L’economia cinese è in difficoltà, l’Italia può trovare spazi. Il punto di Boselli
Il presidente della Fondazione Italia-Cina all'Adnkronos: consumi interni, automotive, moda, medicale e meccatronica. I punti chiave dell'incontro Meloni-Xi
“Il governo è riuscito a gestire l’uscita dalla Belt and Road Iniative (Bri) senza scossoni, in modo intelligente. Per questo il viaggio di Giorgia Meloni è molto importante, l’Italia nel rapporto con la Cina deve guardare innanzitutto al proprio interesse nazionale, cercando di non farsi condizionare dall’ostilità degli Stati Uniti verso Pechino”. Commenta così all’Adnkronos Mario Boselli, presidente Italy China Council Foundation-ICCF, la visita ufficiale della presidente del Consiglio che si terrà tra il 27 e il 31 luglio. “L’Italia nel 2019 era stato l’unico Paese G7 a firmare un memorandum per la Bri e da allora è stato l’unico a non rinnovarlo, con la promessa che si sarebbero fatte altre cose insieme. Ora è un momento favorevole per rafforzare il dialogo, a maggior ragione dopo il viaggio di Adolfo Urso e prima di quello del presidente Mattarella, che partirà in autunno”, sottolinea.
L’economia cinese mostra delle difficoltà, ragiona Boselli, “e dunque l’Italia può rappresentare un partner per rilanciare scambi, investimenti e consumi. Soprattutto i consumi interni sono un problema per Pechino, che diventa un problema per il nostro export. Le posso dire che il settore che conosco meglio, quello della moda, è in particolare sofferenza per la riduzione degli acquisti dei cittadini cinesi. La filiera della subfornitura delle case di moda è stata colpita duramente, con cali di fatturato che non si vedevano dai tempi del Covid”.
Secondo il presidente della Fondazione Italia-Cina, “il problema non riguarda solo il Made in Italy, ma tutti i paesi esportatori: i consumatori cinesi, soprattutto quelli che acquistavano prodotti di eccellenza che vengono dal nostro Paese, sono stati colpiti dalla crisi immobiliare, su più fronti. Anche su quello psicologico: pur avendo disponibilità economica, molti di quelli che erano stati ‘incoraggiati’, diciamo così, a comprare azioni dei giganti del real estate, come Evergrande, di colpo si sono ritrovati un portafoglio decimato. E dunque hanno limitato gli acquisti in beni pregiati”.
Ovviamente ha influito anche la narrazione di Xi Jinping che ha esplicitamente chiesto ai connazionali di preferire i prodotti made in China? “Sì, è una concausa, ma non è una politica che mette nel mirino singoli paesi, bensì cerca di tirare fuori l’orgoglio per la produzione nazionale davanti al rallentamento generale dell’economia”, replica.
Parlando dei settori che possono beneficiare da questo viaggio, Boselli cita l’automotive, un campo particolarmente sensibile visti i dazi annunciati dall’Unione Europea sulle auto elettriche cinesi. “A maggior ragione bisogna incoraggiare le aziende cinesi a investire in Italia e creare qui delle linee di produzione, così da non incappare nelle restrizioni al commercio imposte da Bruxelles. Tanto abbiamo visto che su Stellantis non si può fare troppo affidamento. D’altronde questo è stato uno dei punti centrali del viaggio di Urso".
"E poi c’è il settore medicale, che ha subito una drastica riduzione dopo la fine della pandemia - conclude - L’export italiano si è bloccato, ma resta uno dei punti forti per noi, essendoci anche vari attori italiani nel loro territorio. Sia sul piano degli scambi che degli investimenti c’è margine per ripartire. Infine il campo della meccatronica, in cui il nostro know-how genera grande interesse”.
Esteri
Trump accusa Biden e Harris: “Mi sparano per colpa...
L'ex presidente: Routh "ha creduto alla retorica di Joe Biden e Kamala Harris e l'ha messa in atto. Loro sono la vera minaccia"
Ryan Wesley Routh, l'uomo che avrebbe voluto sparare a Donald Trump, "ha creduto alla retorica di Joe Biden e Kamala Harris e l'ha messa in atto". Donald Trump, dopo l'attentato potenziale evitato ieri grazie all'intervento del Secret Service, ha accusato senza mezzi termini il presidente e la vice presidente candidata alla Casa Bianca. Sono loro, dice il candidato repubblicano alle elezioni del 5 novembre, ad aver mosso con i loro attacchi verbali la mano di Routh, il 58enne fermato ieri in Florida.
"E' per la loro retorica che mi si spara contro - ha detto l'ex presidente intervistato oggi da Fox News - quando io sono quello che salverà il Paese, mentre loro sono quelli che lo stanno distruggendo, dentro e fuori". Per Trump, Biden e Harris sono "il nemico tra di noi, sono loro la vera minaccia".
Biden, parlando con i giornalisti, ha espresso sollievo per l'epilogo della vicenda: "Grazie a Dio il presidente sta bene", ha detto, chiedendo poi maggiori risorse e fondi per il Secret Service, il corpo a cui è affidata la protezione di presidenti e ex presidenti. "Il Secret Service ha bisogno di maggiore aiuto", ha detto affermando che il "Congresso dovrebbe rispondere alle sue necessità". "Devono decidere se deve avere o no più agenti a disposizione", ha concluso Biden.
Routh in tribunale
Routh oggi è stato incriminato per possesso illegale di armi. Di fronte al giudice, l'uomo è apparso calmo, rispondendo tranquillamente alle domande che gli sono state poste. Difeso da un avvocato di ufficio, Routh è stato per il momento incriminato perché non poteva possedere armi in quanto pregiudicato e per aver cancellato il numero di serie da una delle armi possedute. L'udienza è durata pochi minuti e il giudice ne ha fissata un'altra per il prossimo 23 settembre, per discutere l'eventuale rilascio su cauzione.
L'attività social di Routh
Sui social, Routh si è segnalato per una lunga serie di post in cui si è presentato come reclutatore di mercenari intenzionati a combattere in Ucraina. "Possiamo confermare che questa persona ci ha contattati diverse volte, il modo migliore per descrivere il suo messaggio è parlare di idee folli", ha detto un portavoce del Comando delle forze di terra dell'Esercito ucraino. Kiev esclude che il cittadino statunitense abbia mai fatto parte dell'unità che arruola i volontari stranieri.
"Ci offriva numeri consistenti di reclute di Paesi diversi ma era ovvio per non che non erano offerte realistiche - ha continuato Oleksandr Shaguri parlando con la Cnn - non abbiamo neanche risposto, non c'era niente da rispondere. Non ha mai fatto parte della Legione internazionale e non ha collaborato in alcun modo con noi".
Secondo immagini verificate dalla Cnn Routh nel 2022 ha partecipato ad una manifestazione a Kiev a sostegno della Guardia nazionale ucraina. Ma con una dichiarazione, sempre alla Cnn, la 12esima brigata Azov ha detto che l'uomo "non ha avuto niente a che fare con noi". Dello stesso tono la dichiarazione della Legione internazionale, secondo la quale Routh "non ha mai avuto nessuna relazione con l'unità".
Esteri
Terremoto oggi in Romania, magnitudo 5.4 e scossa anche in...
La presidente moldava sorpresa dal sisma in tv
Un terremoto di magnitudo 5.4 oggi fa tremare l'Europa Orientale. Il sisma, secondo l'Ingv, si è verificato in Romania alle 16.40 del 16 settembre ma è stato avvertito in maniera netta anche in Bulgaria, Moldavia e Ucraina.
Scossa di terremoto in diretta tv: l'autocontrollo da extraterrestre della presidente moldava, Maia Sandu. pic.twitter.com/ZiAsQDTsfX
— Dario D'Angelo (@dariodangelo91) September 16, 2024
In particolare, in Moldavia il terremoto ha sorpreso la presidente Maia Sandu mentre era impegnata in un'intervista televisiva, come documenta il video diffuso dal giornalista Dario D'Angelo. Sandu è rimasta al proprio posto davanti alla giornalista con cui stava parlando: nello studio, intanto, trema tutto.
Esteri
Maltempo, tempesta Boris su Europa centrale: bilancio sale...
E' la peggiore in Europa dal 1997
Continua a salire il bilancio delle vittime delle alluvioni causate dal maltempo che ha colpito l'Europa centrale. Almeno 15 le persone che hanno perso la vita a causa della tempesta Boris, la peggiore in Europa dal 1997.
Il maggior numero di morti è stato registrato in Romania, dove sei persone hanno perso la vita, mentre sono cinque le vittime certe in Polonia. Tre sono le persone decedute a causa del maltempo in Austria dove un vigile del fuoco è morto mentre cercava di prestare soccorsi e due persone sono state trovate annegate nelle loro case. Anche la Repubblica Ceca registra una vittima.
Per far fronte ai danni, il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha messo a disposizione un fondo per le emergenze del valore di 300 milioni di euro. Se ce ne sarà bisogno, il fondo verrà aumentato, ha affermato su 'X'. La Polonia ha invece introdotto uno ''stato di calamità naturale'' di 30 giorni, come ha annunciato l'ufficio del primo ministro su 'X'. Inoltre il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato che il Paese ha stanziato 260,31 milioni di dollari per aiutare le vittime delle inondazioni.
Il primo ministro ceco, Petr Fiala, ha descritto una situazione ''difficile'' nel suo Paese. I problemi maggiori, ha detto, sono nella Boemia meridionale. Agli abitanti di Ostrava è stato chiesto di non recarsi in città.
Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto pronto ad aiutare i vicini europei colpiti dalle alluvioni. Ha inoltre affermato che i livelli dell'acqua in Germania stanno aumentando e che la situazione viene monitorata attentamente.