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Usa e Israele: “Iran attaccherà lunedì”. Intercettati 30 razzi dal Libano

Tel Aviv e Washington in massima allerta per la minaccia di Teheran: "Attacco previsto per lunedì". Netanyahu: "Chi ci aggredisce pagherà un prezzo molto alto". Intercettati 30 razzi dal Libano. Il capo del Centcom Michel Kurilla in Medio Oriente per coordinare la risposta degli alleati in caso di attacco. Aggressione con coltello a Holon, due morti

Macerie a Gaza (Afp)

E' di almeno 30 civili morti e numerosi altri feriti il bilancio dei raid israeliani effettuati oggi su due scuole di Gaza City. A darne notizia è l'agenzia palestinese Wafa. Israele ha confermato i due attacchi contro le sedi delle scuole Hasán Salama e Al Nasr, definendoli raid contro "postazioni di comando di Hamas'. "I due complessi sono stati utilizzati come rifugi per i terroristi di Hamas che al loro interno pianificavano l'organizzazione di operazioni terroristiche contro lo Stato di Israele", ha affermato il portavoce dell'esercito Avichay Adraee.

Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno affermato che prima dell'attacco "sono state prese misure per ridurre la possibilità di danneggiare i civili, dall'uso di armi di precisione a quello di informazioni di intelligence". L'IDF ha accusato Hamas di "violare sistematicamente il diritto internazionale", operando da strutture civili e "usando la popolazione come scudo umano per atti terroristici".

Il portavoce del Servizio di difesa civile palestinese, Mahmoud Basal, ha assicurato invece che la maggior parte dei morti sono bambini e che Israele ha commesso "un vero e proprio massacro".

Gallant riunito con alti ufficiali militari e della Difesa

Il Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant si è riunito con alti funzionari militari e della difesa a fronte del rischio di un attacco iraniano e di Hezbollah. Secondo quanto riportato dal ministero, citato dal Times of Israel, l'incontro è incentrato sugli sviluppi della sicurezza e sulle varie opzioni per contrastare tentativi di attacco da parte dell'Iran e dei suoi alleati. All'incontro partecipano il capo di stato maggiore dell'IDF, il direttore generale del Ministero della Difesa, il vice capo dello Shin Bet, i capi delle direzioni Operazioni, Intelligence e Pianificazione strategica, il capo dell'Aeronautica, il capo del Comando del fronte interno e altri alti responsabili.

Usa e Israele: "Iran attaccherà lunedì"

Secondo qanto scrive il sito di notizie Axios, citando funzionari di Washington e Gerusalemme l'Iran e i suoi alleati potrebbero attaccare Israele già domani, lunedì 5 agosto, come rappresaglia per l'uccisione del capo militare di Hezbollah, Fuad Shukr, e del capo di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta la scorsa settimana.

Ieri nella regione è arrivato il capo del comando centrale americano (Centcom), il generale Michael Kurilla, per coordinare la risposta degli alleati in difesa di Israele in caso di attacco.

Venerdì il Pentagono ha dichiarato che avrebbe trasferito uno squadrone di caccia in Medio Oriente e mantenuto una portaerei nella regione, rafforzando la presenza militare per contribuire a difendere Israele e a salvaguardare le truppe americane.

Netanyahu: "Chi ci aggredisce pagherà un prezzo molto alto"

Israele chiederà "un prezzo molto alto" per qualsiasi attacco contro il Paese. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu all'inizio della riunione di governo a Gerusalemme, come riportano i media israeliani. "Israele - ha aggiunto - è in una guerra su più fronti contro l'asse del male dell'Iran" e "colpiamo con forza ognuna delle sue braccia".

Netanyahu ha poi respinto le voci che lo accusano di voler ostacolare i negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per la liberazione degli ostaggi israeliani trattenuti nell'enclave palestinese dall'attacco del 7 ottobre scorso di Hamas in Israele. "Non abbiamo aggiunto una sola richiesta alla bozza. E' Hamas ad aver chiesto decine di cambiamenti" all'offerta sul tavolo per un accordo tra Israele e il gruppo, ha detto il premier.

"Sono pronto a fare molta strada per il rilascio di tutti i nostri ostaggi, mantenendo la sicurezza di Israele", ha assicurato Netanhayu, secondo cui "il nostro impegno è in totale contrasto con le fughe di notizie e le informazioni mendaci" che stanno circolando in queste ore. Secondo il premier israeliano, "queste informazioni danneggiano i negoziati e, con mio grande rammarico, fuorviano anche le care famiglie degli ostaggi. Creano la falsa impressione che Hamas abbia accettato un accordo, mentre il governo di Israele si oppone". "È vero il contrario. La semplice verità è che, ad oggi, Hamas non ha accettato le condizioni più elementari dell'accordo", ha sostenuto Netanyahu parlando all'inizio della riunione settimanale del governo. Hamas, ha dettagliato il premier, "non ha ritirato la sua richiesta che Israele non possa tornare in guerra, chiede che ci ritiriamo dal Corridoio di Filadelfia e dal valico di Rafah, permettendogli di riarmarsi e di ricostruire la sua forza. È importante stabilire il principio: non ce ne andremo da lì".

E ancora, secondo Netayahu, "Hamas è anche impreparato a consentire qualsiasi meccanismo per controllare e impedire il passaggio di munizioni e terroristi nel nord della Striscia di Gaza". "Il fatto è che è Hamas che impedisce il rilascio dei nostri ostaggi e che continua ad opporsi allo schema, e non il governo di Israele, che lo ha accettato", ha concluso.

L'israeliano Channel 12 ha citato nelle scorse ore il capo delle forze israeliane Herzi Halevi e il ministro della Difesa Yoav Gallant accusando Netanyahu di essere ben consapevole che nuove condizioni che avrebbe posto, e che sarebbero state incluse in una nuova proposta israeliana, avrebbero fatto fallire l'accordo.

Idf: "Scoperto tunnel abbastanza grande da permettere passaggio auto al confine con Egitto"

Le Forze di Difesa israeliane hanno scoperto al confine tra Gaza e l'Egitto un tunnel abbastanza grande da permettere il passaggio per le automobili. Il tunnel, alto 3 metri, è stato scoperto la settimana scorsa e sarà distrutto dalle forze del Corpo di Ingegneria una volta che l'esercito avrà concluso un'indagine sul tunnel e sui pozzi che vi conducono, nonché su altre infrastrutture sotterranee.

Hezbollah: "Lanciati decine di razzi su Israele"

Intanto nella notte Hezbollah ha lanciato circa 30 razzi dal Libano verso la Galilea Panhandle nella tarda serata di ieri, in risposta agli attacchi israeliani a Kfar Kela e Deir Siriane in Libano, che hanno causato il ferimento di civili. Lo hanno riferito fonti delle Forze di difesa israeliane, secondo cui la maggior parte dei razzi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome, a parte uno caduto sulla comunità di Beit Hillel e alcuni in zone aperte.Non ci sono stati feriti nell'attacco.

In risposta i caccia israeliani hanno colpito il lanciarazzi usato nell'attacco, partito da Marjayoun, nel sud del Libano, oltre ad altre infrastrutture degli Hezbollah. Raid anche su una centrale elettrica vicino a un sito per la fornitura idrica nella città di Taybeh, nel sud. Lo riferisce il sito libanese al-Akhbar, postando le immagini dell'impianto in fiamme, citato dal Times of Israel. Nessun commento è arrivato al momento dalle forze di difesa israeliane (Idf).

Attacco con coltello a Holon, due morti

Due persone sono morte in un attacco con coltello a Holon, a sud di Tel Aviv. Dopo la donna di 66, è morto anche un uomo sulla settantina ferito gravemente da un palestinese che aveva colpito in tre diversi punti della città prima di essere abbattuto dalla polizia israeliana. Altri due uomini sono stati feriti e sono ricoverati in ospedale.

Secondo i media locali, l'attentatore di Holon, un 34enne originario di Salfit, in Cisgiordania, era entrato in Israele senza permesso. Dopo l'attacco, i militari dello Stato ebraico hanno bloccato l'accesso al villaggio, probabilmente in previsione di un raid contro l'abitazione dell'uomo.

Un atto "eroico", secondo Hamas, per il quale l'attacco è stato una "risposta naturale" ai "crimini" di Israele contro i palestinesi.

Hamas lavora a successione Haniyeh

Hamas ha fatto sapere di aver avviato le consultazioni per la nomina dell' 'erede' del capo politico del gruppo, Ismail Haniyeh, ucciso mercoledì a Teheran. Lo riporta il Times of Israel. Hamas ha riferito di riunioni del Politburo e del Consiglio della Shura per affrontare la successione a Haniyeh.

I favoriti per la 'successione' sarebbero Khaled Meshaal, predecessore di Haniyeh in quanto capo dell'ufficio politico del gruppo dal 1196 al 2017, e Khalil al-Hayya, esponente dell'ufficio politico e numero due a Gaza dal 2017.

Problemi Gps in Israele, aumentano timori attacco

Problemi con il Gps vengono segnalati in Israele. Il sito di notizie israeliano Ynet riporta che app di navigazione Gps indicano oggi nel centro di Israele che gli utenti si trovano nella capitale libanese Beirut, un malfunzionamento analogo a quanto accadde ad aprile nell'attacco iraniano con droni e missili contro Israele. I 'problemi' odierni, evidenzia il sito, aumentano i timori di un possibile attacco della Repubblica Islamica contro Israele dopo l'uccisione a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh.

Francia invita connazionali a lasciare il Libano "il prima possibile"

La Francia esorta i connazionale "a lasciare il Libano il più presto possibile". In una nota, il ministero degli Esteri di Parigi avverte: "In un contesto di sicurezza altamente instabile, richiamiamo ancora una volta l'attenzione dei cittadini francesi, in particolare di quelli di passaggio, sul fatto che sono ancora disponibili voli commerciali diretti con scalo in Francia e li invitiamo a organizzarsi fin da ora per lasciare il Libano il prima possibile".

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Esteri

Attentato Magdeburgo, mesi fa allarme sul killer ricevuto...

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Lo rende noto lo stesso ufficio: "Denuncia presa seriamente, ma non siamo investigatori e abbiamo indirizzato chi ha fornito le informazioni alle autorità"

Germania, fiori e candele per le vittime dell'attentato di Magdeburgo - Afp

L'Ufficio federale per l'immigrazione e i rifugiati aveva ricevuto mesi fa attraverso i suoi social un allarme riguardo a Taleb al-Abdulmohsen, il 50enne medico saudita incriminato per l'attentato di venerdì notte contro il mercatino di Natale di Magdeburgo. Lo rende noto lo stesso ufficio con un post su X in cui afferma che, "come per ognuna delle numerose segnalazioni che riceviamo, abbiamo preso questa denuncia seriamente".

Ma aggiunge che, non essendo un ufficio investigativo, aveva indirizzato la persona che aveva fornito le informazioni alle autorità responsabili. Al momento circolano su Internet screenshot dei messaggi che sarebbero stati inviati all'Ufficio riguardanti Abdulmoshen, ma non è stata confermata l'autenticità di questi messaggi. Intervistato ieri notte dalla Zdf, il capo dell'ufficio immigrazione, Holger Münch, ha confermato di aver ricevuto un allarme sul saudita nel 2023, affermando che da allora sono iniziati i controlli.

"La polizia della Sassonia Anhalt ha anche iniziato a prendere misure investigative pertinenti", ha aggiunto, riconoscendo comunque che non c'era molto di concreto. Anche se contattato dalle autorità il sospettato rispose "con insulti e minacce, però non era segnalato per crimini violenti". "Tuttavia queste cose dovrebbero essere verificate di nuovo per vedere se le autorità di sicurezza si sono perse qualcosa", ha infine ammesso.

Al-Abdulmohsen è stato incriminato questa mattina per cinque capi di imputazione di omicidio, diversi capi di imputazione di tentato omicidio e lesione aggravata.

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Esteri

Siria, una donna a capo dell’ufficio per gli affari...

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Il nuovo governo siriano creato dal gruppo islamista Hayat Tahrir al Sham nomina Aisha Al Debs. La promessa: "Alle donne opportunità di partecipare al lavoro comune in tutti i suoi aspetti"

Donne in Siria - Afp

Il nuovo governo siriano creato dal gruppo islamista Hayat Tahrir al Sham (Hts) ha annunciato la creazione di un ufficio per gli affari femminali alla cui guida è stata nominata Aisha Al Debs, descritta come "un'attivista umanitaria", che ha lavorato per anni nella provincia di Idlib, bastione dei jihadisti in Siria. In una dichiarazione trasmessa da Syria Tv, Al Debs ha promesso che le nuove autorità siriane "daranno alle donne l'opportunità di partecipare al lavoro comune in tutti i suoi aspetti, secondo le loro competenze". Ed ha annunciato che le donne avranno una "partecipazione importante" nel dialogo nazionale per la creazione della nuova realtà siriana.

La nomina arriva dopo le polemiche ed i timori suscitati dall'intervista rilasciata nei giorni scorsi da un portavoce di Hts, Obaida Arnaut che, in contrasto con le assicurazioni che i vertici del gruppo stanno dando alla comunità internazionale, affermava che i compiti delle donne "devono essere necessariamente compatibili con il ruolo che possono assumere", affermando che non sarebbero in grado di assumere ruoli nella Difesa a causa della loro "natura biologica".

"Se decidessimo di dare ad una donna il ministero della Difesa, questo si accorderebbe con la sua assenza e natura biologica? Senza dubbio no. Può impegnarsi come un uomo? Non può", ha detto ancora il portavoce.

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Esteri

Attentato Magdeburgo, saudita incriminato: 5 capi...

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Taleb al-Abdulmohsen, medico 50enne, è comparso ieri sera di fronte al giudice. Nell'attentato al mercatino di Natale 5 morti e 200 feriti

Il passaporto di Taleb al-Abdulmohsen, l'uomo incriminato per l'attentato di Magdeburgo - Fotogramma /Ipa

Taleb al-Abdulmohsen, l'uomo che venerdì sera ha scagliato la sua auto contro la folla al mercatino di Natale di Magdeburgo uccidendo 5 persone e ferendone 200, è stato incriminato per cinque capi di imputazione di omicidio, diversi capi di imputazione di tentato omicidio e lesione aggravata.

Lo ha annunciato oggi la polizia tedesca dopo che il medico 50enne saudita è comparso ieri sera di fronte al giudice.

Tra le cinque persone rimaste uccise nell'attentato, c'è un bambino di nove anni. La polizia ritiene che l'uomo, che negli ultimi anni in interviste e sui social media aveva accusato il governo tedesco di non fare abbastanza per combattere l'islamismo e si era avvicinato alle posizioni dell'estrema destra tedesca ed internazionale, abbia agito da solo.

Psichiatra in esilio, oppositore dell'Islam: chi è l'attentatore

Saudita in esilio, 50enne, in Germania dal 2006, psichiatra e psicoterapeuta a Bernburg, attivista, fortemente critico nei confronti dell'Islam, simpatizzante dell'Afd convinto che le autorità tedesche non facciano abbastanza contro l'islamismo: questo è il ritratto di Taleb al-Abdulmohsen che sembra emergere dalle indagini.

Nato in una piccola località saudita a maggioranza sciita, poi abiura l'Islam e, ricostruisce il Wall Street Journal citando un funzionario della sicurezza, fugge dalla monarchia del Golfo, a maggioranza sunnita e dove abbandonare l'Islam è un reato. Originario di Hofuf, in Germania diventa noto oltre i 'confini' della piccola comunità saudita per il suo attivismo e per la difesa dei diritti delle donne. "Sono il più forte critico dell'Islam nella storia - ha affermato nel 2019 in un'intervista alla Faz -. Se non mi credete, chiedete agli arabi".

Al-Abdulmohsen lavorava come psichiatra alla Clinica Salus di Bernburg, una cinquantina di chilometri da Magdeburgo, come confermato allo Spiegel fonti della struttura. Mitteldeutsche Zeitung ha scritto che nelle ultime settimane sarebbe stato spesso assente per malattia dal lavoro. Nel 2016 ha ottenuto lo status di rifugiato, dopo aver denunciato - ricostruisce il Financial Times - di aver ricevuto minacce di morte per aver abbandonato l'Islam. Una "rottura" che risale al 1997, ha sostenuto una volta in un'intervista.

I media tedeschi lo hanno descritto come attivista impegnato ad aiutare gli oppositori in Arabia Saudita a fuggire dalla monarchia del Golfo per chiedere asilo in Europa. Nel 2019 ha raccontato alla Bbc di passare - "se ho tempo" - 10, 16 ore al giorno ad aiutare a ottenere l'asilo in Paesi occidentali chi in Medio Oriente dice addio all'Islam e di essere 'ricercato' soprattutto dalle donne giovani, tra i 18 e i 30 anni. Il forum wearesaudis.net è stato usato per i consigli rivolti ai sauditi e ai richiedenti asilo in generale.

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