Ucraina, missili Russia su Kiev. Zelensky: “Oggi apriamo le scuole”
Nuovo attacco sulla capitale. Oggi il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi torna a ispezionare la struttura
L'Ucraina prova a tornare ad una parziale normalità con l'inizio dell'anno scolastico nel paese, nella giornata segnata dall'ennesimo attacco della Russia con missili verso Kiev. Serhii Popko, capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina, ha affermato che la Mosca ha utilizzato missili da crociera e balistici nel raid. Diverse ondate di esplosioni sono state udite a Kiev poco dopo l'attivazione dell'allerta aerea, intorno alle 5,30 ora locale.
Il sindaco Vitali Klitschko ha dichiarato che sono stati chiamati i servizi di emergenza nei quartieri cittadini di Sviatoshynskyi, Holosiivskyi e Shevchenkivskyi e che almeno due persone sono rimaste ferite, tra cui un uomo che è stato ricoverato in ospedale. Come risultato dell'attacco missilistico, Popko ha aggiunto che i detriti sono caduti in almeno quattro distretti della città, causando danni alle auto e agli edifici non residenziali. L'entità dei danni è ancora in fase di indagine, ha aggiunto.
Oggi riaprono le scuole
Intanto, il presidente Volodymyr Zelensky apre la sua giornata con un messaggio che saluta l'inizio della scuola. "Oggi in Ucraina comincia un nuovo anno accademico. Nonostante la guerra, nonostante le sfide. Oggi è il giorno più importante dell'anno per milioni di bambini e ragazzi ucraini, per le famiglie e per gli insegnanti", le parole del presidente.
"Sono grato a chiunque abbia reso possibile l'apertura dell'anno scolastico in Ucraina: dagli insegnanti che lavorano nel nostro paese a chiunque protegga le nostre città e i nostri villaggi. L'Ucraina sta facendo tutto per dare ai nostri ragazzi il maggior numero di opportunità. Il fatto che oggi tutte le nostre scuole e tutte le istituzioni per un'istruzione superiore oggi stiano lavorando dimostra la resilienza del nostro popolo e la forza dell'Ucraina", conclude.
Nuovi controlli Aiea su centrale Zaporizhzhia
Torna a Kiev il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. "Sono diretto alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per continuare con la nostra assistenza e contribuire a prevenire un incidente nucleare" ha confermato via X il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ricordando che "sono passati due anni da quando abbiamo creato la missione di supporto e assistenza a Zaporizhzhia (Isamz) per contribuire a garantire la sicurezza nucleare nella più grande centrale nucleare d'Europa".
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
Esteri
Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
Esteri
Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.