Gaza, è il giorno dei colloqui a Doha: Hamas non ci sarà, Israele vuole 33 ostaggi subito
Hamas: "Guardia ha ucciso ostaggio israeliano per vendetta". Ministero Salute Gaza: oltre 40mila vittime palestinesi dal 7 ottobre
"Inizio promettente" dei colloqui a Doha, per cercare di trovare un accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di decine di ostaggi. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'Al Jazeera', è la Casa Bianca. "Oggi è un inizio promettente", ha detto ai giornalisti il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, che ha confermato che i colloqui si sono aperti a Doha coinvolgendo il direttore della Cia William Burns.
I colloqui sugli ostaggi continueranno probabilmente a Doha anche domani, poiché rimane molto lavoro prima che si possa raggiungere un accordo tra Israele e Hamas, ha osservato Kirby. In un briefing telefonico con i giornalisti, Kirby, riferisce 'The Times of Israel', ha detto che i colloqui stanno andando avanti con il direttore della Cia Burns e il responsabile del Medio Oriente della Casa Bianca Brett McGurk che rappresentano gli Stati Uniti e attualmente incontrano rappresentanti di Israele, Qatar ed Egitto. "Il Qatar e l'Egitto stanno, a loro volta, mediando con Hamas", ha spiegato Kirby. Il gruppo palestinese ha rifiutato di partecipare formalmente al vertice, ma afferma di rimanere in contatto con i mediatori.
Hamas: "Guardia ha ucciso ostaggio israeliano per vendetta"
Nel giorno dei colloqui a Doha, arriva la notizia che una guardia di Hamas ha ucciso un ostaggio israeliano per vendetta, dopo aver ricevuto la notizia dell'uccisione dei figli. A riferirlo, come riporta The Times of Israel, è stato il portavoce dell'ala militare di Hamas, spiegando che l'uomo ha agito contro i protocolli del gruppo terroristico.
In particolare, Abu Obeida, portavoce delle Brigate Al Qassam, ha affermato su Telegram che l'indagine ha scoperto che la guardia "ha agito per vendetta, in contrasto con le istruzioni, dopo aver ricevuto la notizia del martirio dei suoi due figli in uno dei massacri del nemico". "Sottolineiamo che l'incidente non rappresenta la nostra etica", ha detto Abu Obeida, aggiungendo che i protocolli per la sorveglianza dei prigionieri saranno "inaspriti".
Hamas ha pubblicato oggi l'immagine del corpo di un giovane in un apparente tentativo di collegarla all'uccisione dell'ostaggio israeliano. Ma l'Idf si è affrettato a notare che la foto era di un ostaggio il cui corpo era stato recuperato dalla Striscia l'anno scorso.
L'ostaggio la cui foto del corpo è stata pubblicata oggi da Hamas è Ofir Tzarfati, riferisce 'The Times of Israel', che cita sua madre in una dichiarazione rilasciata dal Forum degli ostaggi e delle famiglie scomparse. Tzarfati, 27 anni, è stato ferito a colpi d'arma da fuoco mentre veniva rapito dal festival musicale Supernova il 7 ottobre. Il 27 novembre, l'Idf ha dichiarato che era stata confermata la sua morte, e il 1° dicembre l'esercito ha annunciato di aver recuperato il suo corpo da Gaza. E' stato sepolto a Kiryat Ata.
Nella dichiarazione, Richelle Tzarfati dice: "Scelgo di non guardare la foto pubblicata da Hamas e di ricordare Ofir com'era: un uomo perfetto, bello, sorridente, felice, e non come Hamas ha deciso di fare oggi attraverso una deplorevole guerra psicologica".
Idf ordina evacuazione Khan Younis
Intanto le forze armate israeliane hanno emesso un nuovo ordine di evacuazione per i palestinesi nell'area di Khan Younis nella Striscia di Gaza meridionale, dove l'Idf sta attualmente conducendo un'offensiva.
A quanto riporta The Times of Israel, il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell'Idf, ha pubblicato un elenco delle zone che devono essere evacuate. L'annuncio chiede ai palestinesi nel sobborgo di Khan Younis di al-Qarara di evacuare nella zona umanitaria designata da Israele.
Le Idf affermano inoltre che oltre 50 tunnel scoperti lungo la Philadelphi Route, il corridoio cuscinetto lungo il confine tra Egitto e la Striscia di Gaza, sono stati distrutti. Si ritiene che i tunnel lungo la Philadelphi Route siano utilizzati da Hamas per il contrabbando di armi nella Striscia di Gaza.
Ministero Salute Gaza: oltre 40mila vittime palestinesi da 7 ottobre
Sono oltre 40mila le vittime palestinesi dal 7 ottobre, giorno dell'attacco di Hamas a Israele. La cifra precisa, fornita dal ministero della Salute di Gaza, è di 40.005 vittime.
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.