Sveglia presto, sport e pasti leggeri: la ricetta contro lo stress da rientro
Il presidente della Società italiana di medicina interna: "Tra le regole fondamentali dormire bene, andare a letto prima la sera e fare attività fisica"
Stanchezza, eccessiva irritabilità, senso di inquietudine, incapacità di rilassarsi, ansia e spossatezza, astenia, propensione alla noia e sbalzi di umore repentini. È così che si manifesta lo stress da fine vacanze. Un senso di malessere, di disagio e di 'lieve depressione' che si ha quando si ritorna al lavoro oppure a scuola. Non è una vera e propria patologia ma, al contrario, è una condizione momentanea in cui si percepisce una mancanza di energia identificabile con malinconia, preoccupazione per il ritorno alla routine quotidiana. "Tuttavia, con piccole accortezze è possibile comunque affrontare al meglio la situazione e riprendersi in breve tempo, così da poter ricominciare l’attività lavorativa o scolastica con serenità. Una regola fondamentale è senza dubbio dormire bene. Bisogna infatti andare a letto prima la sera e svegliarsi presto al mattino, tornare insomma ai ritmi che ci impone il lavoro o la scuola, dimenticando le ore piccole che hanno scandito le nostre vacanze". Così all’Adnkronos Salute Giorgio Sesti, presidente Simi, Società italiana di medicina interna.
L’ideale, secondo Sesti, "sarebbe anticipare il rientro dalle ferie di due giorni per permettere all’organismo di regolare il proprio ritmo sonno-veglia di sempre". Ma non solo. "Mettere la sveglia per alzarsi presto sembra una sciocchezza, eppure è la cosa più difficile da fare in questi giorni di fine estate e caldo".
Altro aspetto da non trascurare è l’alimentazione. "Preferire pasti leggeri da consumare negli orari canonici, certamente non la sera tardi o dopo le 14 - sottolinea l’esperto - per favorire una migliore digestione. Se si è in ufficio in pausa pranzo evitare un panino, benché con bresaola o tacchino, prediligendo insalate a base di legumi". "Non dimentichiamo – tiene a precisare - che noi produciamo ormoni al mattino (il cortisolo, che è il motorino di avviamento del nostro organismo), dopo i pasti (l'insulina per smaltire il glucosio e il Glp-1 che regola appetito e funzioni del pancreas) e durante il sonno (il GH, l'ormone della crescita). Ecco perché è fondamentale rivedere e resettare gli orari sfasati che abbiamo assunto durante questo periodo di relax".
In vacanza, complici le giornate di luce, "abbiamo praticato attività fisica quale nuoto, tennis, jogging, camminate. Ecco, al rientro in città dobbiamo mantenere questa sana abitudine, dedicando al movimento e all'esercizio fisico 150 minuti alla settimana, in pratica mezz’ora al giorno, per evitare l’insorgere di malattie cardiovascolari e metaboliche quali obesità e diabete". Per chi a causa del lavoro in ufficio è costretto a stare molte ore seduto davanti al computer è consigliabile anche la ginnastica posturale "che apporta benefici all’apparato muscolo-scheletrico e previene soprattutto danni alla colonna vertebrale", conclude.
Cronaca
Indagine ‘Genitori ai primi passi’, 6 su 10 gradirebbero un...
Al via il progetto di Nestlè e Unobravo per supportare il benessere emotivo di neo mamme e papà
Tra nuove preoccupazioni, dubbi e incertezze, i neo e aspiranti genitori si sentono spesso disorientati e confusi, con tanti punti interrogativi, investiti da un eccesso di informazioni e consigli spesso non richiesti. Sei neogenitori su 10 gradirebbe infatti un supporto psicologico, ma appena il 4% si rivolge a un professionista. Anche se più dell’84% rifarebbe comunque un figlio, se tornasse indietro, più della metà (59%) dichiara che è difficile essere genitore anche se, nonostante tutte le difficoltà, il 69% si sente sufficientemente supportato/a dal partner nei compiti genitoriali.
È la fotografia scattata da ‘Genitori ai primi passi’, la prima survey di Nestlé sviluppata in Italia insieme a Unobravo e con il supporto tecnico della piattaforma YouGov. La survey - si legge in una nota - ha indagato esigenze, difficoltà, paure ed emozioni di oltre 1.100 neo-genitori o intenzionati a diventarlo, sondando anche il loro benessere fisico e mentale e i supporti che ricevono dall’esterno o dal partner. In tema di salute emerge chiara la tendenza a sacrificare il proprio benessere a favore di quello del bambino: solo il 35% delle mamme afferma infatti di sentirsi bene fisicamente e mentalmente, rispetto al 52% dei papà. Inoltre, nonostante il 60% dei neogenitori abbia dichiarato il desiderio di avere un supporto da parte di uno psicologo per affrontare le sfide della genitorialità, solo il 4% partecipa effettivamente a percorsi con professionisti. A partire da questi dati, Nestlé ha sviluppato ‘Genitori ai primi passi’, un progetto che mira a studiare e comprendere le esigenze dei neogenitori e, al tempo stesso, offrire un supporto concreto con la messa a disposizione, in numero limitato, per cominciare, delle prime 3 sedute gratuite per coloro che scelgono di iniziare un percorso di supporto psicologico insieme ai professionisti di Unobravo. Dopo aver completato il questionario ed effettuato il primo colloquio conoscitivo gratuito, chi deciderà di proseguire potrà infatti usufruire delle successive 3 sedute offerte dall’azienda sia per le prestazioni individuali che di coppia, valutando insieme ai professionisti di Unobravo come proseguire.
L’iniziativa è in linea con l’impegno del Gruppo Nestlé di prendersi cura e dare supporto alle famiglie durante i primi mille giorni di vita del bambino. Continuare a favorire una corretta alimentazione significa infatti contribuire al miglioramento della salute fisica e del benessere in generale, portando un impatto positivo anche sullo stato emotivo e mentale di ogni individuo, a partire dai primi giorni di vita.
“Sappiamo che ci vuole molto più di una buona alimentazione per crescere bambini sani e felici: per questo abbiamo lanciato il progetto Genitori ai primi passi – afferma Giacomo Piantoni, HR Director Nestlé – E abbiamo voluto coinvolgere un partner come Unobravo, esperto in questo ambito, per far capire a tutti che quelle dei neo genitori sono emozioni ed esperienze molto comuni, di cui occuparsi
per fare sistema e per prevenire il senso di solitudine e di inadeguatezza personale che causa spesso situazioni difficili in tutti gli ambiti, dalla famiglia al lavoro”.
Ma a chi si rivolgono, principalmente, i genitori per chiedere un supporto? La prima persona a cui ci si rivolge per chiedere aiuto nei momenti critici è il proprio partner (67%), dato che evidenzia una forte connessione e fiducia nella relazione tra genitori e che conferma una maggiore parità di genere rispetto agli ultimi anni nella condivisione delle responsabilità familiari. I papà, infatti, secondo l’80% dei rispondenti, sono più attivi nel prendersi cura dei propri figli rispetto alle generazioni precedenti. Tuttavia, è importante sostenere maggiormente la coppia. Come osserva Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e direttore clinico del servizio di psicologia online Unobravo “il sostegno di chi ci circonda è importante ma a volte da solo non basta. Per questo è importante sensibilizzare i neo-genitori affinché riconoscano il bisogno di un supporto psicologico durante una fase così delicata. Chiedere e accogliere un aiuto significa darsi l’opportunità di mettere a fuoco ciò che si prova e il sostegno di un professionista può offrire preziosi strumenti per affrontare le sfide connesse alla genitorialità”.
Tra le principali difficoltà che un neogenitore deve affrontare emerge che solo il 32% dei neogenitori, meno di 1 su 3, sente di avere il controllo delle sfide che deve affrontare. Questa percezione di scarso controllo può avere un impatto significativo sul benessere psicologico, creando un effetto circolare: più si ha la percezione di perdere il controllo, più aumenta il senso di malessere e viceversa. La situazione si combina poi con le pressioni e aspettative sociali e familiari, vissute spesso come altissime e irrealistiche: quasi il 40% dei rispondenti dichiara di sentire la pressione sociale su come crescere i propri figli e più della metà (59%) si sente stressato dall’opinione altrui. “Una delle principali fonti di ansia per neogenitori è quella di una responsabilità troppo schiacciante – aggiunge Perris - C’è una convinzione diffusa che tutto debba essere perfetto per accogliere un bambino, ma voler tendere alla perfezione potrebbe significare rincorrere una condizione irrealizzabile. Considerare invece l’ansia o la preoccupazione come una parte naturale del percorso può aiutare a proiettarsi in questo ruolo con serenità e - conclude - maggiore sicurezza”.
Cronaca
Schianto mortale nell’astigiano, due vittime e due...
L'incidente si è verificato nella notte sulla strada statale 'Del Turchino', nei pressi di Isola D’Asti
E' di due morti e due feriti gravi il bilancio dell’incidente stradale che si è verificato nella notte sulla strada statale ‘Del Turchino’, nei pressi di Isola D’Asti. A causa dell’incidente chiusa la corsia in direzione dello svincolo della A33 per garantire alla squadra Anas la pulizia e la messa in sicurezza del piano viabile.
Secondo una prima ricostruzione, un’auto con 4 persone a bordo si sarebbe schiantata contro un guard rail. Le cause e la dinamica del sinistro sono al vaglio delle forze intervenute sul posto insieme ai soccorsi.
Cronaca
Investita e uccisa a Tivoli, arrestato un 26enne per...
La donna era stata travolta il 9 settembre scorso mentre attraversava la strada vicino alle strisce, in via Tiburtina
Un arresto per l'investimento e l'uccisione di una donna a Tivoli. I carabinieri della stazione di Tivoli Terme hanno infatti dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un 26enne egiziano, accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e calunnia, nell'ambito delle indagini, coordinate dalla procura di Tivoli, sulla morte di Daniela Circelli, investita mentre stava attraversando la strada in prossimità delle strisce pedonali la notte del 9 settembre in via Tiburtina.
Come fa sapere in una nota il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, "l'acquisizione di 19 telecamere, insieme a numerosi accertamenti tecnici ed alle testimonianze raccolte, ha permesso di ricostruire la dinamica dei fatti". I militari sono risaliti all'arrestato attraverso l'analisi dei filmati estrapolati. Secondo l'accusa, il 26enne alla guida di una Volkswagen Golf, lanciata a forte velocità su via Tiburtina, ha investito e ucciso sul colpo la donna, fuggendo senza fermarsi a prestare soccorso. La Golf, ritrovata dai carabinieri il giorno seguente, nell’impatto ha perso lo stemma frontale sulla strada. Sulla vettura verranno eseguiti accertamenti tecnici al fine di ricavare ulteriori elementi utili alle indagini. La procura ha chiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Tivoli l’ordinanza di custodia cautelare a carico del 26enne, arrestato e portato nel carcere di Rebibbia.