Usa: “Iran pronto a attacco, difenderemo Israele”
La Casa Bianca a Teheran: "Non fatelo, non c'è motivo per scatenare una guerra"
Gli Stati Uniti ''sono pronti a difendere Israele se l'Iran dovesse attaccare''. E' il messaggio che la Casa Bianca invia a Teheran attraverso le parole di John Kirby, portavoce della sicurezza nazionale. Gli Stati Uniti hanno chiarito la propria posizione in maniera perentoria nei contatti con l'Iran: ''Non farlo. Non c'è un motivo ragionevole per scatenare una guerra regionale'' è la missiva inviata a Teheran dopo l'uccisione, nella capitale della repubblica islamica, del leader di Hamas Ismail Haniyeh e in vista della più volte annunciata rappresaglia iraniana nei confronti di Israele.
L'Iran, tuttavia, sembra "pronto e in posizione" per lanciare un attacco a Israele, ha spiegato Kirby. Ma gli Stati Uniti hanno fortemente sollecitato l'Iran a non aggravare la situazione, poiché non vi è alcuna giustificazione per scatenare una guerra regionale, ha detto.
Intanto, l'inviato del presidente americano Joe Biden per il Medio Oriente, Brett McGurk, è arrivato a Doha dove nelle prossime ore riprenderà un nuovo round di negoziati per cercare du arrivare a un accordo di cessate il fuoco per Gaza e al rilascio degli ostaggi. McGurk ha incontrato il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Oltre che di Gaza, con lui ha discusso della visita del primo ministro del Qatar in Iran, come riporta Axios.
In un quadro ad altissima tensione, Israele appare in grado di lanciare un attacco preventivo contro potenziali minacce in Iran, Siria, Libano o Yemen. Lo scenario è stato delineato a Sky News Arabia una fonte militare a condizione di anonimato: tuttavia che una tale decisione spetta a livello politico.
Riguardo agli attacchi preventivi di Israele contro Hezbollah di domenica scorsa, la fonte ha affermato che la maggior parte degli obiettivi in Libano sono stati distrutti da 100 jet da combattimento. Sempre la stessa fonte ha espresso la convinzione che, entro la fine della guerra, il confine settentrionale di Israele sarà radicalmente diverso, con un numero maggiore di soldati e infrastrutture di sicurezza migliorate.
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.