Parigi 2024, Italia e arbitri: giornata nera tra judo, boxe e scherma
Giuffrida penalizzata sul tatami, la federpugilato grida allo scandalo per la sconfitta di Mouhiidine. Errigo out nel fioretto: "L'ultima stoccata era mia"
"Ma basta, è un furto continuo oggi!". Un tweet pubblicato da un utente su X sintetizza l'umore dello sport italiano dopo una giornata a dir poco controversa alle Olimpiadi di Parigi 2024. Decisioni discutibili, in alcuni casi palesemente errate, pesano sui risultati di atleti azzurri che vedono sfumare medaglie e terminare avventure iniziate con ambizioni di podio.
Giuffrida stangata nel judo
La vittima numero 1 della giornata è Odette Giuffrida, che arriva in semifinale nel judo, categoria -52 kg, e poi viene stangata a ripetizione. La 29enne atleta romana rimane tra le ultime 4 in lizza. In semifinale, affronta la kosovara Distria Krasniqi. Ai 'supplementari', la beffa.
L'italiana, sanzionata 2 volte con lo shido - il cartellino giallo - rimedia la terza decisiva sanzione per una decisione incomprensibile della giuria, che scavalca anche l'arbitro. Giuffrida viene penalizzata l'avversaria: per Krasniqi, che ripetutamente evita le prese dell'italiana, si tratta della prima indolore sanzione. Per l'azzurra, invece, è determinante e il provvedimento provoca la sconfitta. Giuffrida torna sul tatami un paio d'ore più tardi per la finale che vale il bronzo. E il copione, con qualche variazione sul tema, si ripete contro la brasiliana Larissa Pimenta: uno, due, tre shido. Altra squalifica, altra sconfitta.
Boxe, Mouhiidine derubato
Non può passare inosservato il surreale verdetto che nella boxe esclude dal torneo deli 92 kg l'azzurro Abbes Aziz Mouhiidine. Il match contro l'uzbeko Lazizbek Mullojonov sembra facile da decifrare per i giudici: lo score di 2-1 per l'italiano sarebbe stretto. Invece, viene annunciata la vittoria di Mullojonov che accoglie la decisione con evidente imbarazzo.
Il presidente della federazione italiana, Flavio D'Ambrosi, esplode con un comunicato durissimo. "Vergognatevi. Ancora una volta l'Italia è scippata. Pensavamo che il Cio tutelasse i pugili ed evitasse le nefandezze del passato. Niente. Siamo alle solite. L'incontro dominato da Abbes e perso con un verdetto sciagurato dimostra che niente è cambiato. Ciò mi induce a fare serie riflessioni sulla mia ulteriore permanenza in questo mondo che ho amato e che amo al di là delle misere posizioni di potere che qualcuno anela", le parole di D'Ambrosi.
"Purtroppo gli sciacalli, anche quelli più anziani, approfitteranno di questa palese ingiustizia e fermeranno anche il cambiamento che a livello nazionale il pugilato lentamente stava subendo. Sono il Presidente e devo rispondere degli insuccessi anche quando non sono a me direttamente riconducibili. Non so, quindi, se mi ricandiderò. Non so se ne troverò la forza. Intanto spero che i pugili italiani ancora in gara non subiscano lo stesso oltraggio di Abbes. Con affetto per tutto il movimento pugilistico italiano", conclude D'Ambrosi.
Scherma, l'amarezza di Errigo
Nei quarti di finale del fioretto femminile finisce il cammino di Arianna Errigo. La portabandiera azzurra, alla quarta Olimpiade della carriera, viene sconfitta dalla statunitense Lauren Scruggs, che si è impone per 15-14. La rimonta di Errigo si ferma sul più bello, complice una decisione discutibile dell'arbitro, nonostante il ricorso al video. "Non condivido la decisione dell'arbitro nel finale, l'ultima stoccata era mia ma questo sport è così. L'errore arbitrale fa parte dello sport, non dovevo permettere alla mia avversaria di arrivare a 14 stoccate", dice Errigo a Rai Sport.
"La delusione e' fortissima. Non era la gara che speravo di fare, purtroppo è andata male. Ho iniziato malissimo, poi ho sempre rincorso e non sono stata lucida nei momenti decisivi. Ora mi commuovo ma in realtà non sono triste, non voglio esserlo. Ho 36 anni, una famiglia bellissima e sono ancora competitiva. Le Olimpiadi sono una cosa a sé e già prima di questa gara mi sono detta: io sono Arianna con o senza medaglia. Non sarei stata una atleta e una persona migliore e questo mi basta", aggiunge poco dopo rispondendo ai cronisti.
Sport
Parma-Udinese 2-3, rimonta bianconera e primo posto in...
I friulani comandano la Serie A con 10 punti
L'Udinese vince 3-2 in rimonta a Parma e vola in testa alla Serie A, dopo quattro giornate, com 10 punti. Al Tardini i friulani sotto di due reti alla fine del primo tempo per i gol di Delprato al 2' e Bonny al 43', ribaltano la partita nella ripresa con il gol di Lucca al 49' e la doppietta di Thauvin, a segno al 68' e al 79'. In mezzo alla doppietta dell'attaccante francese i ducali restano in dieci per l'espulsione di Keita per doppia ammonizione al 73'.
I bianconeri salgono così a quota 10 in classifica, un punto in più del Napoli e due in più di Inter, Juventus e Torino, i ducali restano invece fermi all'undicesimo posto con 4 punti come Lazio e Lecce, con i biancocelesti che scenderanno in campo tra pochi minuti in casa con il Verona.
Il match
La partita si sblocca subito al 2' con un gol di Delprato: cross di Mihaila dalla destra, il capitano si fa trovare pronto in area e supera Okoye per l'1-0. Al 6' provano a replicare gli ospiti con una conclusione di Thauvin dal limite dell'area di rigore: blocca Chichizola. Al 7' bell'azione del Parma in ripartenza. Coulibaly dalla sinistra serve Mihaila che tocca corto per Cancellieri. Quest'ultimo è costretto ad anticipare la conclusione che termina sul fondo. Al 9' cross di Kamara dalla sinistra, Lovric tutto solo all'interno dell'area di rigore non riesce a calciare bene. Al quarto d'ora azione personale di Man, doppia sterzata su Kamara, libera il mancino e conclude, bravo Okoye a deviare in angolo.
Al 17' cross di Ehizibue per Lucca che prova una mezza rovesciata mandando il pallone alto sopra la traversa. Al 20' Thauvin sfiora l'eurogol. Cross di Kamara dalla sinistra, l'attaccante si coordina alla perfezione e in mezza rovesciata la mette di poco a lato. Al 23' azione manovrata dei ducali che liberano per la conclusione Mihaila: pallone che termina alto. Alla mezz'ora clamoroso autogol rischiato dagli emiliani. Coulibaly alza un campanile all'interno dell'area di rigore, pallone che si stampa sulla parte alta della traversa. Al 35' tentativo da fuori area di Karlstrom con palla alta. Al 42' tiro a giro di Thauvin e palla fuori di un soffio. Passa un minuto e arriva raddoppio emiliano: imbucata di Man, Bonny protegge alla perfezione il pallone e di punta lo mette alle spalle di Okoye.
Nella ripresa cambia completamente la partita. Al 4' i bianconeri accorciano le distanze con Lucca. Cross di Kamara dalla sinistra e colpo di testa vincente dell'ex attaccante dell'Ajax. Al 9' cross di Thauvin dalla sinistra, Balogh si distende in scivolata, anticipando gli avversari, e la mette in angolo. Al quarto d'ora ancora Udinese in avanti: cross di Thauvin dalla bandierina del calcio d'angolo, con Lucca che non riesce di poco a girarla di testa.
Al 23' Thauvin pareggia: sponda di testa di Davies, con il capitano bianconero che a porta vuota la mette alle spalle di Chichizola. Al 28' piove sul bagnato per il Parma che resta in dieci per l'espulsione di Keita per doppia ammonizione. Al 34' i friulani completano la rimonta ancora con Thauvin: tiro di Ekkelenkamp deviato da Chichizola sulla ribattuta arriva il capitano bianconero che firma il gol vittoria. Lungo check del Var per verificare la posizione dell'autore del gol che risulta regolare e l'Udinese può esultare. Nel finale l'Udinese difende senza particolari problemi il gol di vantaggio, anche perché il Parma rimasto in dieci uomini non ha la forza di andare a caccia del pari.
Sport
Louis Vuitton Cup, Luna Rossa sconfitta: frenata verso...
Primo k.o. per la barca italiana in semifinale contro American Magic
Luna Rossa viene sconfitta oggi spreca il match point nella quinta sfida della semifinale della Louis Luitton Cup contro American Magic, il cammino verso l'America's Cup 2024 rallenta. La barca italiana, battuta nella regata odierna, conduce 4-1 nel duello che vale la qualificazione alla finale. La sesta regata, programma per oggi pomeriggio, non è stata disputata a causa delle condizioni: poco vento e niente gara.
La finale della Louis Vuitton Cup è in programma da giovedì 26 settembre a venerdì 5 ottobre e si disputa al meglio delle 13 regate: servono 7 vittorie per volare all'America's Cup e sfidare New Zealand.
Sport
Sinner, ecco il nuovo team: fisioterapista e preparatore...
L'azzurro lavora con il preparatore Panichi e il fisioterapista Badio
Jannik Sinner rinnova la sua squadra annunciando oggi l'arrivo de preparatore atletico Marco Panichi e del fisioterapista Ulises Badio. Entrambi in passato hanno lavorato, tra gli altri, con il serbo Novak Djokovic. L'azzurro, numero 1 del mondo, completa il team dopo la 'rivoluzione' legata al caso clostebol. A fine agosto, Sinner ha chiuso il rapporto professionale con il fisioterapista Giacomo Naldi e con il preparatore Umberto Ferrara.
Il caso dopingIn primavera Sinner è risultato positivo ad uno steroide anabolizzante contenuto in uno spray che Naldi, su indicazione di Ferrara, ha utilizzato per curare un proprio dito. Il fisioterapiesta quindi ha trattato Sinner senza usare i guanti, provocando la contaminazione che ha determinato la positività dell'azzurro. Il 23enne altoatesino è stato in grado di ricostruire la catena di eventi, evitando la squalifica per doping.
I nuovi ingressi
La notizia dei nuovi ingressi è stata ufficializzata dallo stesso Jannik Sinner sui social, con l'altoatesino che ha pubblicato un post: "Benvenuti nella squadra Marco e Ulises", con la foto allegata in cui si vede il campione altoatesino in compagnia di Marco Panichi e di Ulises Badio, che completerà il team dell'azzurro con il ruolo di fisioterapista.
Benvenuti nella squadra Marco e Ulises pic.twitter.com/lxmvUsKeiL
— Jannik Sinner (@janniksin) September 16, 2024
Subito arrivata anche l'approvazione di Sofia Goggia che in risposta al messaggio del numero uno del mondo ha scritto: "Daje marconeeee @marco_panichi1". Panichi ha un grande esperienza in campo tennistico, avendo lavorato in passato con Fabio Fognini, Simone Bolelli, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e per sette anni, con l'ex numero uno del mondo Djokovic.