Nanni Moretti cambia idea: “Un onore aver raccontato un’intera generazione”
Il regista: "Quando uscì 'Ecce Bombo' ero insofferente a questa lettura, che ritenevo troppo sociologica"
"Fin dai miei esordi è stato detto che io avrei raccontato con i miei film un'intera generazione. In quegli anni ero insofferente a questa lettura, che ritenevo troppo sociologica e poco attenta al come i miei film venivano realizzati. In poche parole, mi sentivo trascurato come regista e invece considerato una specie di portabandiera dei giovani. Bene, ho cambiato idea. Se davvero con i miei film sono riuscito a raccontare una generazione, i suoi desideri, i suoi inciampi e le sue paure, beh, considero questo fatto una fortuna, un privilegio e un onore". Lo afferma il regista e attore Nanni Moretti in uno scritto pubblicato per il dossier del Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale realizzato in occasione del restauro del film 'Ecce bombo' (1978) che verrà presentato durante l'81esima Mostra del Cinema di Venezia, nella selezione di Venezia Classici.
Nel film, ricorda Moretti, "c'è la parodia di un'esperienza che avevo fatto nel 1974: un piccolo gruppo di autocoscienza maschile (all'epoca non li faceva nessuno). Eravamo cinque e avevamo in comune tre cose. Uno: avevamo fatto politica nei gruppi della sinistra extraparlamentare. Due: avevamo smesso di fare politica, delusi da quell'esperienza. Tre: avevamo relazioni sentimentali con femministe. Quelle nostre riunioni durarono pochi mesi. Mentre scrivevo e giravo il film, ero consapevole di raccontare una piccolissima porzione di giovani, sapevo che i personaggi e l'ambiente che mettevo in scena erano una parte di realtà molto piccola e circoscritta. Il film inaspettatamente ebbe successo e ci fu una corsa all'immedesimazione con i personaggi e il clima di 'Ecce Bombo'. Il film piacque anche a spettatori molto lontani dai personaggi del film: spettatori diversi per estrazione sociale, età, anche idee politiche".
Moretti chiarisce che "assolutamente non mi preoccupava la possibilità che un film ironico e critico sulla sinistra potesse essere strumentalizzato dalla destra: fin dai miei primi cortometraggi in super8 ero per 'lavare i panni sporchi' in pubblico, non in famiglia. Sono stato sempre contrario alla politica stalinista della doppia verità, e cioè che tra di noi, in privato, ci diciamo le cose che non vanno e poi in pubblico invece dobbiamo apparire monolitici".
Nello scritto Moretti racconta che dopo le proiezioni di "Io sono un autarchico" (1976) al cineclub Filmstudio di Roma, suo esordio alla regia di un lungometraggio, "si fecero vivi molti produttori per propormi dei film. Dopo vari incontri, rimasi indeciso per un po' di tempo tra Franco Cristaldi e Mario Gallo. Alla fine preferii Gallo, mi sembrava che lì ci fosse un'atmosfera più familiare e adatta a me. La produzione di Gallo si chiamava Filmalpha, ma aveva appena fondato anche un'altra società, Alphabeta, insieme a tre attori: Flavio Bucci, Michele Placido e Stefano Satta Flores. Questi attori, stanchi di essere scelti dai registi e da sceneggiature ideate da altri, volevano ribaltare il meccanismo: volevano essere loro a scegliersi i personaggi e le storie da interpretare. Bellissima idea, però alla fine l'unico film che produssero fu 'Ecce Bombo', in cui non recitavano perché non c'era un ruolo per loro...Peccato, perché era una bella idea produttiva".
Per "Ecce Bombo" Moretti non fece nessun provino: "Non li avevo mai fatti, era tutto nuovo per me, non avevo idea di quanto potessero essere utili. E poi mi imbarazzavo all'idea di fare un esame agli attori (dal film successivo ho cominciato a fare provini e non ho più smesso). Gli agenti cinematografici giravano con degli album con grandi foto in bianco e nero 18x24, le facce che mi sembravano più interessanti le incontravo. Un giorno andai a trovare il mio amico regista Peter Del Monte e gli feci vedere un po' di queste foto. Dentro di me avevo già scelto l'attrice che avrebbe interpretato 'giro, vedo gente, mi muovo, conosco...', ma lui, appena vide la foto di Cristina Manni disse: 'Lei è una faccia giusta per un tuo film!'. Io allora cambiai idea e presi lei. E fu una fortuna per me e per quel personaggio, perché lei si rivelò bravissima e molto giusta per quel ruolo. Peter Del Monte mi suggerì anche con decisione di girare con il suono in presa diretta, nonostante in Italia ci fosse da decenni l'abitudine di doppiare sempre i film. Mi piaceva molto l'uso - allora avrei detto: brechtiano e non naturalistico - della macchina da presa fissa che utilizzavano i fratelli Taviani. E così sul set, rigidamente ed esageratamente, vietavo all'operatore zoom, panoramiche o anche piccoli aggiustamenti di macchina. Mi pare che in tutto il film ci siano solo due movimenti, due carrelli indietro. Mentre giravamo, Lina Sastri - che interpretava una ragazza schizofrenica - mi chiedeva spiegazioni sul suo personaggio, sul perché stava male, cosa le era successo prima di ammalarsi, prima della storia che il film racconta...Io le dicevo di non preoccuparsi assolutamente di quegli aspetti e di limitarsi a recitare i dialoghi, e i silenzi, nel modo che a me sembrava più giusto. Oggi, dopo tanto tempo, penso di essere un po' più vicino alle fragilità e alla sensibilità degli attori".
La proiezione ufficiale della versione restaurata di "Ecce bombo" si terrà domenica 1 settembre, alle 14, nella Sala Corinto del Lido di Venezia, dalla delegazione del Centro Sperimentale di Cinematografia e dallo stesso Nanni Moretti.
Tv & Gossip
Fiorella Mannoia ospite della prima puntata del programma...
Dopo il successo della prima stagione, torna su Rai3, da lunedì 16 settembre alle 20.20, “Riserva Indiana”, il programma di Rai Cultura e Ruvido produzioni condotto da Stefano Massini, che con il suo messaggio di educazione civile ha portato uno spazio unico e importante nel palinsesto televisivo.
La formula è quella della combinazione tra i monologhi da narratore di storie di Massini e alcune delle più belle canzoni dei protagonisti della musica italiana che, nello studio dall’atmosfera raccolta, dove siede un pubblico di giovani, trovano l’occasione non solo di suonare dal vivo con una band resident formata da alcuni dei migliori session man italiani, ma anche di affrontare tematiche che esulano dai consueti schemi dell’intervista televisiva.
Tutto è tenuto insieme, tra parole e musica, da un ideale filo conduttore nel racconto di “Riserva Indiana”, un luogo privilegiato dove lo spettatore può finalmente sfuggire alla dittatura dell’immediatezza dei social e dell’algoritmo per riscoprire il tempo rilassato della riflessione, della verità dei sentimenti, delle storie esemplari, dei temi civili e del coraggio delle idee in un mix felice che non dimentica le regole dell’intrattenimento.
Fiorella Mannoia è l’ospite della prima puntata di questa nuova edizione. Martedì 17 settembre a “Riserva Indiana” La Rappresentante di Lista, mercoledì 18 il rapper Willie Peyote, giovedì 19 è la volta di Achille Lauro e chiude la settimana, venerdì 20, Fabio Concato.
Inoltre, in questa edizione ci saranno: Roberto Vecchioni, Gabbani, Niccolò Fabi, Federico Zampaglione, Raiz, Simona Molinari, Vinicio Capossela, Nayt, Ariete, Ermal Meta, Mannarino, Irene Grandi e molti altri.
“Riserva Indiana” è un programma di Stefano Massini e Massimo Martelli, scritto con Paolo Biamonte, Rossella Rizzi e Mariano Cirino, con la regia di Matteo Bergamini. La band è diretta da Jacopo Carlini, pianoforte e tastiere con Matteo Carlini al basso, Bruno Marinucci alla chitarra e Cristiano Micalizzi alla batteria. Capo progetto Rai, Giulia Lanza.
Ph. Giuseppe Manodritta
Spettacolo
Daytona 90con: dall’America vi raccontiamo le serie e...
90Con Daytona 2024: Che cos’è? Un evento mondiale a Daytona Beach, in Florida, per tutti gli appassionati nostalgici della TV, del cinema e dei colori e delle mode dei mitici anni Novanta. Detta così, pare niente, e invece la presenza di grandi stars dei telefilm più amati rende questo appuntamento davvero unico nel suo genere!
Melrose Place, Beverly Hills 90210, Sabrina, Streghe, Baywatch, Otto sotto un tetto, Settimo cielo: le indimenticabili serie TV che sono entrate nella storia e hanno reso iconiche le facce dei protagonisti. Tutto questo, e molto altro, fanno di questa convention un’opportunità unica al mondo per rivivere quegli anni, tuffarsi nel passato e incontrare da vicino tutti loro!
E vi raccontiamo tutto, a puntate, come un serial: questa grande avventura vissuta da vicino. Ne sentiamo parlare in primavera e così si decide di andare. Eccoci qui.
Ma c’è una premessa doverosa, e un po’ triste. A questo happening eccezionale doveva esserci anche Shannen Doherty, insieme ai colleghi di Beverly Hills e Streghe, per incontrare fan e stampa. Purtroppo, il destino non ha voluto che ciò accadesse. Proprio in estate, il brutto e maledetto cancro che ha colpito quella che tutti conosciamo come Brenda, o la strega Prue Haliwell, ha avuto la meglio. Gli organizzatori di Daytona 90Con, della Thats4entertainment, hanno ricordato la Doherty con immagini e un evento insieme agli attori di Streghe e ai fan.
Per il resto, appena si entra, eccoci con una delle dive di Melrose Place. Questa avventura nella nostalgia e nelle icone degli anni ’90 comincia con Laura Leighton, direttamente da Melrose Place: l’irrequieta Sidney, sorella di Jane, amante del cognato Michael e combinaguai assoluta. Ma la bella e brava Laura va ricordata anche come Sophie negli ultimi episodi di Beverly Hills, in Pretty Little Liars tra le protagoniste, e ora con il ritorno di Melrose Place, con un podcast e un reboot in arrivo.
E la storia continua…
Fine prima parte.
Spettacolo
Fedez, Tony Effe e la frecciatina sul cane: scintille...
Lite a distanza, sulle storie Instagram
Fedez e Tony Effe, scintille social con messaggi incrociati e la lite pare servita. Non passa inosservato infatti lo scambio di frasi tra i due rapper, a distanza di sicurezza, ognuno sul proprio profilo Instagram.
Nelle ultime ore Tony Effe ha pubblicato tra le sue Stories una frase scritta in bianco su sfondo nero, correlata da tre emoticon che rappresentano un diavoletto: "Non svegliare mai il cane che dorme". Difficile possa essere una coincidenza che qualche ora dopo Fedez abbia fatto una storia sul proprio profilo Instagram con la frase: "Non svegliate il cane che dorme che è un casino poi". Lo sfondo in questo caso è la foto di un cagnolino pitturato in strada, mentre il testo è accompagnato da un'emoticon ironica. Tutto fa pensare a una frecciatina indirizzata proprio al collega romano.
Il presunto scambio di attacchi conferma, secondo i fan, che i due rapper - che un tempo condividevano scatti insieme e sembravano amici - avrebbero litigato. Le ipotesi sono molte: tra chi dice che Fedez avrebbe fatto degli apprezzamenti all'ex fidanzata di Tony Effe, Taylor Mega, a chi ritiene vero il contrario, ossia che il rapper romano abbia avvicinato Chiara Ferragni.
La temperatura continua a salire in serata con messaggi sempre più diretti e espliciti. Arriva il dissing di Tony Effe: "Chiara dice che mi adora" e "La tua bevanda sa di piscio" non hanno bisogno di particolari spiegazioni, così come la foto che ritrae Fedez con alcuni agenti di polizia: "Ti aspetto Pinocchio". "Il cane ha miagolato. Sistemati la permanente che arrivo, bellezza", replica Fedez con tanto di dito medio. A completare il quadro, anche Niky Savage, 'dissato' anche lui da Tony Effe e accanto a Fedez nel brano 'Di Caprio': "Non vedevo l'ora", commenta.