Malgioglio: ”Con ‘Ronaldo’ il mio ‘inno d’amore’ in turco al campione portoghese”
''Io in gara al Festival Sanremo 2025? Mai dire mai...''
Dopo 'Fernando', il nuovo tormentone estivo lanciato ad 'Amici' di Maria De Filippi da Cristiano Malgioglio, caratterizzato da ritmi latini e un ritornello trascinante che ha conquistato l'estate 2024 facendo ballare e cantare come ogni anno migliaia di italiani, il cantante è pronto ad uscire con il suo 'inno d'amore' per Cristiano Ronaldo, cimentandosi per la prima volta in lingua turca. ''Quando ho presentato 'Fernando' ad 'Amici' di Maria De Filippi, il brano ha preso subito il volo - racconta all'Adnkronos - dopo la versione in italiano me ne è stata richiesta una in spagnolo, Portoghese e una in Turco ''. Il singolo quindi, che in Italia si chiama 'Fernando', negli altri paesi si chiamerà 'Ronaldo'. Contattato dall'Adnkronos in Turchia, dove Malgioglio ormai è di casa e dove corre appena può, spiega, per prendersi un po' di relax, il cantante ha anche colto l'occasione per ultimare il suo pezzo: ''Mi sono fatto aiutare per migliorare la mia pronuncia turca con accanto l'autore turco che ha scritto il testo del mio brano. 'Ronaldo' - annuncia - uscirà a settembre e spero che piacerà anche al campione portoghese. La versione turca di 'Fernando' - anticipa - è molto bella e particolare, ho dovuto sudare lacrime amare perché cantare in turco è molto difficile''. Malgioglio a settembre ritornerò a 'Tale e Quale Show', il programma condotto da Carlo Conti: ''Sono molto felice di affiancare anche quest'anno Carlo, ho avuto anche altre due proposte - dice - una dalla Berlinguer per il programma che fa la domenica su Rete4 e un'altra da Piero Chiambretti ma ho dovuto rifiutarle perché sono impegnato con 'Tale e Quale show'. Mi è dispiaciuto molto - prosegue - amo molto Bianca Berlinguer, è una grande donna e una grande giornalista, ma quando si prendono degli impegni bisogna rispettarli''.
Oltre a 'Tale e Quale Show' il cantautore è stato ospite di Maria De Filippi per due anni consecutivi. Quest'anno la rivedremo ad 'Amici'?: ''Non so ancora niente - ammette - ma per me è stata una grandissima gioia che Maria mi abbia voluto due anni con lei. E' stato un miracolo perché in quel periodo stavo pensando di abbandonare le scene per dedicarmi a me stesso''. E a proposito di Carlo Conti, che quest'anno sarà anche conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2025, alla domanda se gli piacerebbe salire in gara sul palco dell'Ariston il cantante risponde: "Penso proprio che non gareggerò - risponde - però mai dire mai… per adesso non ci sto pensando , mettiamola così. Mi piacerebbe invece che al festival di Sanremo Carlo prendesse una mia canzone che ho già scritto per Martina (Martina Giovannini, 23 anni, ndr), una delle protagoniste del programma di 'Amici di Maria De Filippi' 2024 e che trovo che abbia una voce bellissima. Questa ragazza ha tutte le qualità per poter fare veramente un bellissimo Sanremo''.
''La voglio suggerire a Carlo - sottolinea - perché ha una voce molto possente. Inoltre è molto bella. Per lei ho già pronto un brano molto forte che rispecchia le canzoni moderne di oggi, ma non con il solito ritornello. Poi Carlo naturalmente è il direttore artistico e sarà lui a decidere''. Se la invitassero andrebbe come ospite d'onore a Sanremo?: ''Per il momento 'largo ai giovani' - prosegue - qualora Carlo dovesse decidere di invitarmi come ospite d'onore non andrei da solo ma insieme a Gente De Zona (gli interpreti, insieme ad Enrique Iglesias, di 'Bailando', ndr) con cui ho interpretato un pezzo che è una bomba e che uscirà in autunno - anticipa Malgioglio - ma ancora non posso svelare il titolo''. Intanto Malgioglio prosegue il suo lungo tour estivo che lo sta portando ''in giro come una trottola per tutta Italia, potrei fare tre serate, una alle 20, una alle 22 e una alle 24 - scherza - perché ad ogni mio concerto c'è il delirio di fan e questo mi rende molto felice ma purtroppo ho dovuto fare delle scelte, poche cose per non strapazzarmi''. Per quanto riguarda la sua vita privata il cantante svela: ''Sto vivendo una bellissima storia d'amore da ben quattro anni con un uomo turco molto intelligente e affascinante. Mi sono preso una cotta pazzesca. Ancora mi sento come una ragazza al primo innamoramento. Abbiamo appena festeggiato il suo quarantesimo compleanno. E alla domanda sul perché abbia scelto un ragazzo tanto più giovane di lui Malgioglio conclude con una fragorosa risata: "Perché quelli della mia età sono quasi tutti morti'', conclude.
(di Alisa Toaff)
Spettacolo
Anche Francesco De Gregori è stato una matricola: la prova...
A condividerlo sul suo profilo Instagram è il produttore cinematografico Malcom Pagani. Lo scatto mostra due pagine del libretto universitario, ormai consumate dal tempo
Anche i 'grandi' della musica hanno un passato da matricola universitaria. Sui social spunta la foto del libretto d'iscrizione all'Università degli Studi di Roma di un ex studente d'eccezione : Francesco De Gregori. A condividerlo sul suo profilo Instagram è il produttore cinematografico Malcom Pagani. Lo scatto mostra due pagine del libretto, ormai consumate dal tempo.
Sulla prima c'è una foto ingiallita di un giovanissimo De Gregori, capellone - un po' alla Beatles - sorridente ed elegantissimo: indossa una camicia, probabilmente bianca, e una cravatta scura. Gli occhi sono sempre gli stessi, nessun occhiale scuro - ormai tratto distintivo del cantautore romano - a coprirli. Sotto la diapositiva la sua firma...leggibile. Sulla seconda, invece, spunta la scritta: "Immatricolato al primo anno del corso di Laurea in Filosofia nell'Anno Accademico 1969/70". I ricordi universitari sono un po' come le canzoni, restano indelebili.
Spettacolo
Negrita, a marzo il nuovo album ‘Canzoni Per Anni...
Ad anticipare il progetto discografico il singolo 'Noi Siamo Gli Altri', in uscita venerdì 17 gennaio
Il 2025 si preannuncia come un anno di grandi novità per i Negrita! Dopo aver celebrato i 30 anni di carriera con un concerto sold-out all'Unipol Forum di Milano lo scorso 27 settembre, la band annuncia per la prima volta il titolo del nuovo disco in uscita a marzo: 'Canzoni Per Anni Spietati'. Un concept album molto atteso, pubblicato da Universal, che rappresenta un vero e proprio atto di libertà creativa e di pensiero e arriva a sei anni di distanza dall'ultimo lavoro in studio.
Ad anticipare questo nuovo capitolo, venerdì 17 gennaio sarà disponibile in radio e su tutte le piattaforme 'Noi Siamo Gli Altri', una ballata profonda e viscerale che celebra l’autenticità e la libertà di pensiero. Con un testo potente, i Negrita danno voce agli emarginati e ai liberi pensatori, riaffermando la loro identità e la volontà di andare oltre le convenzioni. 'Noi Siamo Gli Altri' è un punto fermo su chi sono e cosa vogliono dire i Negrita, un manifesto che rappresenta il cuore del concept album, un’ode alla resistenza e alla ricerca dell'autenticità.
“Viviamo un’epoca confusa e violenta - spiega la band - e le semplificazioni continue non aiutano a capire la realtà delle cose, anzi, spesso le complicano. Dire o sentire continuamente: destra o sinistra, rosso o nero, progressisti o conservatori, etc, non significa più niente, i tempi sono cambiati, i centri di potere sono cambiati, ma è evidente che il detto 'divide et impera' continua ancora a funzionare, infatti dividere in tifoserie per comandare meglio è un processo in atto ogni giorno qui in Occidente. Molte parole come democrazia, giustizia o libertà stanno mutando di significato fino addirittura ad annullare o capovolgere il senso originale".
"Noi Negrita - aggiungono - come molte altre persone, siamo stanchi di questa condizione e vogliamo dirlo, rimarcarlo a gran voce e addirittura cantarlo. Non ci riconosciamo in queste semplificazioni bugiarde. Non siamo allineati e non ci sentiamo rappresentati da nessuno purtroppo, ma almeno abbiamo un pensiero libero. Siamo dei liberi pensatori che fanno ormai fatica a sognare un mondo migliore, anche se non smetteremo mai di provarci. Noi siamo gli altri".
Il singolo è stato preceduto dal primo inedito 'Non Esistono Innocenti Amico Mio', pubblicato il 27 settembre scorso. Presentato live durante la grande festa per celebrare i 30 anni di carriera, il brano ha subito catturato l’attenzione per il suo testo intenso e la carica emotiva, confermando i Negrita come una delle band più autentiche e critiche del panorama musicale italiano. Con queste premesse, i Negrita torneranno sul palco con 'Negrita - Canzoni Per Anni Spietati Tour', in partenza ad aprile, toccherà i principali club italiani. Il pubblico avrà l’occasione di ascoltare per la prima volta live i brani del nuovo disco accanto ai grandi successi che hanno segnato la loro storia.
Spettacolo
‘Acab’ a 13 anni dal film è ancora più attuale:...
Al centro gli scontri tra celere e No Tav con Giallini, che torna a interpretare Mazinga, Giannini e Bellè
A 13 anni dall’uscita al cinema di 'Acab' diretto da Stefano Sollima, i 'tre celerini bastardi' tornano sullo schermo nell’omonima serie Netflix diretta da Michele Alhaique e ispirata all’omonimo libro di Carlo Bonini.
La trama
Il racconto parte da una notte di feroci scontri in Val di Susa. Una squadra del Reparto Mobile di Roma resta orfana del suo capo, che rimane gravemente ferito. Quella di Mazinga (che dopo il film torna a essere interpretato da Marco Giallini), Marta (Valentina Bellè) e Salvatore (Pierluigi Gigante), però, non è una squadra come le altre, è Roma, che ai disordini ha imparato a opporre metodi al limite e un affiatamento da tribù, quasi da famiglia.
La serie Netflix in 6 episodi
Da domani, 15 gennaio, su Netflix in 6 episodi - prodotti da Cattleya (parte di ITV Studios) - 'Acab' "è un serie che abbiamo ritenuto urgente da raccontare perché tratta il tema universale e attuale della dialettica tra ordine e caos", spiega la vicepresidente per i contenuti italiani di Netflix Tinny Andreatta. Questa "è una storia che utilizza gli stilemi di un genere, action e crime, ma va al di là per affondare lo sguardo su un sistema complesso che è la rabbia repressa, la disillusione dei nostri protagonisti, poliziotti e società che li circonda", ha aggiunto Andreatta.
Il film è uscito quando la ferita del G8 di Genova e della caserma Diaz bruciava ancora. La serie, invece, arriva in giorni animati da scontri in alcune città italiane, a partire da Roma e Milano, per Ramy Elgaml: il ragazzo che ha perso la vita dopo un inseguimento con le forze dell’ordine, il 24 novembre a Milano. "A distanza di anni il tema del conflitto resta attuale ma qualcosa è cambiato: c'è più consapevolezza, a partire dal fatto che la polizia ha una scuola di ordine pubblico, ai reparti mobili vengono date in dotazione le body cam e, soprattutto, le donne hanno fatto ingresso nella celere", spiega Bonini. Secondo il giornalista e co-sceneggiatore è difficile "rispettare il confine tra uso legittimo e illegittimo della forza, in quei momenti concitati le decisioni vengono prese in 20 secondi e in condizioni di stress altissimo" ed è per questo che "sulla condizione psicologica ed emotiva dei poliziotti ci dovrebbe essere maggiore attenzione".
Presente in conferenza anche Stefano Sollima, qui nel ruolo di produttore esecutivo: "Il film è stata un’esperienza che mi ha segnato sia dal punto di vista lavorativo che umano. Mi ha insegnato ad avere il giusto punto di vista su ciò che si racconta. E questa è una storia che puoi girare solo facendo un passo indietro senza giudicare niente e nessuno, portando il pubblico a riflettere e a porsi delle domande".