Parigi 2024, Cremlino: “Con match Carini-Khelif si rasenta perversione”
Mosca interviene sul caso che monopolizza l'attenzione ai Giochi
"Le Olimpiadi sono vittima di manifestazioni pseudo-liberali che a volte rasentano la perversione". La Russia prende posizione sulle polemiche che hanno accompagnato il match di boxe tra Angela Carini e l'algerina Imane Khelif, esclusa dai Mondiali di boxe per non aver superato il 'gender test', ma ammessa dal Cio ai Giochi. Il tema è stato affrontato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando durante un punto stampa.
La Russia non è presente a Parigi 2024 con una proprio delegazione. Gli atleti competono come 'atleti indipendenti'. Mosca, dall'inizio dei Giochi, non ha risparmiato giudizi taglienti alla manifestazione a cinque cerchi, a partire dalla cerimonia d'apertura giudicata ''un enorme fallimento'' dalla portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, con il "crollo dei trasporti" dovuto al sabotaggio sulla rete ferroviaria francese e con gli "spettatori rimasti seduti per ore sotto la pioggia battente" mentre gli organizzatori "non avevano previsto né le nuvole né i tendoni". Il centro di Parigi, ha aggiunto, è stato ''trasformato in un ghetto'' e che è ''infestato dai topi''.
Zakharova non ha risparmiato critiche nemmeno sulla scelta di un tedoforo speciale, affermando che si è scelto di far portare la torcia olimpica al ''rapper tossicodipendente Snoop Dogg''. Quindi, come prevedibile, ha criticato la ''parodia Lgbt dell'Ultima Cena'', ''soggetto sacro per i cristiani'', con ''gli apostoli rappresentati da travestiti''. Anche la Chiesa ortodossa russa si è indignata parlando di un ''suicidio storico e culturale'' in ''una delle capitali cristiane della civiltà europea''.
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
Esteri
Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
Esteri
Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.