Tesla costruite in Cina, possibili dazi Ue al 19%: cresce scontro Bruxelles-Pechino
Secondo il governo cinese non ci sono "prove sufficienti" per dimostrare danni all’industria europea dei veicoli elettrici
Si infiamma la querelle sui dazi applicati dall'Unione Europea sulle vetture elettriche costruite in Cina mentre Bruxelles comunica la possibilità di aumentare dal 10% iniziale al 19% le tariffe sulle Tesla importate da Pechino, una percentuale comunque inferiore a quella applicata ai produttori locali. Dopo l'annuncio iniziale delle misure comunitarie Tesla aveva richiesto un'indagine individuale sulle sue attività in Cina, nella speranza di evitare le tariffe più elevate che Bruxelles ha applicato ai produttori cinesi fino al 47%. Oggi la decisione di Bruxelles motivata - ricorda il Financial Times citando fonti Ue - dal fatto che le attività cinesi della società di Elon Musk avrebbero beneficiato di tariffe agevolate per i terreni, riduzioni delle imposte sul reddito e altri aiuti da parte di Pechino, comprese tariffe vantaggiose per l’acquisto di batterie.
La mossa si inserisce nella indagine lanciata lo scorso settembre dalla Commissione sulle importazioni cinesi di veicoli elettrici, motivata su “crescenti preoccupazioni basate sull’evidenza riguardo al recente e rapido aumento delle esportazioni a basso prezzo di veicoli elettrici provenienti dalla Cina verso l’Ue”.
La reazione di Pechino
Commentando le mosse di Bruxelles il ministero del Commercio cinese parla di un atto di “concorrenza sleale” con cui l'Ue avrebbe "trattato diversi tipi di società cinesi in modo diverso e distorto i risultati dell'indagine".
Pechino spiega di avere fornito "decine di migliaia" di pagine di documenti per contestare le accuse di sovvenzioni mentre la Camera di commercio cinese presso l’Ue ha affermato una “ferma opposizione” alle tariffe affermando che non vi sono “prove sufficienti” per dimostrare danni all’industria europea dei veicoli elettrici. “La competitività dei veicoli elettrici fabbricati in Cina non è guidata dai sussidi ma da fattori quali la scala industriale, i vantaggi globali della catena di fornitura e l’intensa concorrenza di mercato”, ha aggiunto la Camera di Commercio. A giugno la Commissione aveva annunciato per i produttori di veicoli cinesi, tra cui BYD e Geely, tariffe fino al 48%, sulle auto importate nell'Ue ma oggi ha abbassato marginalmente (circa l'1%) questi dazi alla luce di nuove informazioni fornite dalle società. Al momento, i dazi vengono pagati sotto forma di garanzie bancarie prima dell’approvazione delle misure da parte degli Stati membri entro la scadenza del 30 ottobre. Se i paesi dell’UE voteranno a favore, i dazi verranno applicati per cinque anni.
Economia
Universitas Mercatorum, al via Congresso Islssl su diritto...
Con studiosi provenienti da 87 paesi e oltre 700 iscritti
Oltre 700 iscritti (con la chiusura anticipata delle iscrizioni per l’alto numero di partecipanti) e studiosi provenienti da 87 Paesi per discutere dell’evoluzione del mondo del lavoro, condividere i risultati di nuove ricerche, proporre soluzioni e nuovi filoni di indagine, e diffondere informazioni relative a studi e pubblicazioni su libri o riviste. Sono solo alcuni dei numeri del XXIV Congresso mondiale della Società internazionale di diritto del lavoro e della sicurezza sociale (Islssl), 'Il lavoro in un mondo che cambia: la ricerca dei diritti del lavoro e della giustizia sociale', che si apre oggi a Roma, presso l'Auditorium 'Parco della Musica', alla presenza del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, per chiudersi il 20 settembre.
La Società internazionale di diritto del lavoro e della sicurezza sociale organizza ogni tre anni un congresso, in un diverso paese, alternando i continenti, per affrontare i temi rilevanti del diritto del lavoro degli ultimi anni. Durante l’ultimo incontro di Ghent, Marco Mocella, ordinario di diritto del Lavoro e Direttore di Dipartimento di Universitas Mercatorum, ha presentato la candidatura dell’Università, approvata all’unanimità dall’Assemblea dei presidenti delle 60 associazioni nazionali.
Con oltre 30 Keynote Speakers e 8 sessioni parallele, il convegno ha suscitato grande interesse scientifico. La call for papers ha ricevuto più di 500 abstract, con 300 selezionati per presentazioni e 70 poster virtuali. I cinque lavori migliori saranno premiati nella cerimonia finale.
“Siamo estremamente soddisfatti del successo dell’iniziativa. Si tratta del Congresso mondiale che ha raccolto il maggior numero di adesioni di tutti i tempi. La presenza di nomi di esperti internazionali di diritto del lavoro, scelti in base esclusivamente alla loro competenza e riuniti per la prima volta tutti insieme in un’unica sede, rappresenta un’occasione ghiotta per qualunque serio studioso di diritto del lavoro, come attestato dalla straordinaria partecipazione non solo alla call for paper ma anche dal numero eccezionalmente alto delle iscrizioni”, ha dichiarato Marco Mocella, professore ordinario di diritto del Lavoro e direttore di Dipartimento di Universitas Mercatorum, membro del Comitato scientifico e coordinatore del Comitato Organizzativo del XXIV World Congress.
“Come rettore dell’Universitas Mercatorum sono particolarmente lieto della possibilità di ospitare un Congresso di tale importanza per il mondo accademico, imprenditoriale e in generale per la società civile in una fase di grandi cambiamenti sociali prima ancora che economici. Questo incontro riflette il nostro impegno comune a far progredire in ogni campo la conoscenza giuridica, economica e sociale in un'epoca di rapida trasformazione. Ma testimonia anche l'importanza della collaborazione internazionale nell'affrontare le complesse sfide del diritto del lavoro di oggi. All'Università Mercatorum crediamo nella promozione del dialogo che trascende i confini e le discipline. Ospitare questo congresso non solo è in linea con i nostri valori, ma rafforza anche il nostro impegno nella promozione della giustizia sociale, di pratiche di lavoro eque e di quadri giuridici innovativi”, ha dichiarato Giovanni Cannata, Rettore dell’Universitas Mercatorum.
“Esprimo la mia più profonda gratitudine agli organizzatori, agli illustri relatori e a tutti i partecipanti per aver contribuito a questo scambio critico di idee. Insieme, diamo forma al futuro del diritto del lavoro a beneficio delle società di tutto il mondo”, ha aggiunto.
“È un grande privilegio assistere all’apertura del XXIV Congresso mondiale di diritto del lavoro qui a Roma, una città che da tempo è simbolo di tradizione giuridica e di progresso sociale. Il Gruppo Multiversity è profondamente impegnato a promuovere la conoscenza, l'innovazione e l'inclusività nel mondo accademico, e questo congresso incarna tali ideali. Dobbiamo affrontare sfide senza precedenti nel mercato del lavoro, dalla trasformazione digitale alla disuguaglianza sociale, la necessità di quadri giuridici solidi non è mai stata così critica. Le discussioni che si svolgeranno nei prossimi giorni hanno il potenziale per plasmare il futuro del diritto del lavoro su scala globale", ha commentato Luciano Violante, presidente del Gruppo Multiversity.
"Sono certo che grazie alla competenza collettiva e alla passione degli illustri partecipanti, riusciremo a trovare soluzioni significative che non solo proteggano i lavoratori, ma promuovano anche l'equità e la giustizia in un mondo in continua evoluzione”, ha detto.
“Diffusione del sapere e promozione della ricerca scientifica in una prospettiva internazionale sono una priorità per Mercatorum, e per tutto il Gruppo Multiversity. Questo congresso ne è una chiara dimostrazione. Sfide senza precedenti, dalla trasformazione digitale alle crescenti disuguaglianze sociali, richiedono al diritto del lavoro di evolvere, in un quadro normativo che risponda a questi cambiamenti. Il ruolo di promotore e organizzatore di questa iniziativa del nostro Ateneo riflette tale visione per il futuro”, ha concluso Fabio Vaccarono, Ceo di Multiversity e Presidente dell’Universitas Mercatorum.
Economia
Intelligenza artificiale, studio Minsait: 71% settore media...
Dalla produzione di contenuti, alla traduzione di testi, fino alla gestione dei documenti, l'intelligenza artificiale ha contribuito a ottimizzare i processi e a trasformare le operazioni dei media tradizionali
Dalla produzione di contenuti, alla traduzione di testi, fino alla gestione dei documenti, l'intelligenza artificiale ha contribuito a ottimizzare i processi e a trasformare le operazioni dei media tradizionali. Tanto che il 71% delle aziende del settore media ha già implementato l'intelligenza artificiale per la gestione dei contenuti, evidenziando l'importanza di queste soluzioni per migliorare l'efficienza, e l'85% di esse la utilizza per l'evoluzione dei prodotti e lo sviluppo di nuove funzionalità. Lo rivela l'analisi settoriale contenuta nel rapporto Ascendant di Minsait (Indra) che, con il titolo Ai: radiografia di una rivoluzione in corso, analizza il suo grado di adozione nelle aziende private e nelle istituzioni pubbliche.
L'uso dell'intelligenza artificiale nei media si è concentrato sulla raccomandazione e sull'iper-personalizzazione perché fornisce una maggiore precisione, migliora l'esperienza dell'utente e incoraggia il consumo di nuovi contenuti. Pertanto, il settore si è rivolto all'intelligenza artificiale per due compiti principali: la gestione dei contenuti per la distribuzione personalizzata o l'ottimizzazione dei titoli (sette su dieci) e la gestione della pubblicità per personalizzare le campagne e analizzarne le prestazioni (57%).
In termini di casi d'uso specifici, il rapporto rileva che il 43% delle aziende del settore utilizza l'Ia per progettare nuovi servizi e il 29% per migliorare la conoscenza e la gestione dei clienti, stabilire strategie di pricing e identificare opportunità e minacce del mercato. Inoltre, l'aumento dell'efficienza operativa è una delle principali motivazioni per l'integrazione dell'Ia per il 54% delle aziende del settore dei media, mentre il 46% del settore ritiene che migliori l'offerta di servizi e la conoscenza dei clienti, ottimizzando così i risultati aziendali. Il rapporto evidenzia anche che il 40% di queste aziende ha capitoli legati all'Ia nei propri piani strategici e più della metà (60%) è in grado di acquisire informazioni in tempo reale.
"Il settore dei media è nel mezzo di un processo di trasformazione dovuto alla necessità di affrontare problemi economici e tecnologici. In questo contesto, l'intelligenza artificiale è emersa come strumento chiave per affrontare queste sfide e cogliere nuove opportunità", spiega Elena Pablos, Direttore Telco e Media di Minsait. "Nel breve termine -aggiunge- si prevede che le soluzioni basate sull'intelligenza artificiale saranno in grado di rilevare contenuti manipolati o fabbricati sulla base dell'uso improprio dell'intelligenza artificiale. In Minsait stiamo già lavorando su casi d'uso che ci permettano di prevenire la diffusione di fake news e di garantire la veridicità delle informazioni".
D'altra parte, secondo il rapporto di Minsait, la tendenza del settore a orientarsi verso una maggiore sostenibilità e responsabilità sociale d'impresa attribuisce un ruolo di primo piano all'IA, responsabile di ridurre al minimo l'impatto ambientale dei media con soluzioni che riducono l'impronta di carbonio e il consumo energetico. Il documento prevede inoltre che, nei prossimi anni, le aziende del settore dei media porranno maggiore enfasi sull'etica e sulla sicurezza dei dati per garantirne la privacy ed evitare pregiudizi.
La quinta edizione del Rapporto di Minsait sulla maturità digitale 2024 affronta il contesto e il grado di adozione dell'intelligenza artificiale da parte di aziende e pubbliche amministrazioni. A tal fine, sono state analizzate le informazioni fornite da oltre 900 organizzazioni in Spagna e in altri Paesi, appartenenti a 15 diversi settori di attività.
Economia
Learning Forum, Francini (Cornerstone Ondemand): “Con AI...
"L’intelligenza artificiale fornisce dei trend evolutivi delle competenze che permettono all’azienda di fornire al dipendente elementi utili per migliorare le proprie competenze”. Lo ha riferito Federico Francini, area vice president & country manager Italy di Cornerstone Ondemand, a margine del Learning Forum di Comunicazione Italiana, a Milano, dedicato alla formazione continua e al benessere. Il primo dei grandi eventi gratuiti della Well Week 2024, il festival itinerante della sostenibilità e del benessere che fa tappa anche a Roma e Napoli.