Padova, strangolata da ex marito: uomo inchiodato da registratore lasciato acceso
Il 17 settembre l'udienza preliminare, la donna si sentiva in pericolo e aveva lasciato acceso il cellulare
Mentre veniva aggredita e strangolata nel sonno la donna ha lasciato acceso il registratore audio del cellulare facendo scoprire agli investigatori gli audio che inchioderebbero l’ex marito alle proprie responsabilità e smonterebbero la messinscena del suicidio. Il 17 settembre in Tribunale a Padova è in programma l’udienza preliminare nei confronti del 42enne di Abano Terme (Padova) che la Procura ha rinviato a giudizio quale presunto responsabile dell’omicidio aggravato della ex moglie, avvenuto nella città termale il 2 agosto dello scorso anno.
L’uomo, che attualmente si trova in custodia cautelare in carcere dal marzo scorso quando è stato arrestato dai Carabinieri su mandato del Gip, è sospettato di aver messo in scena il finto suicidio della donna con cui all’epoca ancora conviveva, una 39enne moldava, dalla relazione con la quale erano anche nate due bambine ancora in tenera età. Secondo gli investigatori, la versione fornita dall’uomo che chiamò all’alba del 2 agosto il 118 dicendo che la moglie si era chiusa in bagno dall’interno e non gli rispondeva, e che poi fu trovata rannicchiata nel box doccia esanime e con una cintura stretta al collo, non torna. E anche le iniziali ipotesi di un suicidio dovuto a un periodo difficile, come sosteneva l’ex marito, sono state smentite dai familiari e dai conoscenti della 39enne, che invece hanno portato alla luce un quadro di tensioni familiari.
La svolta decisiva è arrivata, appunto, dalle analisi tecniche sul cellulare della vittima che nella notte fra il 1 e 2 agosto aveva tenuto acceso il registratore del suo cellulare captando tutte le fasi del suo omicidio e della messinscena del suicidio da parte dell’ex marito. Quella sera, dopo una furiosa lite a causa della sua gelosia, il 42enne aveva approfittato del fatto che la donna si fosse assopita a letto e, sorprendendola nel sonno, l’aveva strangolata con una cintura per poi trascinarne il corpo nel bagno e inscenarne il suicidio. Ulteriori accertamenti fatti nell’abitazione hanno poi permesso di scoprire che, con la necessaria perizia, era possibile rimuovere e riposizionare il pannello centrale della porta del bagno, circostanza che avrebbe quindi potuto consentire di uscire dal locale nonostante la porta fosse chiusa dall’interno.
Cronaca
Milano, incendio in un capannone occupato da senzatetto
All'interno non c'era nessuno
È sotto controllo l’incendio divampato nella notte in un capannone industriale in disuso in via Cesalpino a Milano, in zona Palmanova, utilizzato come dormitorio da una settantina di senza fissa dimora. Nessuno di loro - a quanto risulta da una prima ispezione dei vigili del fuoco entrati nell’edificio non appena il rogo è stato domato - è rimasto all’interno. A presidio dell’area restano tre squadre dei vigili del fuoco, impegnate nell’attività di smassamento.
Cronaca
Mantova, fiamme a bordo di un treno regionale: 9 persone in...
L'allarme all'altezza di Sermide e Felonica. Per 7 di loro sono stati rilevati sintomi da inalazione fumi, mentre due passeggeri hanno riportato lievi ferite
Fiamme a bordo di un treno regionale nel mantovano. Poco prima delle 7 di questa mattina, nel comune di Sermide e Felonica, è scattato l'allarme per un principio d’incendio a bordo di un treno regionale. In tutto sono 45 le persone coinvolte.
Sul posto sono intervenuti i soccorritori dell'Areu 118 che hanno e valutato tutti i passeggeri a bordo, disponendo il trasferimento in ospedale per 9 nove persone. Le loro condizioni non sono preoccupanti: per 7 di loro sono stati rilevati sintomi da inalazione fumi, mentre due passeggeri hanno riportato lievi ferite causate dalla discesa precipitosa da treno.
Sul posto sono presenti anche i vigili del fuoco e le forze dell'ordine per i rilievi.
Cronaca
Giubileo, Pompei (Deloitte): “Occasione per...
"Le grandi sfide che abbiamo cercato di enunciare vanno da quelle storiche della povertà, della fame nel mondo, dei flussi migratori, delle guerre, alle nuove sfide che sono i cambiamenti climatici, l'invecchiamento della popolazione, la concentrazione della ricchezza. Siamo in un periodo molto difficile e se da un lato non stiamo affrontando nel migliore dei modi queste grandi problematiche, dall'altro c'è una speranza, i giovani, che ritengono che siamo ancora in tempo per fare qualcosa, per affrontare al meglio queste sfide. Questo ottimismo non è condiviso dai più anziani". Lo ha detto Fabio Pompei, Ceo Deloitte Central Mediterranean, durante l'evento 'Giubileo 2025 - 100 giorni all’apertura della Porta Santa', presso la sede Deloitte di Via Vittorio Veneto a Roma, durante il quale è stata presentata la ricerca Deloitte 'Globalizzare la solidarietà'.
"L'obiettivo che ci siamo posti con lo studio, e tutta la collaborazione che abbiamo avviato con il Dicastero per l’Evangelizzazione, è stato quello di cercare di stimolare l'attenzione di tutti su queste tematiche. L'evento del Giubileo - ha aggiunto - sarà un'occasione per concentrare l'attenzione e stimolare un dibattito, una discussione per trovare delle vie, delle azioni per affrontare nel modo migliore possibile ognuna di queste sfide. Come Advisor strategico cerchiamo di dare il nostro supporto di competenze nella gestione dei grandi eventi, sono attesi 30 milioni di visitatori nella città di Roma, quindi tutto questo comporta una serie di problematiche. Noi cerchiamo di dare ovviamente il nostro supporto di competenze, di know-how, di esperienza che abbiamo maturato nel passato", ha concluso Pompei.