Il corpo, che si ritiene appartenga a una donna, è stato trovato all'interno di un negozio nella cittadina di Vrilissia. Migliaia gli evacuati
Una persona è morta a causa dei violenti incendi divampati nella periferia di Atene, in Grecia. Il corpo, che si ritiene appartenga a una donna, è stato trovato all'interno di un negozio nella cittadina di Vrilissia, nel nord della capitale greca, ha riferito alla Bbc una fonte dei vigili del fuoco. Migliaia di persone sono state evacuate dopo che le autorità hanno lanciato l'allarme: case, aziende e scuole sono a rischio e si prevede che gli incendi continueranno a verificarsi anche oggi.
Il portavoce dei vigili del fuoco, il colonnello Vassilios Vathrakogiannis, ha affermato che, sebbene non vi sia più un singolo fronte di incendio attivo nella regione nord-orientale dell'Attica, che comprende parti di Atene, sono ancora presenti "molti incendi localizzati attivi", soprattutto attorno alle città di Maratona e Penteli. In una dichiarazione rilasciata ieri sera, ha aggiunto che le condizioni per nuovi incendi rimarranno pericolose non solo per oggi, ma anche nel corso della settimana.
Oltre 700 vigili del fuoco, 199 autopompe e 35 velivoli sono stati impiegati per spegnere le fiamme, divampati domenica pomeriggio a circa 35 km a nord do Atene. Almeno due pompieri sono rimasti feriti.
Le autorità hanno dichiarato che sono scoppiati incendi in 40 località diverse e che in alcune aree le fiamme hanno raggiunto un'altezza di 25 metri.
Gli aiuti dall'Italia
A seguito della richiesta di supporto pervenuta all’Emergency Response Coordination Centre di Bruxelles dalle autorità greche, tramite il Dipartimento della Protezione civile è stato disposto l’invio di due Canadair CL415 del corpo nazionale e di un contingente di vigili del fuoco per fronteggiare i vasti incendi. I velivoli, decollati stamattina dall’aeroporto di Ciampino e diretti all’aeroporto di Elefsis per operare nella regione dell’Attica, sono stati attivati nell’ambito del meccanismo europeo di protezione civile come risorse rescEu-It.
Il sistema prevede che due dei Canadair dislocati sul territorio italiano possano essere inviati all’estero in caso di necessità, secondo un criterio di assistenza reciproca. In altri casi, infatti, sono arrivati in supporto all’Italia velivoli antincendio da altri paesi europei. In questo modo si assicurano mezzi aggiuntivi a sostegno dei paesi impegnati a rispondere a catastrofi di particolare entità.
Il contingente dei vigili del fuoco è composto in totale da 32 unità: due moduli operativi per l’antincendio boschivo, con 18 unità provenienti da Lombardia e Veneto, 6 unità Tast (Technical Assistence and Support Team), 2 unità Coem (Comunicazione in Emergenza), 5 unità addette alla logistica leggera. A supporto dei piloti, al fine di tenere i necessari contatti con le autorità locali, saranno sul posto anche un funzionario del dipartimento della Protezione civile italiana e uno del corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.