Parigi 2024, Sinner si ritira dalle Olimpiadi a causa di una malattia
L'azzurro: "Estremamente triste e deluso, i Giochi erano uno dei miei obiettivi. Spero di poter disputare le Olimpiadi in futuro"
Jannik Sinner non parteciperà alle Olimpiadi di Parigi 2024. L'azzurro, numero 1 del tennis mondiale, oggi ha annunciato il forfait dopo la diagnosi di tonsillite: non prenderà parte ai Giochi per motivi di salute.
Dopo una settimana di prove a Monaco in preparazione delle Olimpiadi di Parigi 2024, Jannik Sinner ha iniziato ad avvertire sintomi di malattia lunedì sera. Dopo aver consultato il suo team di medici il giorno successivo, gli è stato fortemente consigliato di ritirarsi dai Giochi Olimpici a causa della diagnosi di tonsillite. “Sono estremamente triste e deluso. Competere ai Giochi Olimpici era uno dei miei obiettivi principali per questa stagione. Non vedevo davvero l’ora di tornare al Roland Garros e giocare per il mio Paese in questo prestigioso evento. Tuttavia, dopo aver visto i miei medici martedì e aver aspettato un giorno in più per darmi un po' più di tempo per vedere se le mie condizioni sarebbero migliorate, le cose purtroppo sono peggiorate", ha spiegato Sinner.
"Come ho detto, questo è sconvolgente per me e spero di poter disputare le Olimpiadi in futuro. Non vedo l'ora di gareggiare con i miei compagni di squadra e il resto della squadra italiana, ma per ora ci sarà da aspettare. Come consigliato dal mio team medico, ora mi prenderò un po’ di tempo per riposarmi e recuperare in piena salute. Desidero augurare il meglio a tutto il team Italia per questo importante evento e spero di tornare più forte nel futuro".
Sinner deve rinunciare ad uno degli appuntamenti clou della stagione in un'annata sin qui straordinaria. Il 22enne altoatesino, che ha aperto il 2024 trionfando agli Australian Open, ha raggiunto la vetta del ranking Atp. Non sono mancati, però, problemi fisici che hanno condizionato rendimento e programmazione. In primavera, per un problema all'anca, Sinner è stato costretto a saltare gli Internazionali Bnl d'Italia.
Al posto di Sinner al torneo di tennis delle Olimpiadi nel singolare maschile giocherà Andrea Vavassori. Mentre il doppio lo giocheranno Lorenzo Musetti e Luciano Darderi.
Le reazioni
"Un grandissimo dispiacere, in particolare per il ragazzo che ci teneva tanto e per i tantissimi sportivi italiani che aspettavano di vederlo in campo. Purtroppo, riviviamo il dramma che abbiamo conosciuto agli Internazionali", le parole del presidente della Fitp Angelo Binaghi. "Auguro a Jannik di rimettersi al più presto, sono convinto che lo vedremo al meglio delle forze agli Us Open, un torneo che tutti gli italiani potranno vedere integralmente e gratuitamente in chiaro", aggiunge Binaghi.
Dopo il forfait ai Giochi di Sinner "c'è poco da commentare, sta male. Ma sicuramente il più dispiaciuto sarà lui. C'è solo da dispiacersi per il ragazzo, e augurargli pronta guarigione", dice all'Adnkronos Paolo Bertolucci. "Si deve rimettere in forma per ripartire alla grande in America: c'è il Canada il 6 agosto, Cincinnati l'11 che sono due Masters 1000 e poi gli Us Open il 26 agosto. Una trasferta durissima dietro l'angolo, spero che per allora sia pronto". Quanto alle varie ipotesi fantasiose sul forfait che stanno già circolando sui social, Bertolucci taglia corto: "Gente che deve farsi una vita. Una volta c'era lo scemo del paese, lo sentivi al bar, ti facevi due risate e te ne andavi. Ma adesso con i social è un massacro".
"Sono cose che durante una carriera succedono - dice Nicola Pietrangeli commentando il forfait dell'azzurro - Ma che succeda proprio a due giorni dalle Olimpiadi dove lui era uno dei favoriti dispiace molto di più". Potrebbe essere l'opportunità per preparare meglio la stagione in Canada e Usa? "Fossi stato Sinner avrei preferito vincere le Olimpiadi, piuttosto che vincere un torneo americano. La medaglia olimpica non è uguale a un torneo e ai soldi che vinci. Gran peccato, se la sarebbe giocata: l'unica parola da dire è 'peccato', non c'è da recriminare anche se magari qualcuno adesso andrà a caccia di qualche colpevole: siamo capaci di questo e altro".
Cronaca
Non reggono il dolore per il suicidio della figlia: marito...
I due, un medico e una farmacista, sono stati trovati privi di sensi nel loro garage a Orbassano. La ragazza da bambina avrebbe subito abusi di cui i genitori non si erano accorti
Non hanno retto al dolore per la perdita della figlia che si era suicidata due anni fa e hanno deciso di morire insieme. E’ quanto accaduto a Orbassano, comune della provincia torinese. Vittime due coniugi di 64 e 59 anni, medico lui, farmacista lei, che hanno deciso di togliersi la vita insieme, alcuni giorni dopo aver raccontato il loro dramma a un quotidiano locale, l’Eco del Chisone.
Al giornale la coppia aveva raccontato che la figlia 28 enne si era tolta la vita a seguito di un trauma che avrebbe subito da bambina, quando sarebbe stata vittima di abusi di cui nessuno si era accorto ma che erano venuti alla luce quando la giovane, poco più che ventenne aveva cominciato a soffrire di ansia e attacchi di panico.
Alcuni giorni dopo quella rivelazione i due coniugi sono stati trovati nel garage della loro abitazione, ancora vivi ma in gravi condizioni. La moglie si è spenta in ospedale alcuni giorni dopo il ricovero, il marito il 23 dicembre. Un dramma che ha colpito molto la comunità. Sui social la sindaca, Cinzia Bosso, due giorni fa ha pubblicato una foto con tre candele accese accompagnata dal pensiero ‘Possiate ora riposare in pace tutti e tre insieme, a noi resterà per sempre il vostro ricordo’ mentre, sempre sui social, la farmacia dove la donna lavorava, pubblicando una foto della coppia con la figlia, ha scritto “Adesso sono tutti e tre assieme. Ciao Ale’.
Ultima ora
Milano, dal 1 gennaio divieto di fumo in tutte le aree...
Il divieto riguarda solo i prodotti del tabacco, mentre è ammesso l'utilizzo di sigarette elettroniche
Dal 1 gennaio divieto di fumo in tutte le aree pubbliche all’aperto di Milano. Prosegue così l’impegno del Comune di Milano "per la tutela della qualità dell'aria e la salvaguardia della salute dei suoi cittadini e delle sue cittadine. Come già previsto dall’articolo 9 del Regolamento per la Qualità dell’Aria approvato dal Consiglio Comunale nel 2020, dal 1° gennaio 2025 il divieto di fumo in città sarà esteso a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all’aperto, incluse vie e strade, ad eccezione quindi delle aree isolate in cui è possibile rispettare la distanza di 10 metri da altre persone", si spiega.
Il divieto di fumo riguarda solo i prodotti del tabacco, mentre è ammesso l'utilizzo di sigarette elettroniche (e-cig). In città, il divieto di fumare è già in vigore dal 2021 in alcune zone specifiche come le fermate dei mezzi pubblici, i parchi e le aree verdi, tra cui le aree cani e le aree giochi, i cimiteri e le strutture sportive, come ad esempio gli spalti. Si tratta di un provvedimento che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il Pm10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, e quindi di migliorare la qualità dell’aria della città, a tutela della salute dei cittadini e delle cittadine, comprendendo altresì la protezione dal fumo passivo nei luoghi pubblici, frequentati anche dai più piccoli.
“Questo secondo step riguardante il divieto di fumo inserito nel Regolamento per la Qualità dell’Aria che estende, di fatto, a tutta la città il divieto già in vigore in diverse aree e zone, è in primis un’azione di sensibilizzazione che punta a scoraggiare stili di vita che sappiamo essere dannosi per la salute di tutte le persone, non solo dei fumatori – spiega l’assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi - Il fumo di sigaretta, secondo i dati di Arpa Lombardia, è infatti responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili. Stiamo parlando, quindi, di un provvedimento che vuole essere un’azione concreta di cui potranno beneficiare tutti, sia in termini di salute personale che di benessere generale".
"I comportamenti dei singoli possono fare la differenza e contribuire al miglioramento della qualità dell'aria della nostra città, quindi, da fumatrice, sarò la prima a cambiare le mie abitudini: sono consapevole che fare rispettare questo provvedimento non sarà semplice né immediato, ma sono anche convinta che sarà uno strumento per avviare un vero cambio culturale. Ecco perché contiamo sulla collaborazione di tutte e tutti. Sono felice che questa misura stia trovando l’appoggio del mondo scientifico e ci auguriamo che tutta la comunità scientifica, condividendo questo provvedimento, possa contribuire e aiutarci nell’opera di sensibilizzazione riguardo ai danni del fumo”, conclude.
Spettacolo
Morto Hudson Meek, attore di ‘Baby Driver’:...
Per i postumi di un incidente avvenuto in Alabama: sarebbe caduto da un'auto in movimento
Hudson Meek, l'attore adolescente apparso nel film del regista Edgar Wright "Baby Driver - Il genio della fuga", è morto domenica 22 dicembre in Alabama dopo essere caduto da un'auto in movimento. Aveva 16 anni. "I nostri cuori sono spezzati nel condividere che Hudson Meek è andato a casa per stare con Gesù, si legge in un post sul suo account Instagram. "I suoi 16 anni su questa terra sono stati troppo brevi, ma ha realizzato così tanto e ha avuto un impatto significativo su tutti quelli che ha incontrato".
L'incidente è avvenuto giovedì sera a Vestavia Hills, in Alabama, secondo il sito di notizie locali AL.com, come riporta "Variety". Meek "ha riportato ferite da corpo contundente dopo essere caduto sulla strada da un veicolo in movimento", ha dichiarato il vice-coroner Bill Yates ad AL.com. Meek è stato portato in ospedale ed è morto nella notte tra sabato e domenica. La polizia di Vestavia Hills sta indagando sulla sua morte.
Hudson Meek ha avuto diversi ruoli da baby attore, il più importante dei quali nel film d'azione del 2017 "Baby Driver": ha interpretato una versione giovane del protagonista Baby (Ansel Elgort), un autista professionista in fuga con la passione per la musica. È apparso anche in nelle serie tv "McGyver", "Genius", "Found", "Legacies" e "Badamanu Cadets".