Calcio, i bookie danno Allegri pronto al rientro: l’ex Juve tra Milan e Roma
Dopo 2 giornate di campionato ecco le prime panchine roventi
Massimiliano Allegri scalda i motori per tornare in panchina. Il nome dell'ex allenatore della Juventus rimbalza tra news e rumors dopo le prime 2 giornate di campionato. Neanche 180 minuti di Serie A e già le panchine iniziano a essere calde, alcune addirittura incandescenti, e Allegri si fa largo sulle lavagne dei bookmakers con quote eloquenti.
Gli esperti Sisal vedono grande incertezza sul futuro dell’ex mister bianconero perché, come detto, sono tante le situazioni che gli si potrebbero prospettare a stretto giro. Sicuramente l’esperienza da Ct di una nazionale, offerta a 4,00, non è da escludere ma Allegri sta vedendo come il suo conterraneo Spalletti stia faticando non poco passando dal lavoro quotidiano a quello di selezionatore. L’Arabia, fallito l’assalto a Dybala e ancora a caccia di Victor Osimhen, potrebbe fare un tentativo, anche in questo caso la quota è 4,00, ma non sappiamo quanto possa attrarre le aspettative di Max.
Decisamente diverso il discorso Milan. Il tecnico toscano è diventato grande proprio con i rossoneri, scudetto e Supercoppa italiana nel 2011, e le grandi difficoltà che sta avendo Paulo Fonseca, scelto da Ibrahimovic e quindi molto legato al nuovo dirigente milanista, fanno sì che il suo nome torni caldo a Milanello. L’ipotesi di vestire nuovamente il rossonero a 10 anni di distanza si gioca a 6,00.
Ma la situazione panchina non è serena neanche nella Capitale, sponda Roma. Il tremendo avvio di Daniele De Rossi, un solo punto tra Cagliari ed Empoli con la Juventus in arrivo domenica prossima, potrebbero indurre qualche riflessione nella dirigenza giallorossa. Il legame con l’ex capitano romanista è forte ma se non ci dovesse essere una inversione di tendenza immediata nulla è escluso anche in virtù dei grandi investimenti fatti questa estate dalla proprietà. Allegri che sbarca a Trigoria si gioca a 7,50.
Più complicate, al momento, le piste Chelsea, dato a 9,00; un cambio con Spalletti, a 12, alla guida dell’Italia, o un approdo in Bundesliga al Bayern Monaco che pagherebbe 12 volte la posta.
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Lazio-Genoa 3-0: all’Olimpico decidono Noslin, Pedro...
Baroni cala il tris e raggiunge l'Atalanta al quarto posto
Vince la Lazio all'Olimpico. I biancocelesti battono il Genoa 3-0 grazie ai gol, uno per tempo, di Noslin Pedro e Vecino dopo una partita dominata. Nella ripresa i rossoblù hanno provato ad alzare il pressing, ma senza riuscire a trovare contromisure alla manovra di Baroni, bravo a sfruttare i cambi per sopperire all'inevitabile stanchezza dei suoi, reduci dalla trasferta di Europa League contro il Twente. Con questa vittoria la Lazio sale a 16 punti, agganciando l'Atalanta al quarto posto, mentre il Genoa rimane al terzultimo posto a quota 6.
La partita
Inizio coraggioso del Genoa, che impegna Provedel su angolo e si fa vedere con il tiro da fuori di Frendrup. Dopo qualche minuto però è la Lazio a prendere in mano la partita: la squadra di Baroni muove palla velocemente e gioca in verticale, creando problemi ai rossoblù tra le linee. La prima occasione biancoceleste è di Tavares, che sfiora la traversa con il sinistro. La Lazio pressa bene, alza il ritmo e al 21' trova il vantaggio: Noslin riceve palla da Tavares in area, salta un difensore e buca Leali sul palo lontano firmando così l'1-0. Dopo il gol i padroni di casa controllano il pallone eludendo il pressing del Genoa, troppo disorganizzato e spesso in ritardo sui portatori avversari. La chance per il raddoppio arriva prima con un colpo di testa di Castellanos e poi con il tiro a giro di Tavares, in costante proiezione offensiva. Termina 1-0 il primo tempo.
La ripresa si apre con il coast-to-coast di Norton-Cuffy, neoentrato, che calcia da fuori area e trova la parata di Provedel. La partenza aggressiva del Genoa sorprende la Lazio, che rischia ancora poco dopo sul tiro di Thorsby. I biancocelesti si scuotono e vanno a un passo dal raddoppio: Castellanos riceve in area, si gira ma spedisce alto con il destro. Il Genoa non si scompone e continua a pressare alto, molto meglio del primo tempo, mentre nella Lazio affiora un po' di stanchezza. È ancora una volta Castellanos il più pericoloso dei suoi: il Taty supera un avversario e calcia da posizione defilata, ma Leali si fa trovare pronto e para. La partita si fa fisica, la Lazio prova a giocare nello stretto e tenere il pallone, aspettando il momento giusto per affondare. Patric sfiora il gol su angolo, Tchaouna spreca un'ottima occasione poco dopo svirgolando il destro. È il preludio al raddoppio biancoceleste: all'86' Tchaouna riparte in contropiede e serve Castellanos, che mette in mezzo, Leali devia ma sui piedi di Pedro, che in tap-in trova il 2-0. Nel finale i biancocelesti calano il tris con Vecino. Finisce quindi 3-0 all'Olimpico.
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Sinner e il premio super: “Non gioco per soldi”
Il numero 1 del mondo dopo il trionfo nel ricchissimo Six Kings Slam in Arabia
"Non gioco per soldi, è semplice". Jannik Sinner ha appena vinto il Six Kings Slam, il torneo d'esibizione andato in scena a Riad, in Arabia Saudita. L'azzurro, numero 1 del mondo, ha intascato un premio record da 6 milioni di dollari. Nessun torneo ha offerto mai una simile somma e in 3 giorni Sinner ha incassato la metà di quanto guadagnato con tutti i premi del 2024. "Non gioco per soldi", dice il 23enne rispondendo a una domanda di Eurosport. L'intervista rimbalza sui social e produce reazioni a dir poco scettiche tra utenti illustri e non. Tra quelli che commentano con una sonora risata c'è anche lo svizzero Stan Wawrinka, 39enne veterano che sta chiudendo la sua avventura nel circuito Atp.
"E' un bel premio ovviamente, ma sono andato lì perché c'erano i 6 migliori giocatori del mondo", dice Sinner riferendosi al torneo che è finito inevitabilmente sotto i riflettori. "Puoi misurarti con loro, è stato un bell'evento. Per me era la prima volta a Riad, è stato molto bello". Il torneo gli ha lasciato la soddisfazione per aver "giocato i match nel modo corretto, tutto questo può farmi crescere come giocatore. Il denaro è importante ma non così importante. Vivo bene anche senza questi soldi, è molto più importante la salute, le persone intorno a me e la famiglia. Il denaro è solo un extra", dice.
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Serie A, Parma-Empoli 1-1: Charpentier risponde...
Finisce in parità al Tardini
Pareggio tra Parma ed Empoli, nel lunch match della nona giornata di Serie A. Al Tardini finisce 1-1: i toscani sbloccano la partita al 35' grazie all'autorete di Coulibaly, i ducali pareggiano nella ripresa con il gol di Charpentier. Nel finale il Parma avrebbe anche l'occasione per vincerla, ma Bonny colpisce la traversa su calcio di rigore. Con questo pari gli uomini di Pecchia salgono a 8 punti in classifica, mentre quelli di D'Aversa, grande ex di giornata, raggiungono quota 11.
La partita
Partita subito intensa al Tardini, con tanti duelli in mezzo al campo e i padroni di casa che provano a sfruttare la velocità di Cancellieri e Man sugli esterni. È proprio il rumeno a creare la prima occasione della partita, sfondando sulla destra e mettendo un bel pallone a rimorchio per Bonny, respinto bene da Vasquez. Il centravanti del Parma è per distacco il più pericoloso dei suoi: alla mezzora riceve palla al limite e calcia incrociando il destro, ma trova la provvidenziale deviazione di un difensore. Al 35' però è l'Empoli ad andare in vantaggio: Colombo difende bene palla e imbuca per Gyasi, che serve a centro area Fazzini, il centrocampista è anticipato da Coulibaly, che devia nella propria porta il pallone dell'1-0. Il gol subito scoraggia il Parma, che non riesce a reagire, mentre gli ospiti continuano ad attaccare a caccia del raddoppio. La scintilla ducale arriva sul finire di tempo, quando Cancellieri si accentra dalla destra e colpisce la traversa con un bel sinistro a giro. Termina quindi 0-1 il primo tempo al Tardini.
L'Empoli parte forte anche nella ripresa, con Anjorin che non inquadra la porta dal limite dell'area. La risposta del Parma arriva dal destro potente del solito Bonny, parato con qualche affanno da Vasquez. Pecchia cambia due terzi del suo tridente, schierando i suoi con un 4-1-4-1 molto offensivo e i padroni di casa cominciano a creare occasioni: prima ci prova il neoentrato Keita da fuori, poi è Bernabé a impegnare il portiere avversario su calcio di punizione. La pressione del Parma disorienta l'Empoli, che perde le distanze tra i reparti e non riesce più a ripartire. Il muro toscano cade all'80': Valeri sfonda sulla sinistra e mette un bel cross rasoterra per Charpentier, che buca Vasquez e trova il pareggio. La partita rischia di cambiare ancora tre minuti dopo: il portiere dell'Empoli stende Almqvist in area e l'arbitro assegna il calcio di rigore al Parma. Sul dischetto si presenta Bonny, che spiazza Vasquez ma alza troppo il destro e colpisce la traversa. I padroni di casa non si scoraggiano e continuano ad attaccare: nel finale Charpentier sfiora la doppietta con un destro in girata che si spegne alto. Termina quindi 1-1 al Tardini tra Parma ed Empoli.