Liquidi nel bagaglio a mano, torna limite 100 ml: critiche social per retromarcia Ue
Ricerca di SocialData in esclusiva per Adnkronos, un utente su due disapprova il dietrofront
Critiche degli utenti sui social per il passo indietro della Commissione europea sui liquidi nel bagaglio a mano: torna infatti il limite dei 100 ml anche negli aeroporti con gli scanner di ultima generazione. Secondo una ricerca di SocialData, effettuata tra il 31 luglio e il 1° agosto su tutte le conversazioni social in esclusiva per Adnkronos, sulla vicenda al momento viene rilevato un sentiment fortemente negativo (47%), con un utente su due che critica il dietrofront dell’Ue.
La retromarcia Ue
Gli scanner di ultima generazione strumenti avevano permesso ai viaggiatori di non dover più estrarre i liquidi, e altri prodotti, da valigie e borse, evitando così le lunghe file ai controlli di sicurezza prima della partenza. Dall'1 settembre in vari aeroporti italiani, che attualmente utilizzano macchinari avanzati, dovranno essere reintrodotti i limiti sui liquidi. La decisione è stata presa per motivi di sicurezza: la configurazione dei sistemi di rilevamento degli esplosivi, infatti, non soddisfarebbe pienamente le prestazioni richieste per quanto riguarda lo screening di liquidi, aerosol e gel. Questo problema ha portato Bruxelles a rivedere le norme, nonostante la precedente approvazione dei nuovi standard.
Cosa cambierà
Gli scanner sotto accusa, non solo consentivano di non dover più estrarre i vari liquidi, ma permettevano anche di trasportare contenitori di qualsiasi dimensione, ben superiori alle rigide misure di sicurezza dei 100 millilitri che tutti conosciamo. La reintroduzione dei limiti, perciò, potrebbe creare non pochi problemi in tutta Europa, anche in Paesi all’avanguardia come Germania a Olanda. Numerosi scali aeroportuali, infatti, si sono già dotati dei nuovi sistemi Edscb, spendendo cifre importanti per migliorare l’esperienza dei viaggiatori. Questi dispositivi erano nati proprio per rilevare al meglio ogni tipologia di liquido e scongiurare, con estrema precisione, la presenza di materiale esplosivo, con risultati molto più efficaci dei vecchi raggi X. La stessa Unione europea li aveva approvati e classificati come sicuri. Poi il voltafaccia, in piena estate: tutti i sistemi C3 "progettati per lo screening del bagaglio a mano, a cui è stato accordato il 'marchio Ue' o lo status 'in attesa di marchio Ue' prima del 1° agosto 2024, possono essere utilizzati per lo screening dei liquidi soltanto con un limite di volume massimo dei singoli contenitori che non superi i 100 ml".
L'indignazione social
La notizia ha generato un'ondata di reazioni sui social media, per la maggior parte negative (47%), che riflettono un mix di frustrazione, ironia e critica verso le istituzioni europee.
Frustrazione e sarcasmo
Secondo la ricerca di SocialData, in esclusiva per Adnkronos, molti utenti, circa il 25%, hanno espresso il loro disappunto in maniera sarcastica, ironizzando sulla priorità data alle restrizioni sui liquidi rispetto a problemi globali, considerati ben più gravi in questo periodo storico, come per esempio i conflitti in Ucraina e Medio Oriente. La maggior parte dei commenti, però, prende di mira proprio le decisioni dell'Unione Europea, che a detta di molti "non riesce a farne una buona". Questi commenti, il 30%, riflettono un generale e condiviso disappunto verso le istituzioni europee, le loro capacità decisionali e l'ossessione per la sicurezza a "scapito della praticità e dell'efficienza". C’è anche chi ha dato spazio a cinismo e teorie del complotto. Il 15% degli utenti ha infatti insinuato che ci siano interessi economici dietro la decisione di mantenere i limiti sui liquidi: "Se ha funzionato per un anno, perché dovremmo cambiare di nuovo?", si chiede qualcuno, suggerendo che le restrizioni potrebbero favorire i venditori di acqua negli aeroporti.
Riflessioni sulla sicurezza e alternative
Nel 10% dei casi gli utenti hanno cercato di spiegare le ragioni dietro le nuove restrizioni, con un tono più riflessivo e comprensivo, ponendo l’accento appunto sui motivi di sicurezza, mentre altri hanno proposto soluzioni pratiche per aggirare il problema, come l'uso di prodotti solidi per chi vuole evitare i limiti. Le reazioni analizzate, da una parte riflettono un ampio spettro di sentimenti e opinioni degli utenti nei confronti delle istituzioni europee in generale, mentre dall’altra dimostrano quanto il tema delle restrizioni sui liquidi sia sentito e dibattuto tra i viaggiatori. La varietà delle reazioni, infatti, mette in luce le diverse preoccupazioni e frustrazioni che i passeggeri si trovano ad affrontare quando devono rispettare regole percepite spesso come arbitrarie e scomode.
“L’Unione europea è da molti percepita come un’istituzione che tende a eccedere nella regolazione”, commenta Luigi Di Gregorio, politologo e Professore aggregato di Scienza Politica presso l'Università della Tuscia di Viterbo. “In questo caso, il sentiment prevalentemente negativo è accentuato da due circostanze: per fortuna, non abbiamo avuto casi recenti di dirottamenti o attentati in volo e questo 'allontana' il pericolo nel percepito diffuso e fa sembrare quei controlli solo come un atto burocratico; ogni qual volta si concede un diritto, il successivo ripensamento attiva la cosiddetta 'avversione alla perdita': perdere qualcosa che abbiamo ci infastidisce molto di più rispetto al guadagnare qualcosa che non avevamo. Quindi, se eravamo felici di poter imbarcare contenitori di liquidi più grandi, ora siamo molto più arrabbiati per non poterlo più fare".
Esteri
Ucraina, attacco-terremoto: distrutto arsenale Russia, cosa...
Oltre 100 droni colpiscono un deposito di munizioni, armi e missili: colpo durissimo per Mosca
Un attacco paragonabile a un terremoto per cambiare la guerra. L'Ucraina sferra un colpo durissimo alla Russia, con un'offensiva che rischia di condizionare le strategie di Mosca nel conflitto. Un'ondata di oltre 100 droni lanciata da Kiev, supera il confine e arriva nell'area di Toropets, a quasi 500 km dalla capitale ucraina, e riduce in cenere uno dei principali depositi di munizioni e missili del ministero della Difesa russo.
Le esplosioni in serie producono un effetto tale da 'svegliare' i sismografi, che si attivano come se si fosse verificato un terremoto. Gli incendi si diffondono per un'area larga oltre 6 km nella regione di Tver, tra gli 11mila civili che vivono nell'area sono molti quelli chiamati ad abbandonare la propria abitazione.
Armi e missili in fumo
Andriy Kovalenko, a capo del centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev, delinea la portata dell'azione ucraina: nei depositi, capaci di contenere armi e munizioni per centinaia di tonnellate, si trovavano missili S-300, S-400, sistemi Grad, Iskander e i Kn24 nordcoreani. Probabilmente, nelle strutture erano stoccate anche 'bombe plananti', che negli ultimi mesi hanno colpito obiettivi militari e civili.
L'arsenale colpito è una delle due strutture presenti nell'area. L'altra, già nei mesi scorsi, era stata colpita dai droni di Kiev. Il deposito di missili e munizioni era stato costruito a Toropets nel 2018 ed era stato presentato come una struttura di massima sicurezza.
I media ucraini attribuiscono i meriti ai servizi di sicurezza di Kiev, all'intelligence della Difesa e alle Forze speciali. L'attacco viene ampiamente discusso nei canali Telegram dei cosiddetti mil-blogger russi, esperti che monitorano il conflitto e spesso forniscono informazioni che non vengono ufficialmente diffuse. Il danno subito dalle forze armate russe, scrive in particolare Anastasia Kashevarova, è notevole: "Dopo 3 anni di operazione speciale siamo ancora a questo livello di idiozia".
Kiev ha usato droni o missili?
Ci si interroga sui mezzi utilizzati da Kiev: possibile che i droni siano riusciti a infliggere danni di portata così pesante? I depositi sono stati colpiti da missili a lungo raggio? Le domande si inseriscono nel dibattito di queste ultime settimane, caratterizzate dal pressing di Kiev per ottenere l'autorizzazione ad utilizzare i missili a lungo raggio - gli Atacms americani e gli Storm Shadwo anglofrancesi - contro obiettivi militari russi: basi e, appunto, depositi di armi.
La Russia, in ogni caso, continua a disporre di una macchina bellica capace di produrre ogni mese 42-56 missili balistici, 90-115 missili a lungo raggio e 500 droni, secondo le stime diffuse da Forbes.
Cronaca
Rigopiano, ‘l’ultimo sopravvissuto’...
Giampaolo Matrone è stato estratto vivo, ma con pesanti menomazioni, e lo strazio di aver perso la moglie e madre di sua figlia
"L’ultimo sopravvissuto, 62 ore sotto la neve, un disastro ancora senza colpevoli": titolo e sottotitolo dicono tutto dei temi e dell’intensità del libro sulla tragedia di Rigopiano di Giampaolo Matrone, pubblicato da Newton Compton Editori e che uscirà domani, venerdì 20 settembre. "Il pasticcere di Monterotondo (Roma), oggi quarantenne - viene detto in una nota - è uno dei simboli del più grave disastro sulle nevi mai accaduto in Italia, quello del resort nel comune di Farindola, nel Pescarese, spazzato via, il 18 gennaio 2017, da una valanga sotto la quale sono morte 29 persone, tra cui sua moglie Valentina Cicioni: è stato l’ultimo superstite a essere estratto dalle macerie dai soccorritori, dopo, appunto, 62 lunghe e interminabili ore, vivo ma con pesanti menomazioni, soprattutto agli arti, e con lo strazio di aver perso la sua compagna di vita nonché mamma della loro figlioletta, Gaia, che all’epoca aveva appena cinque anni (oggi ne ha dodici)".
Il volume, in 180 pagine, racconta "quell’inferno, la disperazione, la speranza, ma anche la rabbia, per le gravi lacune nei soccorsi e per l’amaro esito dei processi sulle responsabilità di questa "catastrofe di Stato" che ha visto il coinvolgimento delle massime istituzioni territoriali, Regione Abruzzo, Provincia e Prefettura di Pescara (è rimasta tristemente famosa la frase di una funzionaria prefettizia, "la mamma degli imbecilli è sempre incinta", rivolta a chi aveva segnalato per primo che l’hotel era crollato sotto la slavina, una "bufala" a suo dire), nonché il Comune di Farindola, dato che la stessa struttura, collocata in una posizione ad altissimo rischio, era di fatto abusiva. Anni di udienze alla fine non hanno prodotto quasi nulla, le vittime e i loro familiari fin qui di giustizia ne hanno ricevuta ben poca dai contestati verdetti".
"Scrivere questo libro era un sogno che cullavo da tanto tempo, per far conoscere a tutta l’Italia la verità su come sono andati davvero i fatti di Rigopiano e per lasciare un ricordo della mamma e della nostra storia a mia figlia Gaia - spiega l’autore, che nei prossimi mesi sarà impegnato in presentazioni in tutto il Paese – E' stato un 'parto' faticoso durato più di un anno e mezzo di lavoro, ripercorrere tutto non è stato facile, in alcuni momenti ero proprio stremato, anche perché contemporaneamente impegnato in un'altra battaglia, quella in tribunale. Ma rivisitare tutti questi eventi e metterli nero su bianco mi ha fatto bene, ha aiutato anche il mio continuo percorso fisico-riabilitativo, e poi confido sempre che questo volume possa smuovere anche le coscienze dei giudici, oltre che dell’opinione pubblica, in vista del processo di Cassazione previsto per il prossimo inverno e dei giudizi civili per i risarcimenti”.
La pubblicazione del volume, viene ancora spiegato, "è stata possibile grazie anche a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela del diritti dei cittadini, che ha assistito fin dall’inizio Giampaolo Matrone facendosi carico di tutte le sue necessità e assecondando, sostenendo e contribuendo a realizzare, tra gli altri, anche il suo desiderio di raccontare la sua storia, oltre ovviamente alla casa editrice Newton Compton che ha 'scommesso' su un 'prodotto editoriale' ma anche dall'alta valenza civile".
Spettacolo
Agatha All Along, tutto quello che c’è da sapere...
Trama, cast e quali serie tv e film vedere per capire al meglio questo nuovo titolo
Arriva una nuova serie tv Marvel, tra le più attese degli ultimi anni e sicuramente una delle più particolari: la dark comedy 'Agatha All Along', con protagonista Kathryn Hahn nei panni della strega Agatha Harkness, personaggio già introdotto in 'WandaVision'.
Quali film e serie tv Marvel (ri)vedere prima di 'Agatha All Along'
L'universo cinematografico Marvel è ormai gigantesco, ma non è necessario aver visto ogni film e ogni serie tv dello studio per comprendere al meglio 'Agatha All Along'. Ci sono solo due titoli che vanno recuperati primadella nuova visione: 'WandaVision', serie uscita nel 2021 di cui 'Agatha All Along' è proprio uno spin-off, e il lungometraggio del 2022 'Doctor Strange nel Multiverso della Follia'. Entrambi mostrano Scarlet Witch dopo la morte di Visione in 'Avengers: Infinity War' e l'utilizzo della magia nell'Universo Marvel.
Girata come una sit-com anni '50, 'WandaVision' introduceva il personaggio di Agatha e il suo 'Darkhold', un libro malvagio consultato poi sia da Scarlet Witch sia da Doctor Strange. L'ultima volta che il pubblico ha visto il personaggio di Kathryn Hahn era appunto in 'WandaVision': Agatha veniva imprigionata da Wanda nel mondo fittizio e idilliaco di Westview, costretta a dimenticare la propria identità e ad assumere invece quella della gentile vicina Agnes.
La trama di 'Agatha All Along'
La famigerata Agatha Harkness si ritrova sconfitta e senza potere dopo che un misterioso goth Teen la aiuta a liberarsi da un incantesimo distorto. Il suo interesse si accende quando lui la prega di accompagnarlo sulla leggendaria Strada delle Streghe, una serie di prove magiche che, se superate, ricompensano una strega con ciò che le manca. Insieme, Agatha e questo misterioso adolescente mettono insieme una congrega spietata e si incamminano lungo la Strada...
Cast, registi e produttori
A interpretare ancora Agatha (che torna a tre anni da 'WandaVision') è Kathryn Hahn. Nel resto del cast ci sono Joe Locke, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Maria Dizzia, Paul Adelstein, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili, Debra Jo Rupp, Patti LuPone e Aubrey Plaza. I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D'Esposito, Brad Winderbaum, Mary Livanos e Jac Schaeffer. I registi della serie sono Jac Schaeffer, Rachel Goldberg e Gandja Montiero.
Quando e dove vedere la serie
I primi due episodi di 'Agatha All Along', consigliata a un pubblico di età superiore ai 12 anni, arrivano in Italia giovedì 19 settembre 2024 in esclusiva su Disney+. Gli episodi sono nove in tutto e i successivi usciranno settimanalmente sulla piattaforma, uno ogni giovedì, fatta eccezione per gli ultimi due che arriveranno insieme il giorno di Halloween, il 31 ottobre.