Fine Vita, Martina Oppelli denuncia l’Asl di Trieste per tortura
Affetta da sclerosi multipla progressiva, la donna ha visto nuovamente respinta la sua richiesta di assistenza per il suicidio assistito
Dopo aver visto nuovamente respinta la sua richiesta di assistenza per il suicidio assistito, Martina Oppelli ha presentato un esposto alla procura di Trieste per rifiuto di atti d'ufficio e tortura nei confronti dei medici dell’azienda sanitaria friulana. Affetta da sclerosi multipla progressiva, Martina Oppelli ha portato la sua richiesta di suicidio assistito anche nelle sedi penali, tramite il collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni coordinato dall’avvocata Filomena Gallo.
"Nonostante un evidente peggioramento delle sue condizioni e un’ordinanza del Tribunale di Trieste che imponeva una nuova valutazione medica, - si legge in una nota dell'associazione - l'ASUGI (Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, ndr) ha negato l’accesso alla morte volontaria, ignorando la sentenza 135 del 2024 della Corte costituzionale e condannando Martina a proseguire in una sofferenza senza fine".
"I medici di ASUGI, arrivano a mettere in dubbio che Martina Oppelli necessiti realmente della macchina della tosse che essi stessi, tramite il SSN le avevano prescritto; in questo modo danno una falsa rappresentazione della sua condizione di malattia e soprattutto dei supporti medici e farmacologici che la tengono in vita - afferma l'avvocata Filomena Gallo, segretaria dell'associazione Coscioni e coordinatrice del collegio legale di studio e difesa di Oppelli - . Il rifiuto fondato su tali argomentazioni risulta arbitrario e quindi censurabile ai sensi del reato di rifiuto di atti d’ufficio. Inoltre, la violenza e la crudeltà che caratterizzano il trattamento degradante subito da Martina, che si trova in una condizione di evidente minorata difesa ad avviso del collegio legale che segue Martina integrano gli estremi del reato di tortura. Abbiamo chiesto alla Procura di Trieste di verificare tali condotte e impugneremo il diniego di ASUGI in ogni suo punto e in ogni sede”.
"I rifiuti dell’azienda sanitaria si riempiono di elementi diversi, integrando reati non solo contro la pubblica amministrazione e il suo buon andamento ma soprattutto contro la libertà morale e fisica di Martina, costretta a subire e tollerare un trattamento contrario al suo senso di dignità il cui rispetto è stato espressamente sancito dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale. Per questi motivi ha deciso di denunciare i vertici e i medici dell’ASUGI anche per il reato di tortura - spiega l'associazione - La tortura è un reato che sanziona il 'furto di umanità' che lo Stato, tramite i propri organi, pone in essere nei confronti di chi si trovi in una situazione di minorata difesa. Le condizioni di Martina sono sensibilmente peggiorate negli ultimi mesi: i dinieghi e gli ostruzionismi dell’azienda sanitaria tendono a ostacolare in tutti i modi la volontà di Martina Oppelli, con il rischio che le condizioni di Martina peggiorano a tal punto da non consentirle più di procedere con l’autosomministrazione del farmaco. Questo significa condannare Martina a sopportare sofferenze intollerabili attraverso un trattamento inumano e degradante per la sua dignità".
Cronaca
Chiavari, uccisa donna di 82 anni: fermato il nipote
Il 20enne viveva con lei. In corso accertamenti dei carabinieri e sopralluogo della sezione investigazioni scientifiche
Una donna di 82 anni è stata uccisa oggi a Chiavari, in provincia di Genova. Per il delitto i carabinieri del Reparto Operativo di Genova e della Compagnia di Chiavari hanno fermato il nipote 20enne che viveva con lei. Sono in corso gli accertamenti e il sopralluogo della sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo.
Cronaca
Tragedia Lavagno, la madre avrebbe tentato di uccidere il...
Il ragazzo in gravissime condizioni è ancora in pericolo di vita
La Procura di Verona non ha iscritto nessuno sul registro indagati per la tragedia consumatasi ieri pomeriggio a Lavagno (Verona). L’ipotesi più accreditata è che la donna di 58 anni abbia prima tentato di uccidere il figlio 15enne, ancora ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Borgo Trento, sparandogli un colpo alla testa, per poi suicidarsi sparandosi anch’essa un colpo alla testa. È stato il marito e padre del ragazzo, sentito come persona informata dei fatti, a chiamare i soccorsi nella villetta di Via Galilei, teatro della tragedia familiare.
La donna ha usato una pistola che era del defunto padre, trovata sulla scena del delitto, sulla quale sono in corso gli accertamenti del caso.
Cronaca
Alluvione e siccità, Lollobrigida: “Non si tratta di...
"Dove c'è l'agricoltura, dove c'è la manutenzione del territorio, i danni collaterali, dovuti al cambio climatico, sono molto meno impattanti"
"L'acqua con due modalità diverse sta affliggendo l'Italia. Noi siamo una piccola nazione nella quale però a relativamente pochi km di distanza avvengono fenomeni opposti. In questo momento c'è tanta sofferenza in Emilia Romagna ed esprimo ancora una volta grande solidarietà alla popolazione colpita dall'alluvione. Bisogna prendere atto che non si tratta di emergenze ma di eventi ciclici dovuti al cambiamento climatico e alle accelerazioni del cambio climatico". A dirlo è il ministro Francesco Lollobrigida a margine di Divinazione-Expo 24 a Siracusa. "Vanno previste opere che mettano in condizioni di diminuire gli effetti collaterali del cambio climatico che sono quelle che registriamo drammaticamente - dice - in Sicilia, dall'altra parte, abbiamo una situazione critica dovuta a una siccità lunga. In queste ore, per fortuna, mentre dall'altra parte c'è stata tanta pioggia qui comincia a essercene un po' e questo è un bene".
"Dobbiamo ricordare che il mondo dell'agricoltura è amico dell'ambiente. Dove c'è l'agricoltura, dove c'è la manutenzione del territorio, i danni collaterali, dovuti al cambio climatico, sono molto meno impattanti", sottolinea Lollobrigida parlando della siccità in Sicilia e dell'alluvione in Emilia Romagna. "Esattamente il contrario di quello che hanno sostenuto in maniera ideologica alcuni, anche in Europa, dobbiamo cambiare rotta e grazie all'Italia questo sarà possibile", dice.
Siccità
"Per gli agricoltori ci saranno delle risposte anche nei prossimi giorni, perché abbiamo stanziato risorse, non sufficienti, ma risorse importanti, per dare respiro a chi ha subito danni drammatici dalla siccità" afferma il ministro dell'Agricoltura. "Oggi ci confronteremo con il Presidente della Regione siciliana e con diversi sindaci per ragionare insieme della soluzione" sulla siccità nell'isola. "Ci saranno 150 convegni per parlare di ricerca, scuola".