Trump pronto a offrire incarico a Musk. Mr X ha già detto sì
In caso di vittoria alle elezioni, Trump vuole il magnate nella squadra di governo
Donald Trump pronto a offrire un incarico di governo a Elon Musk, in caso di vittoria alle elezioni per la Casa Bianca. E il boss di X, Tesla e Space X ha già detto sì. Trump, candidato repubblicano alle elezioni del 5 novembre, se dovesse diventare nuovamente presidente degli Stati Uniti, in un'intervista alla Reuters ha spiegato che - se Mr X ''fosse disposto" - offrirebbe a Musk un ruolo da consigliere o una poltrona da 'cabinet member' nell'esecutivo.
Musk si sceglie l'incarico
La risposta di Musk non si è fatta attendere. Su X, il magnate ha pubblicato una foto realizzata con l'AI. Nell'immagine, Musk è ad un podio del Department of Government Efficiency - il Dipartimento per l'efficienza del governo, che al momento non esiste - e alle sue spalle campegna un'enorme bandiera degli Stati Uniti.
I am willing to serve pic.twitter.com/BJhGbcA2e0
— Elon Musk (@elonmusk) August 20, 2024
"Sono disposto a servire", il messaggio di Musk nel post abbinato. Il nome del dipartimento, come si scopre spulciando i messaggi, non è un'idea del tycoon. Un profilo legato alle cryptovalute propone a Musk la creazione del 'Department Of Government Efficiency (DOGE)' e l'idea viene promossa in pieno: "E' il nome perfetto".
Elon tifa Donald, il legame tra i due tycoon
A luglio, Musk ha espresso il proprio endorsement per Trump dopo l'attentato subìito dall'ex presidente in Pennsylvania. All'inizio di agosto, il magnate ha intervistato il candidato repubblicano su X: il video della chiacchierata, che secondo Musk stata oggetto di un massiccio attacco informatico, ha raccolto oltre un miliardo di visualizzazioni.
E' stato Musk, inoltre, a ripristinare il profilo X di Trump, che la precedente proprietà del social aveva bannato a tempo indeterminato dopo l'attacco al Congresso avvenuto il 6 gennaio 2021. Insomma, il legame tra i due personaggi appare solido, sebbene Musk abbia smentito le news relative ad un contributo mensile di 45 milioni di dollari ad un supercomitato che sostiene la candidatura di Trump.
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.