Asteroide di Chicxulub che uccise i dinosauri, ecco da dove arrivava
Studio su Nature: si è formato nelle zone più esterne del sistema solare, nei campioni di roccia indizi sull'impatto che 66 milioni di anni fa causò l'estinzione di massa
L'asteroide che ha distrutto i dinosauri si è formato nelle zone più esterne del sistema solare. Lo rivelano i campioni di roccia che contengono indizi sull'origine dell'impatto che diede inizio all'estinzione di massa, 66 milioni di anni fa, scoperta al centro di uno studio pubblicato su Science. Secondo le prove geochimiche rinvenute nel sito dell'impatto, a Chicxulub, in Messico, l'oggetto (delle dimensioni di una città) che si schiantò sulla Terra spazzando via più del 60% delle specie, dinosauri compresi, era un asteroide formatosi oltre l'orbita di Giove. L'impatto liberò enormi volumi di zolfo, polvere e fuliggine, bloccando parzialmente i raggi solari e facendo crollare le temperature. Uno strato di metallo di iridio, raro sulla Terra ma più comune negli asteroidi, si depositò sull'intero pianeta.
E' negli anni '90 che gli scienziati hanno descritto il sito dell'impatto, un enorme cratere sepolto vicino a Chicxulub, nella penisola dello Yucatán in Messico, i cui campioni di roccia contengono la 'firma' dell'asteroide: il rutenio, estremamente raro nelle rocce terrestri. L'osservazione degli isotopi di rutenio aiuta gli scienziati a distinguere tra asteroidi che si sono formati nel Sistema Solare esterno, oltre l'orbita di Giove, e quelli che si sono invece formati nel Sistema Solare interno. E gli scienziati hanno scoperto che gli isotopi di rutenio osservati a Chicxulub corrispondono a quelli di un asteroide del sistema solare esterno. Asteroide, non cometa, come in passato era stato ipotizzato.
Economia
Intelligenza artificiale, studio Minsait: 71% settore media...
Dalla produzione di contenuti, alla traduzione di testi, fino alla gestione dei documenti, l'intelligenza artificiale ha contribuito a ottimizzare i processi e a trasformare le operazioni dei media tradizionali
Dalla produzione di contenuti, alla traduzione di testi, fino alla gestione dei documenti, l'intelligenza artificiale ha contribuito a ottimizzare i processi e a trasformare le operazioni dei media tradizionali. Tanto che il 71% delle aziende del settore media ha già implementato l'intelligenza artificiale per la gestione dei contenuti, evidenziando l'importanza di queste soluzioni per migliorare l'efficienza, e l'85% di esse la utilizza per l'evoluzione dei prodotti e lo sviluppo di nuove funzionalità. Lo rivela l'analisi settoriale contenuta nel rapporto Ascendant di Minsait (Indra) che, con il titolo Ai: radiografia di una rivoluzione in corso, analizza il suo grado di adozione nelle aziende private e nelle istituzioni pubbliche.
L'uso dell'intelligenza artificiale nei media si è concentrato sulla raccomandazione e sull'iper-personalizzazione perché fornisce una maggiore precisione, migliora l'esperienza dell'utente e incoraggia il consumo di nuovi contenuti. Pertanto, il settore si è rivolto all'intelligenza artificiale per due compiti principali: la gestione dei contenuti per la distribuzione personalizzata o l'ottimizzazione dei titoli (sette su dieci) e la gestione della pubblicità per personalizzare le campagne e analizzarne le prestazioni (57%).
In termini di casi d'uso specifici, il rapporto rileva che il 43% delle aziende del settore utilizza l'Ia per progettare nuovi servizi e il 29% per migliorare la conoscenza e la gestione dei clienti, stabilire strategie di pricing e identificare opportunità e minacce del mercato. Inoltre, l'aumento dell'efficienza operativa è una delle principali motivazioni per l'integrazione dell'Ia per il 54% delle aziende del settore dei media, mentre il 46% del settore ritiene che migliori l'offerta di servizi e la conoscenza dei clienti, ottimizzando così i risultati aziendali. Il rapporto evidenzia anche che il 40% di queste aziende ha capitoli legati all'Ia nei propri piani strategici e più della metà (60%) è in grado di acquisire informazioni in tempo reale.
"Il settore dei media è nel mezzo di un processo di trasformazione dovuto alla necessità di affrontare problemi economici e tecnologici. In questo contesto, l'intelligenza artificiale è emersa come strumento chiave per affrontare queste sfide e cogliere nuove opportunità", spiega Elena Pablos, Direttore Telco e Media di Minsait. "Nel breve termine -aggiunge- si prevede che le soluzioni basate sull'intelligenza artificiale saranno in grado di rilevare contenuti manipolati o fabbricati sulla base dell'uso improprio dell'intelligenza artificiale. In Minsait stiamo già lavorando su casi d'uso che ci permettano di prevenire la diffusione di fake news e di garantire la veridicità delle informazioni".
D'altra parte, secondo il rapporto di Minsait, la tendenza del settore a orientarsi verso una maggiore sostenibilità e responsabilità sociale d'impresa attribuisce un ruolo di primo piano all'IA, responsabile di ridurre al minimo l'impatto ambientale dei media con soluzioni che riducono l'impronta di carbonio e il consumo energetico. Il documento prevede inoltre che, nei prossimi anni, le aziende del settore dei media porranno maggiore enfasi sull'etica e sulla sicurezza dei dati per garantirne la privacy ed evitare pregiudizi.
La quinta edizione del Rapporto di Minsait sulla maturità digitale 2024 affronta il contesto e il grado di adozione dell'intelligenza artificiale da parte di aziende e pubbliche amministrazioni. A tal fine, sono state analizzate le informazioni fornite da oltre 900 organizzazioni in Spagna e in altri Paesi, appartenenti a 15 diversi settori di attività.
Economia
Learning Forum, Francini (Cornerstone Ondemand): “Con AI...
"L’intelligenza artificiale fornisce dei trend evolutivi delle competenze che permettono all’azienda di fornire al dipendente elementi utili per migliorare le proprie competenze”. Lo ha riferito Federico Francini, area vice president & country manager Italy di Cornerstone Ondemand, a margine del Learning Forum di Comunicazione Italiana, a Milano, dedicato alla formazione continua e al benessere. Il primo dei grandi eventi gratuiti della Well Week 2024, il festival itinerante della sostenibilità e del benessere che fa tappa anche a Roma e Napoli.
Economia
Learning Forum, Pucci (Teleskill): “Con formazione...
"Il contenuto formativo deve essere liquido, cioè fornire ciò che serve in un determinato momento. L’Intelligenza artificiale può supportare la creazione di contenuti formativi adatto”. Ad affermarlo Emanuele Pucci, amministratore delegato di Teleskill, in occasione del Learning Forum di Comunicazione Italiana, a Milano, dedicato alla formazione continua e al benessere. La tappa meneghina costituisce è il primo appuntamento dei grandi eventi gratuiti della Well Week, il festival itinerante della sostenibilità e del benessere.