La fase 1 parte in 7 paesi
Via alla sperimentazione del vaccino contro il tumore al polmone. La fase 1 del trial è iniziata nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Germania, in Polonia, in Spagna e in Turchia, come si legge sul Guardian. Il vaccino mRNA è stato battezzato con la sigla BNT116 ed è stato prodotto dall'azienda tedesca Biontech con la stessa tecnologia utilizzata per il vaccino covid.
Come funziona il vaccino
Nei 7 paesi coinvolti nella fase 1, il vaccino viene somministrato in 34 siti di ricerca. Il trattamento dovrebbe prendere di mira e distruggere le cellule malate, senza colpire le cellule sane e riducendo quindi gli effetti collaterali.
La sperimentazione coinvolgerà pazienti affetti da cancro del polmone non a piccole cellule ad uno stadio iniziale, pazienti ad uno stadio avanzato o colpiti da recidiva. Nel programma sono coinvolte persone che non si sono sottoposte ancora ad un intervento a radioterapia e ci sono anche pazienti che riceveranno il vaccino parallelamento all'immunoterapia.
A Londra, il primo paziente a ricevere il vaccino è stato Janusz Racz, 67 anni. A maggio gli è stata diagnosticata la malattia e ha iniziato a sottoporsi a chemioterapia e radioterapia. Racz ha ricevuto 6 dosi nel giro di 30 minuti al National Institute for Health Research UCLH Clinical Research Facility. Riceverà una dose di vaccino a settimana per le prossime 6 settimane e poi una dose ogni 3 settimane per le successive 54 settimane.
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Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.