Gardaland, arrivano Sophie and the Giants. E dal 14 settembre al via Oktoberfest
'Gardaland Stars Night' chiude la stagione estiva del Parco divertimenti con tanti ospiti d'eccezione
La stagione estiva del Parco divertimenti sulle rive del Garda volge al termine in grande stile con “Gardaland Stars Night”, l’evento musicale in programma il 7 settembre nel cuore del Parco, che travolgerà grandi e piccoli Ospiti con uno spettacolo (a tema) spaziale!
Alla console dj dall’indiscusso talento e tanti ospiti d'eccezione che faranno ballare e cantare il pubblico – in via del tutto esclusiva – fino alla 1:00 di notte. A “vegliare” sull’intera piazza un astronauta di oltre 10 metri!
A partire dalle ore 18:00, gli Ospiti potranno già scatenarsi al ritmo del DJ set di Teo Mandrelli, giovane dj e producer presente nelle migliori playlist e in rotazione nelle radio di tutto il mondo. I vocalist Francesco Sarzi e Alo Vox che accompagneranno poi le performance dei Papeete DJ's, tra cui Marco Cavax, Nicola Schenetti e Payano, creando un'atmosfera unica e coinvolgente che fonde perfettamente due realtà iconiche italiane come Gardaland e Papeete Beach, il massimo in stile pop: divertimento, sole, relax e sunset ritual!
Spazio anche ai giovanissimi sul maestoso palco che svetterà in Piazza Jumanji, nel cuore di Gardaland, con lo “Special Baby Talent DJ Set” di Dario Di Bona, DJ dodicenne che ha scoperto la sua passione per la musica all'età di quattro anni durante una vacanza a Ibiza. Da una piccola console a casa, la sua passione lo ha portato ad esibirsi nelle più importanti capitali dance d’Europa.
Sullo stage di Gardaland Stars Night anche Le Donatella, duo musicale e televisivo italiano composto dalle sorelle gemelle Giulia e Silvia Provvedi.
Special guest della serata, direttamente dal Regno Unito, Sophie and the Giants, la band multiplatino che, con la sua inconfondibile energia, ha conquistato le classifiche radiofoniche internazionali raccogliendo miliardi di streaming a livello globale.
Partita con un piccolo progetto amatoriale Sophie Scott ha scalato le classifiche globali in pochissimo tempo riuscendo ad ottenere con la sua hit “In the Dark” e successivamente “Hypnotized” il riconoscimento di disco d’oro, poi platino e diamante. Una voce inebriante ed un ritmo tutto da ballare, Sophie porterà un’esplosione di energia ed ottimismo. “Shut up and dance… and make your heart beat”, hit dell’ estate 2024, sarà il mantra dell’intera serata!
Con Gardaland Stars Night, evento organizzato da FMedia, si chiude l’estate e si dà ufficialmente il via ad una serie di appuntamenti autunnali divenuti negli anni una vera e propria tradizione.
Dal 14 al 29 settembre, con Gardaland Oktoberfest, i sapori invitanti, la musica festosa, le caratteristiche decorazioni e l’immancabile birra incontreranno la magia e l’adrenalina del Parco che, vestito per l’occasione con tutti gli elementi più caratteristici - dalle tipiche bandierine bianche e azzurre agli alberi della cuccagna rigorosamente a tema - saprà coinvolgere nel magico mondo bavarese anche i più piccoli.
Le giornate al Parco avranno inizio con un nuovo Welcome Show che porterà a Gardaland la rinomata cerimonia di spillatura: da una gigantesca botte posizionata proprio sopra i cancelli cadranno, a fine countdown, come birra a fiumi, una cascata di coriandoli e stelle filanti!
Fra i viali del Parco, gli Ospiti troveranno oltre 40 attrazioni ma anche show e intrattenimento a cura della Kapuziner Bier Band e non solo, che sapranno trasportare i Visitatori in un divertente viaggio oltralpe.
In piazza Jumanji, vero e proprio cuore pulsante dell’intera manifestazione, l’ora di pranzo sarà allietata dal corpo di ballo di Gardaland Resort coinvolto in divertenti danze accompagnato da uno jodel – il canto caratteristico delle vallate tirolesi – eseguito da una cantante esperta che si esibirà su un palco dalla simpatica forma di botte.
Cronaca
Sestri Levante, spara alla moglie e chiama i carabinieri:...
Il 74enne ha usato una pistola detenuta legalmente
Ha ucciso la moglie con un colpo d'arma da fuoco e poi ha chiamato i carabinieri per costituirsi. E' accaduto a Sestri Levante nel genovese, dove un uomo di 74 anni ha sparato con una pistola legalmente detenuta alla moglie, uccidendola.
Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, fatto anche in base al racconto dell'uomo ai militari, la moglie sembra soffrisse di una forte depressione e anche di scatti d'ira e il marito in preda a un raptus avrebbe impugnato la pistola e sparato. Il 74enne ora si trova in caserma a Sestri Levante, dove è arrivato anche il pubblico ministero per l'interrogatorio.
Cronaca
Medjugorje, il via libera del Papa per una vicenda iniziata...
Le tappe dal 24 giugno 1981
Il via libera del Papa al culto di Medjugorje arriva dopo un'attesa lunga 43 anni. Il segretario del dicastero della dottrina della fede, mons. Armando Matteo, presentando insieme al prefetto Fernandez il documento dell'ex S. Uffizio su Medjugorje ha ripercorso le tappe della vicenda.
Le tappe della vicenda
"Il fenomeno delle presunte apparizioni della Madonna a Medjugorje riguarda gli eventi iniziati il 24 giugno del 1981 nella parrocchia di San Giacomo a Medjugorje, amministrata dai Padri Francescani, della Provincia Erzegovinese, nella Diocesi di Mostar-Duvno in ex Jugoslavia (oggi Bosnia ed Erzegovina). Nel tardo pomeriggio di quel giorno, due ragazze Ivanka Ivanković e Mirjana Dragičević si recano in località Podbrdo, ai piedi della collina Crnica. All’improvviso, Ivanka vede la Madonna (non apparsa a Mirjana). Le due ragazze continuano il cammino per il villaggio. Lo stesso giorno, verso le 18, sei ragazzi vedono nello stesso luogo la figura di Maria con un bambino tra le braccia: oltre a Ivanka e Mirjana, sono presenti Vicka Ivanković, Ivan Dragičević, Ivan Ivanković e Milka Pavlović, Marija Pavlović e Jakov Čolo, che fanno tutt’ora parte dei sei veggenti, si uniscono agli altri ragazzi il giorno dopo, il 25 giugno".
Il 21 luglio dello stesso anno monsignor Pavao Žanić, vescovo di Mostar-Duvno, si incontra con i sei “veggenti”, i quali gli riferiscono l’esperienza da poco vissuta. L’Ordinario resta convinto che «i ragazzi non mentono». Manifesterà tale convinzione anche alcuni giorni dopo, in occasione dell’amministrazione della Cresima nella parrocchia di Medjugorje. Successivamente, il 19 novembre del 1983, monsignor Pavao Žanić invia all’allora Congregazione per la Dottrina della Fede una relazione confidenziale circa la presunta apparizione di Maria, manifestando i suoi «fortissimi dubbi» al riguardo. Il 12 ottobre dell’anno successivo, la Conferenza Episcopale Jugoslava emette una dichiarazione circa i presunti fatti di Medjugorje, richiamando la competenza dell’autorità ecclesiastica circa la valutazione delle apparizioni e proibendo i pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje. Il 19 maggio del 1986, la Commissione diocesana incaricata di valutare le presunte apparizioni a Medjugorje emette il proprio giudizio: per 11 membri contro 4 'Non constat de supernaturalitate'.
Nel corso dello stesso anno, il pro-nunzio di Belgrado esprime parere negativo sui lavori della Commissione diocesana. L’allora Congregazione per la Dottrina della Fede decide di affidare alla Conferenza Episcopale Jugoslava un nuovo esame del caso. L’anno successivo hanno inizio i lavori della Commissione della Conferenza Episcopale Jugoslava, che si protrarranno sino all’aprile del 1991. Viene pubblicato il rapporto finale della Commissione della Conferenza Episcopale Jugoslava circa il fenomeno di Medjugorje, conosciuto come la Dichiarazione di Zara: "I vescovi sin dall’inizio seguono le apparizioni di Medjugorje tramite il vescovo della diocesi, la commissione episcopale e la commissione della conferenza episcopale jugoslava per Medjugorje. Sulla base delle ricerche sin qui compiute non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali. Tuttavia, i numerosi credenti che arrivano a Medjugorje provenienti da vari luoghi e spinti da motivi religiosi e di altro genere hanno bisogno dell’attenzione e della cura pastorale innanzitutto del vescovo della diocesi e poi anche di altri vescovi così che a Medjugorje e con Medjugorje si possa promuovere una sana devozione verso la Beata Vergine Maria, in armonia con l’insegnamento della Chiesa. A tal fine i vescovi forniranno adeguate indicazioni liturgico‒pastorali e tramite la commissione continueranno a seguire e a far luce sugli avvenimenti di Medjugorje".
Si arriva al 1994. È il 28 ottobre di quell’anno, quando monsignor Ratko Perić, nuovo Ordinario di Medjugorje, chiede a Giovanni Paolo II di istituire una Commissione per un verdetto definitivo sulle “apparizioni”. A luglio del 1995, invece, si preannuncia una visita di Giovanni Paolo II a Medjugorje durante il viaggio apostolico a Sarajevo. Il Papa, in alcune lettere private, si è infatti espresso positivamente su Medjugorje e sul suo desiderio di visitare il luogo. Informato di ciò, mons. Perić chiede all’allora Congregazione per la Dottrina della Fede di evitare tale visita, che di fatto non avrà luogo. Il 2 marzo del 1998, dietro richiesta del Vescovo di Saint-Denis-de-La Reunion, l’allora Congregazione per la Dottrina della Fede risponde che i pellegrinaggi privati a Medjugorje sono permessi, a condizione che non si dichiari Medjugorje luogo di apparizioni autentiche.
Si dichiara, inoltre, che la posizione di monsignor Perić circa il giudizio constat de non supernaturalitate non è quella della Congregazione per la Dottrina della Fede. Negli anni a seguire, si succedono varie consultazioni tra l’allora Congregazione per la Dottrina della Fede e la nuova Conferenza Episcopale di Bosnia ed Erzegovina in merito a un nuovo esame dell’intera documentazione. La Conferenza Episcopale di Bosnia ed Erzegovina, tuttavia, dichiara di non essere in grado di intraprendere un nuovo esame né lo giudica opportuno.
Il punto di svolta arriva nel gennaio del 2008, quando Benedetto XVI decide di istituire una Commissione internazionale per valutare i presunti fenomeni soprannaturali di Medjugorje. presidente di tale Commissione è il cardinale Camillo Ruini. Nel gennaio del 2014, dopo circa sei anni di lavori, la Commissione internazionale emette il proprio giudizio. Le conclusioni della Commissione Ruini non vengono resi noti, e questo a motivo di un’esplicita richiesta dell’allora Congregazione per la Dottrina della Fede.
Quest’ultima, negli anni successivi, predispone una serie di approfondimenti dell’intera vicenda relativa a Medjugorje. Si chiede il parere di due esperti che giungono a risultati assai diversi rispetto a quelli della Commissione Ruini. Nel dicembre del 2015, ricevuta tutta la documentazione, Papa Francesco avoca a sé ogni decisione su Medjugorje. Successivamente, l’11 febbraio del 2017, Papa Francesco nomina monsignor Henryk Hoser Inviato Speciale della Santa Sede per esaminare la situazione pastorale a Medjugorje, mentre il 14 gennaio del 2019 viene resa pubblica una disposizione del Pontefice, secondo la quale "è possibile organizzare pellegrinaggi a Medjugorje, sempre che si abbia cura di evitare che siano interpretati come una autenticazione degli avvenimenti".
Il 27 dicembre 2021, Francesco nomina mons. Aldo Cavalli come nuovo Visitatore apostolico a carattere speciale per la Parrocchia di Medjugorje. Cavalli succede al polacco mons. Henryk Hoser, morto il 13 agosto di quell’anno.
Cronaca
L’ambasciatore del regno del Bahrein a Roma in visita...
E' stato ricevuto dall'editore Giuseppe Marra
L'ambasciatore del regno del Bahrein a Roma, Ausama Alabsi, è stato oggi in visita all'Adnkronos, al Palazzo dell'Informazione, dove è stato ricevuto dall'editore Giuseppe Marra, che gli ha regalato una copia del libro per i 60 anni dell'agenzia e del Libro dei fatti, dal direttore Davide Desario e dal vicedirettore Giorgio Rutelli.