Ucraina, Zelensky: “Rimuovere barriere che ostacolano azioni contro Russia”
Kiev distrugge secondo ponte nel Kursk. La richiesta del presidente Zelensky agli alleati: "Rimuovere barriere che ostacolano azioni contro Russia"
Più di 120mila militari schierati dall'Ucraina ai confini con la Bielorussia. Questa la denuncia del presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, che fa riferimento ad un quadro ad alta tensione tra i due paesi. A sua volta, Minsk ha inviato formazioni militari lungo l'intero confine che, sempre secondo il presidente, è stato minato "come non mai" e che le forze di Kiev soffrirebbero ingenti perdite se cercassero di varcarlo.
L'agenzia di stampa Belta calcola che le unità militari dispiegate dalla Bielorussia al fronte costituiscano quasi un terzo delle forze totali. "Abbiamo trasferito le forze al confine e concentrate in alcuni punti e in caso di guerra sarebbero la nostra difesa, i nostri militari lungo l'intero confine", ha affermato in una intervista alla televisione russa. Venerdì il ministro della Difesa bielorusso Viktor Khrenin aveva dato come altamente probabile una provocazione dell'Ucraina.
Kiev distrugge secondo ponte nel Kursk
Le forze aeree ucraine hanno denunciato la distruzione di un secondo ponte sul fiume Selm, vicino alla zona in cui le unità militari a terra hanno preso il controllo dei territorio russo, nella regione di Kursk. Il ponte, ancora in piedi ma con un largo buco al centro, si trova vicino all'insediamento di Zvannoe, a nord ovest di Glushkovo, dove venerdì scorso era stato distrutto un altro ponte. "Le forze aeree stanno sottraendo opzioni logistiche al nemico con colpi di precisione che avranno un impatto considerevole sulle operazioni di combattimento", ha precisato il comando.
Nella zona di Glushkovo rimane solo un ponte utilizzabile per il rifornimento delle forze russe dispiegate nella zona. Il ponte è vicino al villaggio di Karyzh, a sei chilometri a est di Zvannoe. La posizione delle forze russe dispiegate a difesa del territorio russo, a contatto con gli ucraini che lo hanno invaso, sono in difficoltà e rischiano di cadere in una sacca, di avere come uniche alternative quella della resa o del ritiro. In questo secondo caso, lasceranno libera una vasta porzione di territorio.
Zelensky: "Rimuovere barriere che ostacolano azioni contro Russia"
In Ucraina "stiamo facendo il possibile per fornire ai nostri guerrieri le armi e rifornimenti necessari: è cruciale che i nostri partner rimuovano le barriere che ostacolano la nostra azione per indebolire le posizioni russe nel modo in cui richiede questa guerra". E' quanto ha detto intanto Volodymyr Zelensky in un video messaggio pubblicato su X in cui sottolinea che "capacità a lungo raggio sono la risposta ai problemi strategici più critici di questa guerra".
"Il coraggio dei nostri soldati e la resilienza delle nostre brigate di combattimento compensa la mancanza di decisioni essenziali da parte dei nostri partner", aggiunge il presidente ucraino affermando che "abbiamo bisogno di tutti i partner che possono veramente aiutare". "Possiamo con decisione negare agli occupanti ogni possibilità di avanzare e provocare distruzione se avessimo capacità a lungo raggio sufficienti", conclude Zelensky.
Kiev: "Respinti missili russi su capitale"
Le forze ucraine hanno intanto annunciato di aver sventato un attacco missilistico russo su Kiev all'inizio di domenica. "Questa mattina presto, intorno alle 05:00 (02:00 GMT), il nemico ha usato armi balistiche per lanciare un attacco missilistico su Kiev", hanno riferito le autorità su Telegram. Secondo la stessa fonte, è "molto probabile" che si tratti di "missili balistici nordcoreani KN-23".
Secondo le informazioni preliminari, i dispositivi sono stati intercettati durante l'avvicinamento alla capitale ucraina e quindi non sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo", ha detto l'amministrazione. Anche i droni d'attacco russi hanno preso di mira la città "quasi contemporaneamente" e sono stati tutti "distrutti" al di fuori del perimetro di Kiev dalle difese aeree, sostengono le autorità.
La Russia avrebbe lanciato missili balistici e da crociera Iskanader-K contro la città di Kiev alle prime ore di questa mattina. Non ci sono state vittime e neanche danni ai beni, ha reso noto l'amministrazione militare della città. I missili sono stati intercettati in coincidenza con la periferia di Kiev. E' già il terzo attacco russo sulla capitale ad agosto, con ogni attacco a sei giorni di distanza dall'altro.
Mosca: "Attacchi contro 30 insediamenti a Belgorod"
La Russia denuncia intanto che le forze ucraine hanno lanciato attacchi contro 30 insediamenti della regione russa di Belgorod, a sud di quella di Kursk dove la scorsa settimana è scattata una inaspettata incursione delle forze di Kiev. Il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, ha confermato gli attacchi ucraini hanno provocato il ferimento di almeno 4 civili e numerosi danni agli edifici e alle infrastrutture energetiche della regione.
Il ministero della Difesa russo afferma invece che i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto dei veicoli senza pilota nella notte. "I sistemi di difesa aerea hanno distrutto cinque droni ad ala fissa ucraini, tra cui due abbattuti nella regione di Belgorod, uno nella regione di Kursk e due nella regione di Rostov", ha affermato il ministero.
Esteri
Ex portavoce governo Israele: “Operazione fenomenale,...
"Spero che l'eliminazione di migliaia di terroristi di Hezbollah dal campo di battaglia in una fenomenale operazione di intelligence incoraggerà il proxy dell'Iran ad arretrare, così che 60mila sfollati israeliani possano tornare sani e salvi nelle loro case" nel nord del Paese. Lo afferma all'Adnkronos l'ex portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, commentando l'operazione attribuita allo Stato ebraico nel paese dei cedri, dove nelle scorse ore sono esplosi simultaneamente i cercapersone di moltissimi presunti militanti di Hezbollah. Secondo il ministero della Sanità di Beirut, il bilancio provvisorio è di almeno otto morti, tra cui una bambina, e circa 2.800 feriti.
"Nessuno può dire chi sia dietro l'attacco simultaneo a migliaia di terroristi di Hezbollah che hanno lanciato missili e droni suicidi in Israele negli ultimi 11 mesi. Israele ha ripetutamente avvertito Hezbollah di fare marcia indietro e cessare la sua aggressione", aggiunge Levy.
Esteri
Nuova commissione Ue, la squadra di Ursula
Fitto vicepresidente esecutivo
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato oggi a Strasburgo la squadra per i prossimi 5 anni. Raffaele Fitto sarà vicepresidente esecutivo a Coesione e Riforme.
Esteri
Hezbollah, perché tutti usano i cercapersone:...
Cercapersone e corrieri sono i metodi usati per evitare raid mirati
Pochi mesi fa, il 13 di febbraio, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, aveva chiesto a tutti i membri del partito di smettere di usare telefonini, di distruggerli, seppellirli o chiuderli in una scatola di ferro. "In questa fase, sbarazzatevi di tutti i cellulari, sono agenti di morte", aveva dichiarato dopo l'uccisione di comandanti in raid mirati di Israele (dallo scorso sette ottobre più di 20 operativi sono morti in raid mirati lontani dalla linea del fronte, fra cui tre comandanti delle forze speciali Radwan).
Il low tech è stata quindi la scelta obbligata di Hezbollah per evadere le sofisticate tecnologie di sorveglianza israeliane anche se il 'partito di Dio' basato in Libano ha anche lanciato operazioni per "accecare" Israele, le sue telecamere di sicurezza, i sistemi di telerilevamento, droni e la sua capacità di effettuare intrusioni nei cellulari e nei computer.
Sul campo di battaglia quindi, i cellulari hanno lasciato il posto ai pager, che oggi sono esplosi in tutto il paese forse dopo una nuova fornitura difettosa o un atto di sabotaggio ai server, con l'installazione di uno script che ha surriscaldato la batteria al litio che è quindi esplosa. Hezbollah ricorre anche a messaggeri o una rete di linea fissa che risale all'inizio degli anni duemila. E' stato anche introdotto un codice per parlare di a armi e luoghi di incontro che viene aggiornato quasi ogni giorno e trasmesso agli utenti da corrieri.
Lo scorso 28 dicembre Hezbollah aveva chiesto a tutti i residenti del sud di disconnettere le telecamere di sicurezza da internet, uno dei mezzi usati da Israele per riconoscere possibili bersagli. E a febbraio aveva chiesto a chi si trovava al fronte di non portarsi dietro un cellulare. Con controlli a sorpresa dei comandanti. Ma anche a Beirut i vertici del partito evitano di portarsi dietro alle riunioni un cellulare.
Erano state prese anche misure per mettere in sicurezza la rete locale private di telefonia mobile, finanziata dall'Iran una ventina di anni fa con cavi di fibra ottica dalle basi del partito a Beirut agli insediamenti del sud del Paese, alla valle della Bekaa a est, dopo una sospetta intrusione di Israele. I tecnici di Hezbollah avevano suddiviso la rete in sotto reti.
Il pager riceve notifiche o messaggi senza essere allacciato a una rete internet. Anche se sono usati molto di meno del loro periodo di gloria, negli anni novanta, sono ancora usati in alcuni settori specializzati, tipicamente negli ospedali.