Raffaele Fitto, da pupillo Berlusconi ad ‘ambasciatore’ Meloni: chi è la carta italiana per Bruxelles
Il percorso politico di 'Mister Pnrr', l'uomo forte del governo Meloni
E' Raffaele Fitto la 'carta' che Giorgia Meloni giocherà in Europa, per spuntare un ruolo di peso - si spera anche una vicepresidenza esecutiva - nel secondo governo capitanato da Ursula von der Leyen. Una "scelta dolorosa", per ammissione della stessa premier, che dovrà rinunciare a uno degli uomini più fidati e a lei più vicini. I suoi soprannomi sono vari. Il 'golden boy del Tavoliere', l'enfant prodige di Maglie', il 'bambino', per il volto pulito e giovanile. Classe '69, da Maglie, paese che diede i natali ad Aldo Moro, Raffaele Fitto è sempre stato molto riservato, mai una parola fuori posto.
Chi è
Dai modi felpati e gentili. Molto democristiani, vista la sua militanza, appena ventenne, nella Balena Bianca che fu. Sposato con Adriana dal 2005, due figli, 'Raffa', come lo chiamano gli amici, è figlio d'arte: suo padre, Salvatore, è stato il presidente democristiano della Regione Puglia dal 1985 all'88, quando morì a soli 47 anni in un incidente stradale. Ed è proprio questo l'anno in cui a soli 19 anni il secondogenito Raffaele (ha due fratelli), inizia la sua militanza nella Dc, con cui viene eletto nel Consiglio regionale della Puglia nel 1990. Nel '94, anno della discesa in campo di Silvio Berlusconi, si laurea in giurisprudenza e, con lo scioglimento della Dc, aderisce al Partito popolare italiano di Rocco Buttiglione, che seguirà nell'alleanza con la neonata Forza Italia.
Nel 1995 viene riconfermato in Regione, dove diventerà assessore al Turismo e vicepresidente. Quattro anni dopo approda al Parlamento europeo con il partito del Cav. Ma resta in carica solo per un anno perché nel 2000 si candida alla guida della Puglia, diventando il più giovane governatore in Italia. Ci riprova alle regionali del 2005 ma viene sconfitto da Nichi Vendola. L'anno successivo viene eletto in Parlamento come deputato di FI e nel 2008 è nominato ministro per gli Affari regionali nel Berlusconi quater.
Nel 2014 torna a Strasburgo con la vittoria alle europee, ma pur essendo considerato il pupillo di Berlusconi rompe con Forza Italia a causa del patto del Nazareno stretto con Matteo Renzi. Fitto vara il nuovo progetto dei 'Conservatori e dei Riformisti', che fa andare su tutte le furie il leader azzurro: ''Faccia quel che vuole, ci toglie un peso''. La scissione (l'ennesima, dopo quella di Angelino Alfano) ora è ufficiale, irreversibile. Nel 2017 lancia 'Direzione Italia', ma dopo il fallimento alle elezioni del 2018 il partito si federa con Fratelli d’Italia per le europee del 2019, in cui Fitto risulterà rieletto. Nel 2020, si ricandida a governatore della Puglia, ma perde contro il presidente uscente Michele Emiliano, suo nemico giurato.
Finché alle politiche del 25 settembre scorso viene rieletto deputato con Fratelli d’Italia e nel nuovo governo di centrodestra con premier Giorgia Meloni torna a vestire i panni di ministro ma stavolta a capo di un dicastero pesante, che comprende gli Affari Europei, la Coesione territoriale e Pnrr. Da qui il soprannome 'Mister Pnrr', che lo ha subito contraddistinto come uomo forte del governo Meloni, portandogli anche qualche invidia per l'accentramento di poteri in capo al suo dicastero. Ma la premier si fida ciecamente di lui, come di pochi altri: sin dai primi mesi a Palazzo Chigi resta sorpresa dal suo stakanovismo, compiaciuta dal riserbo con la stampa, dall'affidabilità e dalla preparazione che dimostra sui tanti dossier sul tavolo. E' merito di ''Raffa' se Giorgia è riuscita a farsi valere in Europa e diventare leader di Ecr', racconta chi conosce molto bene Fitto.
La tragica morte del padre gli cambiò la vita. Come tutti i ragazzi della sua età amava il pallone (ha giocato in quarta serie e nella primavera del Maglie), i motorini e la discoteca. Ai funerali del papà prese la parola e commosse tutti. Poi, qualche mese dopo, contro la volontà di mezza Dc pugliese, si candidò al Consiglio regionale e fece il botto. Da quel momento la politica assorbì tutto. Anche se la passione per il calcio è rimasta intatta. E continua tramite i goal del secondogenito Gabriele, promettente attaccante delle giovanili della Lazio. ''E' un cavallo di razza, una mia protesi", diceva di lui Berlusconi prima della 'scissione'. La chiave del suo successo è il farsi concavo e convesso, come il leader azzurro.
Politica
Pil, Meloni: “Italia cresce più di media Ue, +1% a...
La presidente del Consiglio al numero uno di Confindustria Emanuele Orsini su manovra: "Vediamoci subito"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta oggi, 18 settembre, all'assemblea 2024 di Confindustria. "Sono fiduciosa che si possa fare qualcosa di meglio rispetto alle previsioni della Commissione: continuo a ritenere che il +1% del Pil sia a portata di mano, soprattutto, dopo i primi due trimestri, ogni trionfalismo sarebbe infantile ma non era scontato dopo anni trascorsi in fondo alle classifiche" ha detto la premier dal palco di Viale dell'Astronomia. Sulla manovra, a cui il governo lavora, Meloni dice al presidente di Confindustria Emanuele Orsini: "Vediamoci subito".
"Noi dobbiamo essere insieme soddisfatti per i risultati che abbiamo raggiunto considerando il contesto in cui abbiamo operato in questi due anni. Un quadro che avrebbe fatto tremare i polsi a chiunque, e che qualcuno aveva sperato potesse contribuire a un repentino fallimento dell'attuale governo. Le cose sono andate diversamente, l'Italia supera le difficoltà meglio di altre nazioni europee, il merito è delle imprese e dei loro lavoratori. Non è lo Stato che crea ricchezza, che invece deve fare la sua parte".
"Confido che continueremo a lavorare insieme. Avrete un confronto leale e regole certe, non andremo sempre d'accordo ma la penseremo sempre sullo stesso modo su un punto: l'Italia può ancora stupire e lasciare tutti a bocca aperta. A lungo abbiamo rincorso gli altri, è arrivato il momento di farci rincorrere dagli altri".
Sostegno a famiglie e imprese
"Voglio esser abbastanza chiara. Noi vogliamo seguire la stessa impostazione avuta finora e che mi pare qui condivisa: leggi di bilancio ispirate a buonsenso e serietà, che concentrano le non molte risorse a disposizione nel sostegno alle imprese che assumono e creano posti di lavoro, nel rafforzamento del potere d'acquisto delle famiglie, con particolare attenzione alle famiglie con figli, non per scelta etica ma per necessità economica, e nella difesa della salute dei cittadini".
Lavoro
"C'è ancora tanto da fare" e "noi saremo ancora più efficaci. Il prossimo obiettivo che abbiamo davanti è aumentare la produttività del lavoro" dice, snocciolando i risultati sull'occupazione. "Mai così tanti italiani avevano lavorato dall'unità d'Italia oggi", ha rivendicato.
Politica
Lotito: “Voglio comprare Il Foglio per rendere edotte...
Il presidente della Lazio: "È un giornale dalla grande storia e dal grande spessore"
"È arrivato il momento: vorrei comprarmi un giornale. Però devo fare una premessa…i giornali di carta moriranno a breve: altri 7-8 anni e non esisteranno più. Anzi sono già tutti morti.....Però ci sono sempre i siti e lì si possono fare grandi cose…". Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, intercettato in Transatlantico dopo il voto in seduta congiunta a Montecitorio di un giudice della Corte costituzionale, racconta al "Fatto quotidiano", aggiungendo: "Il Foglio mi piacerebbe molto. È un giornale dalla grande storia e dal grande spessore: apparteneva a Veronica Lario, Giuliano Ferrara, insomma gente ’mportante. Un quotidiano che parla a un pubblico di nicchia. Sarebbe una grande operazione culturale. E poi hanno già iniziato a investire sul web".
"Non ho ancora guardato la situazione societaria e devo capire ancora quante copie vende perché non sono certificate. Quindi non so quanto potrei offrire". In ogni caso, "sarei il proprietario....". Ma "non comprerei in prima persona: lo farei fare a qualcuna delle mie società. Non in quanto Claudio Lotito, senatore della Repubblica di Forza Italia.... anche perché la mia finalità sarebbe un’altra… Io lo farei per rendere edotte le persone…". "Io non voglio fare concorrenza (ad Angelucci - ndr). Ancora non l’hai capito: la mia sarebbe un’operazione culturale…", conclude.
Politica
Oggi question time alla Camera con Bernini, Salvini,...
Le risposte dei quattro ministri alle interrogazioni
Si svolge oggi, mercoledì 18 settembre, alle 15, il question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento, con i ministri Bernini, Salvini, Valditara e Schillaci.
La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, risponde a interrogazioni sul sistema di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, al fine di garantire una selezione basata sulla valorizzazione del merito (Patriarca – Fi-Ppe); sull'avvio dei controlli sulle università telematiche previsti dal decreto ministeriale n. 1154 del 2021 e sulla modifica dei criteri di accreditamento di tali università (Piccolotti – Avs); sul contenuto dell'annunciato decreto ministeriale in materia di accreditamento delle università telematiche e iniziative volte a garantire la qualità dell’insegnamento presso tali università (Caso – M5S).
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, risponde a interrogazioni sul rispetto del cronoprogramma previsto per la realizzazione del Terzo valico dei Giovi-Nodo di Genova, alla luce della rilevazione di gas in uno dei cantieri (Bruzzone – Lega); sulle ipotesi di privatizzazione del gruppo Ferrovie dello Stato (Barbagallo – Pd-Idp); sull'operato del ministro alla luce dei comportamenti e delle iniziative intraprese all'epoca della vicenda della nave della Ong Open arms (Faraone – Iv-C-Re).
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, risponde a una interrogazione sulle iniziative per l'assunzione dei docenti idonei al concorso ordinario 2020, anche nell'ottica del raggiungimento dell’obiettivo delle immissioni in ruolo previsto dal Pnrr (Pastorino – Misto-+Europa).
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, risponde a interrogazioni sulle iniziative per assicurare adeguate risorse finanziarie per il cosiddetto bonus psicologo, nonché per consentire la fruizione di tale bonus anche attraverso gli specialisti operanti nei centri medici autorizzati o tramite le piattaforme digitali (Grippo – Az-Per-Re); sulle iniziative volte ad assicurare terapie adeguate per la cura delle sindromi neuropsichiatriche infantili note come Pans/Pandas (Lupi – Nm(N-C-U-I)-M); sulle ulteriori misure per il contrasto delle aggressioni ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (Foti – Fdi).