L’olfatto entra nel mondo virtuale: la nuova frontiera della realtà aumentata
Le tecnologie di feedback olfattivo stanno rivoluzionando la percezione dell'esperienze immersive nella realtà virtuale e aumentata
Una recente ricerca apparsa su Nature Communications svela quali sono le ultime tecnologie in grado di supportare il feedback olfattivo durante esperienze immersive di realtà virtuale o aumentata. Negli ultimi anni, la realtà virtuale (VR) ha compiuto passi da gigante grazie all'integrazione di dispositivi che coinvolgono non solo la vista e l'udito, ma anche il tatto e ora, in modo innovativo, l'olfatto. Questo salto tecnologico promette di trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo con i mondi virtuali, aprendo la strada a esperienze immersive più complete e realistiche.
Lo studio condotto da Zixuan Zhang, Xinge Guo e Chengkuo LeeLe, in forza al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica dell'Università Nazionale di Singapore racconta come le tecnologie di realtà virtuale, fino ad ora, abbiano fatto affidamento principalmente su dispositivi visivi e sonori, come visori e occhiali VR, per riprodurre ambienti immersivi. Al fine di raggiungere una percezione sensoriale totale, è necessario, secondo i ricercatori, un ulteriore passo avanti: l'integrazione di dispositivi indossabili che permettono la percezione corporea completa. Guanti, esoscheletri, scarpe elettroniche e skin elettronici (e-skin) rappresentano alcune delle nuove frontiere che, combinati con sensori avanzati per la rilevazione di segnali fisici come pressione, temperatura e movimento, stanno rivoluzionando l'interazione tra uomo e ambienti virtuali.
Mentre le tecnologie visive e uditive sono ormai ben consolidate, l'olfatto rappresenta una sfida unica per gli sviluppatori di VR. L'olfatto non solo influenza profondamente le esperienze umane, ma ha anche un ruolo chiave nel suscitare ricordi vividi e reazioni emotive. Tuttavia, lo sviluppo di sistemi di feedback olfattivo ha incontrato ostacoli significativi, tra cui le dimensioni ingombranti dei dispositivi, la varietà limitata di odori e i tempi di risposta lenti.
Le recenti innovazioni, come i generatori di odori miniaturizzati e le interfacce olfattive basate sull'intelligenza artificiale, permettono di generare un'ampia gamma di odori in modo rapido e preciso, migliorando l'immersione e il realismo delle esperienze virtuali. Ad esempio, un sistema avanzato di feedback olfattivo può simulare diversi profumi all'interno di un ambiente virtuale, come l'odore dei fiori in un giardino o il fumo in una simulazione di incendio, arricchendo così l'esperienza dell'utente.
L'integrazione del feedback olfattivo nelle applicazioni VR e AR apre nuove possibilità in vari settori, dall'educazione all'intrattenimento, fino alla medicina. In un contesto educativo, ad esempio, potrebbe essere utilizzato per aiutare i principianti a riconoscere diversi tipi di piante o fiori attraverso l'odore. Nel settore del gaming, potrebbe fornire un feedback realistico durante la raccolta di frutti in un frutteto virtuale o durante la simulazione di una composizione floreale.
Le tecnologie emergenti che combinano olfatto, tatto, vista e udito stanno dunque aprendo la strada a un metaverso sempre più realistico e coinvolgente, in cui gli utenti possono vivere esperienze multisensoriali senza precedenti. Il futuro dell'olfatto nella VR non è solo una questione di aggiungere un ulteriore senso, ma di creare un'esperienza totale, capace di stimolare la memoria, suscitare emozioni e migliorare l'apprendimento e il benessere.
Mentre la realtà virtuale continua a evolversi, l'integrazione del feedback olfattivo rappresenta una svolta significativa, capace di portare l'immersione sensoriale a un livello mai raggiunto prima. Le applicazioni future sono potenzialmente infinite e promettono di trasformare profondamente il nostro modo di interagire con i mondi virtuali, rendendoli sempre più simili alla realtà.
Tecnologia
PS5 Pro ha già un’edizione speciale: PlayStation...
La linea dedicata all'anniversario comprende edizioni limitate di PS5 Pro, PS5, DualSense, DualSense Edge e PlayStation Portal
PlayStation ha annunciato una linea di hardware a tiratura limitata giusto in tempo per spingere sul mercato la sua PS5 Pro, annunciando una collezione speciale per il 30° anniversario dedicata alla gamma di console e accessori PS5. "Per celebrare questo traguardo del 30° anniversario, dovevamo creare qualcosa che rendesse omaggio alla storia e alla gioia che PlayStation ha portato a tutti noi", ha dichiarato Hideaki Nishino, CEO di PlayStation. La linea comprende edizioni limitate di PS5 Pro, PS5, DualSense, DualSense Edge e PlayStation Portal.
Tutte le console e gli accessori sono realizzati nel classico grigio PlayStation e presentano il vecchio logo multicolore PlayStation, creando un look progettato per colpire con precisione chirurgica la nostalgia di ogni trentenne appassionato di videogiochi. La collezione per il 30° anniversario include un bundle PS5 Pro che comprende la console, due controller, una stazione di ricarica per controller, un supporto per console, un adesivo e una cover abbinata se si acquista l'unità disco Pro. Questo bundle in particolare sarà prodotto in solo 12.300 unità. Sony non ha ancora annunciato i prezzi, ma i preordini iniziano il 26 settembre da PlayStation Direct.
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Nintendo e The Pokémon Company denunciano Palworld per...
Palworld, sviluppato da Pocketpair, ha attirato l'attenzione sin dal suo annuncio grazie alla sua combinazione di meccaniche di cattura di creature e un mondo di gioco ampio e variegato, pesantemente ispirato a Pokémon
Il 18 settembre, Nintendo e The Pokémon Company hanno presentato una causa per violazione di brevetto presso il tribunale distrettuale di Tokyo contro lo sviluppatore di videogiochi Pocketpair, accusandolo di aver violato numerosi diritti di proprietà intellettuale con il gioco Palworld, uscito il 18 gennaio su PC e Xbox. La denuncia, che cerca di ottenere il risarcimento dei danni subiti, rappresenta un passo deciso da parte di Nintendo per tutelare le sue creazioni.
Palworld, sviluppato da Pocketpair, ha attirato l'attenzione sin dal suo annuncio grazie alla sua combinazione di meccaniche di cattura di creature e un mondo di gioco ampio e variegato, caratteristiche che hanno sollevato non pochi confronti con il celebre franchise di Pokémon. Tuttavia, Nintendo non ha specificato quali brevetti siano stati violati esattamente, mantenendo ancora nel riserbo i dettagli tecnici della causa. L'azienda ha sottolineato l'importanza di proteggere la proprietà intellettuale costruita con anni di investimenti e sviluppo.
Questo nuovo contenzioso evidenzia come la protezione della proprietà intellettuale rappresenti una priorità per aziende come Nintendo, che si sono affermate nel settore dei videogiochi grazie a marchi iconici. L'industria dei videogame, infatti, è particolarmente sensibile alle questioni di plagio e violazione di brevetto, poiché la concorrenza è serrata e la differenziazione creativa spesso rappresenta la chiave del successo. Nintendo ha una lunga storia di lotte legali in difesa delle proprie IP. Sebbene Pocketpair non abbia ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, è probabile che il caso attiri molta attenzione nell'industria videoludica, dove l'innovazione e l'originalità devono costantemente confrontarsi con il rischio di violazioni.
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Commissione Difesa alla Camera: appello per la...
Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla difesa cibernetica promossa dalla Commissione Difesa della Camera dei deputati, è intervenuta oggi l’ANGI
Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla difesa cibernetica promossa dalla Commissione Difesa della Camera dei deputati, è intervenuta oggi l’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, punto di riferimento dell’innovazione che, per voce del suo Presidente Gabriele Ferrieri (già ForbesU30), ha presentato la relazione e le relative raccomandazioni come contributo degli innovatori e delle imprese della rete ANGI sul tema della difesa e della sicurezza cibernetica.
Elementi cardine al centro dell’appello dell’ANGI sono stati: il rafforzamento delle sanzioni per i reati informatici; l’ottimizzazione delle risorse per favorire una maggiore interoperabilità dei sistemi; la sensibilizzazione e formazione per diffondere una cultura della sicurezza digitale; un maggiore investimento in ricerca e sviluppo per sviluppare nuove tecnologie e soluzioni di sicurezza; una maggiore cooperazione internazionale per affrontare le sfide globali della cyber sicurezza; la creazione di una cabina di regia unica sulla sicurezza delle infrastrutture critiche della difesa.
Nel corso della relazione, presentati anche i dati dell’Osservatorio sulla cybersicurezza promosso da ANGI Ricerche, a cui si sono aggiunti estratti del report promosso da Tinexta Cyber (tra i main partner sostenitori di ANGI sul tema cybersecurity), che hanno messo in luce il panorama delle minacce informatiche con focus su attacchi ransomware, campagne di phishing e malware emergenti con una visione chiara delle tattiche in evoluzione dei criminali informatici e dei settori maggiormente colpiti, tra cui sanità, finanza e pubblica amministrazione.
“Ringraziano la Commissione Difesa e tutti gli onorevoli membri, in particolare il Presidente On. Minardo per questa opportunità di ascolto e analisi – commenta il Presidente Gabriele Ferrieri a conclusione dell’audizione – Come ANGI rappresentiamo una rete di più di 5mila attori dell’ecosistema innovazione italiano ed europeo e il tema innovazione è uno degli elementi cardini della nostra mission, rappresentato non solo dal nostro Innovation Cybersecurity Summit (4° ed. lo scorso aprile) ma da una piattaforma di esperti sul tema con il quale stiamo lavorando per favorire il dialogo con le istituzioni preposte, tra cui l’Agid e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – ACN, e sviluppare il trasferimento tecnologico al fine di dare il nostro contributo mirato alla salvaguardia delle infrastrutture critiche che ci ha aperto un importante canale di dialogo con diversi membri dello Stato Maggiore della Difesa, Polizia di Stato e Presidenza del Consiglio”. Conclude Ferrieri.
Immagine crediti OpenAI/DALL-E