Ucraina attacca Kursk ma Russia avanza nel Donetsk, Zelensky ammette: “Situazione difficile a est”
Russia annuncia tre raggruppamenti militari per le regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk. Mosca: "Nel Donetsk conquistata New-York"
Continua l'offensiva dell'Ucraina nella regione russa di Kursk, allo stesso tempo però la Russia rivendica il controllo di un'altra area nel Donetsk. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ammette che la situazione è "difficile" sul fronte orientale.
Cosa succede nel Kursk
Sono più di 122.000 le persone che hanno lasciato le zone della regione di Kursk da quando il 6 agosto le forze di Kiev sono penetrate in territorio russo. Lo riferisce l'agenzia russa Tass rilanciando dati forniti dal ministero per le Emergenze di Mosca. Secondo Artyom Sharov, un portavoce del dicastero, "più di 122.000 persone sono state evacuate da nove aree di confine dall'avvio delle misure di sgombero". Le autorità russe hanno inoltre confermato la morte di 17 persone a causa dell'incursione delle forze ucraine nel Kursk mentre si contano 140 feriti e oltre 121mila sfollati.
Le Forze Armate ucraine affermano di controllare "1.263 chilometri quadrati" di territorio russo e "93 insediamenti" nella regione. Questi i numeri forniti, secondo i media locali, dal capo delle Forze Armate, Oleksandr Syrskyi, durante una riunione presieduta dal presidente Volodymyr Zelensky. "Un raggruppamento delle Forze di Difesa sta conducendo un'offensiva difensiva sull'asse di Kursk per creare una zona di sicurezza e fermare gli attacchi dal territorio russo e sconfiggere il nemico", ha affermato Syrskyi.
Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato tre raggruppamenti militari per le regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk, tutte al confine con l'Ucraina. Secondo quanto reso noto, il ministro della Difesa, Andrey Belousov, ha presieduto una riunione del Consiglio di coordinamento per la sicurezza militare delle regioni di confine durante la quale è stata decisa la creazione dei tre raggruppamenti militari. Il vice ministro della Difesa, Yunus-Bek Yevkurov, è stato scelto come numero due del Consiglio di coordinamento. Attualmente, secondo Belousov, si trova nella regione di Kursk. Stando al ministero, come scrive la Tass, "un rappresentante dello Stato Maggiore e i comandanti dei comandi operativi di Belgorod, Kursk e Bryansk saranno responsabili per la protezione dei cittadini e dei territori contro gli attacchi di droni e altri tipi di attacchi".
La situazione nel Donetsk
La Russia ha intanto rivendicato il controllo di un'altra area nel Donetsk. Le forze russe, fa sapere il ministero della Difesa di Mosca, "hanno liberato Novgorodskoye (N'ju-York o New-York per gli ucraini), un'importante comunità nell'agglomerato di Toretsk e un hub logistico importante a livello strategico" nell'est dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia russa Tass.
Zelensky: "Situazione difficile su fronte orientale"
Volodymyr Zelensky ha ammesso che è "difficile" la situazione sulla linea del fronte orientale dell'Ucraina, vicino al polo logistico di Pokrovsk e nei pressi di Toretsk. Lo Stato maggiore ucraino aveva in precedenza affermato su Facebook che solo oggi sono stati registrati 14 scontri nella zona di Toretsk e 34 nel settore di Pokrovsk.
Mosca convoca incaricata affari Usa per giornalisti nel Kursk
Il ministero degli Esteri russo ha intanto convocato l'incaricata d'affari statunitense in Russia, Stephanie Holmes, per protestare ufficialmente contro l'ingresso "illegale" di giornalisti americani nella regione di Kursk. Lo ha riferito lo stesso ministero sul suo canale Telegram, stando a quanto riporta l'agenzia Tass. Stando alla nota, Mosca ha espresso alla diplomatica una "forte protesta" in relazione alle "azioni provocatorie dei giornalisti americani che sono entrati illegalmente nella regione di Kursk per la copertura propagandistica dei crimini del regime di Kiev".
Fsb arrestano scienziato per tradimento
I servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno arrestato uno scienziato per sospetto tradimento. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Interfax, precisando che lo scienziato avrebbe eseguito presunti attacchi informatici per conto dell'Ucraina. Questi attacchi, secondo l'Fsb, sarebbero stati eseguiti su infrastrutture critiche per conto dei servizi ucraini. Lo scienziato, oltre a raccogliere informazioni sulle forze armate russe, avrebbe anche inviato denaro all'esercito di Kiev. Il sospetto, conclude l'Interfax, ha confessato, mentre ancora non è stato precisato quando è stato effettuato l'arresto.
Russia a soldati e abitanti al confine: "Niente chat e video, più sicurezza online"
Rafforzare la sicurezza nell'online. E' quello che il ministero dell'Interno russo chiede agli abitanti di tre regioni al confine con l'Ucraina. "Il nemico individua gli indirizzi Ip sul nostro territorio e si collega da remoto a telecamere non protette che monitorano di tutto, dai cortili privati a strade e autostrade di importanza strategica", afferma il ministero, che 'invita' anche a non usare app di dating che potrebbero essere utilizzate per raccogliere informazioni.
Ai soldati viene chiesto di non aprire messaggi di testo ricevuti da mittenti sconosciuti e di cancellare le chat con i colleghi se questi ultimi sono stati fatti prigionieri. Agli abitanti delle regioni al confine con l'Ucraina viene anche 'suggerito' di non condividere sui social media video di convogli militari. A soldati, poliziotti e agenti dell'intelligence viene chiesto di cancellare dai loro telefonini le foto che li identificano come appartenenti alle forze di sicurezza.
E "i dipendenti del settore dell'energia, anche nel campo del nucleare, dovrebbero rimuovere dai social network le indicazioni sui loro impieghi professionali in modo da non finire al centro dell'attenzione dei servizi d'intelligence del nemico".
Parlamento ucraino mette al bando Chiesa ortodossa russa
Intanto in Ucraina il Parlamento, a quasi due anni e mezzo di distanza dall'invasione russa, ha adottato un disegno di legge che prevede la messa al bando della Chiesa ortodossa legata al Patriarcato di Mosca e considerata come uno strumento d'influenza nelle mani del Cremlino. Lo hanno annunciato diversi deputati dell'Assemblea di Kiev.
Nuova riunione del Gruppo Contatto il 6 settembre a Ramstein
Riguardo al sostegno all'Ucraina, il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha invitato il Gruppo di Contatto per un nuovo incontro nella base di Ramstein in Germania. La riunione, è stato annunciato oggi, si terrà il prossimo 6 settembre. I ministri della Difesa e ufficiali militari discuteranno l'aumento del sostegno a Kiev. Si tratterà del 24esimo incontro del Gruppo di Contatto a cui appartengono circa 50 Paesi.
Esteri
“L’Italia ha ottenuto quello che voleva”....
Oggi la nomina a vice-presidente esecutivo con delega alla Coesione, al Pnrr e alle riforme
La nomina di Raffaele Fitto a vice-presidente esecutivo con delega alla Coesione, al Pnrr e alle riforme arriva dopo settimane di ricostruzioni per lo più sbagliate sul rapporto tra Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen, e sul portafoglio che l’Italia avrebbe potuto conquistare in ragione dell’opposizione del gruppo Ecr alla conferma della presidente della Commissione. Adnkronos ha chiesto di commentare la nomina a tre esperti di Europa, economia e relazioni internazionali.
Secondo Stefano da Empoli, presidente di I-Com e in questi giorni impegnato con il lancio di “Cantiere Europa” tra Roma e Bruxelles, sono stati “smentiti i pronostici negativi, non c’è affatto l’umiliazione paventata da qualcuno quest’estate dopo l’apparente scontro tra Meloni e von der Leyen. Sotto il profilo formale, siamo al livello di Francia, Germania e Spagna. Sotto il profilo sostanziale, è tutto da vedere: sicuramente i pesi massimi sembrano il francese Stephane Séjourné e la spagnola Teresa Ribera, insieme alla finlandese Henna Virkkunen. Ma era difficile ottenere di più - sottolinea - perché i tre che ho citato rappresentano rispettivamente Liberali, Socialisti e Popolari, ovvero i gruppi che compongono la maggioranza che ha sostenuto von der Leyen. Resta il fatto che il portafoglio di Fitto è molto importante per l’Italia”.
L’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, presidente dello Iai, Istituto affari internazionali, parla di una premier che ha ottenuto “quello che voleva”, ovvero la vicepresidenza esecutiva, e che per capire meglio il significato dei portafogli assegnati, “non solo quelle di Fitto, ma anche degli altri commissari - bisognerà comunque attendere le audizioni davanti alle commissioni competenti del Parlamento europeo. Sulla carta le deleghe ottenute non lo coinvolgono direttamente nelle strategie di punta della Commissione”.
Nelle scorse settimane era circolata l’indiscrezione che Raffaele Fitto, oltre ai portafogli sulla Coesione e il Pnrr, avrebbe avuto la delega all’Economia, e dunque oggi si potrebbe pensare che sia andata peggio del previsto. “Io non ho mai creduto che all’Italia sarebbe stata data una delega importante sull’economia”, spiega all’Adnkronos Arturo Varvelli, direttore dell’ufficio di Roma e senior fellow dello European council on foreign relations.
“La vicepresidenza esecutiva è un’ottima notizia”, prosegue Varvelli, “e mi sembra che Ursula von der Leyen stia sostenendo con grande vigore il fatto che l'Italia debba essere molto ben rappresentata, sorvolando sul fatto che Fitto non appartiene alla maggioranza che l'ha sostenuta in Parlamento. L’Italia avrebbe potuto evitare frizioni con gli altri gruppi (socialisti e liberali) proponendo qualcuno di Forza Italia, che fa parte del Ppe come la presidente, ma Fitto sarà comunque nella posizione di costruire un ruolo importante in questa commissione. Non per forza guardando alle deleghe, ma perché il governo italiano è uno dei pochi stabili, uno dei pochi a non avere grossi problemi interni in questo momento, al di là delle piccole beghe che ci sono e che continuano a esserci tra il mondo moderato-berlusconiano e l’ala più sovranista dei leghisti. Francia e Germania sono in grossa difficoltà e l’Italia dovrebbe farsi paladina delle proposte di Draghi, ne avrebbe tutto l’interesse”, conclude.
Esteri
Ex portavoce governo Israele: “Operazione fenomenale,...
"Spero che l'eliminazione di migliaia di terroristi di Hezbollah dal campo di battaglia in una fenomenale operazione di intelligence incoraggerà il proxy dell'Iran ad arretrare, così che 60mila sfollati israeliani possano tornare sani e salvi nelle loro case" nel nord del Paese. Lo afferma all'Adnkronos l'ex portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, commentando l'operazione attribuita allo Stato ebraico nel paese dei cedri, dove nelle scorse ore sono esplosi simultaneamente i cercapersone di moltissimi presunti militanti di Hezbollah. Secondo il ministero della Sanità di Beirut, il bilancio provvisorio è di almeno otto morti, tra cui una bambina, e circa 2.800 feriti.
"Nessuno può dire chi sia dietro l'attacco simultaneo a migliaia di terroristi di Hezbollah che hanno lanciato missili e droni suicidi in Israele negli ultimi 11 mesi. Israele ha ripetutamente avvertito Hezbollah di fare marcia indietro e cessare la sua aggressione", aggiunge Levy.
Esteri
Nuova commissione Ue, la squadra di Ursula
Fitto vicepresidente esecutivo
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato oggi a Strasburgo la squadra per i prossimi 5 anni. Raffaele Fitto sarà vicepresidente esecutivo a Coesione e Riforme.