Per Pirelli Elect oltre 500 omologazioni per tecnologie vetture elettriche e plug-in
Sono oltre 500, dal lancio nel 2019 a oggi, le omologazioni ottenute da Pirelli su pneumatici Elect, contraddistinti da un pacchetto di tecnologie che valorizzano le specificità delle auto elettriche e ibride plug-in. Lo comunica il gruppo parlando di "un traguardo che conferma la leadership nel segmento EV: 7 Case auto su 10 nei segmenti Premium e Prestige hanno scelto i pneumatici Pirelli dedicati a BEV e PHEV". Pirelli segnala come siano diversi i vantaggi per gli automobilisti che guidano con pneumatici Elect, a partire dall’autonomia delle batterie. Grazie a una resistenza al rotolamento ridotta, questi pneumatici permettono di avere fino a 50 km di percorrenza in più, che si traduce in un risparmio sulle ricariche fino a 150 euro all’anno. Inoltre, i Pirelli Elect sono caratterizzati da una maggiore aderenza, grazie a mescole innovative, per gestire l’elevata coppia dei motori elettrici e da strutture rinforzate per far fronte ai carichi delle auto EV. Due elementi che contribuiscono a ridurre l’usura del pneumatico fino al 20%. La tecnologia Elect - riferisce Pirelli - offre anche un comfort acustico all’interno dell’abitacolo migliorato fino al 20%, così da valorizzare la silenziosità data dalla mancanza del motore a combustione.
La tecnologia Pirelli Elect, che ha debuttato sui P Zero della prima generazione di Porsche Taycan, è integrata oggi in un numero sempre crescente di pneumatici delle principali famiglie di prodotto Pirelli. Prima tra tutte proprio la gamma P Zero – la famiglia più scelta dalle case automobilistiche Premium e Prestige per i propri modelli più sportivi – che unisce prestazioni elevate alle esigenze di comfort ed efficienza tipiche di BEV e PHEV e conta il numero maggiore di misure con questa tecnologia (oltre il 30%). Seguono la gamma Scorpion, dedicata ai SUV, e la gamma Cinturato, destinata a berline e CUV. Pirelli Elect è presente su una crescente percentuale di pneumatici invernali (22%) e all season (17%), portando benefici in termini di rumorosità e resistenza al rotolamento anche sui battistrada molto intagliati per offrire maggiore versatilità e sicurezza alle basse temperature.
“Le auto elettriche sono molto diverse dalle tradizionali vetture con motore a combustione interna e necessitano di pneumatici specifici. Il numero di omologazioni ottenute da parte dei principali costruttori conferma la validità della strada che abbiamo scelto di seguire, cioè l’offerta di una tecnologia che può essere adattata al veicolo, al pneumatico scelto e alla stagionalità”, ha detto Piero Misani, Chief Technical Officer di Pirelli. “Gli strumenti di sviluppo più moderni, come la virtualizzazione e l’intelligenza artificiale, ci consentono di progettare prodotti sempre più in linea con le richieste tecniche e prestazionali delle vetture EV”.
Motori
Dazi doganali, l’Italia appoggia la decisione dell’Europa
L’Italia conferma di essere in linea con la scelta dell’Europa in merito ai dazi doganali che stanno colpendo le importazioni di auto elettriche cinesi.
Lo scorso 4 luglio, la Commissione Europea ha approvato dazi aggiuntivi fino al 36,4%. Ad ottobre, Bruxelles si pronuncerà in merito a questa decisione, confermando o meno la sua presunta estensione per i prossimi cinque anni.
Nel frattempo, il portavoce per il Commercio estero della Commissione Europea ha dichiarato che la Commissione starebbe analizzando il tutto al fine di eliminare o quanto attenuare i possibili effetti collaterali.
In un contesto, quello dell’automotive, in forte cambiamento, anche la Cina ha iniziato a effettuare verifiche e indagini sulle importazioni di prodotti europei.
Le dichiarazioni del Ministro Urso in merito ai dazi doganali europei
La posizione dell’Italia è chiara, il Ministro Urso si è dichiarato favorevole a un rafforzamento delle barriere e a una efficace cooperazione economica tra gli stati membri dell’UE, al fine di ristabilire gli equilibri e il corretto e libero scambio non solo nel mercato automobilistico.
Adolfo Urso, ha dichiarato: “Durante l’incontro sia è stata ribadita l’importanza di riequilibrare la bilancia commerciale e rafforzare ancora di più la cooperazione economica, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra imprese soprattutto nei settori della tecnologia green e della mobilità elettrica”.
Anche se questa volta, in maniera indiretta, l’auto elettrica sta di nuovo cambiando gli scenari in un panorama e contesto economico in forte fermento.
Il governo di Pechino è accusato di aver favorito l’avanzata tecnologica dei costruttori di auto cinesi, dando loro ingenti capitali a costo zero.
Una mossa che se fosse confermata, rischierebbe di alterare definitivamente i rapporti tra l’Europa e l’Asia.
Motori
Fiat 500 Ibrida, la nuova generazione arriverà nel 2026
La Fiat 500 Ibrida arriverà nel 2026, a darne conferma è Carlos Tavares, CEO del Gruppo Stellantis.
Così, in occasione dell’inaugurazione del Mirafiori Automotive Park 2030, il nuovo polo dedicato alla realizzazione e nascita dei veicoli commerciali, è il numero uno di Stellantis ad annunciare l’arrivo nei prossimi anni della nuova Fiat 500 Ibrida.
Sarà prodotta a Mirafiori, la rinnovata tecnologia hybrid, cuore di un segmento di mercato che rappresenta per Stellantis, una fetta importantissima nelle proprie vendite.
Dopo la disfatta di Termoli, stabilimento che avrebbe dovuto produrre nei prossimi anni le batterie agli ioni di litio per il Gruppo e che di fatto, dopo la conferma del Ministro Urso, dell’addio ai fondi del PNRR, sembra destinata a una morte certa, la Cinquecento rappresenta l’ultima occasione o meglio, il modello di rilancio di un Marchio.
Secondo Tavares, le decisioni sino a oggi prese, comprese le scelte di dimezzare in pratica la produzione, sono servite a evitare ciò che sta accadendo altrove.
Occorre rivedere i limiti sulle emissioni di CO2, questo il monito di Tavares
L’Unione Europea, secondo il CEO di Stellantis, deve rivedere gli obiettivi e programmi, perché si tratta di fatto, di decisioni che non coincido con le richieste di mercato. Limitare le emissioni di CO2 è indubbiamente un dovere dei costruttori ma azzerarle totalmente, nel breve periodo, significa dirottare produzione verso modelli che non hanno richiesta.
Motori
China Car Company presenta i modelli DFSK E5 PHEV e GLORY...
DFSK Motor, acronimo di Dongfeng Sokon Automobile, è un costruttore automobilistico fondato nel recente 2003 ma già ricco di novità in tema automotive. L’azienda possiede infatti sette centri produttivi, uno dei quali negli Stati Uniti e un centro di Ricerca e Sviluppo sempre negli USA, nella Silicon Valley.
La rete di vendita è nazionale e conta già circa 100 punti vendita, nel prossimo mese l'azienda DFSK inizierà anche dei corsi di formazione post-vendita affidati a CETOC, società leader del settore.
I modelli della gamma DFSK Glory dual fuel avranno la possibilità di avere anche l’alimentazione a GPL
Ma veniamo ai due modelli presentati proprio ieri, l'E5 PHEV rappresenta la filosofia E Life: Electric/Economic/Environmental. E' un SUV da 7 posti, estremamente versatile e garantisce comfort e praticità su ogni tipo di terreno. Il propulsore è un motore termico 4 cilindri in linea è di 1.498 cc, con una potenza massima di 81 kW (110 CV), abbinato all’elettrico da 130 kW (180 CV).
Il tempo di ricarica completa è di 4 ore con una capacità della batteria di 17,52 kWh.
Il nuovo DFSK GLORY 600 è sempre un SUV di ultima generazione a 7 posti ma con dimensioni di grande impatto visivo, 4720x1865x1785 mm.
La motorizzazione è un propulsore 1.5 TGDi sovralimentato, a benzina: un 4 cilindri in linea e 16 valvole di 1.499 cc, in grado di erogare 185 CV di potenza e 300 Nm di coppia massima, per una velocità di 180 km/h.