Morta dopo cena a base di pesce, legale famiglia: “Se fosse stata ricoverata sarebbe viva”
L'avvocato dei genitori di Giuliana Faraci: "Autopsia esclude emorragie o infarto"
“Se Giuliana Faraci fosse stata trattata nel modo giusto dai sanitari, se fosse stata ricoverata e le avessero somministrato le cure giuste forse oggi sarebbe ancora viva. Certo, è un'ipotesi. Ma dal momento che l’autopsia ha escluso che la morte sia sopravvenuta per una emorragia, o per infarto intestinale o per un aneurisma all’aorta, è molto probabile che sia morta perché non è stata trattata come avrebbe dovuto. Sarà l'inchiesta della Procura di Patti ad accertarlo”. A parlare con l’Adnkronos è l’avvocato Salvatore Mancuso, legale della famiglia di Giuliana Faraci, la donna di 40 anni morta la scorsa settimana dopo essere andata a cena con delle amiche in un locale del messinese. Sono due i sanitari indagati per omicidio colposo: un medico e un infermiere. Nei giorni scorsi è stata eseguita l’autopsia sul corpo della giovane donna, dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo nominata, dalla procura di Patti. I familiari della donna hanno invece nominato il medico legale Nino Bondì come consulente di parte, che ha assistito all'esame autoptico.
Cosa è successo
Giuliana Faraci il 19 luglio era andata a cena con alcune amiche. All’indomani pomeriggio ha iniziato a stare male, ha accusato febbre e vomito. Domenica, 21 luglio, visto il peggiorare delle sue condizioni, è stato chiesto anche l’intervento del 118. Che però non avrebbero ritenuto, come raccontano i familiari, il ricovero in ospedale. All’indomani mattina la giovane donna è stata trovata senza vita dai familiari.
Come ha raccontato una delle amiche che era stata a cena con Giuliana, il venerdì sera avevano ordinato da mangiare tutte la stessa pietanza, cioè spaghetti allo scoglio. E un antipasto di frittura mista. “Abbiamo mangiato tutte la stessa cosa”, ha detto. Il sabato mattina la donna ha iniziato a non stare bene. Febbre, vomito, diarrea, sudorazione. La domenica l’arrivo del 118 e il lunedì mattina la morte nel sonno.
L'autopsia
“L’autopsia ha escluso forme emorragiche, infarto intestinale o aneurisma all'aorta”, dice adesso l’avvocato Mancuso. “Il cuore di Giuliana Faraci è stato portato in laboratorio per ulteriori analisi, esami istologici e tossicologici – dice - A nostro avviso l’arresto cardiaco è stato causato dalle mancate cure prestate alla ragazza. E’ possibile che avesse una semplice gastroenterite per cause virali o batteriche, e che non è stata idratata abbastanza e questo ha portato ad un arresto cardiaco. Bisogna aspettare il tossicologico per capire meglio”. Il legale racconta anche che la donna “l'anno scorso aveva fatto un check up cardiologico completo ed era risultata perfettamente in salute. Lavorando in una clinica facevano periodicamente la visita completa anche i dipendenti”.
“L'idea personale che mi sono fatto – dice ancora l’avvocato -l’ipotesi più plausibile è che Giuliana Faraci abbia avuto uno squilibrio idrolitico, calo di potassio che non è stato trattato come doveva. Il 118 che si è recato nell'abitazione doveva ospedalizzarla, con il prelievo del sangue avrebbero notato che il potassio era a terra”. Adesso bisogna capire se c’è stata una correlazione tra la morte della giovane donna e la cena a base di pesce. (di Elvira Terranova)
Cronaca
Fotografia: ‘Calabria con i miei occhi’,...
A Cosenza la presentazione del volume nato dalla collaborazione della 'Associazione Jole Santelli' con 'Modelli si nasce onlus'
L'attrice Margareth Madè è la madrina d’eccezione della presentazione del volume fotografico 'Calabria con i miei occhi', in programma Cosenza: "Queste manifestazioni sono come un abbraccio che ti accoglie e ti riempie il cuore di umanità e di autentica bellezza", ha detto Madè all'evento organizzato al 'Fellini'. "Ringrazio Paola Santelli dell’associazione Jole Santelli per avermi permesso di fare questa meravigliosa esperienza", ha aggiunto Madè.
'Calabria con i miei occhi' nasce grazie al contributo e alla collaborazione dell’Associazione Jole Santelli con 'Modelli si nasce onlus', la prima ed unica realtà associativa in Italia ad offrire percorsi formativi personalizzati che preparano i ragazzi autistici ad entrare nel mondo della moda e della pubblicità come modelli. I ragazzi e le ragazze autistici indossano abiti di fashion designer e brand emergenti quali: Beatrice Bocci Designer, Boutique Central, Hobo’s, Migale Couture, Vintage Revenge e White Official.
"Questo book promozionale della Calabria con alcune delle sue location più suggestive ha visto come modelli dei meravigliosi ragazzi autistici che con naturalezza si sono immersi nella natura risultando quasi dei modelli professionisti -hanno detto Paola e Roberta Santelli-. La loro forza e la loro voglia di esserci si evince chiaramente dalle foto e questo è un buon auspicio per il loro futuro e una grande speranza per il tanto temuto ‘dopo’ per loro famiglie! Hanno dimostrato di essere gli attori principali non solo di questi book ma della loro vita. Questo è un buon esempio di vivere attivamente e positivamente la disabilità e non di subirla passivamente".
(Adnkronos) - "Non c’è dubbio che i ragazzi di 'Modelli si Nasce' sono fonte d’ispirazione, lo sono stati per questo encomiabile lavoro e lo saranno, mi auguro, per tanti altri che verranno -ha detto la presidente di Modelli si nasce, Silvia Cento-. L’autismo, come la Calabria, e’ un mondo nascosto, misterioso ed affascinante che va scoperto! Il connubio Calabria ed autismo è stato vincente, i ragazzi nelle bellissime location, hanno mostrato le loro enormi potenzialità attraverso la moda, la Calabria li ha saputi accogliere in un abbraccio che supera giudizi e pregiudizi. Ringrazio l’Assiciazione Jole Santelli che ci ha permesso di fare questa esperienza e Liria Ingallina che ha curato il progetto".
Nel volume i modelli autistici si raccontano e raccontano storie e luoghi straordinari della Calabria, mostrando la loro bellezza ed esaltando quella del territorio. Paesaggi del passato, tramonti mozzafiato, eccellenze della terra calabrese e luoghi ricchi di storia si uniscono e si fondono ai modelli che con i loro abiti, a volte fiabeschi e a volte irriverenti, rappresentano il futuro di una terra e di una condizione, come quella autistica, che meritano un approccio completamente diverso, scevro da diffidenza e da indifferenza. Il volume è curato da Liria Ingallina, ha come partner editoriale la casa editrice Rubbettino e sarà presto disponibile online e nelle librerie. Le fotografie sono di Emanuele Tetto.
L’Associazione Jole Santelli è stata costituita su iniziativa delle sorelle di Jole, Paola e Roberta, per rendere onore alla memoria di Jole Santelli, parlamentare, membro di governo e prima presidente donna della regione Calabria prematuramente scomparsa nel 2020.
(Adnkronos) - Jole Santelli era una donna forte, coraggiosa e follemente innamorata della sua terra, per questo l’associazione che porta il suo nome è fortemente radicata sul territorio e intende promuovere i valori che hanno contraddistinto le sue azioni e il suo operato politico. L’Associazione da anni promuove in Calabria iniziative di solidarietà sociale allo scopo non solo di sostenere chi ha maggiormente bisogno ma, soprattutto, di innescare virtuosi processi formativi, avviando sul territorio numerose attività di reale e materiale sostegno a diverse tematiche sociali.
'Modelli si Nasce' è un’associazione no profit nata a Roma nel 2018 grazie all’intraprendenza e all’impegno di alcuni genitori di ragazzi autistici. Fino ad oggi l’Associazione ha operato a Roma, anche se i ragazzi provengono da tutta Italia. Da marzo 2024 sono stati avviati percorsi formativi anche in Calabria. Liria Ingallina, siciliana doc, vive a Roma. Esperta in comunicazione e relazioni istituzionali ha lavorato a Roma, Milano e New York svolgendo la propria attività professionale presso agenzie di comunicazione, aziende ed istituzioni.
Emanuele Tetto, noto fotografo di moda romano, ha collaborato con PhotoVogue e lavorato durante gli eventi stagionali di Fashion Week Milano, Altaroma, Roma Fashion Week e Montecarlo Fashion Week.
Cronaca
Maria Rosaria Boccia, al via analisi su cellulari e computer
Iniziate le operazioni di estrapolazione dei dati dal materiale informatico sequestrato nell'abitazione a Pompei. Boccia indagata dalla procura di Roma dopo la denuncia presentata da Sangiuliano
Sono iniziate le operazioni di estrapolazione dei dati dal materiale informatico sequestrato dagli investigatori sabato scorso nell’abitazione a Pompei di Maria Rosaria Boccia, indagata dalla procura di Roma dopo la denuncia presentata dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano. Gli accertamenti sono stati delegati ai carabinieri del nucleo investigativo che adesso analizzeranno i dispositivi sequestrati: si tratta di tre cellulari, cinque schede sim, due pen drive, due pc e un tablet da cui gli investigatori estrapoleranno chat e documenti.
Boccia è indagata dalla procura di Roma per i reati di violenza o minacce a corpo politico e lesioni personali. In particolare, come si legge nelle accuse formulate nel decreto di sequestro, Boccia "dopo la fine della relazione affettiva extraconiugale con Sangiuliano e dopo aver appreso che la bozza del decreto di nomina firmata dal ministro era stata bloccata per volontà dello stesso" Sangiuliano, avrebbe contattato "ripetutamente" l’ex ministro "richiedendo appuntamenti, rifiutati; contattava ripetutamente gli uffici del Ministero per conoscere gli esiti della procedura di nomina; informava Sangiuliano di una sua presunta gravidanza; contattava ripetutamente la moglie di Sangiuliano, con chiari ritenimenti alla sua relazione extraconiugale con il marito; simulava la sua presenza in luoghi frequentati privatamente dal Sangiuliano; pubblicava progressivamente, senza il consenso di Sangiuliano, foto private, nonché foto oggetto di manipolazione che la ritraevano all'interno del Ministero; divulgava progressivamente e in modo frammentato, ai media e sui social, notizie attinenti alla sua relazione con il Sangiuliano, ai suoi rapporti con il Ministero per la Cultura e all'accesso a documenti e informazioni riservate del Ministero, ogni volta alludendo alla disponibilità di altre notizie compromettenti per il ministro".
Cronaca
Burioni vs sindaca Potenza Picena: “Irresponsabile...
Botta e risposta social con la prima cittadina che difende la scelta con la libertà di espressione. Il virologo: "Pericoloso garantirla su posizioni antiscientifiche"
"La sindaca di Potenza Picena organizza, patrocina e pubblicizza un incontro con dei no-vax. Io glielo faccio notare, invece di chiedere scusa e ammettere l'errore, preferisce fare polemica". E' l'ultimo intervento del virologo Roberto Burioni, in un botta e risposta via social che si è innescato con la prima cittadina Noemi Tartabini, su un evento patrocinato dal suo Comune al quale era previsto fra gli ospiti anche un medico con posizioni critiche sui vaccini.
Cosa è successo
Per Burioni "la cosa più grave" e "irresponsabile" è che, "invece di riconoscere l'errore", la sindaca "difende la sua scelta con la surreale affermazione che 'l'attuale amministrazione comunale di Potenza Picena ascolta tutti e dà a tutti la possibilità di esprimere la propria posizione su temi diversi'. Quindi - incalza il virologo - chi dice che non bisogna vaccinarsi e causa dei morti viene ascoltato e ha la possibilità di esprimere la propria posizione? Chi dice che i tumori sono frutto di una alterazione mentale e non si devono curare con le attuali terapie (non ho scelto un esempio a caso) viene ascoltato e ha la possibilità di esprimere la propria posizione? Se la sindaca organizza un dibattito sulla violenza contro le donne anche uno stupratore viene ascoltato e ha la possibilità di esprimere la propria posizione? Se si parla di razzismo invitate anche un razzista a spiegare che certe persone sono inferiori ai bianchi?", sono le domande che pone Burioni. Se "una madre indecisa", dopo che "un medico bugiardo e irresponsabile le dice che 'i vaccini non hanno mai salvato nessuno, ci sono statistiche', non vaccina quel bambino e quel bambino muore di tetano lo mettiamo nel conto della libertà di espressione?".
Il professore di virologia e microbiologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano precisa che il suo non è un attacco politico, e che prova ne è per esempio una sua "recente polemica con la Regione Toscana, che paga le cure omeopatiche ai cittadini. Lei - scrive su Facebook rivolgendosi a Tartabini - ha il dovere di proteggere la salute dei cittadini. E il fatto che la manifestazione abbia avuto successo rende più grave il suo comportamento, che è quello di avere dato spazio a posizioni antiscientifiche portate avanti da persone di nessuna autorevolezza che diffondono bugie pericolosissime per la salute pubblica, e quindi anche dei suoi cittadini. Proprio in vista delle elezioni regionali, forse è meglio che si unisca alle persone ragionevoli (sono in molte anche nel suo partito) perché gli idioti no-vax le portano pochi voti e gliene allontanano tanti, si fidi", conclude Burioni.