Briatore: “A Napoli maestri della pizza, noi sul mercato puntiamo a prodotto diverso”
Il manager sull'apertura di 'Crazy Pizza' nella città partenopea: "Nessun problema con i pizzaioli napoletani, non andiamo in competizione con loro"
''A Napoli ci sono i maestri della pizza, noi puntiamo sul mercato di Napoli con un prodotto che è diverso, per cui non andiamo in competizione con le pizzerie''. Così Flavio Briatore all'Adnkronos sull'apertura di 'Crazy Pizza' anche a Napoli. Nessuna concorrenza quindi alla pizza napoletana, tiene a sottolineare il manager, ''quando vado a Napoli la prima cosa che faccio è andare a mangiare la pizza - racconta -. Quando abbiamo annunciato l'apertura di 'Crazy Pizza' con i pizzaioli non abbiamo avuto nessun problema, più cose si fanno e più le cose vanno bene a tutti''.
E sul prezzo della pizza (17 euro per una margherita, ndr) Briatore spiega: "E' un fatto di mercato, dipende dagli affitti che paghiamo e dagli stipendi che paghiamo. Da noi c'è l'intrattenimento, c'è il dj, c'è la musica, non è che apriamo qualcosa di semplice, mangiare la nostra pizza è un'esperienza. Inoltre - tiene a ricordare - da 'Crazy Pizza' proponiamo un menù importante perché, oltre alla pizza, ci sono anche le insalate e le paste''.
Alla domanda se a Napoli la ricetta della sua pizza sarà diversa, Briatore precisa: "'Crazy Pizza' è di tutto il mondo e quindi la ricetta è sempre la stessa. Noi puntiamo su prodotti di super qualità, una qualità che naturalmente hanno anche gli altri pizzaioli. E' vero, la nostra pizza ha costi superiori a quelli di una pizzeria normale, ma alla fine dobbiamo dare a tutti un prodotto che piace alla gente'', conclude l'imprenditore. (di Alisa Toaff)
Cronaca
SuperEnalotto, numeri combinazione vincente 21 settembre
Centrati otto '5'
Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del SuperEnalotto di oggi. Centrati, invece, otto '5' da 24.313,39 euro ciascuno. Il jackpot a disposizione del prossimo concorso sale a 79,5 milioni.
I punteggi vincenti del SuperEnalotto
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come scoprire se hai vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La combinazione vincente di oggi, 21 settembre 2024
Questa la combinazione vincente di oggi, 21 settembre: 8, 33, 35, 39, 78, 83. Jolly: 52. Superstar: 72.
Cronaca
Rita Dalla Chiesa: “Omicidio di mio padre fu un...
"Era una persona che disse a mio padre 'stia attento a non mettersi contro la mia corrente perché chi lo ha fatto è sempre tornato praticamente in una bara'"
"Ho sempre pensato" che si sia trattato di un omicidio politico. Ad affermarlo durante la trasmissione tv 'Tango' su Rai 2 è Rita Dalla Chiesa, in merito all'uccisione del padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il 3 settembre 1982. La conduttrice ricorda anche il post di Rita Dalla Chiesa che il 24 agosto scorso aveva già parlato del "grande punto interrogativo, mai chiarito, di un favore che venne fatto a qualcuno, che aveva chiesto che fosse ucciso. Chi era questo qualcuno? Io posso immaginarlo. Per questo non dimentico".
"Era un politico", risponde Dalla Chiesa alla conduttrice che a 'Tango' gli chiedeva chi era quel politico. "Potrebbe essere passato il tempo per dirlo" il nome, "ma c'è una famiglia di questo politico e io evito di parlarne. Comunque era una persona che quando mio padre è andato a Palermo gli aveva detto 'Stia attento a non mettersi contro la mia corrente perché chi lo ha fatto è sempre tornato praticamente in una bara'".
"Le parole di Rita Dalla Chiesa sul fatto che il padre, il generale Carlo Alberto, sia stato ucciso ‘per fare un favore a un politico’ e quel politico sarebbe Giulio Andreotti, se confermate, sarebbero allarmanti e gravi. Anche per la minaccia dello stesso Andreotti che, sempre secondo la figlia del generale, avrebbe affermato che 'chi si metteva contro di lui era un uomo morto'. A questo punto ritengo che Rita Dalla Chiesa debba essere urgentemente sentita dalla commissione parlamentare Antimafia, per chiarire le sue dichiarazioni", dice il portavoce di Europa Verde e deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
"Le affermazioni dell'onorevole Rita Dalla Chiesa, secondo cui Andreotti sarebbe dietro l’omicidio di suo padre, sono gravissime, indimostrabili e vengono fatte ora che Andreotti non c’è più. La Dc però c'è ancora e valuteremo le modalità anche legali con cui difendere la memoria del presidente", dice Gianfranco Rotondi, presidente della Democrazia cristiana.
Cronaca
Sarah Scazzi, la serie tv Disney fa infuriare il sindaco di...
Il primo cittadino contro l'utilizzo del nome della cittadina: "Mi riservo di valutare possibili azioni legali"
E' appena stata annunciata e già fa rumore la serie tv 'Avetrana - Qui non è Hollywood', sulla tragica fine di Sarah Scazzi, che sarà presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e sarà poi trasmessa da Disney+ dal 25 ottobre.
L'ira del sindaco
La storia, con regia del pugliese Pippo Mezzapesa, racconta la vicenda di Avetrana dove la quindicenne Sarah Scazzi è stata uccisa il 26 agosto del 2010. Per il delitto Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano stanno scontando l'ergastolo mentre lo zio Michele Misseri a febbraio è tornato in libertà dopo aver scontato la pena per soppressione di cadavere. L'utilizzo del nome della città Avetrana, in provincia di Taranto, è contestato dal sindaco Antonio Iazzi. ''L'amministrazione Comunale di Avetrana - ha comunicato - disconosce la scelta di utilizzare la denominazione del Comune nel titolo del film inerente all'omicidio di Sara Scazzi. Disconosce altresì voci di presunti accordi o partecipazione a introiti per il Comune. Si riserva di valutare possibili azioni legali''. L'amministrazione locale sta tentando di evitare il più possibile l'accostamento della città alla tragica vicenda. Quando Michele Misseri è tornato in libertà, il sindaco ha emesso un'ordinanza per chiudere la strada dove è ubicata la villetta della famiglia Misseri per evitare che potesse diventare meta di curiosi e di giornalisti e fotografi. Non fu necessaria perché Michele Misseri non tornò ad Avetrana il giorno in cui uscì dal carcere di Lecce. Adesso si aggiunge un nuovo capitolo con la serie televisiva.