Assegno unico per i figli, il ministero smentisce i tagli: “Ipotesi fantasiosa”
Il Mef interviene sulle ricostruzioni di stampa su una revisione della misura che aveva fatto insorgere le opposizioni
Nessun taglio all'assegno unico per i figli. La smentita, dopo articoli di stampa che hanno ipotizzato la revisione della misura arriva direttamente dal ministero dell'Economia che bolla come "fantasiosa e senza alcun fondamento l’ipotesi di tagli agli assegni per i figli in vista della prossima manovra".
La notizia della possibile revisione della misura varata dall'esecutivo di Mario Draghi e votata all'unanimità dal Parlamento, aveva però già scatenato le ire delle opposizioni.
Pd
"Se il governo cancellasse l’assegno unico, la più importante misura a sostegno delle famiglie con figli, commetterebbe un clamoroso errore. La Meloni e Giorgetti smentiscano subito questa notizia. Di fronte ad una crisi demografica sempre più grave, l’assegno unico va rafforzato, non certo eliminato", era intervenuto su X il responsabile Economia del Pd, Antonio Misiani. Mentre il dem Marco Furfaro accusava il governo di avere "sempre la stessa strategia: tagliare diritti universali e fare cassa sulla pelle delle famiglie italiane. Quello che hanno fatto già con il fondo affitti e il fondo contro la morosità incolpevole. Parlano di famiglie, denatalità e del conseguente squilibrio demografico, ma sono sempre i soliti e ipocriti slogan per ingannare la gente: le uniche famiglie da tutelare sono sempre e solo le loro". Di "tagli in cambio di condoni" per far quadrare i conti parlava la capogruppo Pd alla Camera, Chiara Braga. Secondo la deputata dem "la destra getta la maschera: dopo il reddito di cittadinanza cancellano un altro sostegno ai fragili".
Avs
Da Alleanza Verdi Sinistra, il portavoce Angelo Bonelli evocava una manovra "lacrime e sangue". "Mentre le famiglie sulla soglia della povertà aumentano, il governo Meloni è pronto a smontare l’assegno unico per i figli e procedere a riformare in toto l’assegno unico secondo i desiderata dei sovranisti", attaccava. "Ufficialmente la premier Meloni dice di voler risistemare una misura che ha dovuto subire richiami da parte dell’Unione Europea per l’esclusione dei lavoratori stranieri dal beneficio. La realtà - secondo Bonelli - è che il governo cerca di tagliarla perché pesa sul bilancio dello Stato per 20 miliardi: a conferma che si accingono a varare una manovra lacrime e sangue che colpirà, ancora una volta, le fasce più deboli della popolazione, lavoratori dipendenti e pensionati in particolare oltre che la sanità e la scuola. Noi di Alleanza Verdi e Sinistra daremo battaglia perché questa logica non passi".
Iv
Annunciava battaglia parlando di "governo alla canna del gas incapace di far ripartire l'economia" anche la senatrice e coordinatrice di Italia Viva Raffaella Paita. "Giorgia Meloni - ricordava Paita - ha preso i voti con gli slogan sovranisti sul sostegno alla natalità. Dopo due anni e mezzo il trend delle nascite è in picchiata e il governo non ha fatto nulla per favorire le famiglie. Siamo agli spostamenti e ai cambi di nome, quando invece servirebbero risorse fresche. L'assegno unico è una misura importante che sta aiutando davvero genitori e figli. È così, eliminandolo, che Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni vogliono favorire le famiglie?”.
Lega e Fi: "Fake news"
Ma prima del Mef a chiarire che la notizia del taglio all'assegno unico era "una fake news smentita anche dal ministro Giorgetti" erano stati - interpellati da Affaritaliani,it - sia il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, sia il vice-segretario della Lega Andrea Crippa. "Solo da domani con il primo confronto tra i leader della maggioranza di governo si inizierà a parlare della Legge di Bilancio per il 2025 in senso generale e degli impegni nei confronti della Commissione europea - aveva chiarito Barelli - . Questa della cancellazione dell'assegno unico appare come una totale fake news", aveva ribadito.
"A noi non risulta alcuna cancellazione dell'assegno unico", aveva tagliato corto Crippa parlando di "una notizia inventata da Repubblica, e ovviamente la sinistra cavalca una notizia inventata e francamente fatico a distinguere Repubblica dalla sinistra. Detto questo, ribadisco, non ci risulta alcuna cancellazione dell'assegno unico nella Legge di Bilancio. Discorso chiuso".
Economia
Processo Open Arms, Salvini: “Non patteggio,...
Il vicepremier: "Conto su assoluzione"
"Conto su assoluzione". Lo ribadisce il vicepremier Matteo Salvini a Rtl sulla vicenda Open Arms. E aggiunge: "Politicamente non mollo di un millimetro".
"Bloccare gli sbarchi e salvare vite è un dovere e non un reato", dice, sottolineando che "se ci fosse condanna vuol dire carcere" perché "non ho intenzione di patteggiare, ho fatto il mio dovere". Certo "sei anni richiesta carcere, diamo che non c'ero abituato", aggiunge con sarcasmo il ministro dei Trasporti.
Allarme sicurezza a Milano
Quanto all'allarme sicurezza a Milano, se guardate "tanti reati sono imputati a cittadini stranieri", ha detto ancora Salvini.
"Se andate a San Vittore" vedrete "che i detenuti sono per lo più stranieri", ha sottolineato , ribadendo la sua posizione di una stratta sugli sbarchi di migranti irregolari.
Economia
Acqua: Palermo (Acea): “E’ strategica, servono...
"L'acqua è strategica per lo sviluppo sociale ed economico in settori come l'agricoltura, l'industria, l'hi-tech e anche l’intelligenza artificiale, ma gli impianti sono vetusti e pieni di detriti. Serve una regia centralizzata, con una visione d’insieme, anche a livello europeo. In Italia manca una cultura delle risorse". Lo ha detto l'amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, nel suo intervento alle celebrazioni per i 115 anni dell'azienda.
Inoltre, ha continuato, "bisogna cambiare il quadro normativo. Il modello pubblico-privato è vincente ma bisogna far nascere gruppi di grandi dimensioni anche con aggregazioni di vari operatori. Inoltre - ha concluso Palermo - vanno creati operatori quanto meno regionali" così come "serve valutare il prolungamento delle concessioni”.
Economia
Universitas Mercatorum, al via Congresso Islssl su diritto...
Con studiosi provenienti da 87 paesi e oltre 700 iscritti
Oltre 700 iscritti (con la chiusura anticipata delle iscrizioni per l’alto numero di partecipanti) e studiosi provenienti da 87 Paesi per discutere dell’evoluzione del mondo del lavoro, condividere i risultati di nuove ricerche, proporre soluzioni e nuovi filoni di indagine, e diffondere informazioni relative a studi e pubblicazioni su libri o riviste. Sono solo alcuni dei numeri del XXIV Congresso mondiale della Società internazionale di diritto del lavoro e della sicurezza sociale (Islssl), 'Il lavoro in un mondo che cambia: la ricerca dei diritti del lavoro e della giustizia sociale', che si apre oggi a Roma, presso l'Auditorium 'Parco della Musica', alla presenza del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, per chiudersi il 20 settembre.
La Società internazionale di diritto del lavoro e della sicurezza sociale organizza ogni tre anni un congresso, in un diverso paese, alternando i continenti, per affrontare i temi rilevanti del diritto del lavoro degli ultimi anni. Durante l’ultimo incontro di Ghent, Marco Mocella, ordinario di diritto del Lavoro e Direttore di Dipartimento di Universitas Mercatorum, ha presentato la candidatura dell’Università, approvata all’unanimità dall’Assemblea dei presidenti delle 60 associazioni nazionali.
Con oltre 30 Keynote Speakers e 8 sessioni parallele, il convegno ha suscitato grande interesse scientifico. La call for papers ha ricevuto più di 500 abstract, con 300 selezionati per presentazioni e 70 poster virtuali. I cinque lavori migliori saranno premiati nella cerimonia finale.
“Siamo estremamente soddisfatti del successo dell’iniziativa. Si tratta del Congresso mondiale che ha raccolto il maggior numero di adesioni di tutti i tempi. La presenza di nomi di esperti internazionali di diritto del lavoro, scelti in base esclusivamente alla loro competenza e riuniti per la prima volta tutti insieme in un’unica sede, rappresenta un’occasione ghiotta per qualunque serio studioso di diritto del lavoro, come attestato dalla straordinaria partecipazione non solo alla call for paper ma anche dal numero eccezionalmente alto delle iscrizioni”, ha dichiarato Marco Mocella, professore ordinario di diritto del Lavoro e direttore di Dipartimento di Universitas Mercatorum, membro del Comitato scientifico e coordinatore del Comitato Organizzativo del XXIV World Congress.
“Come rettore dell’Universitas Mercatorum sono particolarmente lieto della possibilità di ospitare un Congresso di tale importanza per il mondo accademico, imprenditoriale e in generale per la società civile in una fase di grandi cambiamenti sociali prima ancora che economici. Questo incontro riflette il nostro impegno comune a far progredire in ogni campo la conoscenza giuridica, economica e sociale in un'epoca di rapida trasformazione. Ma testimonia anche l'importanza della collaborazione internazionale nell'affrontare le complesse sfide del diritto del lavoro di oggi. All'Università Mercatorum crediamo nella promozione del dialogo che trascende i confini e le discipline. Ospitare questo congresso non solo è in linea con i nostri valori, ma rafforza anche il nostro impegno nella promozione della giustizia sociale, di pratiche di lavoro eque e di quadri giuridici innovativi”, ha dichiarato Giovanni Cannata, Rettore dell’Universitas Mercatorum.
“Esprimo la mia più profonda gratitudine agli organizzatori, agli illustri relatori e a tutti i partecipanti per aver contribuito a questo scambio critico di idee. Insieme, diamo forma al futuro del diritto del lavoro a beneficio delle società di tutto il mondo”, ha aggiunto.
“È un grande privilegio assistere all’apertura del XXIV Congresso mondiale di diritto del lavoro qui a Roma, una città che da tempo è simbolo di tradizione giuridica e di progresso sociale. Il Gruppo Multiversity è profondamente impegnato a promuovere la conoscenza, l'innovazione e l'inclusività nel mondo accademico, e questo congresso incarna tali ideali. Dobbiamo affrontare sfide senza precedenti nel mercato del lavoro, dalla trasformazione digitale alla disuguaglianza sociale, la necessità di quadri giuridici solidi non è mai stata così critica. Le discussioni che si svolgeranno nei prossimi giorni hanno il potenziale per plasmare il futuro del diritto del lavoro su scala globale", ha commentato Luciano Violante, presidente del Gruppo Multiversity.
"Sono certo che grazie alla competenza collettiva e alla passione degli illustri partecipanti, riusciremo a trovare soluzioni significative che non solo proteggano i lavoratori, ma promuovano anche l'equità e la giustizia in un mondo in continua evoluzione”, ha detto.
“Diffusione del sapere e promozione della ricerca scientifica in una prospettiva internazionale sono una priorità per Mercatorum, e per tutto il Gruppo Multiversity. Questo congresso ne è una chiara dimostrazione. Sfide senza precedenti, dalla trasformazione digitale alle crescenti disuguaglianze sociali, richiedono al diritto del lavoro di evolvere, in un quadro normativo che risponda a questi cambiamenti. Il ruolo di promotore e organizzatore di questa iniziativa del nostro Ateneo riflette tale visione per il futuro”, ha concluso Fabio Vaccarono, Ceo di Multiversity e Presidente dell’Universitas Mercatorum.