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Naufragio Palermo, ex comandante Bayesian: “Il portellone era chiuso”

L'imbarcazione "era solida e idonea alla navigazione per progettazione e, per quanto ne so, ben mantenuta come tale"

Le operazioni dei vigili del fuoco nelle acque dove è affondato il Bayesian

Il portellone sul lato sinistro del Bayesian, la nave affondata le mare della Sicilia, "al 100 per cento non era aperto" la notte della tempesta. L'imbarcazione "era solida e idonea alla navigazione per progettazione e, per quanto ne so, ben mantenuta come tale. Tuttavia, uno sbandamento superiore a 45 gradi circa durante il normale stato operativo potrebbe provocare allagamenti e conseguenti perdite se l'allagamento non potesse essere controllato". Sono le parole dell'ex comandante del Bayesian, Stephen Edwards, che in una lettera lunga scritta su Linkedin parla della imbarcazione che ha governato per cinque anni.

"Bombardato da richieste di informazioni da parte di giornalisti di tutto il mondo sul naufragio del veliero Bayesian una settimana fa, ho finalmente deciso di prendere alcune note sull'argomento. Non ho alcun desiderio di contribuire alle speculazioni e alle affermazioni selvagge che abbiamo visto finora, o suggerire in alcun modo cosa sia realmente accaduto. Solo chi era a bordo in quel momento lo saprà, ma posso far luce sulle caratteristiche di la nave e alcune delle limitazioni che potrebbero essere coinvolte in questo disastro", dice Edwards.

La carta d'identità del veliero

Poi elenca una serie di fatti riguardanti il veliero. A partire dall'albero maestro, alto 75 metri. "Naturalmente gli ingegneri della Perini hanno tenuto conto dell'altezza dell'albero del Bayesian nella progettazione complessiva della barca - spiega - A tal fine è stata dotata di 30 tonnellate di zavorra in piombo in più nella scatola della chiglia rispetto alle navi gemelle da 56 metri. Questo per contrastare la massa extra, il centro di gravità più alto e il centro di sforzo più alto (dovuti alle forze di navigazione) creati dall'attrezzatura dello sloop".

"La zavorra principale di piombo era contenuta in una scatola più o meno rettangolare (scatola della chiglia) fissata sotto la parte dello scafo a forma di canoa - spiega ancora - Non ricordo la massa precisa di questa zavorra, ma probabilmente è intorno alle 200 tonnellate o giù di lì. Nella parte centrale di questa scatola si trova la chiglia mobile, che pesava circa 60 tonnellate e si estendeva per quasi 6 metri sotto la scatola della chiglia una volta abbassata. Questa disposizione fa sì che la maggior parte del momento raddrizzante della nave provenga dalla zavorra principale... la chiglia mobile che agisce più come deriva per ridurre lo scivolamento laterale sotto la vela (scarroccio)".

Poi aggiunge che "tutti gli yacht come Bayesian vengono consegnati con un 'Libro informativo sulla stabilità'. Questo documento è approvato dallo Stato di bandiera della barca e definisce i limiti di carico e di funzionamento. Contiene inoltre informazioni sulle caratteristiche di raddrizzamento. Anche le limitazioni operative definite nel libro di stabilità devono essere sempre rispettate, sotto la responsabilità del comandante".

"Il Bayesian aveva solo una porta a guscio nello scafo, sul lato sinistro a poppa. Dato che era molto vicino alla linea di galleggiamento, veniva usato raramente (ricordando le 30T extra di zavorra menzionate in precedenza... questo faceva sì che la linea di galleggiamento fosse 100 mm più alta rispetto agli altri Perini da 56 m, quindi molto più vicina al fondo dell'apertura del guscio, il che significa poteva essere aperto solo in condizioni di calma piatta... al 100% non era aperto di notte)". E ancora: "Non ci sono finestre o oblò apribili, tutti realizzati in vetro marino laminato incollato allo scafo e alla sovrastruttura".

"Altri portelli di coperta/aperture della sovrastruttura che violano l'integrità della tenuta stagna sul Bayesian si trovano sulla linea centrale della nave o in prossimità di essa. Affinché questi possano prendere acqua se aperti, la nave dovrebbe essere sbandata ben oltre l'angolo di allagamento menzionato in precedenza, e quindi già allagata tramite condotti/prese d'aria".

"Solo un'apertura era situata lontano dalla linea centrale e poteva essere vulnerabile all'allagamento ad angoli di sbandamento inferiori... questo è l'accesso dal ponte all'area del lazzaretto verso poppa. Tuttavia, poiché si trova sul lato sinistro (sinistro) del ponte di poppa, è improbabile che costituisca un fattore iniziale in questo scenario poiché sappiamo che il Bayesian è stato abbattuto a tribordo e, di conseguenza, questo portello, anche se aperto poiché l'equipaggio era sul ponte, ecc., sarebbe stata una delle parti successive ad immergersi".

"Il Bayesian era solido"

E alla fine fa un riepilogo: "La nave Bayesian era solida e idonea alla navigazione per progettazione e, per quanto ne so, ben mantenuta come tale. Tuttavia, uno sbandamento superiore a 45 gradi circa durante il normale stato operativo potrebbe provocare allagamenti e conseguenti perdite se l'allagamento non potesse essere controllato". "Le condizioni meteorologiche che potrebbero aver creato queste circostanze estreme possono infatti verificarsi con pochissimo preavviso ed essendo così localizzate è difficile prepararsi, lasciando all’equipaggio un tempo molto breve per reagire", dice.

"Gli investigatori dovranno determinare come mai la nave sia stata portata al di fuori dei suoi limiti operativi, cosa che sono sicuro che faranno", conclude.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Cronaca

Superenalotto, combinazione vincente di oggi: 5+1 da mezzo...

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I numeri dell'estrazione vincente del 2 gennaio

Schedine del superenalotto

E' stata estratta la combinazione vincente del SuperEnalotto di oggi, 2 gennaio 2025. Nel primo concorso dell'anno non è stato realizzato nessun 6 ma è stato centrato un 5+1 per un montepremi di 508.251,51 euro. In sei, invece, hanno fatto 5, portandosi a casa rispettivamente 27.367,39 euro. Il jackpot stimato per il prossimo concorso, a disposizione dei punti 6, sale così a 53.700.000,00 euro.

Con quali punteggi si vince

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.

Il prezzo di una schedina

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.

La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.

Come controllare se ho vinto

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.

La combinazione vincente

La combinazione vincente di oggi, 2 gennaio 2025: 19, 21, 29, 74, 77, 88; Numero Jolly 7; Super Star 56.

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Cronaca

Nuovo tariffario, Uap: “Sistemi informatici Regioni...

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"Problemi segnalati anche dai medici di medicina generale nella prenotazione di esami e visite"

Photo by ARIANA DREHSLER / AFP)

Sul nuovo tariffario sanitario, "la verità è che attualmente i sistemi informatici di molte Regioni italiane sono in tilt - risulta chiaramente impraticabile aggiornare il sistema informatico sanitario a livello nazionale nel breve arco di 2 o 3 giorni, soprattutto a ridosso del Capodanno - e gli operatori si trovano in condizioni di affanno e caos. Si consideri che il nuovo tariffario appena entrato in vigore prevede 1.113 voci relative a prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica completamente nuove, con relativi nuovi importi, nuovi codici e nuove correlate procedure attuative. Infatti in molte Regioni si stanno registrando diversi problemi, segnalati anche dai medici di medicina generale, nella prenotazione di esami e visite. Stiamo quindi già vivendo lo stato di criticità, con effetti negativi su cittadini e professionisti sanitari; inoltre le liste di attesa, già estenuanti, peggioreranno ulteriormente". Lo afferma in una nota l'Uap, l'Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata accreditata.

Nonostante gli sforzi fatti dalla Uap "per tutelare la salute dei cittadini e la continuità del servizio sanitario anche durante questo periodo festivo (che vede inevitabilmente un calo generale della operatività), si dovrà attendere fino al 28 gennaio per capire cosa accadrà in merito ai rimborsi per i Lea - sottolinea l'associazione - Ribadiamo che la nostra speranza è che il ministero della Salute apporti le necessarie correzioni e adotti provvedimenti secondo scienza e coscienza, a tutela della salute dei cittadini italiani".

Il nuovo tariffario sanitario voluto dal ministero della Salute, ricostruisce l'Uap, "è stato presentato alla Conferenza Stato-Regioni in data 14 novembre 2024, ed è stato poi pubblicato in Gazzetta soltanto lo scorso 27 dicembre. La Uap, l'Anisap e l'Aiop hanno avuto, pertanto, evidentemente, tempi ristrettissimi per presentare ricorso al Tar del Lazio (vogliamo ricordare che il nuovo tariffario prevede un taglio dei rimborsi per i servizi che rientrano nei Lea fino al 70%, sia nel pubblico, sia nel privato accreditato), riuscendo ad ottenere dallo stesso una sospensiva il giorno 30 dicembre. Tuttavia, solo il giorno seguente, il 31 dicembre, il Tar del Lazio si è visto costretto ad accogliere l'istanza depositata dall'Avvocatura dello Stato, per conto del ministero della Salute, poiché in essa viene rappresentata 'estrema difficoltà' nel riattivare il tariffario originario".

"Teniamo ad evidenziare - precisa l'associazione - che il tariffario originario corrisponde a quello che il Ssn ha applicato ed utilizzato negli ultimi 26 anni, fino a 4 giorni fa. Troviamo, infatti, piuttosto strano che il 28 dicembre sia stato dichiarato che il nuovo sistema informatico fosse già attivo, quando - chiosa l'Uap - in realtà fino al 30 dicembre sono stati utilizzati i vecchi codici per installare il nuovo sistema. Normalmente ci vogliono più di 10 giorni per verificare, installare e avviare una nuova interfaccia. Inoltre, ci si chiede quale sia stata l'utilità di pubblicare il provvedimento in Gazzetta il 27 dicembre, sospettando che si volesse impedire la possibilità di un eventuale ricorso, non concedendo i tempi necessari".

"A riguardo, il ministero della Salute ha dichiarato di aver agito per tutelare i cittadini, sostenendo che 'le Regioni hanno già aggiornato i sistemi con i codici del nuovo tariffario e sono già diverse le prescrizioni dei medici'", conclude la nota.

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Cronaca

Semi-digiuno e sport a stomaco vuoto, il programma dopo le...

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Il medico: "Dieta alternata tra giornate proteiche e verdure e giornate normali anche con carboidrati e grassi"

Jogging al parco

Dopo Natale e Capodanno, obiettivo tornare in forma. Un semi-digiuno per una sera, a base di "tisane e zuppe di verdure per rimettere in sesto stomaco e metabolismo", dopo giornate all'insegna delle abbuffate. Per i giorni successivi il suggerimento è "un programma non punitivo, ma razionale per ristabilire l'equilibrio e perdere quei chili accumulati con gli eccessi": una dieta che punta "sull'alternanza di giornate a base di cibi proteici e giornate equilibrate in cui inserire anche carboidrati e grassi". Sono i consigli di Giuseppe Samir Sukkar, direttore responsabile dell'Unità di Dietetica e nutrizione clinica del Policlinico Irccs San Martino di Genova, che invita anche "a fare molta attività fisica, in maniera adeguata alla propria condizione di salute, per ritrovare la forma e il benessere generale".

"Quando si esagera con pranzi e cene - spiega Sukkar all'Adnkronos Salute - è chiaro che bisogna ripristinare l'equilibrio. Riempire il nostro stomaco eccessivamente non è vantaggioso per l'apparato digerente. E questo vale ancora di più per chi ha già dei problemi di salute. Per questo nella giornata successiva a un'abbuffata è utile ridurre gli apporti calorici con una sorta di 'digiuno idrico', utilizzando tisane (alla menta, allo zenzero, al finocchio, al limone) o minestre di verdure, senza carboidrati, in modo da fornire sali minerali, vitamine, ma non energia. Questo consente di superare il trauma, che è anche acuto, subito dallo stomaco con le abbuffate".

"Quando si mangia e si beve molto si crea una iper secrezione gastrica, mentre il pancreas produce molti enzimi le cui attività sono rallentate dagli acidi gastrici e questo crea un rallentamento digestivo. Per salvaguardare il sistema digerente bisogna metterlo a riposo". L'obiettivo è raggiungere l'equilibrio. Ma se "continuiamo a stimolare i nostri organi - prosegue lo specialista - è evidente che il sistema va in tilt. Questo è un meccanismo da tenere in considerazione sempre, non solo rispetto alle feste".

L'altro aspetto importante è "l'attività fisica. I giorni successivi alle 'bisbocce' - raccomanda Sukkar - devono essere seguiti da una buona dose di attività fisica, possibilmente anche quella a digiuno. Questo perché, in tal modo, almeno per un'ora eliminiamo il glicogeno in eccesso che viene prodotto durante la 'mangiata' e che si trova nel fegato. In questo modo l'organismo va in 'autoprotezione' e quando ormai il glicogeno è sparito abbiamo dei meccanismi di ritorno all'equilibrio".

Importante, poi, contrastare lo stress ossidativo creato con le esagerazioni alimentari "e la frutta e la verdura sono i nostri antiossidanti migliori". Via libera quindi a estratti di frutta e verdura, "ma anche frullati, zuppe. Il segreto è ristabilire l'equilibrio mettendo a riposo l'organismo che, in questo modo, non ha necessità di digerire alimenti e assorbirli. E questo si può fare eliminando le fonti proteiche e caloriche".

Con "un apporto alimentare intenso - evidenzia l'esperto - procuriamo all'organismo fenomeni di infiammazione nei tessuti. Adeguare la dieta, quindi, è necessario per la guarigione, perché di guarigione dobbiamo parlare". Nei 15 giorni successivi ai bagordi natalizi, dunque, "è utile applicare un modello alimentare di restrizione calorica alternata - continua Sukkar che ha messo a punto questa formula che porta il suo nome - che consiste nel mangiare un giorno solo proteine con molta verdura e solo 2 cucchiai di olio di oliva", mantenendosi leggeri "a partire da una colazione in cui è possibile prevedere frutta a guscio, yogurt, kefir, latti modificati con probiotici che aiutano a ristabilire la flora batterica intestinale che ha subito un danno".

Il giorno successivo, invece, possono essere inseriti i carboidrati e grassi vegetali in un menù equilibrato. "Si può mangiare pasta con verdura a pranzo, senza esagerare con i condimenti; prendere un frutto come fuori pasto, mentre a cena si mangiano verdure, un secondo (uova, pesce preferibilmente e per chi è vegano proteine vegetali), un po' di pane integrale e 1 cucchiaio d'olio extra vergine d'oliva", aggiunge il medico ricordando che per perdere 1 chilo è necessaria "una restrizione energetica di 500-700 calorie al giorno per 7 o 10 giorni". Per farlo è necessario "ridurre i condimenti, gli zuccheri semplici e gli alcolici che forniscono una quota energetica molto elevata, 7 kilocalorie per grammo di alcol".

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