Sinwar nuovo capo di Hamas. Israele: “Il suo posto è accanto a Deif”
Per il Wsj, Teheran ha "avviato manovre militari". Tel Aviv: "Sinwar? Il suo posto è accanto a Deif". Nasrallah: "Incertezza su tempi ritorsione è parte punizione contro Israele"
Yahya Sinwar è il nuovo capo di Hamas e prende il posto di Ismail Haniyeh, assassinato a Teheran. L'annuncio è arrivato via Telegram: il leader del movimento palestinese Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, "è stato eletto alla carica di capo del Politburo del movimento al posto del defunto Ismail Haniyeh", si legge nel documento dell'organizzazione islamista. Durissima la reazione di Israele, che attende la più volte annunciata reazione da parte dell'Iran per l'uccisione di Haniyeh a Teheran, e da parte di Hezbollah per la morte del comandante Fuad Shukr a Beirut, in Libano.
"C'è solo un posto per Yahya Sinwar ed è accanto a Mohammad Deif e a tutti i terroristi responsabili del 7 ottobre. Questo è l'unico posto che prepariamo per lui", ha dichiarato il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, in un'intervista ad Al Arabiya. Deif, per anni considerato tra i nemici più acerrimi dello Stato ebraico, è stato ucciso in un raid nel sud della Striscia lo scorso 13 luglio.
Wsj: "Iran sposta lanciamissili, avviate manovre militari"
Intanto l'Iran sta spostando lanciamissili e conduce esercitazioni militari. E' quanto hanno iniziato a osservare nel fine settimana scorso funzionari statunitensi, come riporta il Wall Street Journal. Si tratta di un segnale che potrebbe indicare che Teheran si prepara a un attacco nei prossimi giorni.
L'Iran risponderà ai "crimini" di Israele ma non vuole l'escalation del conflitto in Medio Oriente, ha assicurato, secondo quanto riferiscono i media locali, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian al segretario del Consiglio di sicurezza russo, Sergei Shoigu, in visita a Teheran. "L''Iran - ha detto - non sta assolutamente cercando di ampliare la portata della crisi nella regione, ma questo regime riceverà certamente una risposta per i suoi crimini e la sua arroganza".
L'assassinio di Haniyeh
Nuovi retroscena spuntano sulla morte di Haniyeh. Il Jewish Chronicle scrive che la bomba che uccise Ismail Haniyeh a Teheran fu piazzata sotto il suo letto da agenti delle Guardie della rivoluzione islamica reclutate dal Mossad. Il Jewish Chronicle precisa che l'esplosivo fu collocato nella guesthouse dove alloggiava il leader politico di Hamas poche ore prima della sua uccisione e non settimane o mesi prima. La bomba sarebbe stata azionata in remoto, per mezzo di un robot.
Secondo il rapporto, che non cita fonti, i due iraniani, membri dell'unità di protezione Ansar al-Mahdi dell'Irgc, entrarono e uscirono dalla stanza di Haniyeh nel giro di pochi minuti per poi andare via dal complesso senza destare alcun sospetto. Un'ora dopo l'attentato, il Mossad li avrebbe fatti uscire clandestinamente dal Paese.
Nasrallah e la ritorsione nei confronti di Israele
Lato Libano, nel suo discorso a una settimana dall'uccisione, martedì scorso nella capitale libanese, del comandante di Hezbollah, Fuad Shukr, il segretario generale di Hezbollah, Hasan Nasrallah, ha detto che "ci troviamo di fronte al pericolo che l'entità di occupazione", Israele, "domini la regione". Nasrallah ha definito "una perdita molto grande" la morte di Shukr. Ma, ha incalzato, "non ci fa esitare né fermare".
Nel discorso, rilanciato dai media libanesi, Nasrallah ha parlato di "pericoli reali" per la "regione". "Israele cerca di annettere la Cisgiordania e afferma che non esiste uno stato palestinese - ha scandito il numero uno di Hezbollah - L'obiettivo di questa battaglia è di impedire a Israele di vincere e di evitare l'eliminazione della resistenza palestinese così come il fallimento della causa palestinese".
L’incertezza sulla data della ritorsione costituisce “parte della punizione” per Israele, ha affermato Nasrallah invitando i membri dell'“asse della resistenza” sostenuto dall'Iran in Iraq e Yemen a continuare a sostenere Gaza nonostante le “difficoltà e i sacrifici”, esortando al contempo gli altri Paesi arabi a “svegliarsi di fronte al pericolo che minaccia la regione”.
"Il pericolo israeliano non può essere affrontato nascondendo la testa sotto la sabbia, perché il nemico non ha linee rosse", ha aggiunto il leader di Hezbollah, sottolineando che anche l'Iran è stato costretto a unirsi alla battaglia dopo l'assassinio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran.
Media libanesi hanno riferito di sorvoli di velivoli israeliani sulla capitale libanese Beirut e i suoi sobborghi. Secondo i media, "caccia israeliani hanno rotto la barriera del suono". "Il nemico", ovvero Israele, "rompe il muro del suono sulla periferia sud" di Beirut, tradizionale roccaforte degli Hezbollah libanesi, "per spaventare le persone riunite per la cerimonia" a una settimana dall'uccisione di Fuad Shukr, ha detto Nasrallah.
Esteri
Francia, nasce il nuovo governo Barnier
Lunedì pomeriggio il primo Consiglio dei Ministri
Il segretario generale dell'Eliseo, Alexis Kohler, ha annunciato la formazione del nuovo governo, guidato da Michel Barnier, ufficializzando la lista dei ministri. All'Economia, Finanze e Industria andrà Antoine Armand, agli Esteri Jean-Noel Barrot, all'Interno Bruno Retailleau mentre alla Difesa viene confermato Sebastien Lecornu.
Confermata alla Cultura anche Rachida Dati, mentre Didier Migaud va alla Giustizia. Tra le altre donne del governo Barnier, Anna Genetet all'Istruzione nazionale, Genevieve Darrieussecq alla Sanità, Annie Genevard all'Agricoltura e la Sovranità alinetare e Agnes Pannier-Runacher alla Transizione ecologica. La portavoce del governo sarà Maud Bregeon.
Il presidente Emmanuel Macron ha convocato lunedì pomeriggio alle 15 il nuovo governo per un consiglio dei ministri, ha reso noto l'Eliseo.
Esteri
Harris accetta invito Cnn per duello tv e sfida Trump
Il secondo dibattito si dovrebbe svolgere il 23 ottobre. La candidata alla Casa Bianca: "Spero che anche Trump si unisca a me"
Kamala Harris accetta l'invito a partecipare a un nuovo dibattito con Donald Trump sulla Cnn il prossimo 23 ottobre. "La vicepresidente Harris è pronta ad un'altra opportunità di condividere il palco con Donald Trump che non dovrebbe avere problemi ad accettare questo dibattito", ha dichiarato oggi la presidente della campagna di Harris, Jen O'Malley Dillon.
La stessa Harris ha annunciato la decisione con un post su X in cui afferma di avere "accettato con gioia un secondo dibattito presidenziale" e di sperare che Trump "si unisca a me" il 23 ottobre sul palco della Cnn.
Harris ha raccolto 257 milioni ad agosto, il triplo di Trump
Kamala Harris e i democratici hanno raccolto 257 milioni di dollari nel mese di agosto, oltre il triplo di quello che raccolto Donald Trump, fermo a 85 milioni di dollari secondo quanto emerge dai documenti della Federal Election Commission. Questo comporta che la vice presidente ha iniziato il rush finale degli ultimi due mesi prima del voto di novembre con 286 milioni nelle casse elettorali, con l'ex presidente e il comitato repubblicano che hanno iniziato settembre con 214 milioni nelle proprie casse.
La campagna di Harris nel mese di agosto, che di fatto è stato il primo mese di sua campagna elettorale dopo la rinuncia all'elezione annunciata da Joe Biden il 21 luglio, ha speso praticamente tutti i soldi raccolti, 258 milioni di dollari. Mentre Trump ha speso più di quanto ha raccolto, 121 milioni di dollari.
Dai sondaggi Harris in vantaggio su Trump per la prima volta da fine agosto
Kamala Harris viene data in vantaggio a livello nazionale da Nate Silver per la prima volta da fine agosto. Secondo il sistema di analisi e previsione del guru dei sondaggi americani, la vicepresidente è al 48.9% contro il 46.1% di Donald Trump. Un vantaggio minimo in quello che rimane di fatto un testa a testa, scrive in un post Silver che dà Harris in testa anche in Pennsylvania, Wisconsin, Michigan, Nevada e Minnesota. Mentre Trump la supera in North Carolina, Georgia e Arizona.
Di fronte alla continua altalena di sondaggi in queste elezioni che si prevede saranno sul filo del rasoio, Harris, in un comizio la notte scorsa in Wisconsin, ha esortato gli elettori a non dare troppo retta ai 'polls'. "Ci mancano 46 giorni alle elezioni - ha detto la democratica - e sappiamo che sarà un testa a testa fino alla fine. Quindi non prestiamo troppa attenzione ai sondaggi perché, voglio essere chiara, noi siamo gli underdog e abbiamo un duro lavoro davanti a noi".
Esteri
Iran, Pezeshkian: “Con le nostre armi neanche i...
Alla parata militare a Teheran svelati un nuovo missile balistico e la versione aggiornata del drone kamikaze Shahed 136B
"Oggi le nostre capacità difensive e di deterrenza si sono sviluppate a tal punto che nemmeno i demoni penserebbero di aggredire il nostro amato Iran". Lo ha detto il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, che ha partecipato alla parata militare a Teheran che ricorda la guerra Iran-Iraq, dove sono stati svelati un nuovo missile balistico e la versione aggiornata del drone kamikaze Shahed 136B.
Il missile Jihad a propulsione solida è stato progettato e prodotto dal ramo aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie e ha una gittata operativa di 1.000 chilometri, ha riferito l'agenzia di stampa Irna. Il drone Shahed-136B è invece una versione migliorata dello Shahed-136, con nuove caratteristiche e un raggio d'azione di oltre 4.000 chilometri. I famigerati Shahed vengono utilizzati dalla Russia per colpire l'Ucraina.
"Grazie all'unità e alla coesione dei Paesi musulmani, possiamo mettere a posto quell'usurpatore sanguinario e genocida che è Israele, che non ha pietà per nessuno, né per le donne, né per i bambini, né per i giovani, né per gli anziani”, ha aggiunto Pezeshkian.