Zelensky: “Russia voleva distruggere Ucraina, ora guerra tornata a casa sua”
Il presidente ucraino nel Giorno dell'Indipendenza: "Sapranno cosa significa punizione". Drone Kiev colpisce deposito munizioni in Voronezh, Mosca attacca Isola dei serpenti
La Russia voleva "distruggere" l'Ucraina, ma la guerra è "tornata a casa sua". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video messaggio per il Giorno dell'Indipendenza che ha detto essere stato registrato nella zona di confine da dove le forze di Kiev hanno lanciato la loro incursione a sorpresa nella regione russa di Kursk.
Zelensky ha detto che l'Ucraina "sorprende ancora una volta" e ha giurato che la Russia "saprà cosa significa punizione". Scatenando la sua invasione del 2022, "la Russia stava cercando una cosa: distruggerci. Invece, oggi celebriamo il 33mo Giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina. E ciò che il nemico ha portato nella nostra terra ora è tornato a casa sua", ha rimarcato.
Il presidente ha anche sottolineato che l'Ucraina non consentirà che il suo territorio sia trasformato in una zona cuscinetto. Chi vuole farlo, deve stare attento a che non sia il suo di Paese a trasformarsi in una "Federazione cuscinetto", ha affermato il presidente ucraino. Respingeremo l'aggressore con gli interessi, ha aggiunto. "Il pazzo della Piazza rossa che continua a minacciarci con il suo bottone rosso non ci detta linee rosse", ha scandito.
Zelensky ha inoltre osservato che "l'operazione nella regione di Kursk non è stata fatta per rafforzare le nostre posizioni nei negoziati" con la Russia. ''L'operazione nella regione di Kursk sta procedendo secondo i piani'', ha aggiunto, spiegando che ''l'offensiva russa e la cattura di Sumy sono state interrotte''. Insomma, ha sottolineato, "abbiamo resistito, abbiamo bloccato e respinto il nemico. Ora continuiamo a farlo nelle loro paludi".
Zelensky a Duda: "Insieme abbiamo rafforzato Europa"
Zelensky oggi ha accolto il presidente della Polonia Andrzej Duda in visita a Kiev sottolineando che ''fin dai primi giorni di questa guerra abbiamo collaborato attivamente, e questo rafforza sia l'Ucraina che tutta l'Europa''. Su 'X' Zelensky ha quindi ''ringraziato la Polonia per il suo completo supporto alla nostra lotta. Quando l'Ucraina sarà forte, ciascuna delle nostre nazioni sarà protetta dal male da parte di Mosca''.
Duda ha detto di avere fiducia nel fatto che l'Ucraina sarà in grado di difendere la propria libertà e che "la guerra si concluderà presto con la vittoria'' di Kiev. Parlando dei legami tra Ucraina e Polonia, sottolineando che ''sono più forti di qualsiasi differenza'', Duda ha affermato che "senza l'indipendenza dell'Ucraina è difficile immaginare una Polonia, una Lituania o altri Paesi della nostra regione indipendenti e sicuri".
Duda ha aggiunto: "Noi polacchi sappiamo che l'indipendenza non è data una volta per tutte. Nella nostra storia abbiamo sopportato momenti tragici, perso la nostra sovranità due volte e l'abbiamo riconquistata con sforzi sovrumani ogni volta''. Allo stesso modo, ha proseguito, "non ho mai avuto, e non ho il minimo dubbio che, attraverso i loro sforzi e la loro lotta uniti, il coraggioso popolo ucraino difenderà la propria indipendenza. Sebbene l'Ucraina stia attualmente combattendo l'aggressore russo, combattendo ferocemente per la propria indipendenza, sono fiducioso che la guerra si concluderà presto con il trionfo della libertà sulla tirannia. Dall'oscurità della guerra e dalla devastazione dei territori bruciati, emergerà un nuovo mondo".
Lituania vara nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev con droni e difesa aerea
Intanto la Lituania intende fornire all'Ucraina un altro pacchetto di aiuti militari, ha reso noto la premier Indrida Simonyte in una conferenza stampa a Kiev, dopo il suo incontro con Zelensky e il presidente polacco Duda, ha reso noto l'agenzia Unian. "La posizione della Lituania è semplice e nota: l'Ucraina deve vincere, la Russia deve perdere", ha affermato. Il prossimo autunno saranno consegnati all'Ucraina 5mila droni lituani. Ai primi di settembre, arriveranno sistemi per la difesa aerea ed equipaggiamenti per contrastare droni. Vilnius si è anche impegnata a versare 35 milioni di euro a Kiev per l'acquisto di radar e apparecchiature per il rilevamento delle mine.
Putin riceve Gerasimov e Rudskoy
Vladimir Putin ha incontrato il capo di stato maggiore Valery Gerasimov e il comandante della direzione operativa principale dello stato maggiore, Sergei Rudskoy, per essere aggiornato "sulle misure adottate per distruggere le forze nemiche che hanno invaso il territorio della regione di Kursk e sui risultati dell'operazione militare speciale". Lo ha reso noto l'agenzia Tass che ha pubblicato un video senza audio dell'incontro avvenuto presso una postazione di comando delle forze armate, in particolare della presentazione di Gerasimov. Putin, seduto accanto a sette telefoni bianchi, ha ascoltato attentamente e ha dato le necessarie istruzioni, si riferisce.
Drone Kiev colpisce deposito munizioni in Voronezh, Mosca attacca Isola dei serpenti
Un drone ucraino ha intanto colpito un deposito di munizioni nella regione di Voronezh, nei pressi dell'insediamento di Ostrogoshk, a un centinaio di chilometri a sud di Voronezh, ha reso noto il portale Astra. Il governatore della regione, Aleksandr Gusev, ha ordinato lo stato di emergenza in tre località diverse e lo sfollamento di 200 persone, limitandosi a citare "le conseguenze di un incendio e la detonazione di esplosivi". Due donne, ha aggiunto, sono rimaste ferite. Altre due persone sono rimaste ferite in un secondo attacco con drone nella vicina regione di Belgorod. Mentre il ministero della Difesa a Mosca ha reso noto l'abbattimento di sette droni, cinque nella regione di Voronezh, e uno rispettivamente a Belgorod e Bryansk.
Kiev ha invece denunciato un massiccio attacco missilistico russo contro l'Isola dei serpenti (Isola di Zmiinyi), obiettivo considerato di importanza strategica per il controllo del Mar Nero occidentale, a una cinquantina di chilometri dalla costa ucraina, vicino al confine marittimo con la Romania, di cui Kiev ha ripreso il controllo già nel giugno del 2022, dopo l'iniziale conquista delle forze di Mosca. Sempre secondo Kiev, bombe russe hanno colpito anche la regione di Kherson.
Scambio di 230 prigionieri con Russia mediato da Emirati
Russia e Ucraina hanno annunciato di essersi scambiate 230 prigionieri (115 per parte) nel giorno della festa dell'Indipendenza dell'ex repubblica sovietica e ad appena due settimane di distanza dall'incursione delle forze di Kiev nella regione russa di Kursk.
"Oggi sono tornati a casa altri 115 dei nostri difensori. Si tratta di soldati della Guardia nazionale, delle Forze armate, della Marina, del Servizio di guardia di frontiera statale", ha affermato Zelensky, pubblicando foto di uomini avvolti in bandiere ucraine. Mosca ha confermato lo scambio, che si è concretizzato grazie alla mediazione decisiva degli Emirati.
"Gli Emirati Arabi Uniti hanno mediato con successo un nuovo scambio di prigionieri tra la Federazione Russa e la Repubblica di Ucraina, che ha portato al rilascio di 230 prigionieri", si legge in una nota del ministero degli Esteri di Abu Dhabi.
Esteri
Corea del Nord testa nuovo missile: testata gigante da 4,5...
Il leader Kim Jong Un ha supervisionato il lancio
La Corea del Nord continua con i suoi test missilistici, e pochi giorni dopo aver annunciato di voler ampliare il suo arsenale di armi nucleari, Pyongyang ha testato con successo un nuovo missile balistico in grado di trasportare una "testata convenzionale di dimensioni particolarmente grandi". A riferirne sono stati i media statali
Citando l'Autorità missilistica del Paese, l'agenzia di stampa Kcna ha parlato di un test che si è svolto come previsto, e specificato che Kim Jong Un ha supervisionato il lancio ed espresso grande soddisfazione. "Il missile balistico tattico di nuovo tipo è stato dotato di una testata convenzionale di 4,5 tonnellate", ha riferito l'agenzia.
Il test mirava a verificare "l'accuratezza del lancio a medio raggio di 320 km e la potenza esplosiva della testata". Lo stesso tipo di missile era stato testato a luglio, secondo Pyongyang. Ieri, l'esercito della Corea del Sud aveva reso noto che il Nord aveva lanciato diversi missili balistici a corto raggio.
Kim avverte: "Amplieremo arsenale armi nucleari"
in occasione del 76mo anniversario della fondazione del regime.
"Stiamo portando avanti perfettamente la politica di costruzione delle forze armate nucleari attraverso l'aumento del numero di armi nucleari secondo una progressione geometrica", ha dichiarato Kim Jong un, citato dall'agenzia di stampa statale KCNA, nel corso di un incontro con alti funzionari del partito e del governo, accusando poi non meglio precisate forze 'ostili' di voler attaccare la Corea del Nord con armi nucleari.
La 'partnership strategica globale' con la Russia
Russia e Corea del Nord continueranno a rafforzare la loro partnership strategica globale, che è in linea con il percorso per garantire sicurezza e stabilità nella penisola coreana e nell'Asia nord-orientale. Lo ha affermato - ha scritto ieri l'agenzia nordcoreana Kcna - il presidente russo Vladimir Putin nel telegramma di congratulazioni al leader nordcoreano Kim Jong Un in occasione dell'anniversario della fondazione.
"Le relazioni tra i nostri Paesi, basate su eccellenti tradizioni di amicizia e buon vicinato, sono ad alto livello: ciò è stato pienamente confermato dai nostri recenti negoziati costruttivi e sostanziali a Pyongyang", ha aggiunto Putin. "Sono certo che, con sforzi congiunti, continueremo a rafforzare gradualmente la partnership strategica globale tra Russia e Corea del Nord. Questo, senza dubbio, soddisfa gli interessi fondamentali dei nostri popoli ed è in linea con il percorso per garantire sicurezza e stabilità nella penisola coreana e nella regione dell'Asia nord-orientale in generale".
Esteri
Mo: ex funzionario Mossad, ‘Israele si prepari a...
Israele deve prepararsi alla rappresaglia di Hezbollah: lo ha dichiarato l'ex vice capo del Mossad Ram Ben Barak, esortando Israele a restare vigile nei confronti del movimento islamista libanese.
Anche se è stato colpito - ha affermato l'ex funzionario alla radio israeliana - il gruppo può ancora lanciare un attacco in un breve lasso di tempo. "Dobbiamo liberarci dall'euforia e prepararci per un grande evento nel nord".
Esteri
Ucraina, attacco-terremoto: distrutto arsenale Russia, cosa...
Oltre 100 droni colpiscono un deposito di munizioni, armi e missili: colpo durissimo per Mosca
Un attacco paragonabile a un terremoto per cambiare la guerra. L'Ucraina sferra un colpo durissimo alla Russia, con un'offensiva che rischia di condizionare le strategie di Mosca nel conflitto. Un'ondata di oltre 100 droni lanciata da Kiev, supera il confine e arriva nell'area di Toropets, a quasi 500 km dalla capitale ucraina, e riduce in cenere uno dei principali depositi di munizioni e missili del ministero della Difesa russo.
Le esplosioni in serie producono un effetto tale da 'svegliare' i sismografi, che si attivano come se si fosse verificato un terremoto. Gli incendi si diffondono per un'area larga oltre 6 km nella regione di Tver, tra gli 11mila civili che vivono nell'area sono molti quelli chiamati ad abbandonare la propria abitazione.
Armi e missili in fumo
Andriy Kovalenko, a capo del centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev, delinea la portata dell'azione ucraina: nei depositi, capaci di contenere armi e munizioni per centinaia di tonnellate, si trovavano missili S-300, S-400, sistemi Grad, Iskander e i Kn24 nordcoreani. Probabilmente, nelle strutture erano stoccate anche 'bombe plananti', che negli ultimi mesi hanno colpito obiettivi militari e civili.
L'arsenale colpito è una delle due strutture presenti nell'area. L'altra, già nei mesi scorsi, era stata colpita dai droni di Kiev. Il deposito di missili e munizioni era stato costruito a Toropets nel 2018 ed era stato presentato come una struttura di massima sicurezza.
I media ucraini attribuiscono i meriti ai servizi di sicurezza di Kiev, all'intelligence della Difesa e alle Forze speciali. L'attacco viene ampiamente discusso nei canali Telegram dei cosiddetti mil-blogger russi, esperti che monitorano il conflitto e spesso forniscono informazioni che non vengono ufficialmente diffuse. Il danno subito dalle forze armate russe, scrive in particolare Anastasia Kashevarova, è notevole: "Dopo 3 anni di operazione speciale siamo ancora a questo livello di idiozia".
Kiev ha usato droni o missili?
Ci si interroga sui mezzi utilizzati da Kiev: possibile che i droni siano riusciti a infliggere danni di portata così pesante? I depositi sono stati colpiti da missili a lungo raggio? Le domande si inseriscono nel dibattito di queste ultime settimane, caratterizzate dal pressing di Kiev per ottenere l'autorizzazione ad utilizzare i missili a lungo raggio - gli Atacms americani e gli Storm Shadwo anglofrancesi - contro obiettivi militari russi: basi e, appunto, depositi di armi.
La Russia, in ogni caso, continua a disporre di una macchina bellica capace di produrre ogni mese 42-56 missili balistici, 90-115 missili a lungo raggio e 500 droni, secondo le stime diffuse da Forbes.