“Chi gli dirà che presidenza è lavoro da neri?”, Michelle Obama punzecchia Trump
L'ex first lady: "Quando noi eravamo alla Casa Bianca si sentiva minacciato da due afroamericani di successo"
"Chi dirà a Donald Trump che il lavoro che vuole potrebbe essere un altro di quei 'lavori da neri'?". Con graffiante ironia Michelle Obama, durante il suo intervento alla convention dem, ha ricordato agli americani, in particolare agli elettori afroamericani, le dichiarazioni, da toni sia xenofobi che razzisti, dell'ex presidente riguardo al fatto che i migranti ruberebbero 'black jobs', posti di lavoro da neri.
E l'ex first lady non ha esitato ad accusare Trump di fatto razzismo ricordando il ruolo che ebbe il tycoon nell'attaccare e minare la legittimità della presidenza del marito, Barack, primo presidente afroamericano della storia: "per anni, Donald Trump ha fatto tutto quello che era in suo potere per spingere la gente a temerci - ha detto - la sua limitata e miope visione del mondo si sentiva minacciata da due grandi lavoratori, persone altamente istruite e di successo che erano afroamericane".
Proprio alla luce degli attacchi che lei e il marito hanno subito per otto anni, Michelle ha ricordato che questa macchina del fango potrà essere scatenata anche contro Kamala, che aspira a diventare la prima donna e la prima afroamericana presidente. "Sfortunatamente sappiamo quello che succedere, sappiamo che c'è chi cercherà di distorcere la sua verità" ha affermato esortando tutti a fare qualcosa per sostenere Kamala e la sua campagna. "Nessuno si può permettere di rimanere fermo ed aspettare che qualcuno vi chiami", ha detto.
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
Esteri
Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
Esteri
Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.