Parigi 2024, dopo il caldo in camera e la Senna inquinata ora i vermi nel cibo
Il nuotatore britannico Adam Peaty: "Sono stati trovati dei vermi nei piatti di pesce" della mensa del villaggio Olimpico
Non si fermano le proteste degli atleti per l'organizzazione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Dopo la Senna inquinata in cui gareggiare, la scomodità dei letti, le temperature elevate delle camere (sprovviste di aria condizionata) e i letti scomodi, arriva anche la testimonianza del nuotatore britannico Adam Peaty che sostiene sono stati trovati dei 'vermi' nei piatti di pesce della mensa.
Il cibo
Peaty non è il primo a lamentarsi del cibo destinato agli atleti a Parigi 2024. Già Simone Biles e la collega Hezly Rivera avevano bocciato la mensa del villaggio olimpico, poi erano intervenuti gli italiani Thomas Ceccon e Gregorio Paltrinieri: "Si mangia male". Persino su TikTok molti atleti hanno condiviso il disagio di mangiare al villaggio olimpico: file lunghissime, qualità del cibo non adeguata, porzioni ridotte e persino carne servita cruda. Alcune delegazioni avrebbero lasciato il villaggio olimpico anche per questo motivo, mentre la squadra britannica aveva evidenziato problemi con il catering prima dell'inizio della competizione, portando persino uno chef per aiutare a garantire che gli atleti avessero abbastanza proteine nella loro dieta.
Ora Adam Peaty, medaglia d'argento nei 100 metri rana a Parigi, ha affermato che "le persone trovano vermi nel pesce". "Il catering - ha spiegato il nuotatore - non è abbastanza buono per il livello che ci si aspetta dagli atleti. A Tokyo, il cibo era incredibile. A Rio è stato incredibile. Ma questa volta? Non c'erano abbastanza opzioni proteiche, 30 minuti di attesa per il cibo perché non c'è un sistema di coda".
'Sostenibilità' è stata una delle parole d'ordine a Parigi 2024, con gli organizzatori che hanno evidenziato che il 60 percento dei pasti serviti agli atleti sono senza carne e il 30 percento sono a base vegetale, ma Peaty ha sottolineato che non è ciò di cui hanno bisogno le persone che svolgono intense routine di allenamento: "Ho bisogno di carne per gareggiare ed è quella che mangio a casa, quindi perché dovrei cambiare? Stiamo guardando il meglio del meglio al mondo e non gli stiamo dando il meglio".
Le camere
Anche i letti in cartone sono stati realizzati per andare incontro agli obiettivi sostenibili dei Giochi ma aspramente criticati dagli atleti: i materassi 'amici dell'ambiente' sarebbero effettivamente molto robusti, ma poco confortevoli. "Sono un po' duri, stretti e corti. È complicato dormire nei letti. L'erba è assolutamente meno scomoda", ha dichiarato Thomas Ceccon dopo essere stato immortalato mentre riposava a terra, su un prato, accanto a una panchina.
“Nel Villaggio non c’è aria condizionata, fa caldo, si mangia male. Molti atleti si spostano per questo", aveva denunciato il nuotatore azzurro, campione olimpico dei 100 dorso, all'inizio dei Giochi olimpici. Gli aveva fatto eco il collega Gregorio Paltrinieri, rimarcando la difficoltà di riposare data l'alta temperatura : "In camera non mi addormento mai prima delle due di notte. Fa troppo caldo. Noi qui siamo i protagonisti ed è impensabile non avere l’aria condizionata nelle camere. Non si possono trattare così gli atleti. Non siamo tutelati".
La Senna inquinata
Molti gli atleti poi che hanno criticato la scelta degli organizzatori della Senna per le gare di nuoto: la qualità dell'acqua, nel corso dei Giochi, è stata valutata insufficiente per far nuotare gli atleti, che hanno dovuto saltare diversi allenamenti. "La Senna ci mette preoccupazione", aveva detto ancora Paltrinieri. "Non è la migliore organizzazione, non è sicuro per noi. Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato".
Dopo il triathlon femminile, con la prova di nuoto andata in scena nella Senna, c'è stato anche il primo caso di Escherichia coli ai Giochi, con l'atleta belga Claire Michel che si è ammalata. Gli organizzatori però hanno smentito che quanto accaduto alla triathleta belga possa essere dipeso dall'acqua della Senna. "Non ha nulla a che fare con la gara", aveva dichiarato la portavoce delle Olimpiadi di Parigi 2024 Anne Descamps.
Sport
Italia Polo Challenge 2025, lo spettacolo sulla neve di...
Il sindaco Rota: “La prima volta di un grande torneo di Polo a Courmayeur conferma la vocazione sportiva del nostro territorio”
C'è una storia appassionante che inizia qualche centinaio di milioni di anni fa e finisce per accarezzare il cielo sopra Courmayeur. È la storia del Monte Bianco. E c’è una storia che è appena iniziata -una storia di sport, uomini e cavalli- che già sembra un tutt'uno con questa magnifica terra. È la storia di Italia Polo Challenge, circuito di Arena Polo promosso e organizzato da The Chukker Company in collaborazione con la Fise, la Federazione Italiana Sport Equestri. Basta un'occhiata all'arena di gioco allestita al campo sportivo di Entrèves per accarezzare l’idea che il Polo sia sempre stato qui, a Courmayeur, in questo magnifico affresco nel quale il Monte Bianco si mostra come sentinella dell'eternità. Sarà per questo che la prima sfilata dei Cavalieri del Polo -15 giocatori provenienti dai ‘due mondi’, Europa e Sud America: Italia, Francia, Argentina, Messico, Perù, Svizzera che formano le cinque squadre pronte a sfidarsi in partite tre contro tre- è sembrato un rito scavato nella tradizione di Courmayeur.
I cavalieri in perfetta tenuta da gioco e quei colori delle maglie ora accesi, ora tenui, che strizzano l’occhio alla tradizione medievale. La bellezza scultorea dei loro cavalli che dà l’idea di un rapporto quasi magico tra uomo e animale, pronti a diventare un tutt’uno quando ci sarà da sfidarsi sull’arena innevata. A seguire la sfilata, due ali di folla che confermano come lo sport sia nelle note di Courmayeur e quanto lo spettacolo di questa parata sia in perfetta sintonia con la vocazione turistica del territorio. La sfilata degli uomini e dei cavalli è anche il riflesso scintillante negli occhi dei più piccoli, che col pieno di entusiasmo tormentano di domande i loro genitori: “Andiamo a vederli?”, “Mamma mi ci porti?”, “Da grande anche io giocherò a Polo...”.
Cavalli e cavalieri hanno sfilato da piazza Brocherel al Jardin de l’Ange, prima di un momento istituzionale in cui il sindaco di Courmayeur Roberto Rota ha certificato il feeling appena nato ma destinato a durare nel tempo, tra il Polo e la splendida realtà alle pendici del Monte Bianco: “È la prima volta che Courmayeur ospita una tappa di Italia Polo Challenge e per noi è una grande sfida, oltre che un grande onore. Portare uno sport come il Polo ai piedi del Monte Bianco conferma la vocazione di Courmayeur a ospitare grandi eventi sportivi, ma anche a far conoscere discipline diverse da quelle note nell’arco alpino, anche se altrettanto affascinanti e coinvolgenti. Questo evento inoltre -prosegue il sindaco di Courmayeur- ci affianca a Porto Cervo, un’altra prestigiosa località del circuito ‘Territori di Altagamma’ che, in estate, ospita una tappa di Italia Polo Challenge, un motivo in più per investire su questo appuntamento che richiama cavalieri e supporter da tutto il mondo, basti pensare alla provenienza internazionale dei giocatori che prenderanno parte al torneo, dettaglio che permetterà a Courmayeur di farsi conoscere oltre i confini europei”.
Prima e dopo le parole del sindaco, presentato dall'attore Roberto Ciufoli, hanno sfilato sul palco della presentazione dell’evento gli organizzatori di The Chukker Company Adriano Motta e Patricio Rattagan, argentino che vive in Italia e giocatore di Polo in campo qui a Courmayeur. Motta ha consegnato al sindaco Rota una tela a tema equestre realizzata da LEON, al secolo Leonardo Scotti, un “Pop Art Artist” che ha saputo costruire un linguaggio visivo che fa da trait d'union tra passato e presente in una sintesi sorprendente. Con loro, ecco Alessandro Giachetti del Dipartimento Polo della FISE, che ha portato il saluto della Federazione. Durante l’evento sono state presentate le cinque squadre – Courmayeur, US Polo Assn., Union, Apose, Marinella – e il torneo che va in scena da mercoledì 15 gennaio a sabato 18, quando si disputeranno le finali.
Italia Polo Challenge è ancora una volta un evento glamour, ma nel segno della sostenibilità e dell'appartenenza a un territorio, la Valle d’Aosta, dove il Polo si incastra in un contesto naturistico meraviglioso e famoso nel mondo. Courmayeur, meta ambitissima per turisti provenienti da tutto il mondo, si appresta a vivere una meravigliosa avventura sportiva da domani alle 18.30, quando scenderanno in campo cavalli e cavalieri per il primo match di Italia Polo Challenge. Con l’inizio delle partite, domani verrà inaugurata anche l’Hospitality a bordo campo – previsto l’arrivo di alcuni conosciutissimi Vip – nella quale vivere la propria food experience. L’ingresso per assistere alle partite sarà completamente gratuito per gli spettatori – con accesso alle tribune libero – che avranno l’opportunità di vivere da vicino ogni momento di questo spettacolo unico, trascorrendo una serata all’insegna di una disciplina che si sta guadagnando sempre più spazio tra gli sport equestri.
Sport
Milan, altro infortunio per Pulisic
Brutte notizie per Conceiçao
Vittoria in rimonta molto importante per il Milan di Conceiçao che ha battuto il Como grazie alle reti di Theo Hernandez e Leao. Tre punti fondamentali con la squadra rossonera che si rilancia in classifica, la zona Champions dista adesso cinque punti con un'altra partita da recuperare.
Arrivano, pero', anche notizie non positive. Durante il match contro i lariani Pulisic ha accusato un altro infortunio. Il problema dovrebbe essere di natura muscolare, perché nonostante avesse ricevuto un colpo alla caviglia, l'americano si è toccato ripetutamente il flessore mentre era a terra.
Ma non solo, perché anche Thiaw e Morata hanno accusato dei problemi fisici, come annunciato anche dallo stesso tecnico al termine della partita: "Pulisic e Thiaw li valuteremo domani, hanno accusato problemi muscolari. Anche Morata, aveva un po' di fastidio a livello muscolare e abbiamo deciso di non rischiarlo. Stiamo valutando tutto a livello di lavoro, dobbiamo crescere anche su questo piano. Se vogliamo avere intensità bisogna essere al top e in questo momento ci manca qualcosa".
Il Milan tornerà quest'oggi al lavoro per preparare il match in programma sabato pomeriggio contro la Juventus.
Fantacalcio.it per Adnkronos
Sport
Alcaraz e Djokovic avvertono Sonego: “Fonseca sarà...
Il tennista azzurro sfiderà il talento brasiliano nel secondo turno degli Australian Open
Cresce l'attesa per la sfida tra Joao Fonseca e Lorenzo Sonego. Il tennista brasiliano, 18 anni, affronterà l'azzurro nel secondo turno dell'Australian Open dopo aver eliminato Andrey Rublev, numero 9 del mondo. La vittoria contro il russo ha puntato i riflettori su Fonseca, la cui crescita è stata già certificata dal trionfo nell'ultima edizione delle Next Gen Atp Finals.
Ora sono in tanti a preoccuparsi per il brasiliano, già considerato una delle possibili sorprese alla vigilia degli Australian Open. Fonseca, di certo, non vuole fermarsi: "Penso che quando sono arrivato qui, il mio primo obiettivo era qualificarmi per il tabellone principale", ha detto il brasiliano dopo il trionfo contro Rublev, "ovviamente i miei obiettivi sono più grandi ora. Voglio sempre di più, penso che questa sia la mentalità del campione. Sono molto contento del modo in cui sto giocando ma sto già pensando alla partita con Sonego. Sarà una bella sfida contro un grandissimo giocatore".
Le reazioni di Alcaraz e Djokovic
Del talento di Fonseca stanno parlando in tanti, praticamente tutti, a Melbourne. Anche chi è arrivato in Australia come uno dei favoriti per la vittoria finale: "Ho visto un po' della sua partita, non sono riuscito a guardarla tutta. Cosa posso dire? È semplicemente incredibile", ha detto Carlos Alcaraz dopo aver battuto il giapponese Yoshihito Nishioka al secondo turno, "il modo in cui ha giocato il suo primo incontro in uno Slam contro il suo primo top 10, è incredibile. Il modo in cui ha affrontato la partita, in cui ha gestito tutto, anche i nervi, è stato fantastico". Ma è già pronto per arrivare in fondo? "È qualcuno a cui devo stare attento. Sicuramente lui ci sarà. È solo l'inizio dell'anno, ha vinto una sola partita in uno Slam, ma lui ci sarà. Molto presto metteremo il nome di Joao Fonseca nella lista dei migliori giocatori del mondo".
Alle parole di Alcaraz ha fatto eco anche Novak Djokovic, passato al terzo turno dell'Australian Open dopo aver battuto il portoghese Jaime Faria: "L'ho incontrato oggi per la prima volta, letteralmente cinque minuti prima di entrare in spogliatoio. Mi sono congratulato con lui non solo per la vittoria di ieri sera, che ho visto, ma anche per tutto quello che ha fatto negli ultimi sei-dodici mesi", ha detto il tennista serbo, "ho seguito la sua ascesa e adoro il modo in cui gioca i punti importanti. Coraggioso, molto pulito al servizio, è un giocatore completo. È emozionante per il Brasile, ma anche per tutto il mondo del tennis, avere un giocatore così giovane e già in grado di giocare così bene su un grande palcoscenico, è impressionante".
Djokovic rivede un po' di se stesso in Fonseca: "Io sono un suo grande fan, l'ho seguito anche l'anno scorso. In un'intervista avevo detto che vedevo un po' del mio gioco nel suo. Mi ricorda me stesso quando avevo la sua età, quando tiri senza pensare troppo, per mostrare di cosa sei capace. Lui ha sicuramente la stoffa per arrivare lontano e l'ha dimostrato ieri sera su un grande palcoscenico. Se continua così il futuro per lui sarà luminoso".