Ue, Decaro: “Fitto interlocutore affidabile, può fare bene in Europa”
"Politicamente sono anche contento della nomina di Fitto" perché "ci siamo scontrati" ma "non posso negare che nonostante le contraddizioni, le difficoltà, le fibrillazioni, gli scontri anche pubblici che abbiamo avuto sulla gestione del Pnrr alla fine è stato un interlocutore affidabile". Lo ha detto Antonio Decaro, eurodeputato dem, ex sindaco di Bari ed ex presidente Anci, interpellato sull'indicazione di Raffaele Fitto a commissario europeo, ieri sera in piazza Orologio a Ginosa (Taranto) durante la presentazione del libro “Nazione Europa” del giornalista di Repubblica Claudio Tito. L’evento, parte del festival Enea Experience Odyssey, promosso dai Magna Grecia Awards e dedicato a tematiche civili, sociali, politiche e al contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie.
"Vi ricorderete quando hanno tolto i 13 mld di euro dei 40 mld destinati ai Comuni e li hanno spostati sul RePower", ha sottolineato Decaro aggiungendo: "Non ho ancora capito perché è successo ma ho fatto un patto con Fitto che era quello di restituire quei 13 mld". Quindi Fitto può fare bene in Europa? "Secondo me sì - ha risposto Decaro - Alla fine 13 mld li abbiamo trovati, ho continuato il lavoro che avevo iniziato con i precedenti governi di semplificazione delle autorizzazioni e delle procedure post gara".
"Spero (Fitto ndr) possa fare bene, poi siamo lontani sulla visione del Paese, siamo lontani sulla visione dell'Europa, ma un commissario europeo doveva nominare il governo e credo che Fitto non sia il prototipo del sovranista-populista. Viene dalla Democrazia cristiana e credo sia uno con il quale si possa parlare", conclude l'europarlamentare.
Esteri
Usa, pacchi con polvere sospetta inviati a uffici...
Indaga l'Fbi. In nessun caso la polvere si è rivelata essere pericolosa
L'Fbi ha avviato un'indagine su pacchi contenenti una polvere bianca sospetta inviati negli uffici elettorali in almeno 16 Stati. Secondo quanto riferisce Abcnews i pacchi sono arrivati questa settimana in uffici elettorali a New York, Tennessee, Wyoming, Kentucky, Oklahoma, Iowa, Nebraska, Missouri, Kansas, Indiana, Massachusetts e Colorado, facendo scattare l'allarme e in alcuni casi l'evacuazione dei locali. In altri Stati, tra i quali Arizona, Georgia, Connecticut e Maryland, i pacchi sono stati intercettati dagli inquirenti prima di arrivare negli uffici elettorali.
In nessun caso la polvere si è rivelata essere pericolosa, in un caso si trattava di farina, rendono noto fonti dell'indagine, che l'Fbi sta conducendo insieme all'ispettorato dell'Us Postal Service. Alcuni dei pacchi sono stati inviati da un sedicente 'United States Traitor Elimination Army', l'Esercito per l'eliminazione dei traditori degli Stati Uniti, rivela ancora l'emittente americana.
E' la seconda volta che negli ultimi mesi pacchi contenenti polvere sospetta vengono inviati a uffici elettorali: lo scorso novembre erano arrivati negli uffici di 5 Stati, e l'Fbi riscontrò la presenza di Fentanyl in quattro pacchi. Gli addetti elettorali di molti Stati hanno seguito corsi per rispondere a situazioni di emergenza con materiale pericoloso inviato per posta. Mentre l'associazione dei segretari di Stato, che a livello statale sono responsabili del processo elettorale, ha chiesto la fine di "minacce e intimidazioni verso i funzionari elettorali: devono finire, punto e basta, la nostra democrazia non ha spazio per la violenza politica, minacce e intimidazioni di ogni tipo".
Esteri
Ucraina, droni colpiscono arsenale Russia: Mosca perde armi...
L'attacco a segno nella regione di Tver: civili costretti a lasciare le case
I droni dell'Ucraina assestano un duro colpo ai piani della Russia. Un attacco con un drone di Kiev nella regione russa di Tver ha colpito un arsenale di missili e proiettili di artiglieria del ministero della difesa russo, provocando un vasto incendio e costringendo le autorità a chiedere ai residenti di lasciare le loro case.
Le fiamme si sono sviluppate in una zona di 13 chilometri quadrati di Toropets, dove vivono 11mila persone, ha reso noto l'amministrazione regionale. Il governatore, Igor Rudenya, ha annunciato una "evacuazione parziale" delle case vicino al sito che, secondo quanto rende noto il Moscow Times, corrisponde a un arsenale della direzione principale per i missili e proiettili di artiglieria, a 488 chilometri dal confine con l'Ucraina.
Perché l'attacco è importante
Andriy Kovalenko, a capo del centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev ha spiegato, in una intervista a Rbc, che nel magazzini si trovavano missili S-300, S-400, sistemi Grad, Iskander e i Kn24 nordcoreani.
Nella cittadina ci sono due siti militari russi, uno dei quali era già stato colpito da raid di droni ucraini due volte negli ultimi sei mesi. Il deposito di missili e munizioni era stato costruito a Toropets nel 2018. I residenti dell'insediamento di Tsikarevo, su un lago a est di Topets, non riescono a lasciare le loro case e sono in attesa di aiuto. Avevano chiesto sei barche ma le autorità avrebbero perso i contatti con loro, secondo il sito di notizie Astra.
Esteri
Offensiva ucraina nel Kursk, vittoria tattica e dilemma...
Una spina nel fianco per Mosca, dura ormai da 40 giorni l’operazione militare ucraina nella regione russa del Kursk.