Da idraulici a chef ma anche casari e bike leader, le opportunità di lavoro ‘viaggiano’ in crociera
Centinaia i profili ricercati dalle compagnie, gli italiani tra i più presenti a bordo
Idraulici e chef, camerieri e marinai. Ma anche elettricisti, ingegneri, responsabili delle pulizie e controllori dell'hotel. Questi e tanti altri ancora sono, a oggi, i profili professionali ricercati dalle principali compagnie di navi di crociera per il lavoro a bordo di questi 'giganti' del mare. Centinaia di opportunità di lavoro in quelle che sono vere e proprie 'città galleggianti', visto che negli ultimi anni le navi lanciate dalle compagnie di navigazione vedono un minimo di 1.300-1.400 persone al lavoro a bordo per arrivare in alcuni casi fino anche a 2.100 unità.
E sono tante le culture e le lingue che si 'incontrano' al lavoro a bordo, come spiega ad Adnkronos/Labitalia Marco Maresca, general manager di Msc Crew Services. "Mediamente su una nave abbiamo circa 100 nazionalità diverse di lavoratori. Chiaramente ci sono i gruppi più 'forti', che sono le nazionalità che hanno una storia nel comparto marittimo e il lavoro dei quali a bordo è più apprezzato come l'Italia, le Filippine, l'India, l'Indonesia. Nelle navi da crociera più piccole abbiamo circa 750 persone al lavoro a bordo, mentre nelle ultime navi aggiunte alla nostra flotta ce ne sono di più, come la World Europa che ha 2100 marittimi. Negli ultimi dieci anni non si scende sotto il numero di 1300-1400 persone d'equipaggio su una nave", sottolinea.
E anche Michela Giustini, employer branding director di Costa Crociere, spiega che "la flotta Costa è composta al momento da 9 navi, tutte battenti bandiera italiana, che operano nel Mediterraneo, Nord Europa, isole Canarie, Sud America, Emirati Arabi, Estremo Oriente, Sud-est asiatico, oltre a proporre 'Giro del mondo' e 'Grandi Crociere', per scoprire diversi continenti in un'unica vacanza". "Queste navi variano in dimensioni, ma hanno mediamente circa 1.000 membri d’equipaggio ciascuna. A ciò si aggiunge il personale necessario per assicurare una rotazione adeguata dei lavoratori a bordo, arrivando così a un totale di oltre 16.000 dipendenti per il personale di bordo", sottolineano.
Come una città si divide in quartieri, anche la nave da crociera ha i diversi settori in cui operano le tante professionalità presenti. "Si può fare una macro-suddivisione tra personale di 'coperta & macchina', deputato alla conduzione della nave e alla gestione dei principali apparati tecnici di bordo, e il personale di 'hotellerie', ovvero quello che si occupa di tutti i servizi di accoglienza ai passeggeri, che è numericamente quello più consistente. Questo ultimo gruppo comprende, ad esempio, il personale delle cucine, dei bar, dei ristoranti, dell’intrattenimento, delle escursioni, della reception", sottolinea Giustini.
E centrale per la 'vita' sulla nave è il comparto della ristorazione. "In cucina abbiamo sempre -spiega Maresca- più o meno circa 300 persone. Facendo pasti per 6.000 ospiti la nave è divisa per 'partite': c'è un gruppo di cuochi che segue solo le salse, un gruppo che segue solo i primi piatti, un altro che segue solo la pasticceria, uno che segue solo la rosticceria così come tutte le insalate. Quindi ogni gruppo, ogni 'isola' segue diciamo una divisione della cucina", sottolinea.
E le opportunità di lavoro a bordo delle navi da crociera, con la possibilità di viaggiare e conoscere tanti luoghi diversi, sono davvero tante. "Al momento -spiega Giustini di Costa- abbiamo selezioni aperte per 18 profili professionali differenti, per un totale di 100 posti circa per il prossimo inverno. Questi 18 profili comprendono pasticceri, medici e infermieri di bordo, maestri di ballo, istruttori sportivi, fotografi, shop manager, receptionist, shop specialist, animatori, f&b manager, ufficiali di macchina, responsabili delle risorse umane, formatori e addetti al benessere dell’equipaggio (crew experience specialist). Le opportunità sono davvero tantissime, sia per chi ha già esperienza, sia per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo e al mondo del lavoro in generale", sottolineano.
Opportunità che i lavoratori italiani ancora oggi non disdegnano. "Sicuramente -spiega Maresca di Msc- riceviamo tante candidature da parte del personale italiano, anche da giovani, per i quali la parte più attrattiva è il 'guest service' come anche l'ufficio escursioni, sempre molto attrattivo perché ti porta comunque a girare a interagire molto con l'ospite. Altro settore molto richiesto è quello dell'intrattenimento", sottolinea.
La tradizione marittima del nostro Paese si fa ancora valere. "Il nostro modello aziendale, basato sulla diversità e sull’inclusione, incoraggia i talenti delle persone a esprimersi, ed è sicuramente un forte elemento di attrattività per chi desidera iniziare la sua carriera a bordo delle nostre navi. L’Italia è ben rappresentata in questo contesto così variegato, ed è una dei primi quattro paesi di origine dei nostri dipendenti di bordo", spiega Giustini da Costa Crociere.
E sulle navi da crociera ci sono tante professionalità che non ti aspetti. "Da poco -racconta Maresca- a bordo abbiamo anche il casaro che fa le mozzarelle sul posto, e sulla World Europa abbiamo il responsabile del birrificio di bordo. E poi ricerchiamo anche dei bike leader che si occupano della gestione delle escursioni in bicicletta a terra", sottolinea.
Quindi opportunità di lavoro che permettono di viaggiare e conoscere luoghi diversi. E anche con concrete possibilità di fare carriera. "Nel settore marittimo, quindi anche le crociere, data la tipologia particolare di lavoro -spiega Giustini- generalmente non sono previsti contratti a tempo indeterminato. Sono previsti contratti di durata definita, di solito dai 3 ai 6 mesi, da rinnovare di volta in volta. Tuttavia, questo non compromette affatto né il rapporto continuativo né le opportunità di carriera. Ci sono colleghi che lavorano a bordo delle nostre navi da oltre 30 anni e che sono arrivati a diventare hotel director, ovvero responsabili di tutta la parte di 'hotellerie' di una nave: è come se fossero i direttori di un albergo con oltre 800 dipendenti".
Sulla nave da crociera la vita a bordo per gli ospiti è h24 e di conseguenza anche l'organizzazione del lavoro ne deve tenere conto. "Viene applicato il contratto collettivo nazionale di lavoro del settore marittimo, vengono rispettati i turni di riposo previsti come anche il pagamento degli straordinari. I salari dipendono dalla categoria in cui si opera ma sono in linea e anche superiori rispetto al personale di terra", sottolinea Maresca.
Ma quale la 'strada' giusta per iniziare un percorso lavorativo sulle navi da crociera? "Il modo migliore per essere aggiornati sulle nostre ricerche di personale e per sottoporre la propria candidatura è il nostro sito web https://career.costacrociere.it. La selezione può avvenire per via diretta o attraverso corsi di formazione finalizzati all’assunzione. Una cosa importante da sottolineare è che la formazione è continua anche per chi ha esperienza pregressa o per chi lavora già a bordo. Basti pensare che nel 2023 abbiamo erogato oltre 180.000 ore di formazione tra terra e bordo", spiega Giustini.
E il rapporto con le scuole è sempre più centrale per le compagnie crocieristiche. "Abbiamo diverse convenzioni con le scuole -spiega Maresca di Msc- e abbiamo naturalmente il nostro portale dedicato https://www.careers.msccruises.com/ in cui è possibile verificare le opportunità presenti e presentare la candidatura. Facciamo anche delle giornate dedicate nei principali porti italiani e delle job fair. Riceviamo circa 15mila cv all'anno e in questo momento posso dire che ci sono tante opportunità ad esempio nell'ambito della ristorazione", conclude.
E, aggiunge Giustini di Costa Crociere, "al di là dei requisiti specifici richiesti dai singoli profili professionali, ricerchiamo alcune competenze di base tra cui, in particolare, una buona conoscenza della lingua inglese e la disponibilità a lavorare in un team".
"Non meno importante - conclude Giustini - al fine di garantire ai nostri ospiti una vacanza indimenticabile, è essenziale che i nostri dipendenti siano in grado di fornire un servizio eccellente con passione e disponibilità".
Lavoro
Infortuni, Marmigi (Safety Expo): “La situazione in...
Il sottosegretario Prisco: "Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha dimostrato più volte di essere all'altezza con la propria parte tecnica"
A Bergamo Fiera Safety Expo oggi ha aperto le porte ai numerosi professionisti della sicurezza sul lavoro e della prevenzione incendi che, come ogni anno da sette edizioni, riempiono i convegni - organizzati dalle riviste Antincendio e Ambiente&sicurezza sul lavoro di EPC Editore - e i tantissimi corsi di formazione per la sicurezza e l’antincendio - organizzati da Istituto Informa. Anche domani sarà possibili formarsi, informarsi e aggiornarsi sul mondo della sicurezza e confrontarsi con esperti ed istituzioni sulle novità normative più attese fra le quali spiccano la patente a crediti per le imprese, il nuovo accordo per la formazione di tutte le figure della sicurezza sul lavoro e la semplificazione delle procedure di prevenzione incendi.
"Oggi - ha detto Daniele Marmigi, direttore tecnico dell’Istituto Informa e di Safety Expo - abbiamo inaugurato a Bergamo la nuova edizione di Safety Expo, la fiera nazionale di riferimento in Italia sulla salute e sicurezza sul lavoro e sulla prevenzione incendi: un evento che ormai rivolgiamo a tutti e non solamente agli esperti del settore. Qui si raccolgono tutte le figure che devono necessariamente lavorare in maniera sinergica, mi riferisco a tavoli di confronto, tavole rotonde, seminari che coinvolgono le istituzioni, quindi Inail, sindacati, membri del Ministero, così come gli esperti del settore, gli stakeholder, ma anche persone non direttamente coinvolte 'sul campo', questo perché l’obiettivo è quello di divulgare una cultura, che sembra evidente che in Italia debba essere diffusa e messa al primo posto. Di certo è un tema molto sentito e che ogni anno cresce: quest’anno abbiamo registrato un +46% di affluenza rispetto allo stesso momento del 2023".
"Attualmente - ha spiegato - la situazione in Italia non è florida, anzi oserei dire tragica. Dagli ultimi dati dell’Inail che riguardano il primo semestre gli infortuni sul lavoro sono aumentati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma sono aumentati purtroppo anche quelli che hanno avuto un’incidenza mortale. Nei primi sette mesi dell’anno, come documentato dai dati Inail, sono aumentati i morti rispetto allo stesso periodo del 2023: le vittime sono state 577, il 3,2 per cento in più. Tutto questo deve continuare a far riflettere, soprattutto deve condurre a un’inversione di rotta, gli strumenti ci sono, ma molto spesso non sono attuabili dalle aziende per motivi di dimensione, nella maggior parte dei casi parliamo di realtà medio-piccole, che sono costituite da microimprese prive quasi sempre di risorse economiche, strutturali e organizzative per poter adempiere alle misure di sicurezza. La soluzione più efficace sarebbe quello di ristrutturare l’assetto aziendale a qualsiasi livello, in modo tale che all’interno della mission ci sia sempre anche la salute e la sicurezza sul lavoro".
"Il 1° ottobre 2024 le imprese edili potranno accedere al nuovo Portale online dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, che raccoglierà le autodichiarazioni delle imprese edili sul rispetto dei requisiti essenziali per operare in sicurezza in cantiere". La rassicurazione è arrivata da Antonella Milieni, dirigente presso l’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) alla tavola rotonda di sicurezza, gremita di un folto pubblico, che ha insistito con diversi quesiti sul conoscere le funzionalità del portale, in attesa dell’emanazione del Decreto che dovrà regolare i requisiti per ottenere la Patente, i casi di revoca e sospensione ed il numero di crediti necessario per poter lavorare.
E' invece prossima, entro la fine dell’anno, l’uscita dell’accordo unico per la formazione delle figure della sicurezza, che aggiornerà le regole in vigore da ormai 11 anni, puntando su metodologie didattiche alternative e più avanzate come la gamification e la realtà aumentata. Durante la tavola rotonda, Ester Rotoli, direzione Centrale Prevenzione Inail, Cinzia Frascheri giuslavorista, dipartimento Cisl nazionale Salute e Sicurezza sul lavoro e Fabio Pontrandolfi senior adviser assicurazioni Sociali, Salute e Sicurezza sul Lavoro di Confindustria hanno commentato la bozza di nuovo accordo circolata nei mesi scorsi auspicando che l’accordo favorisca lo sviluppo di una formazione efficace e più specifica, maggiormente tarata sulle esigenze delle imprese. Al tavolo anche Rolando Dubini, avvocato penalista cassazionista e Lorenzo Fantini, esperto in politiche della prevenzione che hanno approfondito anche i temi dell’intelligenza artificiale applicata al lavoro e le sfide poste dall’invecchiamento attivo dei lavoratori e le possibili forme di accomodamento ragionevole da predisporre in azienda.
Durante il pomeriggio si sono succeduti momenti di intrattenimento prima con Terenzio Traisci e Silvano Frigerio impegnati a far riflettere con digressioni comiche sul tema dell’attenzione sul lavoro, e con le reinterpretazioni musicali di grandi donne della musica di Rock’n Safe per riflettere su come essere o diventare dei o delle safety leaders.
"Oggi qui al Safety Expo si discute di tecnologie, di sistemi per costruire una cultura della sicurezza e della prevenzione incendi con i professionisti, con le imprese, in un patto sociale in cui tutti devono fare la propria parte di responsabilità, in cui il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha dimostrato più volte di essere all'altezza con la propria parte tecnica. Credo che si possa semplificare, in questo senso vanno le azioni portate avanti dal governo, ma lo si possa fare senza arretrare di un metro sul piano della sicurezza. Penso a quella del Pnrr: il Corpo nazionale ha dimostrato questa capacità di essere veloce senza rinunciare alla sicurezza credo che questa sia la sfida che in giornate come questa, in cui si incontrano le pubbliche amministrazioni interessate ai controlli, le imprese, i professionisti del settore si possano trovare soluzioni sempre innovative anche soprattutto sulle nuove tecnologie, penso a quelle della transizione energetica". Così Emanuele Prisco, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno intervenuto al convegno 'Semplificare la prevenzione incendi' in collaborazione con il CNVVF organizzato nell'ambito di Safety Expo.
"E' stato fatto - ha sottolineato - un grande lavoro in questi anni sulla cultura della sicurezza, c'è anche un'attività di studio su cui non manchiamo ovviamente di investire anche come Governo: è stato istituito nel 2023 il Comitato centrale per la sicurezza tecnica della transizione energetica e per la gestione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici proprio per affrontare le sfide della nuove tecnologie, che ovviamente rappresentano opportunità, ma anche rischi diversi da quelli che abbiamo studiato".
"Il nostro lavoro è bellissimo però presenta scenari imprevedibili. Pur mantenendo i più elevati i livelli di sicurezza, il rischio residuo resta comunque molto alto, talvolta mortale: bisogna sempre insistere sulla strada del rigore nell'adottare misure di sicurezza e di protezione individuale. Non si deve mai dimenticare la necessità di essere sempre più formati e sempre più qualificati. E’ della scorsa notte la notizia della morte del collega, il capo reparto dei Vigili del Fuoco di Foggia, che è stato travolto dalla forza delle acque; è molto difficile uscire da quelle situazioni quando si presta soccorso, perché per forza di cose ci si deve avvicinare alla persona da soccorrere e quindi automaticamente si resta coinvolti in una condizione di rischio estremamente elevato". A dirlo Eros Mannino, direttore centrale prevenzione e sicurezza tecnica, antincendio ed energetica-Corpo nazionale dei vigili del fuoco, intervenuto al convegno 'Semplificare la prevenzione incendi' in collaborazione con il CNVVF, organizzato nell'ambito del Safety Expo.
"Ogni giorno però - avverte - e non è questo il caso, si possono evitare quelle azioni improprie che per la disattenzione o l'errore umano possono portare a conseguenze anche gravi. Si deve lavorare per mettere in atto un circolo virtuoso fra istituzioni, imprese ed esperti del settore per la sicurezza industriale, ma anche domestica e in questo caso le stesse scuole potrebbero dare un loro contributo importante per formare su questo tema i futuri cittadini".
"Oggi - commenta - abbiamo affrontato il tema della prevenzione incendi e dell'agenda del prossimo futuro, che parlerà assolutamente di innovazione, semplificazione e digitalizzazione, per non arretrare in termini di livelli di sicurezza, ma allo stesso tempo per rendere tutto quello che è la politica dei controlli più facile e meno onerosa per il cittadino e per i professionisti che devono accompagnare i cittadini a risolvere i loro problemi. Molto importante anche la semplificazione per gli organi di controllo che ovviamente devono studiare e adottare le misure più efficaci".
Lavoro
Cosenza, Algieri (Camera Commercio): “Turismo e...
Il presidente dell'Ente camerale, attese 3.010 nuove assunzioni in imprese, più di un quarto concentrate nel turismo
Turismo e cultura sempre più trainanti per il tessuto economico della provincia di Cosenza. E' la tendenza che registra Klaus Algieri, presidente della Camera di commercio di Cosenza e vicepresidente di Unioncamere nazionale, intervistato da Adnkronos/Labitalia sullo stato di salute delle imprese cosentine e sulle prospettive alla ripartenza di settembre.
"Dall’indagine Excelsior condotta sulla propensione delle imprese cosentine ad assumere nuovo personale emerge un dato incoraggiante: si prevedono, infatti un totale di 3.010 nuove entrate, più di un quarto delle quali (28,6%) concentrate nel turismo. Un dato che, se letto in associazione al trend di crescita registrato nel numero delle imprese nel settore, è una conferma della forza trainante del turismo e della cultura nel territorio", ribadisce Algieri riferendosi alle aspettative per la ripresa di settembre.
E il presidente dell'ente camerale 'scatta' una fotografia dell'andamento dell'economia della provincia di Cosenza registrato negli ultimi mesi. "Nel primo semestre dell’anno abbiamo registrato, nella provincia di Cosenza, una leggera flessione nel numero di localizzazioni imprenditoriali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,5%) con una contrazione delle stesse in valore assoluto pari a -382 unità, che porta a 81.103 unità il totale imprese iscritte al nostro Registro. Tuttavia, i tassi di crescita mensili (dati agosto 2024) restituiscono un dato incoraggiante con valori positivi (0,051%) superiori sia alla media regionale (0,043%) che a quella nazionale (0,040%)", sottolinea ancora Algieri.
Nel territorio non manca la vitalità delle imprese, nonostante una leggera flessione rispetto allo scorso anno. "L'ultimo tasso di crescita mensile rilevato è a vantaggio delle nuove iscrizioni (con 125 iscrizioni a fonte di 91 cancellazioni) il che, dopo il picco negativo registrato nel mese di luglio, sembra segnalare un’inversione di tendenza riportando i saldi mensili in territorio positivo. Rimane comunque, su base annua, una flessione nel numero totale di localizzazioni imprenditoriali con una riduzione dello 0,9% rispetto a fine 2023", sottolinea.
E Algieri mette in evidenza quelli che sono i settori trainanti. "I settori che meglio contrastano il trend negativo sono quelli delle attività immobiliari, in cui registriamo un incremento del 3,8%, seguito dalle attività culturali (artistiche, sportive e di intrattenimento (+2,2%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2%), quelle di fornitura di energia elettrica, gas, ecc. (+1,7%) e, infine, le attività turistiche tipiche dei servizi di alloggio e ristorazione (+0,9%)", spiega.
L'andamento dell'economia, ricorda Algieri, è legato alla stabilità del Paese. "La principale preoccupazione delle imprese è quella di poter contare sulla stabilità politica, che è sicuramente il fattore più importante. Politiche pubbliche coerenti e non frammentate, sia da un punto di vista territoriale che temporale, generano fiducia e incoraggiano gli investimenti creando un clima generale di ottimismo, punto di partenza irrinunciabile se si vuole che il tessuto economico risponda in modo proattivo alle sollecitazioni che un contesto così variabile e imprevedibile come quello che stiamo vivendo ci pone ogni giorno", conclude.
Lavoro
Food: torna positivo saldo tra aperture e chiusure...
Sono 60 le migliori novità della ristorazione italiana degli ultimi 12 mesi
Sono 60 le migliori novità della ristorazione italiana degli ultimi 12 mesi. Le insegne, scelte da 75 grandi chef italiani, si aggiudicano la vittoria della prima fase dei TheFork Awards, premio annuale assegnato da TheFork e Identità Golose alle migliori nuove aperture e gestioni dell'anno. In questa sesta edizione, i ristoranti vincitori sono distribuiti in tutta Italia con una maggiore concentrazione in Lombardia (14), Lazio (8), Piemonte (7), Sicilia (5), e Veneto (4) seguiti da Abruzzo e Campania (3 per ciascuna regione), Marche, Sardegna, Toscana, Trentino-Alto Adige (2 per ciascuna regione), Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Molise, Umbria, Valle D'Aosta (1 per ciascuna regione).
Adesso tocca agli utenti di TheFork scoprire e votare il proprio ristorante preferito sul sito dei TheFork Awards, aggiudicandosi la possibilità di vincere a estrazione la partecipazione all’ evento di gala finale condotto da Gerry Scotti, che si terrà il 29 ottobre presso La Pelota a Milano, durante il quale sarà rivelato il nome del ristorante più votato e di altri indirizzi che si sono distinti per meriti particolari. Un esempio? Il ristorante più 'social' che sarà individuato da una speciale giuria di content creators firmata da Realize Network e composta da Michela Coppa, Ida Di Filippo, Giorgia Fantin Borghi, Mirko Ronzoni, Davide Nanni. La premiazione sarà accompagnata da un’esclusiva cena placée, che quest’anno porta la firma di Cristina Bowerman, Valeria Piccini e Viviana Varese.
“TheFork supporta da sempre le nuove aperture di ristoranti attirando i clienti giusti per ciascun ristorante e offrendo il software per la gestione delle prenotazioni e della sala più utilizzato in Europa. Con i TheFork Awards by Identità Golose abbiamo dato vita a un'iniziativa che favorisce l’eccellenza in Italia, offrendo a tutti i ristoranti nominati un anno completamente gratuito del nostro gestionale a dimostrazione dell’impegno di TheFork verso la ristorazione di qualità, impegno confermato anche dalla nostra partnership con Michelin. E attraverso il meccanismo del voto spingiamo milioni di utenti a scoprire i migliori nuovi indirizzi dell’anno, alimentando un circolo virtuoso di visibilità a beneficio di tutti i ristoranti nominati”, ha commentato Carlo Carollo, Country Manager di TheFork in Italia.
"Anche la sesta edizione dei Tfa si presenta come un evento unico nel panorama nazionale, dedicato alle nuove aperture, profondamente etico ed utile nel sostenere lo sforzo imprenditoriale di chef e ristoratori che ,anche in una situazione non ancora priva di problemi e difficoltà ,continuano ostinatamente a proporre nuove iniziative e nuovi format. È anche un’edizione che vuole valorizzare il contributo delle donne in cucina allo sviluppo del settore e per questo la cena di gala della serata finale sarà per la prima volta tutta al femminile", ha affermato Claudio Ceroni, fondatore di Identità Golose.
L’avvio del Premio avviene come da tradizione con la diffusione dei dati relativi alle nuove aperture che ogni trimestre TheFork produce in collaborazione con Format Research. Nel secondo trimestre del 2024, c’è stato un aumento dei ristoranti con servizio al tavolo: sono 137.668 i ristoranti in Italia, +280 rispetto al trimestre precedente. In particolare si è assistito a un aumento dei ristoranti principalmente nel sud e nelle isole, dove si è registrato un +133 ristoranti rispetto al trimestre precedente. Nonostante questo, la distribuzione dei ristoranti in Italia rimane pressoché invariata rispetto al trimestre precedente: il 25% si trova nelle regioni del nord ovest, il 17% in quelle del nord est, il 24% nel centro e il 34% nel sud e nelle isole.
Sono diminuite rispetto ai precedenti tre mesi le nuove aperture (1.160), ma si sono ridotte anche le cessazioni di impresa (880 cessazioni durante il secondo trimestre dell’anno, 1.291 nel primo). Di conseguenza da aprile a giugno 2024, Il saldo tra imprese nuove nate e imprese cessate è tornato ad essere positivo e pari a +280.