Anziano di Gubbio con il conto pignorato: “Ogni mese un incubo avere la pensione”
Poste Italiane: "La procedura prevede che richieda sblocco ogni mese in filiale"
Dopo aver perso un contenzioso con i vicini, si è ritrovato con l'unico conto corrente bloccato, lo stesso sul quale incassa la pensione, e l'incapacità di sbarcare il lunario a 89 anni. E' quanto capitato a Giovanni, il nome è di fantasia per tutelare l'identità dell'anziano, una vita a guidare i camion e oggi in pensione a Gubbio insieme alla moglie, diviso tra casa e ospedale per i suoi problemi di salute.
L'avvocato Tiziana Zeppa Bartoletti, che lo assiste, racconta all'Adnkronos: "Non entro nel merito della sentenza. Ho contestato la pignorabilità del conto, a suo tempo le stesse Poste Italiane hanno riconosciuto come il conto non fosse pignorabile perché ci passa solo la pensione. E quindi, dopo un primo blocco, siamo riusciti ad avere la pensione ad aprile, poi il mese successivo stesso discorso e nuovo blocco: ho scritto a Poste Italiane, all'ufficio pignoramenti, ho parlato con il direttore, dopo telefonate e pec varie siamo riusciti a sbloccare il conto e a fargli prendere questa pensione. Per il mese di giugno e di luglio tutto a posto, il mio assistito ha riscosso la pensione tranquillamente fino ad agosto, quando Giovanni tra l'altro è in ospedale per dei problemi di salute. Al posto suo, in filiale, è andato quindi il figlio che si è ritrovato il conto bloccato. Ho scritto subito a Poste Italiane, chiedendo lo sblocco immediato, ma ad oggi non è ancora seguita alcuna azione concreta. Il conto non è pignorabile il giudice dell'esecuzione non ha ancora fatto il provvedimento ma ha comunque riconosciuto che quel conto va sbloccato perché serve per la sussistenza di questo signore. Questo anziano ha problemi di salute e vive con l'ansia di non avere i mezzi per poter andare avanti".
Poste Italiane, contattata da Adnkronos, fa sapere che "la procedura in questi casi è una: il soggetto che ha subito questo pignoramento deve andare ogni mese allo sportello, in questo caso perché va a ritirare la pensione e, contestualmente, deve richiedere lo sblocco della somma rimanente. Il direttore inoltra la richiesta alla funzione preposta, va lavorata e la somma disponibile viene rilasciata nel giro di dieci giorni". (di Silvia Mancinelli)
Cronaca
Ragusa, scooter non si ferma ad alt Polizia e si schianta:...
Due giovani non si fermano, la fuga finisce contro un'auto
In sella a uno scooter non si fermano all'alt della Polizia e si schiantano contro un'auto. E' accaduto ieri pomeriggio a Vittoria, nel Ragusano, dove un 15enne è rimasto ferito gravemente. Il giovane, immediatamente soccorso, si trova ricoverato in prognosi riservata ospedale San Marco di Catania.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, durante un servizio di controllo del territorio, una pattuglia ha notato il mezzo, con due persone a bordo, procedere su una ruota. Immediatamente gli agenti hanno intimato l'alt, attivando i dispositivi acustici e sonori. Il giovane che era alla guida dello scooter, però, invece di fermarsi si sarebbe dato alla fuga, percorrendo a tutta velocità e anche contromano le strade cittadine e mettendo a repentaglio automobilisti e pedoni. Una volle corsa terminata con uno schianto con un'auto in transito all'incrocio tra via Alessandria e via Giacomo Leopardi.
Poco prima del violentissimo impatto, a una distanza di circa 200 metri, ricostruisce la Procura di Ragusa, i due giovani hanno lanciato una pistola per terra. Un gesto che ha indotto i poliziotti a sospendere l'inseguimento, spegnendo anche i dispositivi sonori, per recuperare l'arma risultata poi una pistola a salve, priva di tappo rosso con relativo caricatore vuoto, che riproduceva fedelmente una pistola semi-automatica come quella in uso alle forze dell'ordine.
Dopo che gli agenti hanno arrestato la marcia del veicolo di servizio, per recuperare la pistola, ricostruisce ancora la Procura, hanno udito il boato dello scontro, avvenuto poche centinaia di metri più avanti. I due giovani sono stati immediatamente soccorsi: ad avere la peggio il 15enne trasferito in gravi condizioni a Catania. Dagli accertamenti è emerso che lo scooter era privo di copertura assicurativa e il ragazzo senza patente. Fondamentali nella ricostruzione della dinamica dei fatti sono state le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, dalle quali è emerso che l'impatto è avvenuto "autonomamente", "senza che tale evento fosse immediatamente riconducibile alla attività di inseguimento parte del personale della Volante".
La procura di Ragusa in una nota precisa che lo scooter è andato "a collidere autonomamente con altro veicolo privato, senza che tale evento fosse immediatamente riconducibile alla attività di inseguimento parte del personale della Volante". Sul posto per un sopralluogo ieri anche il sostituto procuratore Santo Fornasier.
Fondamentali si sono rivelate le immagini estrapolate dai vari sistemi di video sorveglianza, dalle quali "pacificamente emergeva la condotta posta in essere dai due giovani", consentendo "altresì di documentare il momento in cui quest’ultimi andavano a collidere".
Cronaca
Cade dalla bici e finisce sotto un’auto, morto 59enne...
L'incidente a Porto Mantovano. Un malore improvviso potrebbe aver contribuito alla caduta
Perde il controllo della bici, cade sull'asfalto e viene investito da un'automobile. Così un ciclista di 59 anni è morto a Porto Mantovano, in provincia di Mantova. Le autorità stanno ancora indagando ma da quanto si apprende un malore improvviso potrebbe aver contribuito alla caduta.
Dalle prime informazioni, la dinamica dell'incidente ha inizio lungo la strada Spinosa, nella località Montata, quando il ciclista improvvisamente perde il controllo della sua bicicletta, cadendo sull'asfalto. La situazione si complica ulteriormente quando viene investito da un'automobile, proveniente dal senso di marcia opposto. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Cronaca
Messina, ha ucciso la madre con decine di coltellate:...
Secondo una prima ricostruzione il tragico epilogo sarebbe avvenuto al culmine di una lite fra madre e figlio
E' in stato di fermo Giosuè Fogliani, il 26enne messinese che ieri ha ucciso con decine di coltellate la madre, la 62enne Caterina Pappalardo. Il provvedimento è stato emesso nella notte dalla Procura che coordina l'inchiesta. Secondo una prima ricostruzione il tragico epilogo sarebbe avvenuto al culmine di una lite fra madre e figlio. A chiamare il 112 i vicini di casa dopo aver sentito le urla provenire dalla casa in cui si è consumata la tragedia.