Sesso senza protezione, Bassetti: “Giovani non comprano preservativi? Regaliamoli”
Il commento dell'infettivologo all'inchiesta Adnkronos sull'uso dei profilattico tra i giovani
Se i giovani non comprano i preservativi, "proviamo a regalarli. Anche questo è un modo di fare prevenzione che può valere più dei farmaci e dei vaccini". Questa la proposta di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, commentando l'inchiesta dell'Adnkronos sull'uso del profilattico fra i giovani.
"Le statistiche di vendita di Italcondoms evidenziano un calo di acquisto di profilattici nella fascia di età compresa tra i 17 e i 34 anni - scrive Bassetti in un post su Facebook - mentre contemporaneamente crescono, in questa fascia, le infezioni trasmesse per via sessuale, come clamidia, gonorrea, sifilide, oltre a HIV ed epatiti. E’ quanto emerge da una inchiesta dell’Adnkronos sull’uso del profilattico tra i giovani. In tanti lo usano, ma in troppi nemmeno li acquistano, con il beneplacito dei partners. Cosa dicono? 'No, io il profilattico non lo uso mai, non mi serve'. 'Ma perché mi fido di chi ho davanti'. Il sesso sicuro? Non è di moda, è scomodo. A prevaricare la paura di contrarre malattie sessualmente trasmissibili è l’ansia di consumare il piacere senza pensare alle conseguenze. "Se non li comprano, proviamo a regalarli. Anche questo - chiosa - è un modo di fare prevenzione che può valere più dei farmaci e dei vaccini".
Esteri
Trump firmerà ritiro da accordo Parigi su clima il giorno...
Lo hanno rivelato al Wall Street Journal fonti a lui vicine. Il tycoon vince anche in Arizona e arriva a 312 grandi elettori
Donald Trump firmerà l'ordine esecutivo per il ritiro dall'accordo di Parigi sul clima il 20 gennaio, giorno del suo nuovo insediamento alla Casa Bianca. Lo hanno rivelato al Wall Street Journal fonti vicine al presidente eletto, ricordando che Trump si era già ritirato dall'accordo nel 2019 durante il suo primo mandato e che il suo successore alla Casa Bianca, Joe Biden, aveva aderito di nuovo all'intesa con un ordine esecutivo firmato nel giorno del suo insediamento.
Trump vince anche in Arizona
Trump intanto 'conquista' anche l'Arizona e arriva a 312 grandi elettori, ben oltre i 270 necessari per la vittoria e contro i 226 di Kamala Harris. Con gli 11 voti elettorali dell'Arizona, che nel 2020 andarono a Biden, Trump ha vinto in tutti e sette gli 'swing states'. I media Usa hanno dichiarato The Donald vincitore in più della metà dei 50 stati, compresi Georgia, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, che alle precedenti elezioni votarono per i democratici.
"Mike Pompeo e Nikki Haley non faranno parte della mia Amministrazione"
Il presidente eletto ha comunicato che Mike Pompeo e Nikki Haley non saranno chiamati a far parte della sua seconda Amministrazione. "Non inviterò l'ex ambasciatrice (all'Onu) Nikky Halei, né l'ex segretario di Stato (ed ex direttore della Cia) Mike Pompeo a unirsi all'Amministrazione Trump, attualmente in fase di formazione", ha scritto nella notte il tycoon in un post su Truth. "Ho apprezzato molto il lavoro fatto con loro in passato e desidero ringraziarli per il servizio reso al nostro Paese", ha aggiunto nel post che si conclude con lo slogan "Make America Great Again".
Politica
Scontri Bologna, Vannacci d’accordo con Salvini:...
Il generale all'Adnkronos: "Centri sociali spesso occupati abusivamente, dove si spaccia e si smercia illegalmente"
Linea dura contro i centri sociali, a chiederla è anche il generale Roberto Vannacci. "Condivido pienamente l'iniziativa del ministro Salvini di rendere questi vergognosi violenti non nocivi per la vita democratica della società", dice interpellato dall'AdnKronos. "I centri sociali negli ultimi anni - spiega - sono stati al centro di episodi violenti e di azioni trasgressive che oltrepassano i confini della legalità. Luoghi spesso occupati abusivamente, dove si spaccia e si smercia illegalmente, dove si istiga ad azioni violente e da dove partono iniziative di facinorosi che agiscono contro le più elementari norme del vivere comune".
"Le immagini vergognose che giungono da Bologna corroborano questo spaccato della realtà - sottolinea l'ex capo della Folgore - Vogliamo vivere in pace e liberi senza la paura di poter esprimere le nostre idee perché minacciati da orde di violenti della peggiore specie".
Lo stesso Vannacci ricorda come "anche a Porretta, lo scorso 8 novembre, una ventina di questi facinorosi voleva vietare con la forza l'ingresso nel teatro dove era stato regolarmente organizzato un evento che mi vedeva comparire in supporto alla Lega per le prossime elezioni". "Evidentemente questi signori non avendo altre argomentazioni si esprimono a suon di spintoni, occupazioni, spranghe, bastoni e catenacci", conclude.
Cronaca
Cancro alla mammella, Cinieri (Fondazione Aiom):...
Il presidente al 26mo congresso: "Da Osservatorio sui test genomici un contributo a un loro utilizzo più ampio e consapevole"
Nel 2023 in Italia sono stati stimati 55.900 nuovi casi di carcinoma della mammella, il più frequente in tutta la popolazione e la prima causa di morte per tumore tra le donne. Una neoplasia che – grazie ai progressi scientifici - fa registrare una sopravvivenza a 5 anni pari all’88%. Tuttavia, la recidiva del tumore al seno può verificarsi anche dopo 20 anni dalla diagnosi iniziale. Da qui, "l’importanza dei test genomici che aiutano gli oncologi a scegliere la terapia più adeguata per ridurre il rischio che il tumore si ripresenti nella paziente operata e, al tempo stesso, consentono risparmi per il Servizio sanitario nazionale". Così il presidente di Fondazione Aiom Saverio Cinieri durante la presentazione del primo Osservatorio sui test genomici in occasione del 26esimo Congresso nazionale dell’Associazione italiana oncologia medica che si chiude oggi a Roma.
I test genomici, infatti, per alcune pazienti già operate di tumore alla mammella consentono di prevedere il rischio di recidiva e, quindi, di escludere la chemioterapia in aggiunta all’ormonoterapia, evitando inutili tossicità. "La diminuzione dell’utilizzo improprio della chemioterapia si traduce in un beneficio clinico per le pazienti che non vengono più esposte a un eccesso di trattamento e al relativo rischio di tossicità, con un miglioramento della qualità di vita - fa notare l'oncologo - oltre ad avere un impatto favorevole sulla spesa sanitaria, che rappresenta un elemento fondamentale, con cui anche noi clinici dobbiamo confrontarci".
Il "costo medio dei cicli di chemioterapia ammonta, infatti, a più di 7.000 euro per ogni paziente – ricorda Cinieri - mentre quello di ciascun test genomico è pari a poco meno di 2.000 euro, rimborsabili dal Ssn e a costo zero per la paziente. Nel 2023 si stima siano state eseguite in tutta Italia 9mila analisi molecolari, mentre le pazienti candidabili ai test sono circa 13mila". Con l’Osservatorio "vogliamo individuare quali sono le zone d’ombra e le criticità - evidenzia il presidente di Fondazione Aiom - se il mancato utilizzo di questi test sia da attribuire all’oncologo o ad un problema burocratico, e come possiamo colmare il gap a livello nazionale visto che Regioni come la Lombardia da anni utilizzano i test genomici, mentre altre fanno ancora fatica".
Inoltre, "questi test possono consentire di individuare le pazienti in cui la chemioterapia è necessaria e in cui non verrebbe eseguita senza queste analisi". L’Osservatorio dunque "vuole contribuire a un utilizzo più ampio e consapevole dei test genomici e a una loro migliore conoscenza. Sarà realizzata anche una campagna social con video interviste e talk show" conclude.