Parigi 2024, Meloni incontra la pugile Angela Carini: “So che non mollerai”
L'azzurra ha abbandonato il match contro l'algerina Imane Khelif, l'atleta squalificata ai mondiali per i livelli troppo alti di testosterone ma ammessa alle Olimpiadi
La premier Giorgia Meloni ha incontrato oggi a Parigi la pugile Angela Carini, che ha abbandonato il match del torneo 66 kg alle Olimpiadi 2024 contro l'algerina Imane Khelif, squalificata ai mondiali per i livelli troppo alti di testosterone ma ammessa ai Giochi.
Il colloquio tra la presidente del Consiglio e l'azzurra che è stata accompagnata dal ministro dello Sport, Andrea Abodi, si è tenuto nell'impianto del judo dove Meloni ha seguito la sfida per l'oro di Alice Bellandi. "So che non mollerai, Angela, e so che un giorno guadagnerai con sforzo e sudore quello che meriti. In una competizione finalmente equa", ha poi scritto la premier postando la foto che la ritrae con l'atleta.
"Non era una gara ad armi pari"
"Non era una gara ad armi pari". Così la presidente del Consiglio, in visita a Casa Italia a Parigi, si era espressa sul match in cui Angela Carini si è ritirata (VIDEO). "Su questa materia non sono d'accordo da anni con il Cio. Non ero d'accordo con la scelta del 2021, non sono d'accordo oggi, ringrazio Angela Carini per come si è battuta anche se non siamo riusciti a vederla, abbiamo visto solo dei piccoli flash... Ritirata? Mi dispiace ancora di più questa non era una gara ad armi pari", aveva detto ancora Meloni.
"Nel 2021, quando il Cio cambiò il regolamento su questa materia, noi presentammo una mozione per segnalare le conseguenze che questo poteva avere, perché è un fatto che con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell'atleta algerina la gara in partenza non sembra equa. C'erano anche profili legati alla sicurezza e penso che bisogna anche fare attenzione nel tentativo di non discriminare, a discriminare, perché sono anni che tento di spiegare che alcune tesi portate all'estremo rischiano di impattare soprattutto sui diritti delle donne", aveva sottolineato la premier.
So che non mollerai, Angela, e so che un giorno guadagnerai con sforzo e sudore quello che meriti. In una competizione finalmente equa. pic.twitter.com/bJ2GfAUTzq
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) August 1, 2024
Il ritiro di Carini in 40 secondi: "Mi ha fatto male"
La sfida di oggi, valida per gli ottavi di finale della categoria -66 kg, è durata poco meni di 40 secondi. L'azzurra, dopo un paio di scambi, è tornata al proprio angolo per farsi sistemare il caschetto. Poi, dopo aver scambiato pochi colpi, Carini ha incassato un destro violento ed è tornata di nuovo nel proprio corner scuotendo la testa, per poi farsi sfilare il caschetto e ritirarsi. Dopo l'annuncio del verdetto, Carini non ha risposto al gesto di saluto dell'avversaria, poi in lacrime è crollata a terra in ginocchio, mentre Khelif salutava l'angolo dell'azzurra.
"Io non sono nessuno per giudicare questo match. Per me va bene così, io sono salita sul ring, l'ho fatto per mio padre, fino all'ultimo, poi scusatemi ma io ci ho messo tutta me stessa", dice in lacrime Carini ai microfoni della Rai. "Ero salita sul ring per combattere. Non mi sono arresa, ma un pugno mi ha fatto troppo male e ho detto basta", ha spiegato.
"Sono stati i colpi a farmi decidere di smettere. Io sono sempre andata oltre le polemiche. Mi sono fermata perché ho sentito un forte dolore al naso. Il secondo colpo l'ho sentito fortissimo, ho capito che se non mi fossi fermata da sola avrei potuto farmi davvero male. Mi sono detta che era meglio essere consapevole, matura. Non mi importa di nulla quando combatto, mi sono fermata per il dolore al naso. Alla fine, mi sono inginocchiata per mio padre", scomparso dopo le Olimpiadi di Tokyo. "Ho detto 'papà scusami, non ce l'ho fatta'", le parole di Carini dopo il breve match.
Sport
Roma, Juric: “La proprietà ha chiesto risultati,...
"La squadra ha dimostrato di poter lottare con tutti, bel gioco con De Rossi"
"La squadra ha dimostrato di poter lottare contro chiunque, ha fatto un bel calcio con De Rossi. Abbiamo visto tanti concetti che piacciono a me. Ci sono tanti spunti da prendere". Lo ha detto il nuovo tecnico della Roma, Ivan Juric, nella prima conferenza stampa da tecnico giallorosso.
"La Roma è la grande occasione della mia carriera? Lavoro da 14 anni tra Primavera, C1, e le altre. La Roma è la squadra più grande che ho allenato. Una grandissima occasione - ha scandito - quando capitano queste occasioni non pensi ai contratti, devi dimostrare di essere capace".
"Se ho parlato con la proprietà? Molto chiara e diretta, hanno preso giovani da sviluppare e crescere. C’è una buona base di giocatori di esperienza. Hanno chiesto risultati e sviluppo dei giocatori. L’obiettivo è rientrare in Champions e rimanere lì per anni", ha detto Juric.
Quanto all'Udinese, che la Roma sfiderà domani, "va forte, ha cambiato mentalità. Esprime un bel calcio, sarà durissima. È una delle più forti della Serie A al momento, hanno una struttura fisica impressionante, possono fare gol in mille modi".
"Quello che ho visto l’anno scorso, la prima fase di De Rossi, era una Roma aggressiva, ha fatto partite di grande aggressività e mi sembrava che i giocatori lo potessero fare. Bisogna un po’ riprendere questo discorso e lavorarci, più che la forza fisica e la corsa è la posizione, le conoscenze. Anche a Torino c’erano giocatori ‘non adatti’, ma poi riuscivano con la posizione. Ho notato in questi giorni che ci vorrà un po’ di tempo, ma la squadra può farlo. Può fare pressing alto, magari non tutti i 90 minuti", ha aggiunto l'ex tecnico del Torino.
"Della Roma in queste prime gare a tratti ho visto cose positive, a tratti negative. Durante la stessa partita vedevamo momenti di buon calcio e altri dove no. C’è da migliorare, ma non è tutto da buttare - ha sottolineato - De Rossi ha fatto un grandissimo lavoro, di organizzazione, sono abituati a lavorare bene, stanno bene fisicamente. Voglio introdurre cose che ho visto in passato e che possiamo fare. Quello che mi insegna la carriera è che sono i risultati che contano. Penso che la squadra ha dato tutto a De Rossi. A volte subentri e percepisci problemi, qui non è successo. La squadra ha dato tutto per De Rossi".
"Dybala? E' intelligente, fa un buon lavoro difensivo, è sempre ben posizionato. Io vorrei farlo giocare attaccante destro, dove può rientrare col sinistro. Fa tutte e due le fasi benissimo. Non deve fare i 100 metri, ma il lavoro difensivo lo fa con molta attenzione. Dybala e Soulé con Dovbyk? Assolutamente sì, senza problemi", ha sottolineato Juric.
"La difesa? E' ben strutturata, sono giocatori abituati a giocare a 3. Hermoso penso terzo a sinistra, dove è abituato. Lui e Hummels hanno fatto buonissimi allenamenti. Si parla di fisicità, ma a volte si può giocare a grande livello anche con l’intelligenza, trovare la posizione, muoversi. A volte giocatori con meno forza fisica riescono ad interpretare benissimo", ha spiegato Juric che ha parlato anche del caso Zalewski. "La cosa si sta risolvendo in modo giusto. Mi piace come giocatore, secondo me va nella direzione giusta. Penso potrà essere importante nello sviluppo della stagione".
Sport
Torino, sport e prevenzione debuttano in piazza Castello...
Oggi e domani 80 postazioni sanitarie per 35 aree specialistiche a disposizione dei visitatori
Per la prima volta in piazza Castello, ha preso il via questa mattina nel capoluogo piemontese la quarta edizione torinese di ‘Tennis & Friends - Salute e Sport’, official charity delle Nitto Atp Finals. Promosso dalla Onlus Friend for Health il progetto è nato nel 2011 con l’obiettivo di promuovere la cultura della prevenzione attraverso corrette abitudini di vita, dalla regolare attività fisica a periodici check-up specialistici.
Dopo la giornata di ieri dedicata alle scuole, che ha visto la partecipazione di migliaia di ragazze e ragazzi che sono stati salutati dal tennista Andrea Vavassori, oggi il taglio del nastro ha dato ufficialmente il via alla manifestazione alla presenza delle autorità regionali, dal presidente del Piemonte Alberto Cirio all’assessore allo sport della Comune, Domenico Carretta, dal direttore dell’Asl Città di Torino, Carlo Picco, al presidente del Comitato regionale Piemonte Coni, Stefano Mossino, al consigliere federale Fitp, Angelo Frigerio. A fare gli onori di casa il fondatore di Tennis & Friends, Giorgio Meneschincheri.
Nel Villaggio della salute, allestito in piazza, oggi e domani i cittadini potranno usufruire di oltre 80 postazioni sanitarie e avranno la possibilità di effettuare screening gratuiti in più di 35 aree specialistiche, dislocate lungo la piazza e gestite da personale medico militare e medici provenienti dalle strutture di eccellenza del territorio coordinate dall’Asl Città di Torino. Inoltre, in collaborazione con il ministero della Salute, all’interno del villaggio è allestita anche una postazione per la donazione del sangue.
“Non dobbiamo smettere di ripetere che la prevenzione salva la vita, così come dobbiamo ricordare sempre che lo sport, insieme a uno stile di vita sano, è uno dei principali strumenti di prevenzione delle patologie - ha sottolineato nel suo intervento il presidente Cirio - e ‘Tennis & Friends - Salute e Sport’ è un evento straordinario che quest’anno approda nel centro di Torino dove ci auguriamo possano arrivare molte persone, soprattutto studenti e giovani” .
“Il successo di questa iniziativa dimostra quanto sia importante promuovere la prevenzione e incoraggiare uno stile di vita sano che passa anche attraverso la pratica sportiva - ha aggiunto l’assessore Domenico Carretta - ‘Tennis & Friends' si inserisce nel calendario degli eventi di avvicinamento alle Nitto Atp Finals e quest’anno si unisce alla seconda tappa di ‘Tennis in città’ la manifestazione che porta gli sport della racchetta nelle piazze e nei luoghi più iconici di Torino con l’obiettivo di far scoprire a un pubblico sempre più ampio queste discipline sportive”.
“Gli screening stanno assumendo sempre più importanza - ha osservato Meneschincheri - soprattutto rispetto a patologie più gravi come quelle oncologiche ma sono ancora troppo sfruttati quelli gratuiti proposti dal Servizio sanitario nazionale, nel 2022 il dato di adesione, per esempio, è stato di circa il 50%. Lo sport è prevenzione ed è necessario che le istituzioni sostengano le famiglie che non hanno la possibilità economica di far praticare attività sportiva regolare ai propri ragazzi. La salute è un diritto di tutti come anche la prevenzione che passa dall’attività sportiva praticata sin dalla giovane età”, ha detto ancora Meneschincheri. “In questi quattro anni si è costruito un forte sodalizio con ‘Tennis & Friends’ e oggi la presenza del Villaggio della Salute coordinato dall’Asl Città di Torino sotto l’egida della sanità regionale per la prima volta in piazza Castello rappresenta il risultato tangibile di questa collaborazione dove la prevenzione scende in campo con 50 percorsi clinici e questa manifestazione rappresenta un esempio concreto dell’impegno della nostra azienda nel promuovere la salute e il benessere della comunità" ha concluso Carlo Picco.
Dal 2011 a oggi sono stati oltre 400mila i cittadini che nel corso delle diverse manifestazioni hanno preso parte al progetto di ‘Tennis & Friends’, oltre 330.000 le visite e gli screening effettuati con una crescita costante della partecipazione di oltre il 20%. A fianco del Villaggio della Salute è stato allestito il Villaggio dello Sport che per due giornate offre la possibilità ai visitatori di cimentarsi in attività sportive sui campi da tennis e mini campi da pickleball allestiti dalla Fitp, di assistere al ‘Torneo Celebrities’ e vedere i propri beniamini sfidarsi per conquistare i trofei messi in palio da Frecciarossa, Intesa Sanpaolo e Eni.
Sport
MotoGp Emilia-Romagna, Bagnaia in pole davanti a Martin e...
Domani alle 13 la gara del Gran Premio
Pecco Bagnaia partirà dalla pole position MotoGp domani 22 settembre nel Gran Premio dell'Emilia Romagna. Il campione del mondo della Ducati ufficiale ha preceduto Jorge Martin con la Ducati Pramac e il compagno di squadra Enea Bastianini. Subito dietro in quarta posizione Brad Binder su Ktm. Poi Acosta, Bezzecchi, e solo settimo Marc Marquez. Niente da fare per Alex Rins, che non sta ancora bene e non proseguirà il suo weekend. Alle 15 la Sprint Race, e domani alle 13 la gara.