20 agosto 2024 – Catania – Sotto il Vulcano Fest – Villa Bellini
- 21 agosto 2024 – Palermo – Teatro di Verdura (SOLD OUT)
- 23 agosto 2024 – Roccella Jonica (RC) – Roccella Summer Festival – Teatro al Castello
- 24 agosto 2024 – Cirò Marina (KR) – Krimi Sound – Mercati Saraceni
- 31 agosto 2024 – Torino – Todays Festival (NUOVA DATA)
Prevendite disponibili su www.friendsandpartners.it
Tutte le info sul tour di Mahmood sono disponibili su www.friendsandparters.it
Info biglietti: www.ticketone.it e www.friendsandpartners.it
Spettacolo
Luca Carboni, il ritorno per festeggiare i 40 anni di...
Da domani al 9 febbraio al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna la mostra 'Rio Ari O'
"In questo periodo di malattia ho continuato a dipingere più che a fare musica. E mi ha aiutato moltissimo". Dopo due anni di allontanamento dalle scene per motivi di salute (nella primavera del 2022 gli è stato diagnosticato un tumore al polmone), Luca Carboni torna ad incontrare il pubblico nella doppia veste di cantautore e pittore.
L'artista ha presentato oggi, 21 novembre, a Bologna 'Rio Ari O', la mostra che si tiene da domani al 9 febbraio al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, con cui celebra i quarant'anni di carriera: nel 1984 uscì infatti il suo album d’esordio "...intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film" ma parallelamente, nello stesso periodo, Carboni cominciò a dedicarsi anche alla pittura. "La pittura - sottolinea Carboni - ha accompagnato tutti questi miei anni di musica come un diario di immagini e visioni: personale, intimo, privato, mai messo in mostra, fatta eccezione qualche disegno finito sulla copertina di dischi".
La mostra
Curata da Luca Beatrice, critico e curatore d’arte contemporanea, l'esposizione (ideata e prodotta da Elastica in collaborazione con il Settore Musei Civici Bologna | Museo internazionale e biblioteca della musica) celebra proprio la sinergia tra musica e arte visiva, mostrando un percorso creativo inedito e parallelo, ma spesso intrecciato a quello musicale, dato che molti album di Carboni si sono accompagnati ad una produzione fatta di disegni, schizzi e dipinti che raccontano il processo creativo dietro ogni brano, concerto o tour.
Sono oltre una cinquantina le opere pittoriche esposte, tutte realizzate a partire dalla metà degli anni ‘80. "Nella pittura – dice Carboni - mi ispirano le donne, i colori piatti delle bandiere, i cartelli stradali, i portici e le chiese. Nella produzione di solito mi piace mescolare la tempera, i colori acrilici, le bombolette spray per la pittura di strada, il tutto applicato sempre su diversi tipi di supporto, a volte la tela classica ma anche legni di recupero, compensati vari e altri materiali come il ferro, il cartone, la carta da pacchi e da regalo".
Ma non finiscono qui i piani del racconto: nello spazio mostre i visitatori potranno trovare esposti oggetti, copertine di dischi, testi inediti, appunti, memorie che partono proprio dal quel 1984 che ha segnato la data di inizio della carriera di Carboni. L’intento è quello di raccontare la storia nascosta, più che la dimensione pubblica dell’autore di Mare, mare e di tanti altri successi. La mostra è una sorta di dietro le quinte dove i block notes, gli appunti, i disegni e i quadri sono stati un percorso parallelo ma non disgiunto con i successi musicali.
In quattro stanze più una wunderkammer di ingresso, Bologna Città Creativa della Musica Unesco, festeggia con questa mostra uno dei suoi artisti più rappresentativi e poliedrici.
"In quarant’anni di carriera – afferma Luca Beatrice - Luca Carboni ha pubblicato dodici album in studio, un live e diverse raccolte. Ma nel frattempo ha coltivato altro, magari in solitudine o appartato: ha disegnato, dipinto, realizzato opere installative, raccolto immagini, perché nel suo percorso arte e musica sono andate insieme, l’una ispirava l’altra, l’una aiutava l’altra".
Una parte nascosta, un percorso parallelo intimo e personale, sperimentale, quasi mai raccontata se non in alcuni rari momenti in cui Luca ha utilizzato disegni per copertine di album, immagini per proiezioni in alcuni tour e una raccolta di schizzi nel libro “Autoritratto” del 2004. Una parte che, come le canzoni, ha dentro, in modo profondo, la sua città, Bologna, le piazze, le strade, le chiese, figure femminili ispirate alle forme e alle linee dei portici.
La musica
Non può, ovviamente, mancare la musica nella mostra di uno dei cantanti che hanno segnato maggiormente la storia della canzone italiana. Per questo, la sala finale del percorso espositivo sorprenderà il visitatore con un sound design che include canzoni, inediti, audio rubati in studio, il tutto accompagnato da immagini e video clip, in un allestimento dall’atmosfera pop.
Infine, il centralissimo Portico del Pavaglione, in via dell’Archiginnasio, accoglierà una sorta di ghost track della mostra dall’8 gennaio 2025: sono gli autoritratti di Carboni stampati su larga scala e appesi alle chiavi di ferro degli archi del portico. La mostra sarà completata da un programma di incontri pubblici che vedranno per protagonisti, oltre allo stesso Carboni, altri artisti che sono stati suoi compagni di viaggio.
'Rio Ari O incontri' è infatti il ciclo di conversazioni che si terranno nel periodo della mostra, sempre presso la Sala Eventi del Museo: tre appuntamenti pubblici con l’artista e ogni volta un ospite diverso. Si comincia il 28 novembre alle 18.30 insieme a Giorgio Diritti per 'Dai Teobaldi rock al David di Donatello'. Una maestosa storia di cinema, teatro e rock parrocchiale, modera la giornalista Emanuela Giampaoli. Poi appuntamento il 19 dicembre alle 18.30 insieme al curatore Luca Beatrice per 'Il racconto della mostra Rio Ari O'. Un grande viaggio tra musica e arte. Infine il 16 gennaio 2025, sempre alle ore 18.30, l'ultimo incontro con un ospite che non è ancora stato svelato.
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I fratelli D’Innocenzo: “Non abbiamo mai svenduto il...
I gemelli registi, Fabio e Damiano, presentano la loro prima serie, ‘Dostoevskij’, dal 27 novembre su Sky
“Non abbiamo mai svenduto il nostro sogno. Siamo stati sempre divisivi fin da quando siamo ragazzini e penso che lo saremo anche dopo essere schiattati in pessime circostanze. Attraverso i film che facciamo, le poesie che scriviamo e le fotografie che scattiamo proviamo a essere il più possibile simili a quello che sentiamo essere. Del resto non ce ne importa assolutamente nulla”. Così all’Adnkronos Damiano D’Innocenzo che, insieme al gemello Fabio, presenta la loro prima serie ‘Dostoevskij’, dal 27 novembre su Sky Atlantic e in streaming su Now con due episodi a settimana.
Il protagonista della storia è Enzo Vitello (interpretato da Filippo Timi), tormentato detective ossessionato da Dostoevskij, serial killer che uccide con una modalità costante: accanto al corpo l'omicida lascia trascritta su una lettera la propria visione del mondo, descrivendo gli ultimi attimi di vita della vittima. Sedotto da un’oscurità che sente risuonare al suo interno da sempre, Vitello comincia un segreto rapporto epistolare con l’assassino, costringendosi a guardare dentro di sé affrontando le torture che si è autoinflitto per sopravvivere a qualcosa che viene svelato nel corso del racconto. Lo stesso segreto che l’aveva indotto ad abbandonare la figlia Ambra (Carlotta Gamba) in tenera età.
“Raccontiamo le estreme conseguenze dell’essere vivi. E quelle conseguenze stanno in quel necessario incontro con la sensibilità e con l’ascolto degli altri. In questa serie c’è un rapporto viscerale tra chi cerca, e quindi il detective di Timi, e chi viene cercato, il killer che sembra inafferrabile. Ma ciò che è inafferrabile non è la fisicità, ma il suo punto di vista sul mondo, che sembra molto estraneo a tutti”, racconta Fabio D’Innocenzo all’Adnkronos. Una visione del mondo spesso non compresa come lo è stata a volte quella dei due registi, che si chiedono: “noi essere umani abbiamo più bisogno di essere rassicurati o di essere scossi?”.
Secondo i D’Innocenzo “la nostra vita assume un significato diverso solo ed esclusivamente quando ci troviamo di fronte a qualcosa che non ci aspettiamo, qualcosa che manipola la nostra politica emotiva. E questo, ovviamente, certe storie possono farlo e altre scelgono deliberatamente di non farlo”, bisogna, “rispettare ogni forma di narrazione. Io sposo la nostra perché è l’unica che possiamo fare”. Dalla presentazione della serie all’ultima edizione del Festival di Berlino a febbraio “c’è stato molto silenzio tra me e Fabio. Un silenzio familiare e bellissimo, di ricerca e di contemplazione. Abbiamo parlato per tantissimo tempo con la serie ‘Dostoevskij’, quindi era anche giusto starci un po' zitti e cercare la prossima storia da raccontare: a patto che questa storia venga e che abbia sincerità. E poi da lì inizia il laborio e l'intarsio del cinema ed è stupendo. Ma deve accadere quello schiocco, altrimenti restiamo fermi”, concludono. (di Lucrezia Leombruni)
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La pianista Giulia Mazzoni, concerto omaggio ad Artemisia...
Domenica 24 novembre alle ore 16 al Museo e Real Bosco di Capodimonte, Schmidt: "Grazie alla musica il suo messaggio coraggioso torna contemporaneo"
'Per Artemisia' a Capodimonte: la vigilia della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, domenica 24 novembre alle ore 16:00, il Museo e Real Bosco ospita la compositrice e pianista Giulia Mazzoni per uno speciale concerto omaggio alla pittrice Artemisia Gentileschi e alla forza delle donne. Il programma si aprirà proprio con l'esecuzione speciale del brano 'Artemisia' eseguito dalla Mazzoni, che ha debuttato al Maggio Musicale Fiorentino la settimana scorsa con la proposta di intitolare un pianoforte Fabbrini ad Artemisia, il primo con un nome di donna. "Artemisia Gentileschi è per me un faro di ispirazione e coraggio -spiega all'Adnkronos Giulia Mazzoni- Le sue opere, che narrano la forza e l'indipendenza delle donne con una profondità emozionale unica, mi hanno spinto a comporre un brano per pianoforte solo che è un inno alla lotta contro la violenza e i pregiudizi".
Come è noto la pittrice fu violentata a 17 anni da un amico del padre Orazio, l'artista Agostino Tassi che fu poi processato e condannato. Costretta a subire la tortura durante il processo per essere creduta, l'indomita passione artistica e la storia coraggiosa hanno fatto di questa straordinaria pittrice riscoperta dopo 400 anni, una icona per tutte le donne che lottano per i propri diritti e per affermarsi nella società. "Oltre al suo straordinario talento artistico, Artemisia Gentileschi è diventata un simbolo di resilienza e determinazione per aver affrontato e superato le difficoltà e le avversità della sua vita, inclusi episodi di violenza e discriminazione di genere -aggiunge la pianista- Attraverso questa esecuzione in prima assoluta, desidero omaggiare questa grande donna e artista che ha ispirato il mio percorso".
Il Museo e Real Bosco di Capodimonte custodisce tre opere di Artemisia Gentileschi (Roma, 8 luglio 1593 – Napoli post agosto 1654): la ‘Giuditta che decapita Oloferne’ (1612-1613) esposto nella nuova sala 62 detta 'dei capolavori', l‘Annunciazione' (1630) e la 'Giuditta e la Fantesca' (1645-50) in sala 93. "Per Artemisia a Capodimonte è una proposta di grande qualità e suggestione in occasione di una celebrazione non rituale, quella del 25 novembre 'Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne', obiettivo che richiede crescita e impegno da parte di tutta la società - dichiara il direttore Eike Schmidt - Artemisia ha avuto come è noto un profondo rapporto con Napoli dove ha vissuto e lavorato a lungo, oggi il suo messaggio coraggioso torna contemporaneo nelle sale del museo grazie alla musica".
“Le mie esperienze sono profondamente intrecciate con quelle di Artemisia Gentileschi; anch'io ho dovuto combattere contro pregiudizi e atteggiamenti violenti", osserva Giulia Mazzoni all'Adnkronos. "Essere una compositrice donna non è stato affatto facile: in conservatorio ero l'unica ragazza nel mio corso di composizione". In scaletta una selezione di musiche originali dai tre album incisi da Giulia Mazzoni, dalla critica soprannominata 'l'angelo del pianoforte' per la capacità di trasportare gli ascoltatori in un altro mondo attraverso il suo 'pianismo emozionale'. Ci sarà anche un omaggio a Philip Glass con il toccante 'Truman Sleeps' e 'Wildness', tema della colonna sonora del film 'Anna' di Marco Amenta presentato all’ 80a Mostra del Cinema di Venezia. Giulia Mazzoni, classe 1989, con la sua musica originale che si distingue per il romanticismo e la ricchezza di sfumature, ha già conquistato il mondo della classica contemporanea.
Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, una data significativa che rende ancora più speciale il concerto di Giulia Mazzoni al Museo Capodimonte di Napoli. La scelta di esibirsi in questa data e di eseguire il brano 'Artemisia' assume quindi un significato ancora più profondo e simbolico, contribuendo a sensibilizzare il pubblico su tematiche importanti legate alla lotta contro la violenza di genere.